Creato da A_L_W_A_Y_S il 29/11/2006

DIETRO L'ANGOLO

[...]

 

 

Post N° 547

Post n°547 pubblicato il 04 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME

TITOLO: Anche Always fa cazzate…

Può essere l’aria di Bologna che si respira a far male alla testa della gente, a far sbalinare il cervello.
Sarà che per colpa di un cavolo di mobile, per colpa di un cavolo di commento, la sottoscritta debba andare in ufficio a parlare con il capo incazzato e fuori di se. Ovviamente con chi sfogherà tutta questa rabbia: con la povera, piccola, ventiduenne Always.
Colpa di un anta scorrevole, di un mobile, che è uscita dai binari e facendo ciò ha lasciato un graffio enorme di 50 cm bianco su sfondo marrone.
Colpa del vizio mio e della mia collega che abbiamo di lasciarci bigliettini da leggere la mattina dopo quando si apre il negozio.
Colpa della visual che vedendo lo sfregio si è incavolata ripetendo trecentoventuno volte: “questo mobile è costato 650€”
Colpa del mobile che non ha assolutamente l’aspetto di valere 650€.
Colpa della sottoscritta che lascia un bigliettino alla collega con scritto la descrizione dell’ira della visual (testuali parole “M. ha visto il graffio e si è incazzata”) con aggiunta di: “quel mobile 650€? Lo prendevano all’ikea con 40€ ottenevano un effetto migliore…”
Colpa della sfiga che ogni tanto bussa alla mia porta, che giovedì mattina M. è venuta in negozio e ha preso un blocco per scrivere una cosa, e che blocco avrà mai preso?
Da brava stronzetta che è, la Michi (che da M. è passata direttamente al nome completo), non ha perso tempo e nel giro di 15 minuti (tempo del tragitto negozio – ufficio) il foglietto l’ha recapitato nelle mani del capo.
Niente in contrario se non fosse che almeno prima poteva parlarne con me e la mia collega.
Niente in contrario se non fosse che si definisce tanto amica della mia collega e comunque dalla parte di noi commesse.
Niente in contrario se non fosse che la Michi è nata infame e infame morirà.
“perché le cose” si dice “capitano sempre nel nostro negozio. I problemi li creiamo sempre noi”
Eccerto! pensa caro capo, che gli altri negozi si fanno fottere i soldi dai corrieri, hanno commesse che vanno e vengono, hanno sempre da lamentarsi, e per un commento ironico (perché è sottoforma ironica che bisogna leggerlo), tu rompi le palle a noi…
Lunedì mattina dovrò fare l’avvocato di me stessa. “tirare fuori le palle” come mi ha detto l’ingegnere.

Comunque lunedì mattina, mentre prenderete il vostro caffè macchiato, mentre vi fumerete una sigaretta andando a lavoro o andando a scuola, mentre vi sveglierete dopo aver fatto un bellissimo sogno pensate a me. Grazie.

 
 
 

Post N° 546

Post n°546 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME


[sandra sanchez]

Se il telecomando universale del televisore fosse realmente universale.
Se oltre a comandare radio, lettore cd, dvd, videoregistratore e decoder potesse comandare anche la vita.
Se bastasse premere un semplice tasto e tornare indietro o addirittura cancellare. Non un giorno intero, anche solo una mattina. Questa mattina per esempio.
C’è un film. Cambia la tua vita con un click. Dove questo telecomando c’è davvero. Dove però se esiste qualcosa che il regista vuole insegnarti è di accettare tutto quello che nasce dalle tue azioni.
Hai fatto una cazzata. Bene, ne paghi le conseguenze.
E non tanto perché gli errori portano insegnamenti. Ma perché fanno parte della vita, tutto qua.
Hai quasi ventitre anni, allora forse è arrivato il momento di prendersi qualche responsabilità almeno delle proprie parole, anche se scritte solamente.
Però se solo esistesse, questa mattina la cancellerei.


