Post n°2763 pubblicato il
20 Marzo 2015 da
Praj
Non ci sono stati di mezzo: o vedi o non vedi..., dice qualcuno, anche se poi nega o non ama definire quel Vedere risveglio o illuminazione. Allora, si chiami come si vuole, ma c'è un non vedere e un Vedere che prima non c'era. Questo riconoscimento essenziale del tuo essere, fa dunque la differenza nello stato di Coscienza, che non è di ordine gerarchico, ma è solo realizzazione di ciò che già tutti siamo. Ciò rende attuale una condizione che dino a quel momento è stata solo potenziale.
I termini dunque non hanno importanza. Quando però quel vedere è stato soltanto di superficie, occasionale, allora quell'esperienza rimanda di nuovo al dualismo, alla separazione, alle domande... Solo quando la Visione è stata profonda sorge quella pace interiore che interrompe la ricerca ansiosa dell'ego spirituale e si entra nella dimensione dell'accettazione totale, nell'appagamento esistenziale.
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