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Post N° 185

Post n°185 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

strisce bianche all'Esquilino

dichiarazione del capogruppo SA del I° Municipio Letizia Cicconi


Condivido pienamente l'iniziativa del Presidente Corsetti, alla quale ho anche partecipato, commenta Letizia Cicconi capogruppo SA, non sanno  i consiglieri di opposizione  del I Municipio, che anche molti loro elettori  sono d'accordo con il ripristino delle strisce blu all'Esquilino.
La misura adottata senza nemmeno coinvolgere il Municipio supera abbondantemente il 20% anzi sfiora il 50% se a questo si aggiungo gli abbonamenti mensili e quelli giornalieri il conto è presto fatto..Dovranno spiegare i membri della giunta comunale, che dopo mesi di campagna incessante  incentratala sulla tutela dell'Esquilino, hanno assunto questo provvedimento iniquo che vanifica anni di lavoro fatti per contenere il traffico e la sosta in una zona cosi nevralgica della città, con quali  motivazioni hanno cambiato cosi velocemente idea. Adesso è sotto gli occhi di tutti  che l'Esquilino  è diventato il parcheggio del centro storico.
Sono arrivati addirittura a disegnare le strisce bianche di fronte il mercato , cancellando gli stalli carico di scarico merci  e creando su via Principe Amedeo una situazione  insostenibile.
Dovrebbero avere il coraggio di  ammettere che hanno preso una misura demagogica, priva di senso, in un modo caotico e raffazzonato, chiederemo quindi il ritiro della delibera, la ridiscussione del piano, un piano particolareggio per il traffico all'Esquilino e l'entrata in vigore  della ZTL Merci attraverso i varchi elettronici decisa undici mesi fa dalla giunta Veltroni.Vediamo se saranno in grado di rispettare gli impegni presi con i cittadini.
 La protesta si sta comunque estendendo ad altre zone del centro storico, stanno nascendo comitati spontanei di cittadini del tutto traversali, che chiedono con forza misure di tutela adeguate a contenere il traffico nel centro storico e credo che l'Assessore Marchi dovrà rivedere le decisioni assunte.
Letizia Cicconi capogruppo SA

 
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Post N° 184

Post n°184 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

Carlo Leoni:
"Sd aderisce al referendum contro il Lodo Alfano".

Fin dal congresso di Chianciano del giugno scorso, Sinistra Democratica si è pronunciata a favore di una referendum abrogativo del “lodo Alfano”. Forte di questo mandato abbiamo partecipato ieri, martedì 7 ottobre, insieme ad altri esponenti politici, alla conferenza stampa che ha lanciato la campagna di raccolta della firme per la promozione del referendum.

Alla conferenza stampa hanno partecipato esponenti di forze politiche tra loro diverse, che si sono presentate in modo diverso alle elezioni dell’aprile scorso e che probabilmente saranno collocate, seppure nell’ambito del centro sinistra, in modo diverso nelle consultazioni elettorali che verranno. Questo fatto non segnala un problema ma una opportunità: la battaglia contro il “lodo Alfano” non è di parte ma può essere condivisa e sostenuta da moltissimi cittadini a prescindere dall’orientamento politico. Noi partecipiamo a questa iniziativa con i valori propri di una forza di sinistra. Una sinistra degna di questo nome non può non sentire come propria una mobilitazione a sostegno del principio di uguaglianza e contro ogni forma di privilegio e il “lodo Alfano” contraddice il principio di uguaglianza e determina un inaccettabile privilegio.

Se è vero, come molti seppur tardivamente stanno riconoscendo, che in Italia c’è un rischio di autoritarismo e di dittatura della maggioranza, allora non ci si può preoccupare preventivamente della certezza del raggiungimento del quorum per un referendum di questo tipo. Se è a rischio la pratica democratica nel nostro paese, non si possono ingaggiare soltanto le battaglie che si è sicuri di vincere e in ogni caso noi siamo certi che la maggioranza degli italiani condividerà le ragioni del referendum Per iniziativa di alcuni tribunali la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità del “lodo Alfano”. Come sempre attendiamo il giudizio della Consulta con fiducia e rispetto, qualunque esso sia.

Noi rimaniamo convinti che questa iniziativa legislativa della destra vada contrastata non soltanto perché si tratta di una norma ordinaria che confligge con l’art. 3 della Costituzione, ma perché il suo contenuto è profondamente immorale. In un paese civile i cittadini si aspettano che chi è chiamato a ricoprire le più alte cariche dello Stato, sia persona di indiscutibile onestà e correttezza. Con il “lodo Alfano” si manda invece il messaggio esattamente opposto: anche un delinquente può diventare Presidente della Repubblica, o del Consiglio, o delle Camere, importante è che non possa essere processato durante l’espletamento del suo mandato. Invece che della garanzia dell’onestà si determina la garanzia dell’impunità.

