Creato da MarioStaffaroni il 25/06/2011

italia solidale

un'assemblea virtuale di italiani ed italiane per scegliere assieme come rilanciare una nazione coesa

 

 

Perchè penso, da uomo, che le Odalische vadano difese anche da donne

Post n°11 pubblicato il 19 Settembre 2011 da MarioStaffaroni

Caro premier,

ti posso chiamare secundus anche senza la confidenza di Giampi? io non sono affatto prevenuto verso di te. Quando ti sei insediato la prima volta ti scrissi pure buon lavoro. pensando che avresti concorso a rompere il monopartito italiano che ci ha sottratto ormai da tempo sia maggioranza ed opposizione.  Ma mi sbagliavo. Pazienza. Faremo da soli, con il libero voto, che viene forse meglio.

 

Quello che volevo dire, è, che temo i magistrati abbiano RAGIONE.

PARE PROPRIO CHE SIA INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE.

Per quale ragione?

Perché, purtroppo, anche senza essere un giurista, a lume di naso, temo che ci sia un reo confesso.

Ascolta cosa affidi al microfono tu stesso. Poi, penso che i magistrati avrebbero potuto risparmiarsi anche le altre 99.500 intercettazioni ininflunti: da corriere della sera 17/9.

" " (...) magari invitiamo anche F.D.N. il direttore della fiction della Reteuno della Rai...Così le ragazze sentono che c'è qualcuno che ha il potere di farle lavorare (...) ""

 

Poi, magari nel dubbio che fosse venuta male, pare reiterate a maggior chiarezza:

 

" "Sono persone che possono far lavorare chi vogliono...Ecco quindi le ragazze hanno l'idea di essere di fronte a uomini che possono decidere il loro destino...(...)" "

 

Temo, secundus, che con queste auto asserzioni in viva voce, andresti sotto anche alla Corte dell'Aia: per commercio di Esseri Umani.

Lo dico senza intenti moralistici di alcun genere. Fissa la stella polare, tanto più da uomo, del monito evangelico: chi è senza peccato lanci la prima pietra. E da uomo, i pensieri di sicuro non sono sempre innocenti in ognuno di noi. Ma poi si prova la partita della vita personale con la barra tentata al centro della rotta. Tra le onde. Ma tutta barra a manca, pare un'altra cosa.

E, a noi maschile, ci auto dipingi rovinosamente. Un gruppo di maschietti a caccia di prede personali femminili da spingere prima nella gabbia, e poi...mangiare rassegnate. Ahi, l'induzione...

 

Con la Arcuri, poi, - e mi rallegro di averla definita protagonista del Merde che è tutta altra cosa da no - andiamo anche oltre, pare. Qui, se ricorresse la fattispecie, temo saremmo...all'ESTORSIONE.

Caccia serrata alla potenziale preda, secondo la regola aurea del marketing: paghi uno e prendi due...

Prima vedere e poi avere...contro prima avere e poi vedere....

 

Forse adesso apparirà più chiaro perché, proprio da uomo, ho sostenuto, e sostengo, che anche quelle ragazzette vanno difese. Ma hanno fatto quello che milioni di altre donne italiane rifiutano. Gesù fu molto più generoso con la prostituta certa. E non c'era nessuno che la spingesse nella rete. Del ragno.

 

Intendo dire che quelle ragazzette infelici, qualunque fosse la ragione dell'adesione, o meno, non possono adesso fare la fine delle Favorite dell'Harem di Costantinopoli alla caduta dell'Impero Turco. A domandarsi, nel bel film, dalla favorita europea, dopo che le avevano annunciato il suo ritorno allo stato libero: E adesso cosa faccio, dove vado, da marchiata a vita come favorita....

Penso che anche il Femminile Donna dovrebbe farci sopra un suo libero pensiero: e difendere la sopravvivenza e l'umana dignità anche delle prede. Perché appare il Femminile intero italiano che sia stato sfigurato. E ricordarsi magari cosa può il condizionamento stretto. Come si vede orrendamente fino alle estreme conseguenze nella casa privata dell'infame padre austriaco.

Quello che rimane un grande, unico enigma irrisolto, appare la incomprensibile ragione perchè l'uomo più ricco e mediaticamente potente di Europa avesse bisogno di tenutarie e lenoni per catturare gonne....MISTERO.

 

Sul piano politico, E' UN'ALTRA COSA.

La politica del tuo Governo è ormai dannosa oltre misura per la nostra nazione. 

E la si dovrebbe poter cambiare, in fretta anche.

Tu invece rispondi, imitando Borrelli: Resisto, resisto, resisto...

Chiuso nel Bunker mentre la capitale brucia....

