«E venne il giorno in cui comparve il bianco
Fu più astuto e cattivo di ogni morte,
barattò il tuo oro con uno specchietto, una collana, ninnoli,
e corruppe con l'alcool i figli dei fratelli tuoi
e cacciò in prigione i tuoi bimbi.
Allora tuonò il tam-tam per i villaggi
e gli uomini seppero che salpava
una nave straniera per lidi lontani
là dove il cotone è un dio, e il dollaro è imperatore
RADIO DES MILLES COLLINES
Radio delle mille colline, che bel nome per una radio, vero? Molto meno bello però il modo in cui è stata ribattezzata: “La voce del diavolo” . Più brutto sì, ma purtroppo molto più vicino al vero, come altro potrebbe chiamarsi la radio che durante il genocidio in Ruanda continuava a istigare la popolazione Hutu all’omicidio, al massacro, a riempire di corpi gli scavi ancora non completamente pieni, e non si limitava a questo: trasmetteva elenchi dei nemici da sterminare, non solo Tutsi ma anche Hutu moderati, che rifiutandosi di partecipare alle stragi diventavano nemici da sterminare anche loro, segnalava i rifugi dove poterli scovare e uccidere. La radio del diavolo cominciò questa campagna di odio diversi mesi prima dell’inizio del genocidio. No!!! Non si è trattato di pura follia, ma di lucido, agghiacciante e premeditato piano di sterminio, uno dei tanti del secolo appena concluso.
No, non mi riferisco allo zingaro come popolo, ma allo zingaro come parola. Sempre sull'altare del politicamente corretto anche questa parola storica sta per essere sacrificata, traballa, bollata di razzismo non viene più utilizzata dai giornalisti e dai commentatori più avveduti, chi si azzarda a farlo durante una conversazione tra amici viene guardato con disprezzo, ben che vada con altera compassione, con uno sguardo sul quale si legge chiaramente "Si dice rom oppure sinti, ignorante, non zingaro!" Porca miseria, vaglielo a dire a Iva Zanicchi "Prendi questa mano...Rom!" che brutta che viene così!
Oppure "che colpa ne ho se il cuore è un sinti che vaaaaa!" ma dove va?? cantata così non va da nessuna parte.
Per non parlare di Claudio Lolli, il cui album più famoso è proprio sugli zingari "ho visto anche degli zingari felici". Anche De Gregori ha usato questo termine in una canzone che ho messo nel profilo, non famosissima ma secondo me molto bella, e chissà quanti altre canzoni usano questo termine (se vi vengono in mente segnalatele, mi sembra ci sia anche Tozzi..).
Sono andato a cercarmi "ZINGARO" sul vocabolario, indovinate su quale? Ma sullo ZINGARelli!! E dove se no! (o si deve dire ROMelli?) ed ho scoperto che questa parola è in uso dal 1470! Più di cinque secoli di storia, per questo il termine zingaro per noi adesso è molto familiare.
Vero, a volte viene utilizzato con cattiveria, ma quando sentiamo zingaro pensiamo anche ad una delle canzoni che citavo, pensiamo a splendidi film o romanzi come "cent'anni di solitudine", a racconti dei nostri genitori, io in particolare penso con dolcezza a mio papà bambino, che dopo un brutto sogno di morte, accompagnato da una zia è andato da una zingara per farsi indovinare la "ventura". La veggente lo tranquillizzò dicendogli che sarebbe vissuto fino a 93 anni. Mannaggia, papà, non ci ha imbroccato la zingara, ma tu quella speranza te la sei portata dietro per tutta la vita, pensa che brutto se ti avesse detto la verità.
Insomma, siamo legati a questa parola, fa parte della nostra cultura, ci evoca ricordi, immagini, storie, a me adesso anche una lacrima.