Ci chiediamo dove siano finiti coloro che, finché era in carica il governo Prodi, denunciavano le malefatte della “casta” e che oggi sembrano aver riposto la loro ascia di guerra. Il “lodo Alfano” promuove una casta di intoccabili in spregio al principio secondo il quale tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Queste sono le ragioni, che ribadiamo, del nostro sostegno al referendum e per le quali Sinistra Democratica si impegnerà da subito a raccogliere migliaia di firme. Agiremo all’interno di un comitato nel quale saranno rappresentate tutte le forze e le personalità che condividono questo obiettivo. Comitati di questo tipo, che non prefigurano ovviamente nessuno schieramento politico generale vanno costruiti ora in tutto il territorio nazionale perché si dia il massimo di forza all’avvio di questa mobilitazione straordinaria per la legalità e per la giustizia.

di Carlo Leoni

 
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Post N° 183

Post n°183 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

Lodo Alfano

 Domani a Roma Sd

raccoglie firme per referendum

Banchetti in tutti i quartieri per

"far vincere la giustizia"

Roma, 17 ott. (Apcom) - 'La Sinistra contro i privilegi - No al Lodo Alfano - Si al Referendum'. Con questo slogan domani Sinistra Democratica di Roma organizza nei quartieri della capitale i tavoli di raccolta firme per il Referendum contro il Lodo Alfano.

"La Costituzione italiana afferma che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Il Lodo Alfano afferma che soltanto 4 cittadini su 58.145.321 sono diversi di fronte alla legge. Una sinistra degna di questo nome non può non sentire come propria una mobilitazione a sostegno del principio di uguaglianza e contro ogni forma di privilegio - si legge in una nota di Sd -: il Lodo Alfano contraddice il principio di uguaglianza e determina un'inaccettabile privilegio. Invece che della garanzia dell'onestà si determina la garanzia dell'impunità. Sinistra Democratica che insieme ad altre forze dell'opposizione, parlamentare e non, ha promosso il Referendum invita i cittadini romani a firmare in uno dei tanti banchetti organizzati: facciamo vincere la giustizia".

 
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Post N° 182

Post n°182 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino
Foto di S.D.Esquilino

 GIU' LE MANI DALLA SCUOLA!

MERCOLEDI' 15 OTTOBRE

uniamoci simbolicamente alla  manifestazione con le 100, 1000 altre fiaccolate a difesa della Scuola Pubblica che si terranno in tutta ITALIA!!!

DALLE ORE 17 APPUNTAMENTO DAVANTI ALLE SCUOLE DI DONATO E BACCARINI DA DOVE PARTIRA' UN CORTEO PACIFICO E GIOCOSO FINO A P. VITTORIO,

DOVE SI SVOLGERA' UNA CATENA UMANA CON BAMBINI, GENITORI, INSEGNANTI, NONNI, MUSICISTI, ANIMAZIONE DI STRADA E TANTO ALTRO.

LA MANIFESTAZIONE SI CONCLUDERA' ALLA DI DONATO CON UNA CENA SOCIALE A SOSTEGNO DELLA CAMPAGNA IN DIFESA DELLA SCUOLA STATALE

Portate fischietti, pentole, tamburelli,

striscioni, qualsiasi cosa faccia rumore!

 

 
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Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

 

Come prendere il potere con la scuola.

Autore: Calamandrei, Piero                                                                    Data di pubblicazione: 30.09.2008

La previsione in un discorso del 1950. Con una postilla, necessaria per i tempi mutati



Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950.

_________________________________________________________________________________________________________________________

Postilla

Nell'attuale sistema politico non c’è bisogno di una scuola di partito. Anzi, c’è già: è costituita dal monopolio massmediatico, che è da qualche decennio la vera scuola degli italiani. Basta ridurre via via il peso della scuola pubblica.