18.54: e alle 18 e 20 mi chiama l'ingegniere. Che con lui nel primo pomeriggio mi ero sfogata. Non tanto per avere qualcuno che lottasse dalla mia parte, quanto qualcuno che da quasi persona esterna, capisse me, capisse Paolo. E del 'cretino' ce lo siamo preso tutti e due. Si sono cretina, ha ragione lui. Sì, è cretino anche Paolo. Però almeno questi dieci minuti al telefono mi sono serviti, almeno per ridere un po', guardando il lato comico della mia sorte di lunedì mattina.
Chiudo la chiamata e ne apro un'altra. Questa volta con te. Che mi parli con una voce diversa dal solito come per dire: "non so cosa sia. Ma qualsiasi cosa si risolverà"

Si risolverà.

 
 
 

Post N° 545

Post n°545 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME


[yaai.]

Ammetto che l’idea di avere mia madre a casa tutto il giorno un po’ mi terrorizzava. Perché io mia madre, più di tanto, non l’ho mai sopportata. Non c’è mai stato feeling, parole, racconti di noi stesse. Siamo sempre state due estranee che vivevano sotto lo stesso tetto.
È bello sbagliarsi.
E così domani vado con lei alla cena del suo pensionamento con i colleghi. Le farò d’autista, le sposterò la sedia aiutandola a sedersi.
In questa ultima settimana l’ho vista entusiasta, al settimo cielo per questa cena. Contenta che siano tanti i colleghi a voler venire. Medici, infermieri, OSS, colleghi di altri reparti, ex colleghi.
Sono felice per lei, davvero. Forse un po’ anche invidiosa perché non so quante persone potrebbero esserci al mio tavolo. Intanto, nell’attesa di una mia pensione lontana miliardi di chilometri, sorrido orgogliosa di mia madre.

 
 
 

Post N° 544

Post n°544 pubblicato il 29 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME


[:: sogno lucido ::]

Poi succede che ti cambiano un numero. Uno solo. Uno in più. E non ti cambia la vita. Se non fosse per Ale forse manco te ne saresti mai accorta. Però capisci che quella è stata l’ultima cosa che avevi ancora tua. Che in tre anni sono cambiate così tante cose: una strada, semafori o rotonde, persone, situazioni.
Il cambiamento di uno stupidissimo numero. Forse è questo che sento adesso quello che si chiama ‘la fine di un epoca’

E poi, forse, stupidissimo non lo è.

 
 
 

Post N° 543

Post n°543 pubblicato il 27 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S

[da linea.13]
MESSAGGIO IMPORTANTE Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali, anche PUBBLICANDOLO SUL VOSTRO BLOG.


[jonathan W]

Importante, e soprattutto utile, non c’è che dire.
Utile per chi come la sottoscritta non ha in rubrica un ‘mamma cel’ o ‘papà cel’ essendo i miei genitori uno dei pochi esemplari ancora in vita a non possedere un cellulare. Mio padre addirittura ha fatto circolare la leggenda metropolitana che sia stato il dottore a vietarglielo.
Utile per chi come me avrebbe la sfacciata sfortuna di incontrare fra un qualsiasi numero a caso queste opzioni:
1) chiamano la prima persona che ho in rubrica. L’Ale. Lei ha resettato dal suo cervello il mio nome di battesimo, nonostante sia una delle mie migliori amiche. Lei mi chiama solo per soprannome. E con una possibile mia descrizione direbbe “beh, tutte le mie amiche sono così”
2) chiamano il mio capo che l’unica cosa che sarebbe in grado di dire è: “e adesso il turno in negozio chi me lo copre?”
3) chiamano quel mio primo fidanzatino del mare che in rubrica è ancora sotto la voce ‘amore’. Sono passati sette anni e l’unica cosa che so di lui è che è ancora in vita. Stop
4) chiamano il codice PIN del mio bancomat che è sotto falso nome.

E se per caso vi doveste trovare nella parte di chi chiama. Calma. Respiro. Non fate come me, che l’unica volta che doveva chiamare il 118 ha chiamato i vigili del fuoco.

In sintesi: aggiungete l’ICE nel vostro cellulare, potrebbe, non dico salvarvi la vita, ma evitare tanti disagi.

