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Post n°11 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da ferroligneo
Aggiogato da dolci litanie giace ogni frutto di stagione.
Maturo è il desiderio maturo in ogni chicco il melograno rigido di scorza sigillo di ogni andare.
Mutevole memoria cangiante scintillio dei cinque sensi Valanga narice caverna Ventoso respiro del pianeta Sprizza la fontana dei lombi Fuoco dentro al petto Carezza della sferza sullo sterno
Cattedrali del pensiero stritolate l’eterna ruota del volere Sgusciata da vomere di terra acqua sangue nausea e vomito salato l’oceano si riversa nell’abisso trascina ogni contrada
Crepita il mio ventre effervescente risale nella gola colmandomi di vuota sazietà Tranci di carne e grasso astuto domatore spettacolo di un circo senza fine
Applausi annoiati Risate annoverate tra le offese pianti di lesa maestà vagiti di resurrezione
VOGLIO UNA STELLA! Voglio gravitare eternamente un moto rettilineo, uniforme, quadridimensionale.
Spalanco una voragine nel petto sprofondo, infinito, ripiegato su me stesso per sempre trascinato, inerte
Riabilito la forma quieta, divina, unità gridando disperato infliggo con un maglio insanguinato l’ennesimo, ottuso chiodo mi aggrappo ciecamente al cielo puntinato che scompare.
“...Dio è morto solo un Dio ci può salvare!...” |
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