IL CUORE DI ALBERTO

UN GIORNO TERRIBILE PER CASA CAIMMI: CORTE D'APPELLO E SERVIZI SOCIALI DENUNCIATI

ALLA PROCURA

Desidero aggiungere anche qualche dato, certamente determinante, che ha letteralmente modificato il senso generale della vicenda. Prego volerlo allegare al fascicolo in questione.

Vorrei anche informare il PM che indaga sulla vicenda del fatto che attualmente mio figlio Alberto, oggetto della causa, è stato letteralmente SEQUESTRATO dai Servizi Sociali di Viterbo, su richiesta di un decreto, che porgo in allegato, della Corte d’Appello di Messina, Trib. Minori, altrettanto FALSO E ILLEGALE, in tutte le sue parti.

DENUNCIO PERTANTO TUTTA LA COMPOSIZIONE MONOCRATICA DELLA CORTE D’APPELLO DI MESSINA, COMPOSTA DA:

·        Pres. Francesco Sidoti

·        Cons. Luigi Faranda

·        Cons. Elvira Patania

·        Componente privato Carmela Ruggirei

·        Componente dr. Sergio Chimenz

CHE HA MATERIALMENTE PERMESSO UN’ESECUZIONE COME QUESTA, con intervento delle Forze dell’Ordine, autorizzato attraverso il Servizio Sociale, con grave nocumento per la salute psicofisica del figliolo Alberto, oltre che gravemente lesivo dei diritti UMANI civili.

DENUNCIO ALTRESI’ QUELLA CORTE D’APPELLO PER AVER DI FATTO FAVORITO PRESUNTI ATTI PEDOFILI-SATANICI DELLA MADRE, SECONDO QUANTO HA DETTAGLIATAMANTE CONFESSATO MIO FIGLIO, IMPEDENDO AL PADRE SOTTOSCRITTO DI ESERCITARE LA GIUSTA POTESTA’ GENITORIALE ALLO SCOPO DI DIFENDERLO DA TALI ATTI CRIMINOSI.

DENUNCIO ANCORA LA STESSA CORTE D’APPELLO PER AVER RESO ESECUTIVO UN UN DECRETO SULLA SCORTA DI AFFERMAZIONI CHE SUGGERISCONO UN PERICOLO PRESUNTO PER IL FIGLO PER DEI CODICI SEGRETI DI CUI SOLO GLI OPERATORI DELLA COMUNITA’ DOVE ALLOGGIAVA SAREBBERO A CONOSCENZA, AFFERMAZIONE DEL TUTTO FALSA. RICORDO CHE TALI OPERATORI SAREBBERO STATI INDICATI DA MIO FIGLIO COME PEDOFILI E SATANISTI, ASSIEME ALLE ASSISTENTI SOCIALI DEL SERVIZIO SOCIALE DI MESSINA.

INOLTRE DENUNCIO PENALMENTE IL SERVIZIO SOCIALE DI VITERBO NELLA FIGURA DELLA DOTT.SSA VITALI, RESPONSABILE DI UNA SOMMARIA ESECUZIONE PER AVERMI INGANNATO AFFERMANDO DI PRESERVARE I CONTATTI FRA IL PADRE SOTTOSCRITTO ED ALBERTINO E DI FATTO AVER OCCULTATO UN MINORE SENZA NEMMENO PIU’ PREOCCUPARSI DI RIFERIRE DOVE SIA E IL SUO STATO DI SALUTE (PERALTRO GIA’ COMPROMESSA DA UN PACEMAKER).

ANCORA DENUNCIO IL COMMISSARIO DEI CARABINIERI VARRIALE E IL COMANDANTE IN CAPO INTERVENUTO QUELLA SERA IN CASERMA, DOPO L’ESECUZIONE.

