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è tutta colpa della tecnologia

Ecco, la cena è pronta. Ma tutti hanno fretta, sono lì perchè nutrirsi è un bisogno primario, però il loro essere seduti a tavola ha un che di provvisorio, poi bisogna andare, andare a fare cose di sicuro più interessanti. Mentre ci si nutre non ci si guarda negli occhi, lo sguardo è fisso al teleschermo... Tommy sta cercandio di raccontare ciò che è successso a scuola ma... shhh!!!! C'è una notizia interessante in tv, tutti zitti! Dunque, il tempo indispensabile per mangiare poi papà giornale e tv, mamma al pc, con sguardo fisso ad una serie di immagini e di frasi su fb che scorrono velocemente dall'alto verso il basso sullo schermo, Chicco ormai trasportato nello scenario virtuale del suo gioco preferito e Tommy con le sue cuffie che ascolta la musica e nient'altro, completamente isolato dal mondo che lo circonda.

Ma se tutte le diavolerie tecnologiche di cui disponiamo non esistessero, cambierebbe qualcosa? A volte mi pare che scaricare la colpa sui media sia una scelta di comodo, per sentirsi unpo' meno colpevoli. Tutti i mezzi per tenersi aggiornati e informati e, perchè no, di semplice intrattenimento, sono una grande risorsa. A mio parere lo sforzo che si deve fare è sempre quello di non perdere il senso della misura. A me piace utilizzare internet, per informarmi e tenermi aggiornata, per lavoro ma anche per puro e semplice "cazzeggio". Il "cazzeggio" mi rilassa, ma penso che abbia anche una qualche utilità.: infatti, anche scorrendo immagini e link su fb scopro delle cose curiose ed interessanti, e, avendo messo il "mi piace" alle pagine sull'arte che mi interessano, senza quasi accorgermene tengo aggiornato il mio "senso estetico". Ma poi, perchè i social network hanno avuto un così grande successo? Ricordo che quando ero piccola, nel minuscolo paese del centro Italia di cui era originaria mia nonna, la gente nelle sere d'estate prendeva una seggiola, la metteva fuori dall'uscio, e non faceva null'altro che "prendere il fresco" (a volte, passando, si augurava: "Buon fresco!") insieme ad amici e vicini di casa, con i quali si chiacchierava del più e del meno. Si passava la setrata così. Di cosa si parlava? Non certo di temi impegnativi, ci si raccontava quello che era successo durante la giornata, si rideva e si spettegolava un po'. Niente di diverso da quello che si fa oggi con i social network. Forse abbiamo bisogno di questo comunitario momento di relax che non impegna la mente, anche se virtuale. Non c'è nulla di male, a patto che ci si dia un limite di tempo, e non si trascuri la vita "vera". Quante frasi ironiche su fb sulle casalinghe che non si rendono conto del trascorrere del tempo quando sono davanti al pc (non sto giudicando nessuno, ci casco pure io) e trascurano la casa, o scenette di gatti che cercano di attirare l'attenzione del loro padrone che, seduto al computer, si dimentica di dar loro da mangiare. 

Concludendo: la tecnologia è buona o cattiva, ANGELICA o DIABOLICA?  No, non è tutta colpa della tecnologia, ma del nostro essere poco presenti, del nostro sguardo distratto sulla realtà che ci circonda. Quindi, a mio parere, è bene ad un certo punto dare uno STOP,  a noi stessi e ai nostri figli per mantenere il contatto con la realtà e il senso della misura, senza colpevolizzare le potenti risorse che la tecnologia ci mette a disposizione.