Alla sera

E' bello rientrare a casa dal lavoro e trovare un sorriso a cui raccontare le proprie giornate

 

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Messaggi del 21/05/2007

Il drago e la fata

Post n°230 pubblicato il 21 Maggio 2007 da mestesso69
 

Capitolo 2 (prima parte)

Il riverbero era tale da costringerlo a chiudere gli occhi nonostante il sole fosse pronto a tuffarsi oltre l’orizzonte. La nebbia stava avvolgendo ogni forma umana ed inanimata che popolava il paesaggio. Persino lui, in piedi sulle fredde mura della fortezza, ne era avvolto e circuito. La luminescenza del ghiaccio che copriva tutto ciò che è terra li’ intorno, contribuiva a trasformare il panorama in una sorta di manto fulgido che aggrediva lo sguardo.
Il panorama sembrava interamente innaffiato di latte. Le vette sulla linea dell’orizzonte erano ricoperte per tre quarti di ghiaccio, e sembravano confondersi con il cielo per il colore azzurro iridescente e il riverbero del sole. Mano mano che lo sguardo scorreva dalle montagne sino ai piedi del castello il paesaggio diveniva sempre più opalescente e desolato, coperto com’era di uno strato di neve fresca che nascondeva ogni filo d’erba, ogni roccia, e trasformava gli arbusti bassi in abbozzi di pupazzi di neve ai quali mancavano giusto soltanto un cappello a cilindro e una carota come naso. Gli esseri viventi sembravano aver abbandonato quel luogo inospitale diretti a un territorio ben più ameno e che poteva garantire loro cibo e sopravvivenza. Soltanto qualche alce delle pianure sembrava avventurarsi sul terreno gelido, diretta sicuramente verso le radure più a sud e costretta per la conformazione del paese a passare per di lì. Alle pendici dell’imponente massa di ghiaccio dentro alla quale era stato ricavato il castello si potevano scovare il fossato e una sorta di ponte malfermo sui propri pilastri in roccia, che dava accesso all’ingresso secondario della rocca. I radi visitatori che avevano superato il ponte e bussato all’enorme portone in legno massiccio rivestito di incudini di ferro e punte di chiodi, avevano pensato di sognare, quando venendo di lontano avevano scorto la struttura colossale dell’edificio interamente disegnata e costruita nel ghiaccio. Solo da un esame molto più accorto e ravvicinato avevano scoperto la grande solidità della struttura, e infine avevano convenuto con i padroni di casa che si trattava di un castello ben congeniato ed estremamente accogliente. Lastre di ghiaccio intercalate a muri di pietra grezza, disegnavano le vestigia esterne del palazzo, le cui guglie laterali sembravano trafiggere il cielo e i merletti in pietra parevano duellare con le nuvole basse.Il mantello svolazzante appariva a tratti dietro uno dei merletti della parte esposta a sud, dando segno agli avversari della sua presenza.

"Mio signore, le donne, i bambini e gli anziani sono stati portati nelle grotte di cristallo come avete ordinato.Attenderanno al sicuro in quel luogo che la battaglia si sia consumata e quando tutto tornera’ tranquillo potranno ritornare alle loro case.Dobbiamo proprio andare ora!" il drago sembrava fremente, per nulla spaventato. Lo invito’ a salire sul suo dorso azzannando il grande mantello nero che lo avrebbe confuso con le ombre della foresta.

"Non tornera’ nulla come prima…"

"Sith, lasciami ancora qualche istante."

continua...

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November rain

Post n°229 pubblicato il 21 Maggio 2007 da mestesso69

http://www.youtube.com/watch?v=J4QXnggs37w

Quando guardo nei tuoi occhi
Riesco a vedere un amore trattenuto
Ma cara quando ti stringo
Non lo sai che io provo la stessa cosa

Perché niente dura per sempre
Ed entrambi sappiamo che i cuori possono cambiare
Ed è difficile portare una candela
Nella fredda pioggia di Novembre

Ci siamo dentro da talmente tanto tempo
Cercando semplicemente di far passare il dolore
Ma gli innamorati vengono sempre e gli innamorati se ne vanno sempre
E nessuno è mai sicuro chi è quello che molla oggi
Mentre se ne va camminando

Se potessimo prenderci il tempo per dirci tutto chiaramente
Potrei far riposare la mia testa
Sapendo che tu eri mia
Tutta mia

Per cui se vuoi amarmi
Allora cara non ti trattenere
O io finirò a camminare
Nella fredda pioggia di Novembre

Hai bisogno di un po' di tempo... per conto tuo?
Hai bisogno di un po' di tempo... da sola?
Tutti hanno bisogno di un po' di tempo per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po' di tempo... da sola?