II Postilla (molto importante)

Chi non sa chi sia stato Piero Calamandrei e che cosa egli abbia rappresentato nella vita culturale, sociale e politica del nostro paese, può leggerne la biogradia nel sito http://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Calamandrei  

 
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Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

SALVIAMO

LA SCUOLA

Martedì 14 Ottobre h. 18

incontro pubblico

Via Galilei, 57 - metro Manzoni

partecipano:

 

Maria Coscia

(deputata e responsabile scuola del PD)

Simonetta Salacone

(responsabile scuola Sinistra Democratica)

Giulio Pelonzi

(vicepres. commissione Cultura Comune Roma)

oltre ad associazioni ed operatori del settore

 

Sinistra Democratica Circolo Celio - Esquilino – Monti Via Galilei 57 tel. 347.5296825 www.sdroma.com  -  sinistrad.esquilino@libero.it

 

Partito Dempcratico Circolo Esquilino c/o Libreria Esquilibri Via Giolitti 319 - tel. 338.4232540

  - pdesquilino@gmail.comwww.pdesquilino.it

 
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Post N° 177

Post n°177 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

Scomparse le strisce blu all'Esquilino
E' bastata una notte  all'insaputa del Municipio, all'insaputa dei cittadini, gran parte delle strade dell'Esquilino  hanno sostituito le strisce blu con quelle bianche, che danno il diritto di parcheggiare a tutti se a questo si aggiunge, l'abbonamento giornaliero di 4 euro per otto ore e quello mensile di 70 euro, è facile dedurre che  all'Esquilino i residenti non potranno più trovare parcheggio. Stupisce la  celerità di questo provvedimento - commenta Letizia Cicconi capogruppo SA  I Municipio,  e l'assoluta miopia politica ed organizzativa di questa  amministrazione  che non sa nemmeno prevedere  che  l'assunzione di questo provvedimento avrà su un rione già carico di traffico come l 'Esquilino, effetti devastanti. Ci aspettavamo altre  misure e soprattutto   scelte condivise tra Municipio e Comune, mentre con un atto d'imperio si stravolge la vita del rione , altro che patto, siamo nel più assoluto caos. I residenti sono indignati   e sconcertati si annunciano  proteste vivaci  alla quali  noi aderiremo con certezza. Chiediamo di sospendere  questi interventi , e discutere il piano con  il Municipio ed i cittadini, a questo proposito abbiamo chiesto unitamente al PD ed ai Verdi la convocazione di un consiglio urgente  aperto ai cittadini. Auspichiamo che l'Assessore Marchi venga a spiegare  in basi a quali considerazioni  politico-tecniche ha messo in atto  questa dissennata disciplina di traffico.  
Letizia Cicconi capogruppo SA I Municipio

 
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Post N° 176

Post n°176 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

 MUNICIPIO I, CICCONI (SA): "APPROVATA MOZIONE ANTIFASCISMO"

 "Oggi è stata approvata maggioranza

dal consiglio del I Municipio la mozione in difesa

dell'antifascismo ed in sostegno alle dichiarazioni del

Presidente della Camera Fini", dichiara in una nota Letizia

Cicconi, capogruppo Sa in I Municipio.

"La mozione da noi presentata - aggiugne - oltre a sostenere chi

a destra condanna finalmente con nettezza il fascismo, impegna

l'Amministrazione Comunale a costituirsi parte civile nei

processi penali a carico di tutti i violenti che con il proprio

operato hanno messo e metteranno a rischio la sicurezza dei

cittadini tutti, con atti xenofobi  come quello accaduto ieri in

VIII Municipio, con attentanti alla libera manifestazione del

pensiero ed alla libera espressione dei propri orientamenti

sessuali. Peccato, per il Pdl del I Municipio è stata

un'occasione persa per dimostrare a tutti che il percorso

intrapreso dal Presidente Fini è condiviso dalla sua base.

Questa mozione votata oggi ha comunque una valenza particolare

in quanto ha coinciso con i gravi fatti di chiaro stampo

razzista di Tor Bella Monaca ed il consiglio ha espresso anche

solidarietà alla comunità cinese, colpita cosi gravemente". 

 
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Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da S.D.Esquilino

SCUOLA, MUNICIPIO I "BOCCIA" RIFORMA GELMINI

Il Consiglio del Municipio Roma Centro

Storico, nel giorno del  "No Gelmini Day", ha approvato una

mozione contro il Decreto Legge 137/08 "Disposizioni urgenti in

materia di istruzione e università" in cui si chiede che "lo

stesso non venga convertito in legge ritenendo che la riforma

proposta si fondi su un modello di scuola autoritario,

assistenziale, lontano dalla realtà socio-culturale e distante

dai bisogni di istruzione e formazione degli alunni".