 
 
 

Post N° 542

Post n°542 pubblicato il 26 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: *, ME, OBBY


[BaD85]

Avrei voluto parole. Di quelle che ti aiutano a capire.
Avrei voluto spiegazioni. Avrei voluto, non dico scuse, ma qualcosa, che sia un piccolo gesto o un aiutarmi ad aprire meglio gli occhi. Che mi dicesse: “ecco, è questo che non è andato, è qui che hai sbagliato”
Allora, magari, la mia versione dei fatti sarebbe stata diversa e la tua brutta sensazione sbagliata.
Avrei voluto un tuo restare e non fuggire come sempre. E la cosa bella è che poi mi ritorni. Ogni volta. Senza uno scrocchio delle dita, senza un passo o una corsa. Tu ritorni. Allo stesso modo ritorni nei tratti dell’inchiostro di una bic nera, che sbava anche un po’.
Ritorni in una canzone alla radio. Ritorni negli occhi dei bimbi. Quei piccoli ometti con gli occhi azzurri. Ritorni in un cappotto pesante, quello che ha tenuto stretti i pugni chiusi nelle sue tasche.
Ritorni. E a volte sei un cutter. O aria, quella di montagna, quella che respiri forte per sentirla entrare dentro, come a volerti rinfrescare i polmoni.


 
 
 

Post N° 541

Post n°541 pubblicato il 24 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME


[sosarem]

|Oggi primo giorno del mio secondo lavoro|
Ed è strano come stamattina i negozi erano pareti e parole, sorrisi e scambi di sguardi, maglioncini piegati e buste della spesa, e alle cinque sono improvvisamente diventati piantine su sfondo nero in scala. 
Dentro la borsa, in viaggio con me, non porto aspettative o illusioni. Provo a portare la voglia di imparare qualcosa di nuovo. Che magari mi servirà. Che niente andrà per perso o abbandonato vicino ad un cassonetto.
Con l'augurio che sia la mia buona occasione.
Con l'augurio che Always trovi un insegnamento anche fra quattro pareti non reali ma disegnate soltanto.

e ho portato il tuo nome con me su un dito. Come a volerti sentire accanto.
grazie.

 
 
 

Post N° 540

Post n°540 pubblicato il 23 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 


[mohammadali]

ed è bello pensarla così: uno a fianco all'altro a guardarci fare cazzate e sorridere.
è bello immaginarselo così: insieme lassù.

 
 
 

Post N° 539

Post n°539 pubblicato il 22 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 


[inside man]

[...] devo cominciare a non pensare, o perlomeno devo  continuare a fare tardi, anche quando sono stanco:
commettere gli sbagli che in fondo avrei voluto tanto tanto
 
fare con te!
E stare con te!

Ma credo che non conti molto una preghiera al cielo quando senti che un secondo può passarti accanto come un treno.
E più ti rendi conto che sei solo un passeggero, e più respiri a fondo cercando qualcosa, quel maledetto qualcuno che illumini il sentiero.
La pioggia che scende mi rende nervoso
. Interrompe la quiete di questo mio momento silenzioso.

Starsene appoggiati sul divano ore ed ore, sapendo che la noia è un'impressione!
Starsene aggrappati come un petalo sul fiore, può essere un perfetto paragone con l'amore.

e devo cominciare a preoccuparmi di quei sogni che volevo, con te!
Fare ad ogni costo quando in mano non avevo altro che i miei sogni da quattro soldi che ora uccidono il mio ego!


[Attimo Silenzioso]
Cesare Cremonini

Matteo (23 ottobre 1988 - 6 settembre 2008)
Andrea (settembre 1990 - 19 settembre 2008)

 
 
 

Post N° 538

Post n°538 pubblicato il 21 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 

PLAY.


[eMA!]

C’era Matteo. Aveva 19 anni. Non sapevo neppure il suo cognome fino a due settimane fa. In comune tra me e lui c’era solo una via di residenza, e due occhi che qualche volta, per sbaglio, si sono incontrati.
Poi c’era Andrea. Maggiorenne fra un paio di giorni. Lavorava in un officina al concessionario Opel vicino casa.
Andrea era il migliore amico di Matteo.
Andrea nelle ultime due settimane ha pianto molto per quel tuffo in piscina che gli ha portato via il suo Teo.
E non so se si chiama destino o che altro ma venerdì, non per sua volontà, Andrea ha raggiunto Matteo. Come per dirgli che insieme staranno sempre, che da solo non lo lascia neppure davanti alla prova forse più difficile. Che migliori amici lo rimarranno ovunque.