 

Certo, ti risuta di grande aiuto una cosiddetta OPPOSIZIONE che non si sogna nemmeno di intimare, come forse dovrebbe: SUBITO AL VOTO PER CAMBIARE.

Molto più fraternamente infatti pare piuttosto imprecare al tuo indirizzo consociato: fatti da parte, una buona volta,...dalla porta...che così mi ostruisci la Uscita di scampo dal bunker condiviso...

D'altra parte, pare che condividessero anche le...prede....a Bari.

 

Come potrà finire? La Libia temo ci mostri che dentro un bunker ben rifornito si può resistere per mesi. Tanto più se manca un'Opposizione che esiga le elezioni.

Fa un gran gioco, evidentemente, a resistere, che nessuno contrapponga un Programma vero alternativo per uscire dalla nostra crisi del debito. Che farebbe altrimenti, di sicuro, fare al bunker la fine di quello di Hitler a Berino.

 

Però, temo di dover dare una cattiva notizia. Progetti alternativi di uscita dalla crisi con bilanci in pareggio, lavoro, sviluppo, esiste. SOLO CHE PER ORA NON GLI DANNO VOCE.

Ma penso che noi italiane ed italiani ce lo faremo anche da soli questo programma alternativo autogestito. E anche a breve. Ce lo rappresenteremo per l'attuazione, e ce lo voteremo.

 

Queste saranno le nostre Bombe intelligenti non violente. Il voto democratico su un'alternativa vera.

Ed allora, temo, addio bunker. Che quando ti ci auto rinchiudi, hai già perso.

IL RESTO, E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO. FINO AL VOTO.

 

p.s. Compatiamo gli ospiti consociati del Bunker nostrano. Costretti, nel loro isolamento, a sorbirsi gli spettacoli delle nostre emittenti unica risorsa per ammazzare il tempo. Una bella punizione intanto intermedia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

E pensare che c'è chi osa chiamare quelli di Giolitti, di inizio 900,

Post n°10 pubblicato il 10 Settembre 2011 da MarioStaffaroni

Venerdi' 9 settembre è stato possibile leggere, di Massimo Poli, sul Corriere dell'Umbria a pag. 1, e 7, nella Sezione ECONOMIA, un articolo dal titolo "Una Manovra per i soliti ".

Al riguardo non interessa ora richiamare le pur sensate osservazioni che reca l'articolo e che il titolo già richiama. Quanto riportarne lo spaccato di nazione italiana descrittovi e che raramente si trova riunito sinteticamente tutto assieme ed in modo terribilmente efficace.

L'immagine di nazione sfigurata e umiliata che ne emerge a me è apparsa una scoperta sconvolgente nel suo insieme. Ancora più grave di quanto avessi pur potuto sinora pensare. E mi è sembrato da condividere anche con altri italiani ed italiane il senso di profonda angoscia per questa nostra nazione tradita ed infelice, ma anche di enorme potenzialità positiva che ne discende per tutti noi.

 

ECCO DUNQUE QUEL CHE VI SI PUO' LEGGERE e penso si debba leggere tutto d'un fiato per il giusto effetto:

"Riepiloghiamo. Il prodotto Interno Lordo ufficiale del nostro Paese ha raggiunto i 1.590 miliari di euro circa. Le riserve auree sono stimate in 2.700 tonnellate (ai prezzi di mercato sarebbero circa 115 miliardi di euro circa. La spesa pubblica ammonta a circa 830 miliardi mentre le entrate si aggirano intorno ai 750 miliardi. Il deficit per quest'anno é previsto poco sopra al 4% del Pil (65 miliardi di euro). Il debito cumulato nel frattempo ha superato i 1.900 miliardi di euro (quasi il 120% del Pil), la pressione fiscale, per chi le imposte le paga, è ufficialmente al 43,5% circa, quella reale, visto che l'evasione è valutata in 124 miliardi (dato riferito al 2009), è invece del 51% (al primo posto al mondo).

Potremmo aggiungere che alcuni (Bankitalia) stimano che esista un Pil aggiuntivo sotterraneo di poco meno di 300 miliardi di euro all'anno, un oceano che consente all'attuale esecutivo, non privo di un elevato livello di faccia di bronzo visto che è sostenuto, lo ricordo, da quella che passerà alla storia di certo come la "maggioranza dei condoni", di affermare che negli ultimi cinque anni si è recuperato un cumulato di oltre 61miliardi di sottratto al fisco, ma se si va a vedere gli incassi reali dello stato da questa voce non si superano i 7 miliardi (sempre in cinque anni).