La parola rom, che dovrebbe sostituirla, è stata usata per la prima volta in italiano negli anni 70, ci abbiamo impiegato cinquecento anni per accorgerci che Zingaro non andava bene! Rom invece indica il nome che gli zingari, alcuni zingari, danno a se stessi, ma significa uomo, marito, praticamente è un termine maschilista: può andar bene o appena se ne accorgono i benpensanti eliminano pure questo e ce ne dobbiamo cercare un'altro? prendi questa mano....NOMADEINDOEUROPEO?
E' propio vero Oliver, anch'io non vedo nulla di offensivo in questa parola; mi sembra anche molto nostalgica, quasi sentimentale, con tante canzoni e musiche a lei dedicate...Sai ricordo benissimo quel meraviglioso album di Claudio Lolli.
Non è da una parola che dobbiamo difenderci, ma dai nostri preconcetti, dal modo di guardare e di presentarci avanti agli altri, che siano zingari o minoranze in genere. Bravo Oliver, non mi sbagliavo, sei davvero in gamba e..."cioccolainomane"!
Allegro amico. Bacio Sugar :-)
Arguto come sempre Oliver!
No, non è il temine da condannare, di per se innocente, che altresì ha il pregio di richiamarci sensazioni di un mondo sconosciuto e magico del quale ci piace sognare, ormai negato da una routine che rischia di spegnerci.
In molti ne hanno tratto ispirazione per i testi delle loro canzoni, da “Il cuore è uno zingaro” di Nada/Di Bari, a “Zingaro” di Dalla, “Cuore zingaro” della Nannini, “Lo zingaro felice” di Britti e molte altre.
Nessuno tocchi lo “zingaro”!!! che male c’è?
Semmai è nella sostanza di alcune situazioni che si dovrebbe intervenire, che certo non si risolvono chiamando gli zingari con un altro nome.
Eppure accade spesso che non sapendo come affrontare un problema gli diamo un altro nome, così pensiamo che sparisca. Siamo furrrrrrbi…….o forse degli illusi?!!!
E’ bello sentire la tua ribellione a questi inutili espedienti a cui di solito sorvoliamo rassegnati.
C’è in te la grinta di un animo giovane e sensibile, non sfiduciato dalle batoste della vita.
E’ vero: sei atipico :-)
Non mi posso proprio lamentare! non ci sono molti interventi su questo blog, ma tutti di alta qualità! perbacco!!!
mamasugar mi ha scritto immediatamente dopo aver pubblicato il post, tanto che è stato proprio quel suo "nostalgico" riferito a zingaro che mi ha ricordato quell'episodio di mio papà, aggiunto dopo.
e la grandissima lady hawk!!! si, non scompaiono i problemi cambiando nome, l'unica cosa che scompare è la nostra cultura, i nostri ricordi. Può sembrare sciocca questa cosa ma i nomi sono importanti, Rom, Sinti, sono parole che non ci dicono nulla
Io gli zingari so chi sono, mi sono familiari, fanno parte della mia infanzia, del mio mondo, del nostro mondo. da secoli! Il rapporto con la loro cultura è sempre stato caretterizzato da crisi, che però si risolvono ritrovando un nuovo equilibrio. Andrà così anche questa volta. Con gli zingari, ovvio.
zingaro voglio vivere come te..andare dove mi pare...non come me....
(tozzi) :)il mio pensiero sugli zingari è un misto di invidia dal lato di libertà...si spostano..viaggiano...non hanno regole. dall'altro lato non li apprezzo quando vengono a suonare il campanello di casa mia a chiedermi i denari....e intanto il capo famiglia guida una mercedes...mah!
Eccola là!!! si, era quella la canzone di tozzi che dicevo io.
i problemi degli zingari non sono assultamente di facile soluzione, il mio pensiero andava soltanto alla parola zingaro che sta scomparendo. Per il resto, ripeto, sono sicuro che si troverà un nuovo equilibrio, ma sul come non ne ho la più pallida idea.