[Un bacio lassù angeli dei 17mila abitanti.]
E lo so, domani in quel sottopassaggio ci sarà anche il tuo nome vicino al suo.

Gli angeli vengono se tu li preghi, e quando arrivano ti guardano, sorridono e poi se ne vanno per lasciarti il ricordo di un sogno lungo una notte ma che vale una vita. vivilo in fondo perché lui non torna più



 
 
 

Post N° 537

Post n°537 pubblicato il 18 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: *, ME, OBBY


[.elena.]

mi sei mancato nel preciso istante che ti ho visto, lo stesso è valso per il tocco della tua mano
mi sei mancato mentre era una strada a dividerci, in una stupida giornata di mercato, o un sedile rosso a righe sfumate arancioni.
mi sei mancato mentre ti aspettavo davanti ad un caffè
mi sei mancato in mezzo al traffico di via Indipendenza e della stazione.
eppure come vedi, nell’ultimo mese sono sopravvissuta ad ogni uragano passatomi accanto, persino alle tue chiamate improvvise.
che a sopravvivere ci vuole poco, è il dimenticare certe situazioni che ha bisogno di più tempo.
la mia, poi, è sempre stata più paura delle conseguenze del perderti che della perdita in se.


E chi se ne frega delle nuvole

 
 
 

Post N° 536

Post n°536 pubblicato il 18 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, OBBY

PLAY.


[°freak°]

Quattro biglietti da un euro e sessanta
Ed è strano come l’autobus alla fermata l’ho sempre aspettato da sola, quando i biglietti erano solo due. Quando sui gradini del negozio della fermata del centro sedevo solo io.
Sui sedili ci sono scritte già lette, come le tue parole in fondo. Dette e ridette. Vorrei parlarti, spiegarmi, dirti dell’ultimo mese passato, ma il posto non è quello giusto. Allora rimango ad aspettare, che il posto giusto prima o poi ci sarà.
“vuoi sposarmi?” e so che scherzavi mentre lo dicevi
“no” ed io non scherzo.
Tornando a casa mi fermo davanti alla vetrina dell’agenzia di viaggi. Mi soffermo sulla crociera sui Caraibi. Guardo sognante l’immagine di una nave meravigliosa e un mare ancora più bello.
Io mi sposerò in crociera
non voglio invitati e nemmeno preti
i testimoni li sceglierò tra i passeggeri
e spero che in nave ci sia un fotografo

Chissà cosa diranno i miei genitori. Una figlia che si vuole sposare in mezzo all’oceano e l’altro che, sempre se si sposerà, vorrà farlo a Las Vegas vestito da Elvis.

 

 
 
 

Post N° 535

Post n°535 pubblicato il 17 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 


[confusedivision]

Passo il sottopassaggio.
Quello dei mille modi per dire buongiorno, quello delle dichiarazioni, del lenzuolo appeso ogni volta per dire cose diverse.
Quello di Matteo, dei suoi 19 anni e del suo ultimo tuffo in piscina.

e pensi che basta un soffio, a volte.
06 settembre 2008

 
 
 

Post N° 534

Post n°534 pubblicato il 14 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, OBBY


[Charlotte]

E il cuore rallenta la corsa e un soffio mi sdraia sul letto.
Contenta che sia finita così… e fidati quando dico che non era il giorno migliore. Se non per te, almeno per me.
Sì, sabato ti ho visto. Mi vieni a cercare ma poi ti blocchi davanti ad una vetrina.
Ne parleremo, come sempre diciamo così, ma non capita mai.

 
 
 

Post N° 533

Post n°533 pubblicato il 14 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, OBBY


[[G]iuliA]

e fra meno di 20 minuti mi finisce l'attesa. e va bene così. Perchè poi non sono più abituata. Spero che non chiamerai, che la pioggia non mi aiuta, e neppure tu se è per questo. Spero che non chiamerai perchè oggi proprio non ce la farei.

