Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi di Luglio 2007

E lei balla...Le tante storie di una storia

Post n°378 pubblicato il 23 Luglio 2007 da mestesso69
 

...

…Storie d’amore osteggiate dal mondo…le storie piu’ vere e piu’ profonde che tutti si rifiutano di osservare…tutti tranne chi soffre…

Li osservo dall'alto in religioso silenzio mentre si abbracciano con forza.Riesco a percepire fin da quassu' la forza del loro immenso amore e non posso che rallegrarmi perche' finalmente potranno vivere alla luce del sole la loro passione fino a stasera clandestina.

Ho osservato con invidia tanti di questi momenti...alcuni si sono rivelati l'inizio di una storia meravigliosa...altri l'inizio di un fallimento ma questo non ha mai avuto importanza...non ho mai permesso al futuro di influenzare il presente.

Carissimi amanti godetevi questo momento di magia, assaporatelo fino all'ultimo istante...io vi illuminero' con la mia luce riflessa.

Ricordatevi... saro' sempre presente nel cielo anche se a volte oscurata dal sole, osservero' il vostro cammino in silenzio ma pronta a darvi una mano in qualsiasi momento.Saro' sempre sopra di voi per ricordarvi cosa c'e' all'interno dei vostri cuori. 

Eccola sorgere anche stanotte,bella come soltanto lei sa essere nella sua semplicità.Le stelle tacciono un attimo attendendo che lei si sieda al suo posto,guardano il lungo strascico d'argento e il diadema di fiocchi di neve che porta al collo...La guardo da quaggiù,sprofondato nel mio letto di sassi,riparato da una coperta di fogliame..non voglio che mi veda mentre la guardo...Chi sono mai  per potermi permettere di ammirare una dea come lei?La osservo...sta guardando quell'albero a ridosso della campagna..Ci sono due giovani che si abbracciano e si baciano e lei sorride....Come vorrei che per un attimo si specchiasse nelle mie acque!No,non la lascerei cadere dentro di me,la sorreggerei con la forza della mia corrente,per impedirle di farsi male...chiederei ai pesci di sostenerla e la porterei in un lago,dove,anche a costo di morire io stesso,potrei averla tutta per me....Ascolto la sua voce dolcissima…parla a quei due ragazzi...ma non hanno tempo di ascoltare altro che il loro cuore.....Luna...guarda me....Parlami...muoio per te.

FINE

 

 

 

 
 
 

E lei balla....Le tante storie di una storia

Post n°377 pubblicato il 20 Luglio 2007 da mestesso69
 

...

Le sente dialogare tra loro.Ascolta in silenzio le voci dell’anima.Un tempo anche lui ne aveva una…l’ha messa a tacere per non vivere nell’illusione e morire dentro.

