Tu e il Paradiso

Immagini sacre, preghiere e pensieri...dal Cielo

 

SE SIETE INFELICI NON RIMPROVERATELO A ME!

 

Io sono la Luce,

e voi non mi vedete.

  Io sono la Via,

e voi non mi seguite.

  Io sono la Verità,

e voi non mi credete.

 Io sono la Vita,

e voi non mi cercate.

 Io sono il Maestro,

e voi non mi ascoltate.

 Io sono il Capo,

e voi non mi obbedite.

 Io sono il vostro Dio,

e voi non mi pregate.

 Io sono il vostro grande Amico,

e voi non mi amate.

Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo

e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.

Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore

e ci assicurano il perdono.

Nel tuo cuore, fonte di luce,

ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;

la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;

la gioia per amarti Dio di Amore,

Amico di quanti confidano in te. 

 

 

AREA PERSONALE

 

PREGHIERA A PADRE PIO

 

Tu povero nascesti, o Padre Pio 

come fu Cristo, il nostro Redentore,

compagna l'umiltà ti fu fedele,

 immensa la Tua fede nel Signore.

Simigliante a Gesù anche le piaghe, 

che Tu accettasti con rassegnazione

memore del penoso Suo Calvario e della tormentata Sua Passione.

Or che Tu godi dell'Eterna Luce, fulgente, radiosa ed infinita,

continuando a darci il Tuo aiuto 

mostrati a noi quel che Tu fosti in vita.

In questo mondo pieno di tristezza 

dona il sollievo a tutti i sofferenti,

infondi in noi l'amore in ogni cuore, 

la fratellanza tra le umane genti.

Noi affidiamo a Te le nostre pene, 

or che ormai sei più vicino a Dio,

fa quel che puoi per il nostro bene 

intercedi per Noi, o Padre Pio!

 

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"MISSIONARIO DELLA MISERICORDIA"

Post n°24 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da osservandoilparadiso
Foto di osservandoilparadiso

Il beato Diego da Cadice (1743-1801) fu degno figlio di san Francesco d'Assisi nella devozione alla passione santissima di Gesù Cristo.

Scrisse ad un suo confratello : « Se potrò giungere a qualche cosa nella casa di Dio, ha da essere meditando la passione e la morte del Signore ».

Quando dal pulpito parlava della passione di Gesù Cristo, trasformava e trapassava l'anima dei presenti : « Fratelli, mirate Gesù crocifisso! I suoi occhi sono spentì, il suo volto è livido, la sua fronte insanguinata, la sua bocca serrata dal silenzio della morte; le sue braccia sono slogate, aperte per abbracciarci; nel suo petto è venuta meno la vita; i suoi piedi, inchiodati. Tutto questo perché? Per i nostri peccati », e così dicendo scoppiava in un dirotto pianto, e con lui tutto il popolo.

Lo spettacolo più commovente era quando, dal pulpito, abbracciava il Crocifisso, tenendo con Gesù colloqui : ora rivolti contro se stesso, dandosi la colpa del deicidio; ora rimproverando l'uditorio, perché osava maltrattare ancora Gesù morto ; ora facendosi intercessore verso i poveri peccatori, strappando dal cuore di Gesù misericordia e perdono.

Tornato in convento, trovava il suo rifugio ai piedi del Crocifisso, durante la notte. Dopo aver meditato un'ora sopra la Passione, dalle dieci alle dodici di notte cominciava la « via crucis » carico di una pesante croce, meditando i dolori del Redentore.

L'idea di Gesù crocifisso non si dipartì mai dalla mente e dal cuore di fra Diego:

a) lungo le strade, fissando gli occhi al crocifisso che pendeva dal suo petto, pensava che egli era colmato di onori, e Gesù d'improperi;

b) durante i viaggi, meditava sulla passione del Signore;

c) ai conviti che gli preparavano i suoi benefattori, non aveva cuore di mangiare, pensando che al suo Dio crocifisso fu negata una goccia di acqua;

d) durante il giorno, benché la sete lo divorasse,
pensava che non gli era lecito bere in presenza di Gesù assetato e moribondo;

e) di notte, dove andava a dormire, aborriva e lasciava intatti i letti comodi, ricordandosi che Cristo ebbe una croce per letto e per guanciale;

f) offeso, disprezzato e perseguitato, sentiva gioia immensa pensando che in quel modo, assomigliava al suo divin Salvatore;.

g) nel deserto di Olvesa di Nostra Signora del Rimedio, convinse un eremita e ottenne che lo legasse ad una croce e gli desse da bere una bevanda amarissima;

h) per assomigliare a Gesù crocifisso, si assoggettò a rigorosissime penitenze;

i) portò sul petto, durante tutta la sua vita, una croce armata nella parte inferiore di punte di ferro, che ad ogni istante, col loro tormento, gli richiamavano gli strazi del divin Redentore.

Vicino a morire, chiese che gli si leggesse il capitolo della crocifissione del Signore, mentre il Beato Diego si dava sul petto forti colpi e stendeva le braccia in forma di croce. Morì mormorando: « Gesù! Tu sai che ti amo! » .

 
 
 
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Un blog di: osservandoilparadiso
Data di creazione: 13/12/2010
 

E' GRADITO ALLA MADONNA E A GESÙ

CHIEDIAMO AI SANTI DI INTERCEDERE PER NOI

Novena a Dio Padre e ai 9 Cori degli Angeli (per qualsiasi grazia)

Novena a S.Gianna Beretta Molla (per avere un figlio) -

Novena a S. Teresa di Lisieux - 

 

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LA MADONNA CI ESORTA A RECITARE IL ROSARIO

 

A Fatima, a Lourdes e a Medjugorje la Madonna ha incitato insistentemente alla recita del Rosario

La Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male.

Può sembrare una preghiera ripetitiva, invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... 

"Col Rosario si può ottenere tutto. 

Esso è come una lunga catena che lega il cielo alla terra; 

una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della S. Vergine. 

Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. 

La dolce Regina del Cielo non può dimenticare i suoi figli che, senza interruzione, ripetono le sue lodi. 

Il Rosario sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. 

Maria lo rinvia subito come una benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori. 

Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario". 

(S. Teresa )

" Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, 

Satana mi ha detto : 

Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa ; 

se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita ! " 

(Don Gabriele Amorh )

 

 
 

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