RealCaimani Cube
La verità delle parole sta nelle azioni successive
« Non si rinuncia al cerve... | L'ambientalista Renato.... » |
Bastano otto cazzate e mezzo. E sulla società di De Benedetti è meglio non rispondere...Il poeta inglese Alexander Pope diceva che "una scusa è peggiore e più terribile di una menzogna, perché la scusa è una bugia guardinga". Noi di RealCaimani pensiamo che non avesse tutti i torti. Se non ne siete convinti vi basterà vedere la parte più interessante dell'intervista a Renato Soru (e da noi commentata) andata in onda nei giorni scorsi su LA7. Un capolavoro di mezze verità, di contraddizioni, di bugie guardinghe, di parole prive di senso rispetto alle domande poste. Insomma, il solito teatrino.
Il Corriere della Sera del 23 Dicembre 2008 IL CASO SORU La maledizione del doppiopesismo, ancora una volta. Quella malattia politica e culturale che spezza ogni unità di giudizio, fomenta l'indignazione a corrente alternata, alimenta il pregiudizio che tra di «noi» si possa regalare per grazia ricevuta un trattamento più indulgente e autogratificante di quello abitualmente riservato all'avversario. È questa sindrome del doppio standard che si manifesta ancora una volta nelle parole di Renato Soru, una delle figure più innovative, moderne e post-ideologiche della famiglia democratica. Parole da cui si evince che anche il conflitto di interessi è sottoposto alla logica del doppio standard: intollerabile se ne sono responsabili gli altri; una trascurabile inezia se ad esserne prigioniero è uno dei «nostri».
Il Foglio del 23 Dicembre 2008 La differenza c’è e sarebbe sciocco negarla. E’ evidente che la posizione di Silvio Berlusconi è ben diversa da quella di Renato Soru: un conto è essere meri proprietari di Mediaset e presidenti del Consiglio, un altro meri proprietari dell’Unità e presidenti della regione Sardegna. La differenza che più colpisce, però, è nel trattamento riservato ai due meri proprietari e ai rispettivi interessi (e ai relativi conflitti) dell'house organ della questione morale fondato da eugenio Scalfari, edito da Carlo De Benedetti (che nella Tiscali di Soru ha una corposa quota) e diretto oggi da Ezio Mauro. L'intervista di alberto Statera al presidente della Sardegna pubblicata ieri su Repubblica ne è un luminoso esempio, con domande incalzanti e spietate come la seguente: "Mi pare che lei si sia già preparatao a candidarsi subito per il secondo manato, sanando in tutta fretta il suo conflitto di interessi con la nomina a fiduciario per le sue aziende del professor Racugno". Va detto che il giornalista non manca di segnalare a Soru la somiglianza tra la posizione di Berlusconi e la sua, con Racugno a Tiscali come Fedele confalonieri a Mediaset, e con Emanuele Soru all'Unità come Paolo Berlusconi al Giornale. Ma le risposte di Soru appaiono più che convincenti. Per esempio quando Soru spiega che "mio fratello è stato nel consiglio dell'Unità per pochi giorni e si è già dimesso". O meglio ancora, quando l'intervistato fa osservare all'intervistatore che "Racugno e io dovremmo eventualmente parlarci soltanto di nascosto e contravvenendo a un preciso obbligo di legge. Questo le sembra possibile?". Replica del giornalista: "Direi di no, se c'è etica da tutte le parti, ma ormai ne vediamo di tutti i colori". Proprio vero, signora mia. Figurarsi che in tutta l'intervista, in cui Soru parla lungamente della questione morale del Pd per via dei suoi amministratori locali recentemente indagati dalla magistratura, nemmeno una volta si cita l'indagine che riguarda lui.
Sulla società del gruppo De Benedetti che intrattiene rapporti con la Regione, Clicca QUI ! COMPANEROS
|
AREA PERSONALE
MENU
THE NEW REALCAIMANI BLOG (TWO)
L'annunciato crollo della Torre di Scala 'e Sali...
Aspiranti giornalisti cercasi. Aggratis
Dei ruffiani e degli smemorati
La rivoluzione della Regione Sardegna
Giorgio Mazzella, editore senza...
Un mio "pezzullo" su Sardinia Post
Buona lettura. Sempre su Sardinia Post
Delle caste, dei troddioni e degli avvocatucci...
Le bugie hanno le gambe corte...
Quattrocentosessantaduemiladuecentoquaranta...
Ultimo appello per l'etica del Pd
Cappellacci e Soru i più assenteisti...
S'ode a destra uno squillo di tromba:"Becero frociame!"
Cinquanta sfumature del non voto. Nunc et semper
Mobbasta, risparmiateci gli sputi in faccia
Camera e Senato, dalla Sardegna con furore?