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Colui che finalmente si accorge quanto e quanto a lungo fu preso in giro, abbraccia per dispetto anche la più odiosa delle realtà; cosicché, considerando il corso del mondo nel suo complesso, la realtà ebbe sempre in sorte gli amanti migliori, poiché i migliori furono sempre e più a lungo burlati. (da Il Viandante e la sua ombra-wikiquote)

 

 

 

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Mittel Europa (con un pizzico di Benelux), 2007 P.15

Post n°538 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da mwinani
 

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Praga 13 agosto 2007.

Quella sera in hotel, pur con la stanchezza di ore e ore di cammino, di salite e discese dai tram, di difficoltà di comprensione della lingua e delle indicazioni stradali e turistiche, fatico a prendere sonno. Sto studiano cosa fare il giorno successivo e vengo colto dall'angoscia che riuscirò a vedere pochissimo di tutto quello che le guide dicono e non dicono.

Devo ammetterlo, complice la mia supponenza maschile, cara Praga, ti avevo sottovalutata, come un po' tutte le femmine. Per poi scoprire che sotto sotto avevi un valore immenso.

Alla fine Dracone mi viene incontro. Vada come vada, dove arriviamo mettiamo un segno e il resto sarà un ottimo motivo per tornare quanto prima a scoprirlo.

La mattina successiva, dopo la calma e rinforzante colazione, decidiamo di cambiare mezzo di trasporto. Siamo diretti alla città vecchia (Stare Mesto), dopo aver visto ieri Mala Strana (città piccola) e la zona del castello. In un certo senso stiamo seguendo l'ordine cronologico con cui venne popolata nei secoli, Praga. Decidiamo di andarci in metro, primo perché vogliamo vedere come è la metro in paese retrogrado come l'ex repubblica filosovietica, secondo perché è più veloce e diretta. Scenderemo però presto, perché da la sotto non si vedono tante cose che invece meritano di essere viste.

Fatte alcune centinaia di metri in salita, oltre la fermata dei tram, giungiamo nella piazza dove si trova un teatro, e la stazione della metro. Siamo ai limiti della periferia di Praga, nella zona sud orientale della città.

Il teatro davanti al quale le profondissime (non finivano più) scale che ci portano ai binari

Scendiamo alla stazione centrale dei treni di Praga (anche qui trovare un modo per farla stare dentro una foto non è stato semplice)

Una vista dagli immancabili giardini di fronte, giusto per ribadire che qua niente è banale

Per arrivare alla città vecchia decidiamo di passare dalla Nove Mesto, che già avevamo avuto modo di sfiorare ieri pomeriggio, ovvero la città nuova, cuore pulsante della nuova Praga. Si scende lungo un ampio stradone sul quale si affacciano edifici notevoli sui quali c'è gra profusione di statue, pennacchi, guglie, sculture dorate.

L'opera di Praga

E il museo nazionale

Fino poi ad arrivare al simbolo della città nuova: San Venceslao

Vedere le dimensioni della relativa piazza fanno ben comprendere perché i Sovietici avessero usato i carri armati per trattare coi dissidenti cecoslovacchi. Di farsela a piedi proprio non se ne parlava!!

Infatti ancora oggi, che i carri armati sono fuori moda, si usano strani mezzi, pur di non muoversi a piedi:

Su Piazza San Venceslao si affacciano numerose gallerie con delle strane coperture che questa estate ho scoeprto essere presenti anche a Udine (vedi qui)

Percorrendo una di queste si accede all'immancabile giardino pubblico.

Vere oasi di calma e tranquillità e dove, per vederci bene anche di sera, usano lampadine dalle dimensioni ragguardevoli

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