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La Fiabba del Condottiero

Post n°405 pubblicato il 15 Giugno 2014 da valerio.sampieri
 

C'era una volta un condottiero. Non aveva truppe, però, perché non conduceva quelle, ma conduceva un autobus. Mò tutto sta a vedere se all'epoca in cui c'era una volta quel condottiero o conducente che dir si voglia avessero o no inventato gli autobus, ma, alla fin fine, anche questa è una domanda oziosa, in quanto non esiste uno stracacchio di fiaba in cui il protagonista guidi un autobus, né ho sentito mai parlare di autobus in fiabe di qualsiasi specie.

Ho attentamente compulsato le fonti fiabesche e non solo non ho trovato riferimenti ad autobus, ma nemmeno a motociclette, autocarri, astronavi, tir, treni, motoscafi, tram, filobus, sottomarini, biciclette, monopattini, automobili, arei, elicotteri, fenicotteri, formichieri, elefanti, cammelli e dromedari (in realtà, ne "Le Mille e una notti" questi ultimi potrebbero esserci, ma allora manca il riferimento al condottiero, per cui è un cavolo e tutt'uno).

Nella favola di Cenerentola potrebbe esserci la carrozza, ma i condottieri erano finti e quindi manco Cenerentola conta. Esclusi quindi carrozze e calessi, restano solo le scope delle streghe, ma visto che parlavo di condottieri maschi, manco le scope contano. Tirem innaz.

Tatataaaaannnnnn !!!! Primo colpo di scena !!!!!! Non c'è niente in comune con le favole precedenti. Comunque riprendiamo la narrazione, altrimenti il parossismo della tensione narrativa ce lo possiamo tranquillamente scordare.

 

C'era una volta un condottiero che non conduceva una mazza. Era un condottiero napoletano e quindi l'unica cosa che conduceva era la sua stanca esistenza e le sue stanche membra. Era stanco perché inseguiva le lumache e si aveva stancato tanto, soprattutto perché erano troppo veloci per lui. Perciò, per inseguire le lumache, aveva pensato di assoldare un suo dipendente, ma gli affari andavano male. L'inseguitore di lumache (questa era la qualifica giuridca del suo dipendente ed il suo inquadramento a livello sindacale) era infatti messicano e perciò più sfaticato di lui, in quanto, dopo essersi svegliato la mattina tardi (anzi, il pomeriggio, quasi la sera, in verità), iniziava subito a fare la siesta. Mò, 'sto farabbutto (in Messico farabutto lo scrivono con due b) d'un messicano si svegliava alle sei di pomeriggio in punto e quindi, dopo l'ora di siesta, si prendeva subito la pausa per fare la siettima e l'iottava, per cui non faceva una mazza nemmeno lui ed il paese era ormai infestato di lumache che scorrazzavano giulive per le vie del borgo.

Tatataaaaannnnnn !!!! Secondo colpo di scena !!!!!!

Erano lumache magiche!!!! Infatti il condottiero, visto che non faceva una mazza e non poteva comprarsi una casa, viveva su un albero della foresta. E quale sarebbe il colpo di scena? Ma come quale sarebbe!?!?! E' che il borgo non poteva esserci, visto che il condottiero viveva nella foresta! Perciò se le lumache scorrazzavano giulive nel borgo, pur stando nella foresta, dovevano necessariamente essere magiche. Non dubito che la ferrea logica matematica dei nostri lettori -uno solo, me stesso- non avrà avuto difficoltà a seguire il ragionamento. E se non lo ha seguito, chissene fotte. Tirem innanz.

Allora dicevamo che il dipendente inseguitore di lumache farabbutto messicano, alle rimostranze del condottiero, perché le lumache scorrazzavano giulive nel borgo (intendiamci, se lo scorrazzamento non fosse stato giulivo, le rimostranze non ci sarebbero state, ma uno scorrazzamento giulivo non si poteva proprio sopportare, no no no) rispondeva: "Uè, signurì, ma vuje non mi pacate!" e aggiungeva "E quinti non mi scassate le scatole!".

Imbufalito oltre ogni limite, il condottiero, approfittando della niona schiacciata dall' inseguitore di lumache farabutto messicano, mise in esecuzione il proprio piano per sbarazzarsi del cialtrone che, se fosse stato pagato, gli avrebbe rubato un sacco di soldi di stipendio per non fare niente. Il condottiero, però, essendo napoletano, era stato furbo e, non pagandolo, aveva risparmiato un sacco di soldi.

Allora, il piano iniziale non fu possibile metterlo a segno. Bisognava infatti aspettare luglio, perché il pianoforte di casa doveva essere (come ben sanno i nostri lettori, che sono uno solo, me stesso) restaurato, prima di poter essere usato. Ma visto che restaurare il piano era costoso ed il condottiero era un pezzente morto di fame, egli fu costretto a ripiegare sul piano B.

Il piano B consisteva in una mezza specie di ammezzato sito in un grattacielo.

Tatataaaaannnnnn !!!! Terzo colpo di scena !!!!!!

Nelle fiabe non esistono grattacieli. In più, a tutto concedere, dato che il condottiero abitava nella foresta perché era un pezzente morto di fame, come faceva ad esistere un grattacielo? E infatti non esisteva. E perciò anche il piano B andò a farsi benedire ed il condottiero dovette ripiegare sul piano C.