D'altra parte questo è un paese di furbi, basti pensare che solo 0,94 della popolazione (390mila persone) dichiara più di 100mila euro di reddito (in Olanda, che ha 3milioni di abitanti meno della lombardia, i dichiaranti sopra i 100mila euro sono 900mila), se si aggiunge che il patrimonio cumulato degli italiani è dalle 8 alle 10 volte il Pil, ma che il 10% della popolazione ne detiene quasi la metà ecco che un "quadretto" economico di larghissima massima del sistema Italia è servito. (...) "

(dal Corriere dell'Umbria del 9 settembre 2011, di Massimo Poli)

 

Intanto dai dati nudi e crudi pare emergerne impietosamente con sufficiente evidenza che l'Italia, dell'ultimo ventennio, non pare essere stata condotta in modo poi così difforme dell'Egitto di Mubarak o della Tunisia di Ben Ali. E la gara appare dura per stabilire chi, tra i tre in confronto, tenga la posizione di testa.

Subito dopo pare ne emerge, altrettanto evidente, come in una nazione con 150 miliardi di evasione fiscale complessiva annuale permanente, e 15.000miliardi di patrimonio privato (ci è stato detto essere da 8 a 10 volte il Pil) esentato sostanzialmente da tasse,  sia risultata azione semplicemente <criminosa> contro la nazione averle imposto per un ventennio manovre fiscali di sciagurato ipocrita risanamento. SENZA METTERE MAI MANO, INVECE, SERIAMENTE ALLA RIFORMA DEL FISCO. Da sola ampiamente più che bastante in via permanente.

 

Ma altrettanto pare ne emerge che, essendosi avvicendate nel ventennio quasi tutte le maggiori Forze Politiche italiane al Governo, senza che cambiasse mai niente, l'Italia si può serenamente dire, in base ai dati e ai comportamenti immutati con qualunque maggioranza, sia stata rappresentata e governata, in tutto questo tempo, dal MONOPARTITO degli evasori ed esentati. 

 

Le leve che hanno permesso di condurre a questo modo scellerato la settima potenza industriale del pianeta, e la terza economia Ue, risultano, sostanzialmente, DUE:

- Furto della preferenza passando la designazione dei rappresentati parlamentari alle Forze stesse di Sistema (così che dal voto non ne venissero sorprese ad una ristretta <cerchia> di gestori);

- Controllo mediatico pressoché totale dell'informazione nazionale e che non è solo <Mediaset> anche se ne é tanto; non a caso, infatti, sulla informazione nazionale, in specie televisiva, non c'é visibile traccia, del dissenso diretto della popolazione, e pur ben ampio, a questa ultima manovra canaglia.

E forse adesso si comprende anche perché la Bce oggi si spacchi sopra <l'aiuto> a una nazione nostra come questa attuale.

 

MA QUESTA STESSA EVASIONE ED ESENZIONE IMMANE A SUA VOLTA DIVIENE ANCHE LA GRANDE POTENZIALITA' DI RIPRESA E SVILUPPO NAZIONALE. 

Perchè proprio essa consente di rilanciare la nazione ABBATTENDOLE LE TASSE a lavoro e impresa. Senza peggiorare i saldi. Anzi, a pareggio vero di bilancio statale. Raro caso ma vero. Dal momento che pagare tutti, quando si evadono 150 miliardi all'anno e si esentano 15000milardi di patrimoni, permette di fare pressochè qualunque cosa a tasse attuali quasi dimezzate.

 

TUTTO A POSTO, ALLORA? ABBASSIAMO LE TASSE E SI RIPARTE?

Manca ancora una cosa credo. Ed essenziale. Anche per poter abbassare le tasse.

UN CAMBIO TOTALE DI GRUPPO DIRIGENTE POLITICO E PARLAMENTARE. Attorno ad un fulcro di nuova Forza politico parlamentare nazionale votata a questo programma di rilancio positivo e condiviso nel Lavoro.

Quella esistente, infatti, di Classe Dirigente Politica, e non solo di attuale maggioranza, non l'ha mai fatto. E non lo lascerà mai fare. Vuoi per convinzione, vuoi perché ricattata o ricattabile. 

 

LA SRADA DUNQUE ESISTE. CONCRETA, FATTIBILE, ED ANCHE LARGA. 

SPETTERA' PENSO DUNQUE A noi POPOLO ITALIANO NELL'INSIEME LA SCELTA DECISIVA. democratica, non violenta e solidale. Se non vogliamo uscire dalla storia e dalla nostra stessa autostima. 

il resto temo rimangano chiacchiere, non disinteressate, perché non cambi niente.

 

 
 
 

La pagina più nera del Parlamento italiano dal dopoguerra: La manovra infinita

Post n°9 pubblicato il 07 Settembre 2011 da MarioStaffaroni

Ha dunque preso forma la Manovra quater. E non sarà nemmeno l'ultima, temo. Visto che giusta o sbagliata per cinico opportunismo ci stanno conducendo in Grecia.

