Scrittore Mascherato
Un blog su scrittura e libri
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Messaggi di Novembre 2014
Post n°564 pubblicato il 26 Novembre 2014 da loscrittoremascherat
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Post n°563 pubblicato il 15 Novembre 2014 da loscrittoremascherat
La vita mi sfugge tra le dita, come granelli di sabbia stretti nel pugno a poco a poco cadono. Li osservo e li vedo svolazzare come coriandoli in balia di ogni corrente d'aria. Sto vivendo i migliori anni della mia vita o sono irremidiabilmente passati? La nostra vita è una sfera che vista da lontano risulta appiattita e quindi un cerchio, che se percorri ti riporta al via. Tristemente ci penso. |
Post n°562 pubblicato il 11 Novembre 2014 da loscrittoremascherat
Un paio di volte la settimana in pausa pranzo vado in palestra, mi serve per mantenere una parvenza di tonicità, ma soprattutto per sfogarmi e esercitare una qual forma di controllo senza gravare sulle arterie. Non mi alleno come se dovessi vincere qualcosa, faccio un allenamento leggero che mi permette nel pomeriggio di lavorare senza essere completamente sfinito. La mia palestra è il regno incontrastato del narcisismo, dove ciascuno si specchia in qualsiasi superficie riflettente gli capiti a tiro e contando che è pieno di uomini depilati e con le pelli lucide non capisco come qualcuno a volte non rimanga accecato. Ed io che mentre faccio la ciclette leggo il mio reader sono un pò una mosca bianca e forse anche un pò guardato con sospetto. Ma alla fine se dovessi raccontare cosa ho pensato in quell'ora potrei scrivere libri e libri; se me li appuntassi perchè a volte tendo a dimenticare in un nonnulla l'elaborate elucubrazioni palestrifere. E no non tacchino le signorine maligni che non siete altro.
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Post n°561 pubblicato il 08 Novembre 2014 da loscrittoremascherat
Il mio libro più riuscito, il più cupo e più feroce, ma anche il più letterario quello dove meglio sono riuscito a coniugare cuore e cervello. Come non leggere un libro con un incipit così, in cui harry hole un personaggio cupo e disperato torna dal suo imposto autoesilio. Come non leggere un libro di uno scrittore che ha trovato per un attimo la quadratura del cerchio ed ha coniugato cuore e cervello, una cosa che mi piacerebbe riuscire a fare e che invece spessissimo mi sfugge se non in momenti particolari. Lo leggo e come sempre ne uscirò un pò provato perchè i libri di jo nesbo mi inquietano, ma nello stesso tempo mi avvincono, senza soluzione di continuità. Sono gialli in fondo ma per me sono segni. |
Post n°560 pubblicato il 03 Novembre 2014 da loscrittoremascherat
Nel caldo opprimente al limite del deserto sonnecchiavo sotto un ulivo, sentendo il vento che mi scompigliava i capelli, un vento caldo e portatore di aromi. Pensavo alla molle lentezza dell'africa, che mi prendeva dentro e mi lasciava come sempre una malinconia dell'anima quando dovevo partire e ritornare nel vecchio continente. Cercavo un senso a mille cose senza trovarne per una sola e con una certa indolenza pensavo che non fosse un problema. I raggi di sole attraverso le foglie venivano deviati e colorati creando un gioco di luci e ombre sulle mie membra rilassate, gli occhi chiusi a volte venivano illuminati quando il vento giocando con la chioma dell'albero faceva muovere le foglie verdi. Sognavo le cose che avrei voluto, senza alcuna remora per una volta. Sognavo e desideravo. |
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