CHIEDO CHE L VARRIALE SIA INTERROGATO IN MERITO ALLA PROCEDURA E SOPRATTUTTO CHE FORNISCA SPIEGAZIONI SUI SEGUENTI PUNTI:

• E’ VERO CHE, NEL MOMENTO DELL’ESECUZIONE SOMMARIA (CHE CONSIDERO UN VERO AGGUATO) , IL VARRIALE DICHIARAVA “MI HANNO COSTRETTO A FARLO, NON POTEVO FAR NULLA!”
• QUAL’E’ IL NOME DELL’AGENTE DONNA (PRESUMIBILMENTE DELL’ARMA DEI CARABINIERI) CHE TRATTENNE MIO FIGLIO IN UNA STANZA OSCURATA D’INGRESSO DELLA CASERMA DEI CARABINIERI DI VITERBO?
• PER QUALE MOTIVO QUEST’AGENTE USAVA L’OSCURITA’ PER TENERE IL FIGLIOLO LONTANO DAL SOTTOSCRITTO?
• PER QUALE MOTIVO LO HANNO PORTATO IN UN APPARTAMENTO CHE SI AFFERMA ESSERE DIMORA PROVVISORIA DI UN ISTITUTO DI SUORE?
• E PERCHE’ MAI IL SOTTOSCRITTO NON HA POTUTO MAI PIU’ SAPERE NULLA DEL FIGLIO, AVENDO RICEVUTO DA U N MILITARE DELL’ARMA DEI CARABINIERI IL TELEFONO DELLA SEDE CENTRALE DELL’ISTITUTO DELLE SUORE IN QUESTIONE?
• PERCHE’ LE SUORE IN QUESTIONE DICHIARAVANO IL GIORNO DOPO DI NON ESSERE AUTORIZZATE DAL SERVIZIO SOCIALE A DARE PIU’ NOTIZIE SUL FIGLIO?
• PER QUALE MOTIVO ANCHE LA RESPONSABILE DEL SERVIZIO SOCIALE DI VITERBO, SIG.RA ROVIDOTTI, AFFERMAVA “ORA CI PENSIAMO NOI A SUO FIGLIO!” ESIMENDOSI DA QUALUNQUE NOTIZIA UTILE SUL FIGLIO NONCHE’ DI FATTO OSCURANDO I CONTATTI CON LO STESSO?

DOMANDO A CODESTA PROCURA: COME E’ POSSIBILE CHE UNA CORTE D’APPELLO INDICHI LA MADRE - INDAGATA PER ATTI DI SATANISMO ED ORA ANCHE PER PEDOFILA VERSO UN FIGLIO, PRESUMIBILMENTE COMPLICE ASSIEME AD UNA PARTE DI ISTITUZIONI - COME PERSONA CHE DETENGA LA “DIREZIONE ED IL CONTROLLO” DELLA SITUAZIONE DEL FIGLIO, IL QUALE RICEVERA’ SOLO CON LA SUA AUTORIZZAZIONE?

QUALI LEGGI PERMETTO IN ITALIA QUESTA PROCEDURA? E SU QUALI RAGIONAMENTI LOGICI?

LE ALLEGO GRAN PARTE DELLA SCONCERTANTE VICENDA, COSI’ COME RIFERITA DA MIO FIGLIO, DOPO CHE HO RICEVUTO LA RICHIESTA DISPERATA DA PARTE SUA DI PORTARLO VIA DA MESSINA, IN DATA 3 GENNAIO 2009.

LE CHIEDO CON URGENZA UN INTERVENTO PRESSO IL TRIBUNALE, CERTAMENTE PIU’ CHE CORROTTO, PER I MINORENNI DI MESSINA, PROCURA E CORTE D’APPELLO, A MIO AVVISO COMPOSTO DA MAGISTRATI E PRESIDENTI CHE VIOLANO IN MODO ECLATANTE LA LEGGE ITALIANA E I DIRITTI UMANI, SENZA OMBRA DI DUBBIO.

LA INFORMO CHE TALE PERSECUZIONE PSICHIATRIA-GIUDIZIARIA VERSO ALBERTO CAIMMI E SUO PADRE HA PRODOTTO UNA TRAGEDIA CHE VEDE ORA IL NONNO DI ALBERTO PRESSO UN AMICO A PISA, A CAUSA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA, E IL SOTTOSCRITTO DA UN ALTRO AMICO A ROMA. ABBIAMO DECISO DI LASCIARE VITERBO DOPO GLI ATTACCHI MILITARI CON PERQUISIZIONI SENZA MANDATO DA PARTE DEI CARABINIERI, SENZA ALCUNA REGISTRAZIONE SUI TERMINALI, SENZA NOTIFICHE DEL CASO.

Personalmente ho fatto richiesta di estradizione dall’italia (PER ALBERTO E PER ME). poiche’ ritengo che si sia sperato il limite di sopportabilita’ in assenza di una legge che si possa definire tale.