Se riesce il Senato di approvarla entro questa sera, il simbolo pieno forse si salva. Altrimenti sarà 8 settembre anche per coincidenza. Quello di un intero Gruppo dirigente apparso allo sbando e in fuga dal proprio stesso incendio. 

Andiamo per ordine.

A inizio agosto si giocherella ancora colla colpa dei rating all'origine unica dei guai italiani, ma noi siamo più forti. Poi, in una nazione, la terza economia euro, mantenuta colpevolmente senza sviluppo e senza lavoro vero da un ventennio, scoppia il panico d'urgenza perché Bce e Banca d'Italia, mentre il debito italiano crolla sul mercato, impongono congiunte una manovra seria. Di meno debito e sviluppo. In cambio d'aiuto a sostenere la virata.

Pin, pum pan. Una manovra arraffazzonata di tagliatori di teste è messa assieme: 45 miliardi di vita italiana in cambio di ben poco. Ma a Mercati e Bce pare già qualcosa. E la febbre di borsa e Debito infatti scende. 

Contemporaneamente Senato richiamato dalle ferie. Chi arriva col gommone e chi ancora in costume forse, comunque tutti pensosi a lavorare anche a ferragosto. Un attimo di riprendere fiato e l'approviamo.

Da questo momento si svela però il lato peggiore dell'opportunismo levantino. Mentre la Bce compa titoli di Stato italiani per valore complessivo pari alla <manovra>, si mettono al lavoro i cinici ed i bari.

Manovra uno non va bene perché rischia di farci perdere voti, allora manovra bis. Dura una nottata. Che già l'alba porta il ripensamento accapigliato e si rimangia il tutto per la <manovra> ter. Adesso siamo però proprio contenti, abbiamo smaneggiato fisco e contribuenti come nel peggior stereotipo di paese delle banane. Però adesso siamo più distesi. Che la manovra fatta di sole tasse e Servizi soppressi ci assomiglia.

E lo sviluppo? assente. Ed il lavoro? ma che volete faticare, pensate a cose più lievi. Solo che la Bce comincia a dare segni di nervosismo, forse pensando: ci hanno fregati. E fa quello che farebbero, si immagina, le persone serie. Presumibilmente rallenta i propri acquisti del debito italiano, e  intanto forse si domanda se sia una cosa ancora seria la manovra ter annunciatale d'arrivo.

Senza le Forze alle spalle, anche l'odierna gestione italiana si rivela intanto un bluf d'azzardo.

Il 5 settembre restituisce ai manovratori crolli di borse e del debito nazionale con tassi alle stelle. Correte correte che la casa crolla. Rinforzate i muri, portate sacchi di sabbia pur che fosse. Ecco allora LA MANOVRA QUATER. E pare che adesso si va al voto del Senato. Avendo intanto forse calpestato impunemente metà della legislazione e dell'etica nazionale. Perché non si fa la conta del cerino in mano sopra una manovra fiscale già emessa per decreto. Potrebbe finanche adombrare specifico reato da parte di pubbliche funzioni. Se la nostra nazione infelice nazione non fosse abituata che ogni tanto gli sospendono, senza avviasarla, un po' di Costituzione e di legislazione. Un giorno la preferenza, un altro come si deve comportare un manovratore.

Infatti, nessuno apre bocca e trova da ridire sopra questo smaneggio allucinato di tasse messe e tolte notte per notte. Tutti zitti. Non parlare al manovratore pare l'imperativo del momento.

VENTI GIORNI E' DURATO QUESTO INFAME, INDEGNO, PUBBLICO MERCIMONIO SOPRA LA TASSAZIONE DELLO STATO.

 

E l'OPPOSIZIONE come si conduce entro la trista vicenda?

Precettata, risulta tornare anche essa dal mare tutta bagnata. E inizia alacre a lavorare. Su cosa, che la manovretta gli cambia dalla sera alla mattina? Mistero.

Ma rimane calma e mansueta al posto di battuta. Siamo infatti qui per approvarla di corsa tutti assieme. Questo risulta il suo messaggio pubblico. Maggioranza e minoranza parlamentare. Che come a luglio - del resto basta vedere infatti il risultato di tanto congiunto precedente impegno - così ci viene sempre bene. E resta li, calma e placida. Maturando magari forse anche qualche gettone tanto per aiutare meglio alla riduzione dei costi della politica. Con qualche vago senzo di fastidio a vedersi smanovrata così tanto pubblicamente. Ma non un gesto concreto, non una iniziativa seria è data da vedere che richiami tutti alla misura.

VENTI GIORNI ASSISA A LAMENTARE UNA MANOVRA BALLERINA CHE LE TOGLIE DI SERA I FOGLI LETTI DI GIORNO...