So che è difficile tenere un cuore aperto
Quando sembra che anche gli amici siano lì per farti male
Ma se tu potessi guarire un cuore spezzato
Il tempo non sarebbe lì per incantarti?

A volte ho bisogno di un po' di tempo... per conto mio
A volte ho bisogno di un po' di tempo... da solo
Tutti hanno bisogno di un po' di tempo per conto loro
Non sai che hai bisogno di un po' di tempo... da sola?

E quando le tue paure si placano
E le ombre rimangono ancora
So che puoi amarmi
Se non rimane più nessuno da incolpare
Per cui non importa l'oscurità
Possiamo ancora trovare una via
Perché niente dura per sempre
Nemmeno la fredda pioggia di Novembre

Non sei l'unica
Non sei l'unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l'unica
Non sei l'unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l'unica

Non sei l'unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l'unica
Non sei l'unica

Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Non credi di aver bisogno di qualcuno?
Tutti hanno bisogno di qualcuno
Non sei l'unica
Non sei l'unica

 
 
 

Inchiostro

Post n°228 pubblicato il 21 Maggio 2007 da mestesso69

immagine

Osserva il suo corpo immobile sul letto.Immagina le sue perfette curve seminascoste da un lenzuolo bianco e profumato fino a qualche istante prima.E’ bellissima, sembra serena mentre la chiazza di sangue continua ad espandersi goccia a goccia sul tessuto.Guarda la sua stilografica con soddisfazione e gratitudine.Sorride al pennino che scintilla ai raggi della luna.Sangue ed inchiostro nero sembrano fondersi sul metallo.Apre la finestra per fare uscire i suoi fantasmi da quella camera e poi torna a sedersi vicino a lei.Le mani insanguinate gli ricordano il gesto appena compiuto.Si accende una sigaretta…inspira a pieni polmoni…non si era mai accorto quanto facesse schifo…troppo amaro il retrogusto della sua insoddisfacente vita per permettergli di gustare i sapori…espira e contempla il fumo salire verso l’alto, diradarsi e poi svanire, sembra portarsi con se la sua anima.Aspetta.Tra poco arrivera’ la polizia e lo porteranno via…uno come tanti…uno come nessuno.C’e’ chi lo assolvera’ comprendendo cio’ che ha fatto…chi invece lo condannera’ senza appello alla pena capitale non intuendo che lui e’ gia’ morto da tempo.

Sente il ticchettio delle gocce di sangue che cadono su di lei.Si domanda come possa starci cosi’ tanto sangue tra i ghiacciai del suo cuore.Lacrime invisibili scorrono sul suo volto.Non e’ pentito per quello che ha fatto…finalmente e’ in pace con se stesso…ha compreso che il segreto per essere sereni sta nel non avere un futuro da sognare, da progettare.Lui non ne ha piu’ uno…comincia a sentirsi debole e si stende sul letto, vicino a lei, in quel luogo dove sarebbe voluto rimanere per sempre.Guarda il soffitto e si lascia andare all’ultimo pensiero…finalmente non prova piu’ nessun dolore…e’ bello, e’ piacevole questa sensazione da tanto tempo dimenticata…peccato ci si possa uccidere una sola volta…la penna rotola sul pavimento…avrebbe voluto scrivere almeno una volta le parole “sono felice”.Una macchia di inchiostro...sembra una rosa... a mettere la parola fine sul pavimento.

 
 
 

Ombre

Post n°227 pubblicato il 21 Maggio 2007 da mestesso69

“Ti immagino al suo fianco mentre sorridi alla sua bellezza.So come la stai guardando, un tempo avevi lo stesso sguardo per me.Gelosa come sempre, gelosa come non mai.Difficile sapere di non essere piu’ tua.Vorrei urlare, richiamare la tua attenzione ma ti ignoro come mi hai chiesto e cosi’ mi ritrovo ad ignorare la mia anima e il mio cuore”

 

Sono passati mesi da questo suo messaggio, il tempo e’ trascorso lentamente scandito dal ticchettio delle parole non dette. Silenzi. E’ piu’ prudente non parlare…il rancore butterebbe dolore sul dolore.Inutile. Lei cerca la serenita’ nel perdono…lui cerca la pace nella vendetta.Distanti anche in questo.Una volta erano lontani ma non distanti...adesso si ritrovano ad essere vicini, maledettamente vicini.

 

Incontrarti per caso

Ignorarti

Fingere che non esisti

Eppure sapere che ci sei

 

Ombre costrette a fuggire dalla luce per scomparire nell’oscurita’ e non doversi piu’ incontrare.

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INFO


Un blog di: mestesso69
Data di creazione: 21/01/2007
 

immagineSiamo angeli con un'ala sola...
solo abbracciati riusciremo a volare

 

SEI NELL'ANIMA

Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco
 

 
 

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