Mia piccola Luna,dolce Angelo della mia vita...Sei cosi’ forte e fragile allo stesso tempo.Ti ho cresciuta come se fossi mia figlia,dopo che tua madre mori’ dandoti alla luce e tu ,con la tua semplice esistenza mi hai ricompensato di tutto il dolore di  una vita spesa ad aspettare chi non e’ mai tornato.Ti ho insegnato tutto cio’ che so di magia bianca ma quel che spero tu abbia imparato da me,e’ l'amore per la vita,qualunque sfumatura essa assuma,in qualsiasi modo essa ti chieda di essere vissuta,nonostante il carico di sofferenza che ti gettera’ sul cuore...Non voglio guardare le carte,i tarocchi mi direbbero cio’ che gia’ in cuor mio so,ma piuttosto dimmi tu....lo ami?Lo ami davvero?E non hai dubbi?Conosci bene la mia triste storia,mi hai vista ,nelle sere d'estate,piangere lungo la riva del torrente e d'inverno arrampicarmi sulla cima dei monti,coperta soltanto di pochi stracci,con la remota speranza di vederlo arrivare....Io non avevo dubbi..e tu...tu ne hai?Sai cosa lasci ,non sai quel che trovi..Potrebbe tenerti con se’ per tutta la vita...Potrebbe riportarti al villaggio dopo pochi mesi...Peggio,potrebbe abbandonarti morente da qualche parte...Il Grande Spirito sara’ sempre con te,lui e’ la tua dimora ma non potra’ proteggerti a lungo...Abbracciami,mia piccola Luna,e aprimi il tuo cuore."
Le lacrime mi bagnano le guance, il cuore mi scoppia in petto e il vedere mia nonna cosi' preoccupata per me,mi incatena l'anima in dubbi che prima non avevo.
"Nonna...io amo per la prima volta...per la prima volta amo un essere umano piu’ di me stessa,piu’ della mia gente,piu’ del mio stesso padre....e anche...Si,nonna...anche piu’ di te....Lo amo per come sono io quando sono con lui,lo amo per come sa accettarmi nonostante tutto...nonostante io sia quel che sono..Non ho dubbi nonna,non ne ho..Lui li ha spazzati via tutti,uno ad uno e come solo lui sa fare mi ha guardata negli occhi dicendomi "ti amo" ..Ora lasciami andar via,voglio  riposare un po’,e Dio solo sa quanto vorrei che il Grande Spirito mi mostrasse la giusta strada."

Mi allontano come un'ombra dal villaggio.La gonna frusciante mi impedisce di correre e ne alzo i lembi legandoli alla cintura.Sciolgo i capelli e metto via le preziose forcine di madreperla,unico ricordo di mia madre...Attraverso la campagna..La luna la illumina a giorno e mi dirigo verso il grande albero,quello dove da piccola mi rifugiavo a piangere quando le mie sorelle mi deridevano,quello dove lui ha inciso i nostri nomi una domenica pomeriggio ...Ricordo ancora quel giorno...mi aveva portata al mare.Che stupenda visione!Non lo avevo mai visto e come una bambina mi sentivo euforica e felice...quell'immensita’ d'acqua che era niente a confronto dell'immensita’ del nostro amore.E poi mi aveva riportata al campo ma prima di lasciarmi avevamo voluto lasciare un "segno" di noi sulla corteccia di quel grande albero secolare..una colonna di legno che aveva visto passare la storia e che ora si gustava i nostri abbracci...

Raggiungo l'albero...affannata e sudata...o sono lacrime?Sento il vento che fa suonare le foglie come violini ...Come vorrei averlo qui...qui con me....e.....come d'incanto,come solo nelle storie d'amore accade,lo vedo...Mi prende le mani,mi attira a se...i nostri occhi concertano la canzone del nostro amore,le nostre labbra chiedono di essere unite,i nostri cuori si baciano ..

Di colpo il silenzio, L’amore trionfa…ma ci sono altre voci che giungono e chiedono ascolto…altre storie…

continua...

 
 
 

Note serene

Post n°376 pubblicato il 20 Luglio 2007 da mestesso69

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer si forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte.

Lo sguardo sul castello.I muri sembrano avere segreti da raccontare.Li ascolta curioso.Un sapiente gioco di luci lo fa scintillare nella notte quasi a monito per ogni amante.
“Non c’e’ amore vero se non c’e’ dolore” pare testimoniare agli astanti.Lo sa bene…ferite ancora sanguinano dentro di lui e sempre sanguineranno…errori del passato…promesse che lo hanno solo illuso…ombre che lo seguiranno fedeli per l’eternita’.Per fuggire da loro si e’ trasformato in un vagabondo…in eterno movimento…in perenne fuga.A volte gli manca il fiato…deve fermarsi e nascondersi in luoghi sicuri per non farsi raggiungere…ha reso l’alcool e il fumo una perfetta tana…ha trasformato letti di altri in comodi rifugi notturni…brevi soste per ripartire nel viaggio dell’esistenza alla ricerca di nuovi mondi.
Stasera il suo corpo  e’ seduto su una panchina e la sua anima non e’ alla ricerca di un altrove dove recarsi. Sembrano aver fatto pace…mano nella mano si godono il momento, il qui’ e ora troppo spesso tralasciato.Sta bene...quasi dimentica…
Uno strano suono giunge alle sue orecchie…sembra la voce di un angelo…gli parla di sogni e di speranze, gli parla di vita di tutti i giorni, di normalita’…e’ il suono della serenita’.