Allora, perchè ci resta?

Andreotti era solito dire che a pensare male, forse si fa peccato, però spesso ci s'indovina.

Allora il pensare male potrebbe anche divenire che l'opposizione parlamentare non sia poi così insipiente. E che durante i venti giorni di smanovramento si sia potuta fare magari il suo bravo scambio silenzioso consociato. Magari, ridammi un giorno di festa, lascia stare quella provincia, occhio a quel comma,..... poi, quando protesta pubblicamente anche chi sciopera per dei problemi veri, gli sfilo accanto, tanto tu lo sai che non mi arrabbio...

Cattivi pensieri?

E ALLORA CHE ALTRO CI SAREBBE STATA A FARE, PER VENTI GIORNI ED OLTRE A FARE IL PALO L'OPPOSIZIONE PARLAMENTARE, MENTRE VENIVA SVALIGIATA LA SPERANZA ITALIANA DI SVILUPPO?

naturalmente il prodotto conclusivo ha una bella carta d'incarto. LOTTA SENZA QUARTIERE ALL'EVASIONE. 

E chi lancia questo slogan da eurovisione? Il ministero che si vede sfilare puntualmente dalle mani, ormai da oltre venti anni, quasi metà del pil tassabile italiano. Si sarebbero già dimessi anche i pinguini al polo nord se trovatisi a constatare una simile propria così nociva insipienza. Più o meno infatti dell'equivalente annuo di quattro o cinque manovre del momento. Settore diretto, per inciso, da chi pare avere un problema serio con i suoi video giochi, visto che racconta ovunque che gli avanza sempre un mostro vivo ad ogni partita che gioca. Anche pare quella contro l'Evasione.

Ma questa volta l'intenzione è seria. Carcere a chi evade oltre tre milioni di reddito. Accidenti! Adesso abbiamo anche i decreti fiscali ad personam. Visto che quelli che rischierebbero pare stiano con nomi e cognomi entro un biglietto da visita da quanti pare siano gi esposti potenzialmente al grande rischio di reddito. 

 

Perchè, invece, tralasciando per un istante i video giochi, non si allega una mezza paginetta di decreto che introduce la detraibilità per tutti delle ricevute o fatture richieste a chi le debba?

Perchè così pare di sentire un coro consociato, visto che <l'immane> pensata da ventanni se la tengono in seno maggioranze e minoranze, gli evasori non ci votano...

 

Dal cilindro serale nelle brume del triste 6 settembre italiano vessato emerge anche il coniglio, tra molto altro, dell'aumento dell'IVA. 

Al riguardo, vorrei fare una considerazione che prescinde dal fatto che l'aumento  sia un bene o un male di per sè. Da piccolo imprenditore di terziario so soltanto che ancora una volta questa gestione pubblica vile, colpisce l'economia emersa a favore dell'economia sommersa evasa.

Infatti, da domani, il mio eventuale concorrente diretto della strada accanto, che continui magari ad evadere, vedra ulteriormente ampliato il differenziale illecito di competitività che già aveva su di me che faccio ricevute e fatture. Infatti, pagherò più ai miei fornitori, e pagheranno di più i miei clienti. A favore dell'evasore a cui nulla cambia. A favore di chi evade. E questo grazie allo Stato. Tanto che mi sto chiedendo sempre più spesso: ma ha ancora senso fare piccola impresa entro questa gestione pubblica indecente? e mi trovo a rispondermi sempre più spesso, no, non ha più senso. Bisogna lasciar perdere.

 

A volte quando ascolto queste sceneggiate per i pupi, contro l'evasione con cui le nostre classi dirigenti sono state così bene assieme sino ad adesso, sapete cosa mi trovo a domandarmi sentendo tanti sfrontati sproloqui?

Ma almeno, chi dorme in case regalate a <tradimento>, e chi dorme a case prestate sull'onore, e vi giunge scortato dalla Polizia o dalla Finanza per servizio, si saranno mai chiesti se quelle case, nei loro acquisti almeno, siano state poste in regola col fisco dagli omaggiatori più o meno misteriosi? O si fanno portare dai Corpi dello Stato a vegliare un'evasione non sanata magari ancora adesso? perchè, a volte mi dico che, ad esempio, se qualcuno regala quasi un milione di acquisto mai scoperto di una casa, quel regalo <discreto> rimane tuttavia presumibilmente un'evasione d'acquisto equivalente. Qualcuno l'ha sanata con il Fisco? E ci dormo contento? E ci ridormo anche se me la danno un'altra in uso... se così per caso fosse?