Egli assoldò due sottospecie di sicari scarcinati e scrausi oltre ogni limite, più pezzenti e morti di fame di lui, tanto che non potevano permettersi nemmeno di abitare nella foresta, perché agli alberi facevano troppo schifo e si rifiutavano di farli salire sui loro rami. Notoriamente, in tutte le fiabe gli alberi parlano ed anche in questa fiaba, una fiaba di controfiocchi, gli alberi parlano e dicevano ai due sottospecie di sicari scarcinati e scrausi: "Ma andate a farvi fottere! Puzzate più di due cinesi!"

Tatataaaaannnnnn !!!! Quarto colpo di scena !!!!!!

I due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi non erano cinesi!!!!! In realtà loro non si lavavano e, quando lo facevano, si facevano semplicemente schitazzare addosso da alcuni cinesi di passaggio, per cui puzzavano più di due caproni cinesi e desertificavano in tal modo la foresta dell' Amazzonia che pure distava migliaia e migliaia di chilometri. Insomma, erano peggio della bomba atomica per quanto fetevano! Vabbè, non divaghiamo, tirem innanz.

L'inseguitore di lumache messicano farabbutto fu impacchettato con i residui di schitazzi dei caproni cinesi (erano morti di fame e non potevano permettersi legacci più costosi, quali, ad esempio, residui di schitazzi di pecore cinesi) e caricato su una comitiva di lumache scorrazzanti giulive in una escursione nella foresta.

Tatataaaaannnnnn !!!! Quinto colpo di scena !!!!!!

...

...

Non mi ricordo quale fosse il quinto colpo di scena, ma era bellissimo! Vabbè, freghiamocene del messicano e tirem innanz. Diciamo che fu disperso nell'ambiente, ma tanto la sua esistenza non valeva un tubo, dato che dormiva e basta, perciò, vivo o morto che fosse, sai che ce ne frega. E poi, tra l'altro, oltre che essere un messicano farabbutto, parlava anche napoletano con accento dello Simbabue e mangiava sabaione fatto con uova di coccodrillo siberiano della zona posta a confine con la Cina e perciò puzzava come un coccodrillo cinese della zona posta a confine con la Siberia che confinava con la Cina (di questo passo potremmo continuare all'infinito, perciò mi affido all'intelligenza inesistente dei nostri lettori -che sono uno, me stesso- e quindi non mi affido a nessuno, anche perché mi sono scordato checcacchio avrei voluto dire). Perciò: crepa, schiatta e mori, schifoso messicano farabbutto, che parlava anche napoletano con accento dello Simbabue e mangiava sabaione fatto con uova di coccodrillo siberiano della zona posta a confine con la Cina e perciò puzzava come un coccodrillo cinese della zona posta a confine con la Siberia che confinava con la Cina!!!!

Allora, venne il momento in cui i due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi andarono dal condottiero per riscuotere il compenso loro promesso.

Tatataaaaannnnnn !!!! Sesto colpo di scena !!!!!!

Il condottiero era stato, essendo un condottiero e quindi un valente stratega, estremamente furbo! Lui aveva promesso il compenso, mica lo aveva dato!!! Geniale! Ed infatti proprio così il condottiero disse ai due sicari scarcagnati e scrausi:

"Ragazzi, io il compenso ve lo ho promesso, mica ve lo do". E accompagnò questa austera esclamazione con un ghigno sardonico di sfida e di dileggio.

I due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi ci rimasero molto male, tanto è vero che lo corcarono di botte, gonfiandolo come una zampogna. Poi se ne andarono, lasciandolo pesto e sanguinante in una pozza di sangue, anzi famo due pozze di sangue che è più gajardo.

Tatataaaaannnnnn !!!! Settimo colpo di scena !!!!!!

I due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi si pentirono amaramente della loro cattiva azione e si dissero: "Abbiamo fatto male a corcare di botte il condottiero, gonfiandolo come una zampogna, abbiamo fatto proprio male". E, pentiti del loro precedente gesto, tornarono indietro e lo ammazzarono squartandolo e dando in pasto i suoi resti ai caproni cinesi che li lavavano (il loro era un lavaggio automatico) assiduamente, schitazzandoli in media una volta ogni tre anni. Tale lasso di tempo era dovuto al fatto che, dopo aver abbondantemente schitazzato i due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi, automaticamente i caproni cinesi morivano per il tanfo sprigionato dai due sicari scrcagnati. Per questo il loro era un lavaggio automatico, perché i caproni cinesi morivano automaticamente dopo ogni lavaggio.

E di quelllo che è poi successo ai due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi non ce ne frega niente.

Tatataaaaannnnnn !!!! Ottavo colpo di scena !!!!!!

La favola finisce così. E ora, vediamo la morale. Ragazzi:

1. Non fate mai i condottieri pigri e pezzenti, se no venite ammazzati.

2. Non fate i messicani che parlano napoletano, se no venite ammazzati.

3. Non fate mai due sottospecie di sicari scarcagnati e scrausi, se no i lettori ed il narratore vi mandano a morì ammazzati.

4. I cinesi puzzano.

5. Le fiabbe qui presentate sono tutte una fetenzìa.

Stretta è la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.

 
 
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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