 
 
 

Post N° 532

Post n°532 pubblicato il 14 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S

[



]

 
 
 

Post N° 531

Post n°531 pubblicato il 13 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S



Paoletta       http://www.r101.it/blogs/paoletta/
Ti capita mai
di vivere un momento così diverso dalla tua vita abituale, da sembrare quasi che non sia tu a viverlo veramente? Mi pare di stare alla finestra, appollaiata sulle braccia conserte, con i piedi scalzi e la testa spettinata da domenica mattina, senza fretta. Guardo e penso, però! Che gran casino! Ma ciò che più mi meraviglia è la mia calma serafica, l'adrenalina giusta e l'incoscienza di chi si vuole buttare e andare fino in fondo. Tutto serve dicono i vecchi. E' proprio vero.
Ovunque vada, ho 2 anni di esperienza in più, nel cuore, nel microfono e nella testa. Ho conosciuto tante persone. Buffe, divertenti, "secolari", affettuose. Mi sono scontrata con altre e pure di questo ne farò tesoro.
La presunzione non paga mai, la sincerità, principalmente verso se stessi non ha prezzo. Mi hanno mandato via? Me ne sono voluta andare io? Che differenza c'è? Quello che conta è ammettere che, se non gira più, è meglio abbracciarsi, augurarsi ogni bene e voltare pagina. Costi quel che costi.

Oggi mi sento come se mi avesse investito un tifone. Ho l' orecchio caldo per il tanto parlare al telefono. Sto bene. E' tutto ok. Sono tranquilla. Si si, ho già in mente ciò che desidererei. Certo che ce l'ho in mente. Tempo fa ho fatto un passo simile per potermi esprimere. Non ci sono riuscita. Adesso è il momento. Adesso. Certo che sto bene.
Sono carica e motivata. Rischierò anche la mia più vitale certezza, per ottenere ciò che desidero.

E voi che leggete questo blog probabilmente intuite di cosa parlo. Qui, solo qui ho dato sfogo alla mia passione. In una recente intervista al giornale la Stampa, l' ho spiegato. Alla domanda "perchè lo fai?" , perchè vi ascolto, perchè vi incontro, perchè vi "metto insieme" ?
La mia risposta è stata ed è: l'interazione, il dialogo, la comunicazione, l'incontro , sono i motivi per cui si diventa dj. Il vero motivo per cui vale la pena accendere un microfono e parlare. Non importa che tipo sei. Non dipende dal contenuto. Non è importante la modalità. Conta solo ... la LUCE. E non parlo della lucina rossa "on air".
Parlo del dono , della forza potente che hai solo in ciò che sai fare bene. Quella che hai tu che per mestiere fai il pane. Che se anche hai avuto una giornata schifida, ti butti sul tuo impasto e fai la pagnotta che da te si aspettano, magari ancora più buona del solito. Perchè hai commutato lo "scoramento" in energia saporita, vitale e positiva.
La LUCE che hai tu, mamma-moglie-lavoratrice che non hai il tempo per mettere avanti il bucato con l'acchiappacolore perchè hai sul fuoco la cena, al telefono la suocera e... sul computer un lavoro fatto bene. Nonostante tutto.
Perchè è dentro te quello che puoi fare. E' sempre lì.. E quando la prole e la parentela te ne danno la possibilità, tu ti tuffi, scrivi, brighi e crei. Facile. Ti viene facile. E ti chiedi come fai. Non sono speciale io. Siamo speciali tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di poter "mettere in onda" la nostra luce.
Può piacere ad alcuni. Non a tutti, certo.

Dicevo che oggi mi pare che mi abbia investito un tifone. Si! Perchè mi sono ritrovata a sera con la testa piena di pareri altrui con la sensazione di non aver ancora pensato io. Da sola. Spettinata dagli eventi, strattonata dalle possibilità, circondata...

Dio, io ti ringrazio, non sono sola qui.

Dio, ti prego, fa che io possa ancora prendere per mano un pò di gente, che possa avvicinarla, fa che mi diano la possibilità di essere semplicemente me. Me insieme e per gli altri. Ho sublimato le serate in discoteca. Ho avuto la fortuna di capire che la mia felicità è essere un tramite. La connessione. Ma al resto però ci pensate voi! Così come accade nei raduni. Ci incontriamo, ci conosciamo, ci scambiamo i numeri e poi... andate avanti . Le storie si incrociano, le vite si intrecciano e la vita subisce impercettibili cambiamenti, piccoli cambi di rotta.
Piccoli. Ed io sono felice. Perchè comunicare, per me , è la cosa più bella che possa fare. Ed è mia missione, ora più che mai, fiondarmi in un posticino. Che mi accolga, che si fidi e che mi faccia parlare.