 

Ecco perché, ritengo che, nell'insieme di maggioranza ed opposizione, emerse sostanzialmente solidali, in questo trascorso agosto e inizio settembre si sia consumata una delle più nere pagine di storia parlamentare italiana. Alla quale non porterà alcun conforto il prevedibile tornare ciascuno ai propri ruoli: adesso, a giochi fatti, tu metti la Fiducia ed io, pare ovvio, ti voto contro.

Aver giocato spregiudicatamente con i beni e la vita di sessanta milioni di italiani. Per proprio solo inefficace  tornaconto. Ed in cambio di niente. Perchè senza sviluppo e lavoro, temo smanovreranno ancora, fino a natale ed oltre, sempre più disperati. Fino a quando l'Italia non si darà un'altra intera classe dirigente.

 

UNA RESPONSABILITA' ENORME quella risultata così assunta.

SIA DI CHI L'ABBIA FATTO, DI CHI L'ABBIA LASCIATO FARE DI FATTO INDIFFERENTE, E DI CHIUNQUE L'ABBIA PERMESSO.

del che, ritengo, prima o poi, il popolo italiano, chiederà sicuramente il conto. Democratico e non violento. Ma di licenziamento.

 

 

 
 
 

Ma è proprio cosa buona sostenere anche quello che non si condivide?

Post n°8 pubblicato il 03 Settembre 2011 da MarioStaffaroni

La riflessione che affido al Blog nasce da questi giorni. E dal trapestio che si è potuto osservare sopra la cosiddetta Manovra. Che poi sarebbe più giusto definire La Stangata. Di Tasse. Senza fine e costrutto vero. Vedi condizione attuale degli interessi sui titoli di Sato italiani. PEGGIORATO in corso di manovra.

 

Ma non volevo annotare di questo. Manovra buona o cattiva, non importa adesso in queste note.

Quello che volevo annotare è forse una cosa ancora più Grande che ne emerge: L'ASSENZA IN ITALIA DI UNA VERA OPPOSIZIONE. POLITICA PARLAMENTARE.

 

Prevenzione? Non credo e non ne è l'intenzione. Sono piuttosto i fatti a condurre in questa direzione. 

Un Governo fa una sua Manovra d'emergenza coerente e la fa di sole Tasse. Il parlamento viene mandato all'aria condizionata agostiana del Senato con l'opposizione che la critica, dicendo, però, sbrigatevi a mandarla che ve la lasciamo approvare di corsa...

La maggioranza intanto, e su un Decreto Fiscale, orrore a dirlo soltanto, inizia la sua riffa interna di chi abbusca e chi si salva. Dentro un po di pensione e fuori i redditi alti. Fuori le pensioni e dentro i fantasmi (il contributo degli evasori). dentro i... e fuori l... Seguendo un proprio filo affatto sconclusionato. Vale a dire: Ue ci avete imposto a ferragosto un fuggi fuggi che ci danneggia assai elettoralmente. Adesso, con calma, ce lo rimaneggiamo come ci pare e vi facciamo <fessi e contenti>.

E ne viene fuori un <massacro> ulteriore sulle speranze di crescita italiana che critica Confindustria, CGIL, Chiesa, gli italiani ed italiane, ed i Mercati stessi....

 

E L'OPPOSIZIONE PARLAMENTARE?

In parlamento, seduta, compita e attendente, a ringhiare, questa manovra ci fa schifo ma ve la lasceremo approvare se vi decidete a presentarla. Una buona volta. Che così rimasti senza manovra da approvare non si sa più cosa fare.

E li resta, ringhiosa e mansueta, ad aspettare. Ormai da quindici giorni. Che la maggioranza si decida a presentare la manovra epocale. Di Tasse. Ed è ancora lì. Dopo un cambio, un altro ricambio del cambio. Ad aspettare di far passare con grande tempestività la manovra epocale della maggioranza. Intanto, ha per caso provato, nell'ingannare l'attesa, a far approvare la propria di manovra, magari sfruttando qualche assenza altrui? E QUANDO MAI .

MA IL RUOLO DI UNA OPPOSIZIONE Parlamentare, in democrazia, è proprio' questo?

 

Personalmente non credo. come penso che non lo credano in molti altri. Tanto che il varo della manovra spagnola ha coinciso con l'indizione di elezioni e l'annuncio della uscita CONSEGUENTE di scena del presidente del Consiglio spagnolo.

Quanto agli Usa, penso che non ne sarebbe restato uno rieletto di deputato se l'opposizione loro si fosse incartata in un simile minuetto italiano.

 

Perché allora da noi accade tutta questa melina di squadre dette avversarie parlamentari che si rendono la palla, si scambiano i gagliardetti e le maglie, e se fai gol si scusano di aver sbagliato tiro? ritirando anche fuori la palla dalla porta?