"La maggioranza di centro-sinistra, anche prendendo parte alla

protesta svoltasi questa mattina sotto il Ministero della

Pubblica Istruzione, intende manifestare il proprio dissenso

rispetto ad un provvedimento che mette in ginocchio la scuola

prevedendo ingenti tagli economici, peggiorando le condizioni di

lavoro degli insegnanti e causando un grave abbassamento della

qualità del servizio - si legge nella nota congiunta dei

consiglieri del Pd, della Sinistra Arcobaleno, dell'Idv, della

Lista Civica per Rutelli, Gruppo Misto-componente Verdi - Il

Municipio, per riconoscere al mondo della scuola quella voce che

il governo ha negato, intende convocare un Consiglio aperto a

cui potranno prendere parte tutti i soggetti interessati dalla

"Riforma Gelmini" che in questa occasione potranno presentare le

loro proposte e suggerimenti". "Riteniamo, inoltre,  grave

l'atteggiamento del governo che troppo spesso ricorre allo

strumento normativo del decreto legge - che dovrebbe essere

adottato in casi straordinari di necessità e urgenza - per

approvare dei provvedimenti che andrebbero invece discussi in

Parlamento, sede privilegiata di ogni forma di democrazia".

 
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Post N° 174

Post n°174 pubblicato il 30 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

LODO ALFANO
DICHIARAZIONE DI CARLO LEONI
Segreteria Nazionale Sinistra Democratica

ALLA DESTRA ITALIANA DA FASTIDIO IL PARLAMENTO, LA LIBERA STAMPA, LA MAGISTRATURA, E ORA ANCHE LA CORTE COSTITUZIONALE

Non era mai accaduto nella storia dell’Italia repubblicana che un Presidente del Consiglio si rivolgesse con esplicite minacce alla Corte Costituzionale per condizionarne le decisioni.
Silvio Berlusconi lo ha fatto nella giornata di ieri e le sue parole innescano un conflitto tra organi costituzionali che è quanto di più pericoloso possa avvenire in un ordinamento democratico.
Lo afferma Carlo Leoni, della Segreteria Nazionale di Sinistra Democratica.
Queste iniziative – continua l’ex Vice Presidente della Camera - non nascono soltanto dalla nota protervia e dagli interessi personali di Silvio Berlusconi: è la destra italiana nel suo insieme ad essere convinta che la vittoria alle elezioni politiche metta al riparo la maggioranza da qualunque altro controllo e contrappeso. Da qui il loro fastidio verso il Parlamento, la magistratura, la libera stampa e oggi la Corte Costituzionale.
La situazione è senza alcun dubbio allarmante. Ma occorre trarre le necessarie e dovute conseguenze.
Se è a rischio la qualità della nostra democratica bisogna smetterla con i convenevoli e con la ricerca del “dialogo” con questa destra e occorre unire tutte le forze di opposizione in una strategia comune di contrasto al disegno plebiscitario della maggioranza parlamentare.
Finché  non si faranno queste scelte – conclude l’esponente SD - la destra continuerà ad andare avanti sostanzialmente indisturbata.

Roma, 29 settembre 2008

 
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Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 29 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