 
 
 

E lei balla....Le tante storie di una storia

Post n°375 pubblicato il 19 Luglio 2007 da mestesso69
 

Un'altra voce...sembra provenire dalla radura di alberi...e' piu' sommessa...quasi timorosa di mettere voce in questa storia...e' la voce di uno spettatore...non protagonista...un po' come lui...

Serata sbagliata per trovare un nascondiglio sicuro.La luna piena illumina a giorno l’ aperta campagna ed io sono costretto a mimetizzarmi all’ombra di questo massiccio albero. Vedo in lontananza un falo’, osservo sagome variopinte muoversi leggiadre intorno al fuoco in un ballo sfrenato e riconosco le sue movenze.
Prima dell’alba lei lascerà la sua famiglia, il suo campo, il suo mondo per fuggire via con me.Rinuncera’ a tutto nel nome dell’amore.
Non so se sia giusto…forse avrei fatto meglio a non dire nulla…forse avrei dovuto convincerla a rimanere in quel luogo.Tra poche ore dovra’ lottare con una nuova realta’, verra’ etichettata come la zingara anche se portera’ abiti firmati, verra’ guardata con occhi diffidenti e critici in tutte le cose che fara’.Ci saro’ io a proteggerla, ci saro’ io a prendermi cura di lei ma in questo momento mi domando se bastera’.
Eccola, e’ magnifica con la sua gonna lunga e multicolore e il suo corpetto bianco.I capelli ramati raccolti sulla nuca la rendono tremendamente bella e anche se sono a grande distanza riesco a vedere il suo sorriso e i suoi occhi.
Dove sta andando? Chi sara’ quell’anziana signora seduta al tavolino?Sembrano parenti o almeno persone molto vicine.Sorridono tra loro, si scambiano sguardi di intesa.Non ascolto le loro parole ma sono sicuro che lei sta parlando di me, sta confessando la sua decisione.
Dubbi, un mare di dubbi in questo momento di attesa ma una convinzione…il destino non muta, a volte ci illude ma a volte ci appaga

E la storia continua.

continua...

 
 
 

E lei balla....Le tante storie di una storia

Post n°374 pubblicato il 18 Luglio 2007 da mestesso69
 

...

La osserva ferma in quel movimento cosi’ aggraziato.Per un attimo gli sembra persino di vederla sorridere ma e’ solo un’illusione.Non e’ mai stato in grado di far sorridere nessuna persona…forse perche’ non e’ mai stato in grado di sorridere lui stesso.Non ha importanza adesso…non piu’…tutto cio’ che vuole e’ ascoltare.