 

LA PRIMA SPIA CREDO LA RIVELI GIA' LA CONTROMANOVRA DELL'OPPOSIZIONE.

La quale si svela però non una visione alternativa di uscita possibile dalla crisi nazionale. Ma piuttosto un <clone> della Manovra di quella del Governo. Nel senso che anche la Contromanovra dell'opposizione risulta fatta in pratica di TASSE. Come l'altra.

Dove si differenziano realmente allora? nella scelta dei soggetti destinati a venire colpiti od esentati dalle rispettive manovre. A seconda dell'insediamento elettorale prevalente di chi propone. La Realtà, che piaccia o meno risulta questa, sentita la Contromanovra.

 

Ma la constatazione delle proposte, e dei comportamenti, apre una constatazione ancora più GRANDE e PIU' SERIA. IN ITALIA EMERGE A QUESTO MODO CHE MANCA L'ALTERNATIVA.

Di proposta e di Governo. Perché la maggioranza e minoranza parlamentare hanno la stessa sostanziale politica economica. Ormai quasi da un ventennio.

 

E così accade che anche questa Manovra - rovinosa quanto inutile - viene affrontata in allegro sostanziale <CONSOCIATIVISMO>. Si, proprio quello già di Dc e Pci. Parolacce nelle piazze a conforto dei reciproci elettori. Poi tanto si sa, che in Parlamento, le cose importanti le concordiamo assieme e assieme in buona parte le coogestiamo anche. L'importante è che non si dica. E ancora meno si sappia.

 

se servano riprove eccone forse alcune.

Una recentissima: guai a metter la fiducia al Senato sopra la Manovra. Così anche la minoranza può magari fare discretissimo shopping di scambio nell'approvazione.... 

 

E riprova ulteriore ormai stabilizzata?

Entrambi gli schieramenti attuali di maggioranza e opposizione sono andati rispettivamente al Governo utilizzando allegramente la stessa legge elettorale che ha sospeso il diritto reale italiano di voto. Avendone abolito la preferenza. Neanche la Russia Sovietica infatti votava su liste bloccate al 100 per cento....

Ma da noi, due maggioranze parlamentari totalmente apparentemente diverse, se la son tenuta entrambe, ed entrambe utilizzata. Il resto sono chiacchiere.

 

La consegenza d'insieme per il Paese Italia risulta disastrosa. Più della manovra.

Emerge infatti che oggi, nel Parlamento italiano, non siede alcuna vera OPPOSIZIONE ALTERNATIVA alla politica economica italiana attuale. Anche se si finge che ci sia. Confondendo soltanto in questo modo, però, ulteriormente la pubblica opinione che vuole cambiare veramente.

Infatti: Prende il Governo l'attuale Opposizione? Bene.

Che cosa cambia? solo l'uscita di Berlusconi da presidente del Consiglio? pare un po poco per un paese che deve riformarsi quasi in tutto.


Allora accade che in Israele, è stata questa la molla a scatenare la riflessione personale in corso, si preparano un milione di persone per gridare nelle piazze <il popolo pretende anche giustizia sociale>. E nessuno si meraviglia in Israele ed altrove che possa accadere.

Un sindacato propone scipero generale in Italia e la sua discesa in piazza ed i consoli consociati a storcere concordi in naso: non si protesta contro le manovre. Si approvano o si lasciano approvare...


Che voglio concludere?

Che noi italiani ed italiane ci troviamo dinanzi ad una serissima decisiva scelta tutta nostra: Ci rifacciamo da soli alternativa e relativo schieramento parlamentare. E su questo gruppo dirigente totalmente nuovo impostiamo la virata. O sarà solo tempo perso oscillare a destra e a manca...

Quell'attuale 40% di connazionali che dai sondaggi risultano indecisi o intenzionati a non votare - la maggioranza relativa dei aventi diritto di voto, per inciso -  sono già il cuore di una possibile grande democratica virata alternativa. Perché hanno già rifiutato il gioco delle parti italiano. 

Perché sarà forse a  volte più grigia, e a volte più rosa. Ma rimarrà sempre incommestibile la solita insipida rapa della politica economica nazionale consociata.

 


 

 

 

 

 

 

 
 
 

Quello che a noi italiane ed italiani non si dice su

Post n°7 pubblicato il 19 Agosto 2011 da MarioStaffaroni

Oggi mi è capitato di leggere su La Stampa un articolo che richiamava un recentissimo editoriale di DIE WELT sulla nostra situazione nazionale.

Quello che vi si può leggere, di opinioni dirette, e non interpretate, dell'Europa su di noi e l'attuale situazione nostra nazionale, mi è parso non solo decisamente rilevante. Da voler condividere anche in questo post. Infatti l'editoriale del giornale tedesco, anche se severo nei tratti, si muove dentro una confermata amicizia all'Italia. 