La settimana della Cgil di Carlo Leoni*

Quella appena trascorsa, dal punto di vista della sinistra,  è stata una settimana diversa dalle altre conosciute dopo il voto di Aprile.
Intendiamoci, la destra è ben salda al governo e i suoi scarponi chiodati si apprestano a marcare senza tentennamenti il cammino verso la compressione della Repubblica democratica dentro la camicia di forza del presidenzialismo plebiscitario.
L’ultima trovata è dell’on. Consolo, parlamentare di AN e avvocato del Ministro Matteoli, che vuole ripristinare l’immunità parlamentare per i membri del Governo al fine di garantire al suo assistito di non dover rendere conto alla magistratura dei reati di cui è accusato.
Ma l’indignazione e le inchieste giornalistiche sulla “casta” valevano soltanto durante il Governo del centrosinistra ? Con la vittoria di Berlusconi questo tema, così come quello dell’insicurezza dei cittadini, non è più all’attenzione dei media . Tutti possono costatarlo. Questo fatto, insieme alla minaccia di chiusura che grava su alcuni giornali di opposizione, e al possesso nelle mani del premier di gran parte dell’editoria, della raccolta pubblicitaria e di mezzi di comunicazione, ci conferma che in Italia esiste un grave problema per la libertà e l’indipendenza dell’informazione, una cappa di censure e autocensure che sta togliendo il respiro ad un Paese inquieto e pieno di contraddizioni.
Ma quella che abbiamo alle spalle è stata una settimana diversa dalle altre, dicevamo, perché si cominciano a depositare i semi di una opposizione che guarda al futuro.
E’ stata la settimana della CGIL. Sul tavolo dell’Alitalia si sono si sono giocate diverse partite. Tra le più importanti c’è stata quella che mirava a isolare e criminalizzare il più grande sindacato dei lavoratori italiani. Epifani e la sua organizzazione hanno invece tenuto duro, in giornate nelle quali da parte del Governo- e non solo- la CGIL veniva descritta come la responsabile del fallimento della trattativa e della rovina migliaia di lavoratori. Hanno tenuto duro fino ad ottenere consistenti miglioramenti per i lavoratori e sul piano industriale. Quei miglioramenti che gli altri sindacati avevano trascurato perché troppo frettolosi di firmare e di contribuire a disegnare la caricatura di una CGIL arroccata e irresponsabile. Una lezione che va ricordata anche nella discussione sulla riforma dei modelli di contrattazione.
Ed è stata la settimana della CGIL perché si è conclusa sabato con migliaia di lavoratori e di pensionati che hanno riempito le piazze delle città italiane per protestare contro la politica economica del Governo.
Nelle scuole italiane è in atto una mobilitazione senza precedenti contro i provvedimenti del Ministro Gelmini. Una mobilitazione spontanea e generosa di docenti e genitori che non vogliono che si paghi sulla  pelle loro e della qualità dell’istruzione i costi della crociata ideologica di un Governo restauratore.
A Castel Volturno, le comunità straniere, la Caritas e gli amministratori locali stanno tessendo un fronte anticamorra che si posiziona innanzitutto lungo la frontiera dei diritti e della dignità del lavoro.
Sono primi importanti segnali di un Paese che non si arrende e sarebbe davvero importante che la manifestazione dell’ 11 ottobre desse voce a tutto questo.
Ma la sinistra dispersa e smarrita dopo il voto di Aprile non può aspettare che altri, ad esempio la CGIL, le tolgano le castagne dal fuoco di un impegno di riflessione e rinnovamento che non ha alternative credibili.
Ad ognuno il suo mestiere. Il sindacato deve fare il sindacato. La sinistra politica deve trovare la ragioni di una nuova presenza unitaria nella società.
Anche qui le novità non mancano. Sabato 20 settembre diversi intellettuali, esponenti politici e delle associazioni, avevano accolto l’invito di Sinistra Democratica a riunirsi  e ad innescare il percorso di una nuova costituente della sinistra italiana.  Esattamente una settimana dopo si sono incontrati a Roma centinaia di compagne e di compagni di Rifondazione per la Sinistra per confermare che il tema di una nuova sinistra, sulla quale avevano condotto la dura battaglia congressuale dentro il loro partito, continuerà a vivere e ad essere condiviso con tante e tanti nel processo di costruzione di una nuova e diversa soggettività politica.

Sono buone notizie. Si stanno piantando i semi giusti. Perché diano frutti c’è ancora tanto da fare. Ma finalmente i protagonisti di questo impegno cominciano ad alzare la testa.

*del Coordinamento Nazionale di Sd

 
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Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 26 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

Care Compagne e Cari Compagni,

Sabato 27 settembre la Cgil scende in piazza per manifestare contro la politica del Governo delle Destre.

Sinistra Democratica aderisce alla giornata di mobilitazione e chiede a tutti (militanti ed simpatizzanti) una presenza

di massa, per sottolineare la bontà dell'evento e la solidarità alla sigla sindicale troppe volte indicata come "un fattore

negativo della società".

Ti chiediamo di partecipare, portando con te le bandiere del nostro movimento, all'iniziata di Sabato raggiungendo

piazza Farnese (lato fontana) alle ore 10.00.

per ulteriori informazioni puoi contattare la federazione 06/4620701

grazie

 
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Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 24 Settembre 2008 da S.D.Esquilino
 
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Post N° 170

 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 18 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