Danzo da quando sono nata,forse ho prima danzato e poi camminato,forse ho prima cantato e poi parlato.Zingara,gitana dolce e ribelle,questa sono io.Stanotte e’ una notte particolare,c'e’ la luna piena e noi zingare balliamo a piedi nudi intorno al grande fuoco;movenze che conosciamo dall'infanzia,ritmi che sentiamo nel cuore.
Ballo come non ho mai ballato prima,gli occhi color smeraldo socchiusi,un sorriso sulle labbra corallo e i capelli ramati raccolti sulla nuca.Vorrei che lui mi vedesse danzare.Dio che bello se lui fosse qui,in mezzo agli altri uomini del villaggio...Alzerei la gonna da un lato mostrando le mie gambe snelle e danzerei solo per lui fino allo sfinimento,fino a sentire il leggero corpetto bianco bagnato di sudore e attaccato al petto..
Nonna....perche’ mi guardi cosi’?Perche’ quello sguardo di insolito dubbio sul tuo viso?Mi fai quasi paura perche’ so che mi leggi dentro,fino in fondo all'anima.Il tuo viso racconta i tramonti e le albe vissute,i tuoi capelli fragili narrano di sofferenze subite e il tuo cuore non smette da anni di cantare il nome del tuo amore.
Conosco la tua storia nonna,me l'hai raccontata tante volte,mi hai cresciuta con la convinzione che  il mondo dovesse essere tutto li’...racchiuso in quel mazzo di carte,raffigurato in quella sfera di vetro,spiegato nelle linee della mano.Nonna ricordi quando mi leggesti la mano per la prima volta?Avevo 13 anni,le mie sorelle mi avevano schernito tutto il giorno dicendomi che ero una stupida a credere alle favole e avevano gettato nel fuoco quel libro consunto di fiabe che il nonno mi aveva regalato.Ricordi nonna ?Il nonno...cosi’ diverso da noialtri...Lo chiamavano "lo straniero",con disprezzo all'inizio,quando era venuto al campo per prendersi te,la donna che diceva d'amare.I tuoi genitori ,i tuoi fratelli,i tuoi zii ,lo avevano minacciato di morte,lo avevano bastonato eppure lui era rimasto li’,esattamente fuori il confine del campo,in rispettoso e paziente silenzio.E tu ,una notte di luna piena come questa,eri fuggita dal campo,portandoti via soltanto il mazzo di carte,nascosto in una delle tasche della gonna colorata..Era la felicita’ felice:avevate pensato di poter essere felici nonostante le differenze,l'amore non guarda cio’ che divide ma apprezza cio’ che unisce.Poi,un giorno,sei tornata al campo,nel grembo un bambino del tutto simile al tuo cavaliere,che ,dopo i primi entusiasmi,si era reso conto di quanto fosse imbarazzante mostrare una zingara,seppure vestita alla moda e truccata,al mondo che frequentava.E tu eri tornata dai tuoi simili.Avevi cresciuto da sola quel bimbo,gli avevi dato un nome ma non un altro padre.Per anni hai atteso che si levasse all'orizzonte la figura del tuo uomo,alla fine,stanca e prostrata,ti sei arresa alla realta’,cioe’ che non sarebbe mai piu' tornato a prenderti.
Ora quel bambino e’ un uomo ,e’ mio padre,tuo figlio,uguale,per quanto ne racconti tu,a suo padre...e io sento di essere orgogliosa di essere sua nipote,sebbene non l'abbia mai conosciuto.
La storia si ripete nonna,forse hai ragione tu.La nostra e’ una maledizione,qualche stregoneria ,un sortilegio...Hai letto la mia mano nonna,ora hai tagliato le carte e i tarocchi parlano chiaro....un cavaliere mi e’ accanto..Ha fatto promesse e io gli credo,voglio credergli perche’ vedo il suo cuore..Il resto..il futuro ...non mi importa.Sono una zingara come te..Il destino non muta,ci illude soltanto.

Lei torna a danzare e lui torna a guardare….

continua...

 
 
 

E lei balla....Le tante storie di una storia

Post n°373 pubblicato il 18 Luglio 2007 da mestesso69
 

Ha una fotografia tra le mani.Un fotogramma della sua vita racchiuso in un'istantanea di una vecchia polaroid.Ha smesso da tempo di credere al futuro e adesso che il presente gli sta stretto, lo soffoca come un guinzaglio troppo serrato si affida al passato...ricordi...per ricordare di esistere o almeno di essere stato.L'ha tirata fuori da una scatola azzurra che custodisce all'interno del suo armadio...uno dei tanti scheletri appesi li' dentro al posto di camicie e vestiti.Ritrae una gitana che balla sinuosa vicino al fuoco.Sullo sfondo un'anziana donna seduta ad un tavolo, un ruscello, una radura d'alberi e una splendida luna piena nel cielo.Una voce fredda e spettrale gli racconta quella favola...gli narra quella storia in modo distaccato quasi fosse la cronaca di un quotidiano…e lui ascolta…