Se ci pensiamo un attimo tutte le attività che hanno da sempre rappresentato il sostentmento degli zingari sono andate scomparendo. Ora o rubano o chiedono l'elemosina o sono costretti a sedentarizzarsi. Mica facile restare zingari oggi.
ciao, grazie stefy,
ps
mi viene una considerazione finale, gli zingari ad arzignano hanno un vantaggio, nessuno gli può dire che puzzano! Credo che le concerie di Arzignano coprano qualunque altro odore, gradevole o sgradevole che sia! :-))
Sai Conte, nn sopporto il politically correct nel vocabolario. Ogni parola ha avuto ed ha un significato. Sta poi nel come lo dici ke ne prende uno dispettivo. M ha fatto molto ridere questo post, rendi perfettamente l'idea. Io mi kiamo Marta, kissà ke un giorno nn deva cambiare nome? Buona giornata! Marta
ESMERALDA Zingara (Cocciante - Plamondon)
... Piedi nudi, lontana infanzia - Sopra i monti laggiù in Provenza - Per gli zingari il mondo è grande - Il mondo è grande -E continuo ad andare avanti - Fino ai limiti più distanti -
con gli zingari in capo al mondo - In capo al mondo - E c'è in Andalusia un fiume che mi tocca il cuore - E c'è in Andalusia
un cielo che è l'aria mia ... Zingara la mia mano sa tutto di me.
Bel post ... ^_^
Il musical nn l'ho visto, però ho visto la dolcissima Esmeralda della Disney. E il film chocolat l'hai visto? I pregiudizi della gente del villaggio nei confronti degli zingari e il grande esempio di una donna semplice con un'anima da regina. Ma rom nn potrebbe essere uomo nel senso di essere umano? così suona meno maschilista. E sinti cosa vuol dire?
ciao piccola e dolce susy!
Si, potrebbe essere nel senso di essere umano, non lo so, anche se significa marito, mi sembra. Il punto è che qualunque termine si utilizza, se si usa con cativeria, in senso spregiativo, diventerà in breve tempo un insulto. Inutile cambiare le parole, bisogna cambiare testa e bocca, serva modificare il modo di pronunciarle queste parole.
Sinti, Zingarelli alla mano, è un'altra popolazione di zingari, proveniente dall'india, distinta dai rom e dai kalè...distinta....sfido chiunque a distinguerla! Saluti
Ah...kalè. C'è una canzone di un gruppo che si chiama Mecano. Parla di una "femmina" (sic) gitana che, piangendo, chiede alla luna che arrivi il giorno di sposare un kalè. Probabilmente questa popolazione viene dalla Spagna. E a proposito di maschilismo e di mariti, in ebraico si dice ba'al, che anticamente significava "padrone"...hihihi Saluti a voi, signor conte ;)
Stavo pensando che forse la distinzione è importante. Penso che per loro lo sia, no? secondo me zingaro è poetico e per niente offensivo, ma forse per loro è un po'riduttivo. Rinnovo i saluti al signor conte. Poi mi spiegherai da dove hai preso questo nick. Susy :)
scusa susy se ti rispondo solo adesso, ma io sono dell'idea che .....meglio tardi che mai.
Il significato del nick te l'ho già spiegato. Su "zingaro" vero che potrebbe essere un nome generico e riduttivo, ma ormai si è imposto da un uso secolare e modificare un nome familiare con uno sconosciuto è pericoloso.
Zingaro è poetico.
Rom ormai si associa sempre a notizie negative, sta rapidamente assumendo una connotazione peggiore del primo nome.
Comunque sia è ovvio che il problema, in ogni caso, non sta nel nome....
Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
ma lo zingaro è un trucco.
Ma un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane,
l'avrei distrutto con la fantasia,
l'avrei stracciato con la fantasia.
grazie siviglia!
è da un po' che sto pensando di rimovimentare un po' il blog, forse avevo bisogno di un incoraggiamento. E' arrivato con te.
A presto :-)
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