La Costituente e un nuovo centrosinistra

di Carlo Leoni

Il Governo Berlusconi sta recando al nostro Paese danni che ne segneranno il volto per molto tempo,il più grave dei quali è la lacerazione di un tessuto sociale e civile che con grande fatica le forze democratiche italiane avevano costruito per tenere insieme una società difficile e complessa.
Ma non c’è da stupirsi : la destra sta semplicemente facendo la destra. Sull’immigrazione, contro l’autonomia della magistratura,  sulla politica economica, sulla scuola, sta avanzando a tappe forzate un disegno reazionario fondato sul presidenzialismo di fatto, sull’emarginazione dei più svantaggiati, sulla tutela dei grandi privilegi economici.
In troppi pensano che tutto questo sia dovuto ad una particolare indole autoritaria, oltre che ai conflitti d’interessi, di Silvio Berlusconi, quasi che, tolto di mezzo il capo, si possa avere una cosidetta destra “normale”, moderata , più accomodante. Non è così. Nel corso di un quindicennio di vita la destra italiana ha prodotto, piaccia o no, una cultura politica, un senso comune, una idea dell’Italia e del mondo che ha conquistato il consenso della maggioranza dei nostri concittadini. E’ questo retroterra che consente oggi al Governo di marciare speditamente nella realizzazione del suo devastante programma di controriforma.
Gli elettori del centrosinistra assistono smarriti a tutto questo. C’è molto sconcerto e, purtroppo, crescente rassegnazione. Non passa giorno senza incontrare qualcuno di loro che si lamenta per una opposizione parlamentare troppo debole e troppo propensa al “dialogo”con Berlusconi. E’ mia convinzione che l’opposizione che il PD sta praticando nelle aule parlamentari sia percepita come fragile e inefficacie non perché quei parlamentari non facciano il loro dovere o perché non gridano abbastanza. La debolezza del PD sta nella mancanza, da parte di quel partito, di una chiara strategia politica capace di ribaltare i rapporti di forza nella società italiana e di produrre un’alternativa di governo alla destra.
Il PD non ha soltanto perso le elezioni di Aprile. Ciò che è naufragata è stata la strategia e lo schema politico con il quale si è presentato agli italiani dopo le primarie che incoronarono leader Walter Veltroni. Di fronte a una destra attrezzata perfino ideologicamente, I democratici si sono presentati con la debole retorica di una innovazione senza contenuti e di una modernità senza aggettivi, proponendo se stessi non come portatori di un progetto alternativo ma semplicemente come più affidabili per fare le stesse cose. La diatriba su chi avesse copiato il programma dell’altro è stata una delle pagine più tristi , ma anche maggiormente rivelatrici, dell’ultima campagna elettorale.
La rottura scientemente e da tempo preparata con la sinistra e il fallimento dell’alleanza con Di Pietro, lasciano quel partito privo di una politica di alleanze e di una rete di solidarietà politica. Il trenta per cento, qualora venisse confermato, lo si può anche presentare come un risultato apprezzabile. Ma è la condanna all’opposizione vita natural durante, se rimani privo di alleanze politiche. La stessa manifestazione del 25 ottobre, che il PD non ha inteso trasformare in un incontro di tutte le opposizioni, per quanto partecipata, rischia di essere la dimostrazione di una affollata impotenza, perché da quel palco Veltroni saprà dire tante cose cattive sul Governo e buone per il suo partito. Ma non dirà insieme a chi può e vuole aprire un percorso di alternativa.
Con l’Italia dei Valori l’intesa di Aprile non è più presentabile. Quei democratici che sognano un’alleanza con l’UDC ignorano o sottovalutano il fatto che mettersi insieme al partito di Cesa e di Totò Cuffaro provocherebbe una indignazione e un allontanamento consistente dei propri elettori e la fine senza appello della credibilità del PD come alfiere di una “nuova politica”.
Per questo penso che prima o poi il partito di Veltroni sarà costretto a guardare di nuovo alla sua sinistra.  Questa eventualità non va solo attesa ma anche, per quanto possibile, costruita perché noi che vogliamo che si realizzi un’alternativa alle destre, attraverso un nuovo centrosinistra, non possiamo certo restare indifferenti a ciò che accade nel maggiore partito dell’opposizione.
Il PD va dunque incalzato e sfidato sui contenuti e sulla qualità dell’opposizione al Governo in carica. Serve una sinistra che sia degna di questo nome e che per il suo stesso modo di essere sia capace di acuire le clamorose contraddizioni nelle quali si dibattono  il PD e le altre forze di centrosinistra.
Una sinistra puramente identitaria, chiusa nell’orizzonte dell’unità dei comunisti, che coltiva il piacere dell’opposizione a tutti i costi, è quanto di più rassicurante possano  immaginare nel PD i cultori dell’autosufficienza e quelli dell’intesa con l’UDC.
Ecco perché costruire una sinistra nuova , popolare e spendibile, è necessario non soltanto per dare una casa ai tanti che non si rassegnano né alla deriva moderata né all’inconsistenza identitaria, ma lo è soprattutto per costruire un’alternativa politica alla destra.
Ci sono mille ragioni per dare vita alla Costituente della Sinistra . Tra queste, e non per ultima, c’è la necessità di costruire uno strumento che spezzi l’immobilismo di questa nuova-vecchia politica, e riapra per tutti gli italiani una prospettiva di cambiamento.

Carlo Leoni del Coordinamento Nazionale di Sd

 
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Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 18 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

E' convocato per martedì 23 h:18.00 il direttivo di SD Celio - Esquilino Monti

Ordine del Giorno.