Questa notte, musica e stelle illuminano l'intero accampamento. Guardo le giovani donne ballare intorno al fuoco, i loro piedi nudi, intrecciano un ritmo che  sgorga dal cuore, e' cosi' leggero, che neppure un granello di polvere sembra mutare di posto.
In mezzo a loro mia nipote.I lunghi capelli ramati splendono come lame, regalando bagliori piu' vivi al riverbero delle fiamme.Volteggia frenetica, la gonna multicolore lascia pennellate di colore, che come un arcobaleno dipinge il buio.Bella, come solo i sogni dell'aurora sanno essere, pelle chiara e occhi di puro smeraldo.
Sembra tutt'uno con la musica, il suo corpo da qualche tempo, ha movenze piu' dolci, gesti piu' pieni, ogni passo ha una consapevolezza nuova.
Ho un sospetto che da giorni mi attanaglia, portando con se uno strisciante terrore, lo sento trasformarsi in certezza, tanto che non posso aspettare oltre, devo parlarle.
Bambina mia, siediti qui, taglia il mazzo di carte, vediamo cosa ti riserva il futuro.
Non aver paura di me, sai bene che ti leggo dentro.
Questa vecchia zingara ha osservato molte lune e molti tramonti, nel suo vagare lungo le strade di tanti paesi.
Tremano le mie mani, mentre svelo lentamente le carte, eccolo, il cavaliere, lo straniero che ha conquistato il suo cuore.
Vestito di azzurro, su un bianco destriero, impugna una lancia che nulla potra’.
Mentre chiudo gli occhi, sessanta anni sembrano cancellati in un istante, un altro accampamento, altre mani nodose mostrano carte simili a queste.
Mi vedo ragazza, dall'altra parte del banchetto, a guardare con occhi attoniti, quelle verita' celate in arcane figure.
Devi lasciarlo, lo sai? E' la mia voce che parla, ripetendo una domanda vecchia di oltre mezzo secolo.
Non scuotere il capo, non fissarmi cosi', piccola mia.
Non e' uno di noi e tu, tu sei gia' stata destinata da tempo ad un altro.
Sai bene che non lo accetteranno mai e lui non accettera' noi.
Ci sono mondi che non si incontreranno mai, giorni che avremo vissuto in un altro tempo, rimpianti che mai sbiadiranno, rendendo impossibile trasformarli in ricordi.
Guardami piccola, io devo sapere, gli appartieni?
Ti prego, dimmi di no, ti prego, fai che non si ripeta il mio stesso destino.
Allora e' così, ti sei data a lui, ed ora, nulla sara' come prima, dovrai andartene lo sai, come ho fatto io tanti anni fa
Nessun uomo della nostra razza ti sposera'.
Sarai solo la compagna di una notte, i tuoi figli, raminghi senza famiglia.Credi che lui, il tuo cavaliere, ti vorra' con se? Ne sei certa? Stanotte raggiungilo, parla, racconta, chiedi e ascolta.
Quando il sole sorgera', saro' pronta a partire, se tu non giungerai, so che avrai spezzato quell'avverso fato che sembra legarci saldamente.
Avrai vinto una battaglia che da anni conosce solo sconfitte.
Accarezzo dolcemente le carte, le ripongo in una tasca dell'ampia gonna, loro, fedeli compagne, mi hanno gia' rivelato ogni cosa.
Sara' una lunga notte la mia, domattina partiremo.
Giungeremo a toccare l'orizzonte, perche' il destino non muta, ci illude soltanto.

Davanti ai suoi occhi tanti protagonisti di una stessa scena...tante storie di una stessa storia...tanti punti di vista da cui osservare la realta'…tante voci a cui lasciare spazio nella sua testa…… 

Continua...

