Bevo un caffè di fretta. E mi ascolto per volontà non mie ‘ballata per la mia piccola iena’ La testa è così piena che non pensi più. Penso che magari gli Afterhours non sarebbero male. Che la loro musica è bella, son le note ad essere sbagliate. È la melodia che, a gusto mio, non azzecca niente. |
Radio Deejay trasmette ‘surfing USA’. Tanto per chiudere l’estate. E impari che a piedi scalzi è meglio non stare mai. |
Stamattina il tuo nome ricompare nelle chiamate senza risposta, ed è lì che dovrei lasciarti. In questi casi, come sempre direi, ha ragione Fabio Volo quando dice che rinunciare a se stessi, non amarsi, è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. tutti gli altri sono poi sbagliati di conseguenza… [è buffo ma, persino una camicia di Nara...]
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Ringrazio la signora faccia da culo, per avermi ciullato direttamente dalla vetrina un peluches… |
Non ti dirò che qualsiasi cosa accada, se avrai bisogno, io ci sarò sempre per te. |
Quando suona la sveglia e te ne freghi
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Ho bisogno di andare a Roma Come se il Colosseo avesse il potere di alleviare tutto Come se lungo il Trastevere i sogni fatti resterebbero sogni soltanto Come se l’Eur nascondesse le foto staccate dalla parete Ho bisogno di andare a Roma. ancora 2 mesi soltanto. |
La parte più difficile penso sia il tornare a casa, a lavoro, ovunque, con un sorriso. Rispondere ‘bene’ alla classica domanda ‘allora com’è andata?’. Bene. È più semplice dire che tutto è andato bene. Non sei obbligata a dare spiegazioni o guardare gli occhi davanti a te colorarsi di un dispiacere banale. Rispondi ‘bene’ e tutto finisce lì. O forse è solo da codardi. Questa storia finisce qua. Finisce fra occhi gonfi e una macchina vista dallo specchietto ferma ad un semaforo rosso. È il capolinea. Si spengono le luci e qualcosa di più. È ora di scendere, di posare i piedi per terra. 4 anni.
E cancello il tuo nome dalla mia facciata E confondo i miei alibi e le tue ragioni E fra tutte le brutte sensazioni forse è proprio la tua di sei mesi fa ad essere risultata vera.
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Una giornata di quelle che cominciano storte, che vedi andar per il verso sbagliato fin dal primo momento. Ed è inutile prendersela con delle date che hanno avuto solo la sfortuna di arrivare nel momento sbagliato… che il 15 agosto è poi solo un numero, come tanti altri. |
Andando verso la macchina vedi lontano i fuochi d’artificio E poco dopo la radio è come se rispondesse a qualche tua domanda. Una dietro l’altra. Come a dirti di continuare a perderti o almeno provarci, a credere ai prossimi 5 giorni o almeno arrivare fino a domani. Che oggi è ormai diventato ieri, e non c’è niente di migliore che stare nella tranquillità di una panchina della piazza della questura. O sotto il nettuno con gli schizzi d’acqua che ti colgono impreparata. E sbirciare dentro un negozio chiuso in ristrutturazione, non avere pazienza di aspettare che poi sabato tocca a noi, ma questa è un’altra cosa. |
Ci sono delle fontanelle vicino al parco. Eppure io, il fegato, stando lì, a parlare con te, mi si contorce. Bisognerebbe dare al fegato un motivo per contorcersi e non perdere la sua elasticità non stare lì ad accontentarsi degli spiccioli |
E un po' ha fatto male. E forse più che male ha fatto riflettere. Sorridere allo stesso tempo. O solo un'improvvisa voglia di fare la spesa. |
Avrei voluto portarvi con me. Legalmente o anche no. Mi accorgo che so respirare ma aspetto. |
E così ieri pomeriggio uscita da lavoro, annoiata, lungo lo stradone mi sono messa a lampeggiare alle macchine che arrivavano dal senso inverso. |
PLAY Rascal Flatts - Stand
Sfoglio fotografie. Giro pagina poi torno indietro. E fermo attimi, sensazioni. È deciso. Una stanza avrà foto come fosse carta da parati. |
Post n°508 pubblicato il 31 Luglio 2008 da A_L_W_A_Y_S
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Nickname: A_L_W_A_Y_S
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Sesso: F Età: 38 Prov: BO |
AAAAAAALWAYSSS!
And I will love you, baby - always
And Ill be there forever and a day - always
Ill be there till the stars dont shine
Till the heavens burst and
The words dont rhyme
And I know when I die, youll be on my mind
And Ill love you - always
SBLOGGO
ODIO E AMO
Odio e amo. Forse vuoi sapere come faccio.
Non lo so, ma sento che mi succede ed è un tormento.
ODIO: la sensazione dell’essermi dimenticata qualcosa, l’odore del sigaro, i ritardi, il mio non sapermi tenere strette le persone, avere torto, essere tenuta per i polsi, i tirapacchi, l’odore di incenso e dell'asfalto, le code chilometriche in tangenziale, odio quella persona che mi ha trovato cambiata che ho deluso che ho ferito e forse realmente è l’unica cosa che ho odiato in vita mia.
AMO: i viaggi in macchina che non ti portano da nessuna parte, il primo caffè della mattina, i numeri dispari, i treni, il profumo dei libri nuovi e della benzina, Fabio e la Ste, tutto quello che è blu, i jeans a vita bassa, respirare nell'aria NarcisoRodriguez, stare sotto il piumone in inverno, Bologna, sedermi vicino al finestrino, i giri in macchina con l'Alessia, lo shampoo, Fabio Volo, quello Stupido Hotel, L'Egitto, le stradine strette di campagna, le metafore, le mie dugonghe, chi ti chiede ‘come stai?’ ed è realmente interessato alla risposta, mio papà, quei 5 mongoli che mi hanno cambiato la vita scolastica e che mi hanno fatto tanto crescere soprattutto Daniele.
e come dice Vasco ‘amo te…’
ERA IL 2008
Sì, questo è l'anno del capricorno e 9 cose belle, a cui dare valore, per il momento sono successe
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[(Grazie all'ingegnere rugbysta, permaloso, curioso che va a letto alle 4 del mattino e si porta il pc alle cene)]
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