1. Costituente della sinistra
2. Programma iniziative settembre 08 - Giugno 09
3. Tesseramento 2008

Per informazioni 347.5296825
Fabrizio Rasori

 
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Post N° 167

Post n°167 pubblicato il 17 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

 

I pochi superstiti dei lager di annientamento e di sterminio nazisti ed i famigliari dei molti in quei luoghi assassinati, desiderano ringraziare Vittorio Emiliani per il suo puntuale e quanto mai necessario articolo “I fatti (assoluti) del fascismo”. Colgono l’occasione per ricordare che a quanto Emiliani ha portato a conoscenza di tutti, va aggiunto che non meno di 34.000 italiani, non di religione ebraica, sono stati deportati nei lager del Reich per la loro opposizione al nazifascismo. Catturati i più dai repubblichini di Salò, per i quali La Russa chiede onore e stima, e consegnati ai camerati nazisti, non poche volte per riscuotere la taglia che questi ultimi avevano posto su resistenti, partigiani, antifascisti, operai, scioperanti, ministri di culto e su chiunque loro prestasse aiuto o collaborazione. Di questi italiani, di cui spesso e colpevolmente ci si dimentica,  cattolici, repubblicani, comunisti, socialisti, monarchici, liberali, donne e uomini, giovani e anziani, solo uno scarso 8 per cento tornò alle proprie famiglie, alle proprie case. E anche questo concorre a quel male assoluto, in questo caso senza parentesi alcuna, che il sindaco di Roma ( in buona e larga compagnia) vuole che non si conosca.

 

Aldo Pavia

ANED (Ass. Nazionale Ex Deportati) Roma

Roma 10 settembre 2008

 

 
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Post N° 166

Post n°166 pubblicato il 17 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

Solo oggi abbiamo avuto chiarimenti in merito alla nuova delibera sulle strisce blu ed alla sua applicazione - commenta Letizia Cicconi capogruppo SA I Municipio- e'  corretto informare i residenti del I Municipio che per anni hanno  combattuto per avere almeno la possibilità di parcheggiare  nella zona in cui vivono che questo diventerà più difficile se non impossibile. Bastano 4 euro al giorno per parcheggiare  sulle strisce blu  per otto ore a Esquilino, Celio, Monti Sallustiano, Castro Pretorio, Testaccio , Trastevere, Aventino , S. Saba, Termini, poi dal 1 ° ottobre  anche 70 euro al mese saranno sufficienti pure per i parcheggi blu  nella zona ZTL.  Quindi  porte  aperte a tutti dai camioncini dei famosi cinesi all'Esquilino, alle auto ed ai mezzi di molti che lavorano nel centro storico ed intorno ai Ministeri.ai molti mezzi privati  di tutte le categorie .
Quindi  questa presunta rivisitazione delle strisce blu è una polpetta avvelenata per  i residenti , è passata sotto silenzio ed è una clamorosa marcia indietro su quanto fatto  nel centro storico in questi anni per limitare il traffico e l'inquinamento.Su questo provvedimento  che non  passato nemmeno in consiglio comunale, ma assunto direttamente dalla giunta  comunale  siamo pronti a dare battaglia, perchè la salvaguardia del Centro Storico passa per regole certe e non per furbeschi escamotage che di fatto mettono il  I Municipio in ginocchio e  sempre più invivibile.
Letizia Cicconi Capogruppo SA

 
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Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 17 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

SOLIDARIETA’ AI GENITORI, AGLI INSEGNANTI E AGLI ALUNNI CONTRO LA MANOVRA FINANZIARIA DEL GOVERNO.

DIFENDIAMO LA SCUOLA PUBBLICA

Sinistra Democratica ha portato la sua solidarietà ai genitori, agli insegnanti e agli alunni della scuola “Di Donato” in via Bixio per ribadire la nostra netta contrarietà verso i tagli delle risorse economiche previste dalla manovra finanziaria del governo verso la scuola pubblica. Per questo in un Ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale ho richiesto che il Sindaco intervenga presso il governo per impedire il ritorno all’insegnate unico nella scuola primaria, la cancellazione del modello scolastico organizzativo del tempo pieno e del modulo.

La ministra ha annunciato che il 19 settembre presenterà alle parti sociali il piano programmatico che prevede una riduzione delle ore di insegnamento a sole 24 ore settimanali.

Giustificare l’affossamento della scuola pubblica per far quadrare i conti è una pessima operazione perché manca un progetto complessivo di riforma organica della scuola.

 

La scuola deve svolgere un ruolo sociale e il ritorno all’insegnante unico e all’insegnamento frontale, uguale per tutti, non aiuterà le categorie culturalmente ed economicamente più svantaggiate.