Senza censure, senza paure.


 
 
 

Post N° 530

Post n°530 pubblicato il 11 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME

Che la vita poi è strana: vado in giro con il cognome di uno dei capi stampato sulle mutande.

e il voler riprodurre il big bang poi mi sa tanto una cazzata

 
 
 

Post N° 529

Post n°529 pubblicato il 11 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: ME, OBBY, THINK


[LaMiky]

Forse ho voglia dell’autunno… di maglioncini che coprono la pancia, della giacca che ti porti dietro perché la sera quando esci fa fresco. Tanto per me l’estate è finita già da un po’. È finita il 20 luglio. È finita con il ritorno del traffico di inizio settembre. Era bello avere Bologna tutta per se o almeno credere fosse così.
Non mi è mai piaciuto particolarmente l’autunno eppure quest’anno lo sto cercando con netto anticipo. Che mi sono stancata dell’aria condizionata. Mi sono stancata di trovare la macchina ustionante all’uscita dal lavoro. Mi sono stancata di settembre, tutto qua.
Se magari si potesse passare direttamente a febbraio, poi, sarebbe una meraviglia anche se l’arrivo dei costumi mi ucciderà. Che l’Egitto per quasi due anni non lo vedrò neppure da lontano.


è strano poi come basti un semplice estratto conto a farti ricordare il mese scorso. Che ogni prelievo ha avuto un suo perchè, un suo dopo

 
 
 

Post N° 528

Post n°528 pubblicato il 09 Settembre 2008 da A_L_W_A_Y_S
 
Tag: JOB, ME, THINK


[girlwithcamera]

Oggi farei volentieri a meno del lavoro. Preferirei andare al parco, sdraiarmi sull'erba e dormire tutto il tempo. E poi forse mi stancherebbe anche stare lì tutto il tempo.
Il capo oggi da gli stipendi.
Il parco oggi mi da tranquillità.
A parità direi che oggi è meglio andare a lavoro.

e mi accorgo solo ora dalla data del post che oggi è il compleanno di mio fratello... auguri veh!

 
 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: A_L_W_A_Y_S
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 38
Prov: BO
 

AAAAAAALWAYSSS!

And I will love you, baby - always
And Ill be there forever and a day - always
Ill be there till the stars dont shine
Till the heavens burst and
The words dont rhyme
And I know when I die, youll be on my mind
And Ill love you - always

 

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ODIO E AMO

Odio e amo. Forse vuoi sapere come faccio.
Non lo so, ma sento che mi succede ed è un tormento.

ODIO: la sensazione dell’essermi dimenticata qualcosa, l’odore del sigaro, i ritardi, il mio non sapermi tenere strette le persone, avere torto, essere tenuta per i polsi, i tirapacchi, l’odore di incenso e dell'asfalto, le code chilometriche in tangenziale, odio quella persona che mi ha trovato cambiata che ho deluso che ho ferito e forse realmente è l’unica cosa che ho odiato in vita mia.

AMO: i viaggi in macchina che non ti portano da nessuna parte, il primo caffè della mattina, i numeri dispari, i treni, il profumo dei libri nuovi e della benzina, Fabio e la Ste, tutto quello che è blu, i jeans a vita bassa, respirare nell'aria NarcisoRodriguez, stare sotto il piumone in inverno, Bologna, sedermi vicino al finestrino, i giri in macchina con l'Alessia, lo shampoo, Fabio Volo, quello Stupido Hotel, L'Egitto, le stradine strette di campagna, le metafore, le mie dugonghe, chi ti chiede ‘come stai?’ ed è realmente interessato alla risposta, mio papà, quei 5 mongoli che mi hanno cambiato la vita scolastica e che mi hanno fatto tanto crescere soprattutto Daniele.
e come dice Vasco ‘amo te…’

 

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