 
 
 

Sleeping in your hand

Post n°372 pubblicato il 18 Luglio 2007 da mestesso69

Now just let me sleep
I don't wanna talk
have nothing nice to say
I'm just sleeping in your hand.

Don't wake me up too soon
I don't want to see the world
I need to be no one
all I want is just to be

We can be so strange
we can be so wild
even when we love
even when we lie ahi, ahi....
Be conscious of my love, ahi, ahi, ahi, ahi
be conscious of my love, love.

Please just let me float
nothing matters less than time
my thoughts are so remote
your hand is open wide.

We can be so strange
we can be so wild
even when we love
even when we lie

We can be so strange
we can be so wild
even when we die

I'm sleeping in your hand
I'm sleeping in your hand
I'm sleeping in your hand
I'm sleeping in your hand

Sleeping in your hand
Sleeping in your hand

 
 
 

Sfumature

Post n°371 pubblicato il 17 Luglio 2007 da mestesso69

Il silenzio non ha voce

per essere ascoltato,

non urla parole al vento

perché qualcuno

possa sentirlo.

Il silenzio cammina lento,

negli spazi infiniti della mente,

nei territori inesplorati dell'anima,

nelle ferite del corpo,

nei pensieri contorti del cuore.

Il silenzio sta’ zitto,

si rifugia in un angolo,

basta a se stesso,

si nutre di suoni e rumori,

di ricordi e rimpianti.

Il silenzio ha il suo tempo,

il suo spazio vitale,

il suo inizio e la sua fine,

arde dentro noi, con fiamme

che divorano la legna della vita.

Il silenzio ha molto da dire,

per chi vuole ascoltarlo,

per chi sa capirlo e dargli voce,

per chi trema di paura,

per chi la paura rende silenzioso.

Il silenzio ama il mare e il suo odore,

perché davanti ad esso gli e’ facile

urlare, nella distesa d'acqua

senza confini, le parole mai dette,

le parole custodite, le parole incatenate,

e le affida al vento, perché raggiungano

altri tempi e altri luoghi, altri silenzi,

in un incontro tra mutismi ammuffiti,

percezioni nascoste, sensazioni non svelate,

anima e carne separate, sconfitte, lacerate,

intimorite, ma che ancora tengono in mano

ognuno il capo di un filo

che non si puo’ spezzare.

Si dice che il silenzio faccia comunque rumore, si dice che il silenzio, a volte, valga piu’ di mille parole o pesi piu’ di esse.
Io l'ho sempre abbinato alle sfumature dei molti colori che, secondo me, lo compongono e cosi’, attraverso i colori il silenzio parla, fa rumore, grida, impreca, tranquillizza, abbraccia e consola.
Ci sono i silenzi bianchi, che sono quelli dell'anima, meditativi e introspettivi. A volte, possono sfumare verso il grigio nelle sue varie tonalita’, chiaro, perlaceo, fumo di Londra, per poi sfociare nel nero piu’ assoluto, quando toccano, via via, sempre piu’ in profondita’, la parte piu’ recondita e nascosta del nostro essere. Quella che ci avvicina all'Inferno. E allora diventano silenzi di pietra, pesanti, insopportabili, freddi, quasi impossibili da condividere.
Ci sono i silenzi blu, quelli della ragione, che digradano dal blu di Prussia all'azzurro ghiaccio, quando giungono a vette estreme. Sono silenzi pieni di interrogativi, che fermentano in un lavorio mentale che, a volte, sfocia in risposte, mentre altre, ci lasciano sconfitti e disorientati.
Ci sono i silenzi rossi, quelli dei sentimenti, i piu’ inflazionati. Qui le gradazioni sono praticamente infinite. Si parte dal silenzio rosso primario, quello che, a volte governa mentre altre e’ governato dall'amore e dall'odio, le due facce di un'unica medaglia.
Le sue sfumature vanno dai silenzi rosso fuoco, che bruciano immensi, alimentando le passioni, a quelli da nuvoletta rosa, che si confondono con il battito aritmico del cuore, a quelli tendenti al violetto, tristi e amari della gelosia e della paura. E poi il vermiglione, che tinge i perfetti silenzi amicali e il silenzio carminio della delusione, del pianto e dell'orgoglio.
Poi ci sono i silenzi gialli, legati all'umore. C'e’ quello giallo paglierino, caldo e piacevole, come le bollicine frizzanti di un bicchiere di Berlucchi o come la schiuma morbida che tracima da una bottiglia di birra quando la agiti troppo e l'allegria riempie i nostri occhi e la nostra giornata. C'e’ il silenzio giallo sole, profondo e assoluto, quando la felicita’ ci abbaglia, quello giallo terra di Siena, immenso, quando la serenita’ ci appaga e quello giallo tendente al citrino quando il rancore ci investe e lo sentiamo, acido e corrosivo ustionarci la gola...
Infine c'e’ il silenzio arcobaleno, quello misericordioso e profondo del perdono.