Se non verrà garantito il tempo pieno,dove e con chi staranno nel pomeriggio, i figli dei lavoratori? La loro baby sitter diventerà la televisione con la certezza di consolidare il divario sociale tra i bambini delle famiglie benestanti che frequenteranno le scuole private aperte anche nel pomeriggio e gli altri, che dovranno invece, arrangiarsi. Questa differenza di partenza sarà la causa di una disuguaglianza culturale strutturale che ridurrà le opportunità di inserimento sociale e lavorativo.

Sinistra Democratica ESQUILINO

Sdesquilino@libero.it

Via Galilei 57

3478731531

 
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Post N° 163

Post n°163 pubblicato il 17 Settembre 2008 da S.D.Esquilino

Cara compagna e caro compagno,
il tempo della rassegnazione e dell'abbattimento deve finire.
Il paese vive momenti che definire complessi è solo un eufemismo. La destra al governo del paese e della città dimostra ogni giorno che passa di avere come obiettivo la distruzione dello Stato così come noi lo conosciamo, e parliamo proprio di distruzione, non di cambiamento; I diritti di lavoratori e cittadini, diritti duramente conquistati in anni di lotte, vengono continuamente messi in discussione. Addirittura siamo alla rivalutazione del fascismo da parte del sindaco.
Tutto questo mentre perdura una crisi economica che non ha ancora sviluppato tutti i suoi caratteri negativi, e nei cui frangenti il governo, la migliore cosa che trova da fare è spartire tra i soliti quattro noti ciò che resta della compagnia di bandiera, ponendo sulle spalle della collettività il costo del regalo e creando incertezze per un numero di posti di lavoro che a seconda delle valutazioni oscilla tra i cinquemila e i ventimila, tutte nell'area romana e del suo hinterland.
In questo quadro desolante la riorganizzazione delle forze di sinistra,le discussioni interne susseguitesi e l'immobilismo delle forze di centro-centro-centrosinistra presenti in parlamento, hanno reso muta qualsiasi opposizione ai disegni governativi.
E' arrivato il momento di reagire, di riannodare i fili di quel percorso - già avviato - dell'unità delle forze di sinistra. Una unità da costruire con tutte le Forze politiche e sociali, con tutti i movimenti interessati, in grado di far nascere un Soggetto Politico realmente rappresentativo delle istanze dei Lavoratori e dei Cittadini. Un soggetto in grado sia di raccogliere l'eredità ideale e filosofica della sinistra italiane e internazionale, e sia di andare quella eredità per leggere con occhi nuovi le istanze delle nuove forze lavoratrici, per dare risposte originali ai diritti di cittadinanza che la popolazione e tutti noi esprimiamo.
Un soggetto politico pacifista, ambientalista, autonomo dal PD e capace di dialogare con le altre forze politiche. Un Soggetto Politico in grado di elaborare una idea di paese che non sia schiava e serva dei potentati economico-finanziari, ma che lavori per il benessere dei suoi cittadini.
Non è facile. Nulla è facile.
Ma è sicuramente meglio lavorare per costruire piuttosto che abbandonarsi all'apatia politico-sociale.
Questo è lo spirito con cui riprendiamo, come Sinistra Democratica del Primo Municipio, l'attività politica. Primo appuntamento una Festa di quattro giorni. Giovedì 18, Venerdì 19, Sabato 20, Domenica 21 settembre. A cominciare dalle ore 18.30. Quattro giorni di dibattito, musica, film, cultura, dove sarà possibile anche cenare negli appositi spazi all'interno degli spazi di Piazza Santa Maria Liberatrice (Testaccio).

Venerd' 19 discuteremo con Giovanni Berlinguer sulla situazione politica nel Paese e sul processo della costituente a sinistra.

Sabato 20 è la volta di un incontro dal tema "La legge è uguale per tutti?" , sulla iniziativa di Referendm abrogativo della legge sull'immunità delle principali cariche dello stato. Parteciperà CARLO LEONI

Domenica 21 si discuterà di ROMA, sul tipo di opposizione da costruire ad Alemanno, sulle prospettive della città, sul rafforzamento del centrosinistra alla Provincia di Roma  e alla Regione. Parteciperanno GIULIA RODANO, assessore alla Regione Lazio,l'assessore alla Provincia di Roma CECILIA D'ELIA, GEMMA AZUNI, consigliere comunale di Roma, MASSIMO CERVELLINI della direzione Romana di SD
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Spero di potervi incontrare durante la festa e durante tutte le iniziative che sono in preparazione e di cui vi darò notizia a breve.

Un saluto
Fabrizio Rasori

Coordinatore Sinistra Democratica Celio-Esquilino-Monti

 
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