 
 
 

Tramonti

Post n°370 pubblicato il 16 Luglio 2007 da mestesso69

Il sole si adagia dietro alla collina
stanco...in cerca di riposo...
come lui.
Osserva nuovi colori prendere vita
attraverso lo sguardo che tiene tra le braccia.
Ascolta un silenzio diverso...
narra e sorride
come un vecchio cantastorie.
Nessuna ansia per la notte che incombe.
Nessun timore per il mattino che verra'.
Nessun altrove da immaginare
li'...ora
il cuore all'unisono con il tempo che trascorre
al fianco della vita
ne prima...ne dopo.

 
 
 

Il quadro

Post n°369 pubblicato il 16 Luglio 2007 da mestesso69

L'aveva ricamato mia nonna per me.Aveva passato alcune settimane, curva sul telaio a intrecciare sulla trama fili di tanti colori....verde chiaro, simile alla penicillina, rosso acceso, bianco, giallo, grigio....per dare vita ad un quadro raffigurante un pierrot vestito di stracci intento a suonare una fisarmonica con il suo sguardo perso tra i rimpianti.Una volta montato su una cornice argentata e molto semplice e' subito diventato il protagonista incontrastato dell'unica parete libera della mia cameretta, sopra il mio letto e di fronte alla finestra cosi' che potesse osservare il mondo la' fuori per ingannare il tempo durante la sua solitudine.

Mi ha visto crescere...ha assistito ai miei giochi, alle mie letture,ai miei compiti...mi ha visto saltare felice e spensierato...mi ha visto piangere e singhiozzare nel buio delle  notti quando i miei problemi mi dilaniavano l'anima.Ha continuato ad osservarmi con il suo sguardo benevolo e al tempo stesso malinconico senza dire una parola; si e' sempre limitato a suonare nell'aria la solita melodia composta di note silenti e tristi, colonna sonora ad accompagnare le sue lacrime.

Ho provato a parlare con lui, nella solitudine della mia adolescenza, ho provato a convincerlo che in fondo la vita non e' poi cosi' male ed era inutile continuare a piangere ma incurante e' andato avanti per la sua strada...suonando...piangendo...rifacendosi ogni volta il cerone bianco sul volto...e sorridendomi.

Guardare il mondo attraverso le lacrime...questo ha sempre fatto lui...non mi ha mai dato ascolto anzi alla fine a convito lui me che  una lacrima aggiunge una nuova dimensione alla realta', quasi  una quarta dimensione, e ti permette di vedere cio' che normalmente e' invisibile.

Ho osservato il tuo sguardo perdersi nel tramonto...ho visto i tuoi dispiaceri...ho giocato con le tue gioie...ho incontrato la tua anima...e ho capito…

Per vedere il tutto non occorre  portare occhiali con lenti fatte di dolore …occorre solo un po’ di serenita’ e quel qualcosa  di particolare del tuo carattere che riesce sempre a farmi sorridere.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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