Mi è apparso però opportuno condividerla questa conoscenza di amichevoli dirette opinioni dell'<Europa> su di noi, perchè in queste settimane di indecente trapestio sopra una <manovra> indecente già di per sè, ritengo sia stata compiuta una operazione di mistificazione da parte di una classe dirigente nostra apparsa allo sbando.

Pur di non assumersi la responsabilità di scelte proprie tutte consapevoli e volontarie, ci si è provati a riparare dentro l'alibi del <non l'avremmo mai voluto fare...ma ce lo impone l'Europa...>.

 

In questo modo, ipocrita quanto vile, rimbalzato dall'informazione prevalente autorefenziale come i Documentari Luce, non si è esitato a provare di indirizzare la reazione nazionale alla grande <manovra> contro un sentimento europeista il quale ha sempre caratterizzato l'Italia. Pur di sfuggire alla collera più che giusta di una nazione stanca ed esasperata.

 

L'editoriale di DIE WELT permette di vedere direttamente quale sia l'opinione effettiva dell'Europa sulla nostra attuale situazione. E che cosa veramente l'<Europa> ci chiede.

 

Da La Stampa del 19 agosto, pag.11

 

La stampa tedesca

"Per l'Italia il vero ostacolo è il governo che non decide"

Chi sta cercando di salvare l'Italia con la terapia degli eurobond non fa altro che rovinare il futuro del Paese. La classe politica di Roma è disposta a lavorare alle riforme solo se si trova sotto forte pressione. E' l'analisi in un duro editoriale dal titolo "Il valore della crisi" apparso ieri su Die Welt, il quotidiano tedesco più vicino alla Merkel.

Il commentatore consiglia al governo italiano di non aspettare gli aiuti di Francoforte e di rimboccarsi le maniche e fare finalmente i compiti. Quali? L'elenco è lungo e parte dall'abbattimento degli ostacoli alla crescita - tutti noti da decenni - fino alla necessità di alleggerire la burocrazia. 

<<Tutte misure che non richiedono investimenti>> osserva l'autore: <<Basta "solo" volontà politica e voglia di arrivare fino in fondo>>. (...)

 

<<E' vero che le misure per migliorare la competitività mostreranno i propri frutti soltanto tra alcuni anni e bisognerà aspettare del tempo per vedere affluire capitali nelle casse dello Stato. Ma ora sui mercati obbligazionari si sta trattando qualcosa che va oltre i numeri dell'attualità: il futuro>>.

L'articolo si sofferma a lungo sul più grande ostacolo alla crescita che dice l'autore, <<è lo stesso Stato, che spaventa gli investitori e intralcia l'economia del Paese.>>

 

(...)

<<Per questo motivo l'Italia si trova agli ultimi posti nelle classifiche delle economie mondiali. Chi è così folle da investire lo stesso nel Belpaese si ritrova a sostenere un prelievo complessivo sugli utili che è del 68,6% contro il 435 dei Paesi Oecd.

Da decenni l'Italia fa scappare i propri imprenditori all'estero e allo stesso tempo spaventa quelli stranieri che vogliono investire. Non stupisce quindi che l'economia italiana sia ferma da un decennio, ormai.>>

(da Die Welt /La Stampa del 19 c.m. pag.11, di S.R.)

 

Questo dunque risulta l'effettivo <ce l'impone l'Europa>. In un linguaggio diretto sconosciuto al dibattito italiano che nasconde il suo sostanziale monopartitismo dentro un più confortevole <ce l'impone l'Europa>. 

L'Europa, dalla voce amica tedesca di Die Welt, in realtà ci sta chiedendo: fate finalmente riforme, modernizzatevi, usatte proprio la crisi per farlo e crescete....

 

Qualcuno ha mai visto o sentito messaggi come questi venuti dall'Europa sulla prevalente Informazione nazionale? Basterebbe da solo un articolo come quello di Die Welt per richiamare dalle <ferie> i programmi di approfondimento di Rai canone. Ma non accade.

 

La nostra politica sfrantuma intanto 40 milardi di sacrifici italiani in un indecente balletto a mollare il cerino accesso all'ultimo che resta della fila .... mentre balbetta <è crisi mondiale>.. <non ci possiamo far niente>...>altrimenti ce lo dice tutta Europa che siamo i più bravi a tenere i conti>....

 

Adesso forse si capisce anche meglio perchè si sia mantenuta SEGRETA una Lettera della Bce al Governo di uno Stato mebro definendola <confidenziale>. Senza che nessuno abbia preteso, fuori la lettera, che in Democrazia non ci sono segreti dinanzi alla pubblica opinione.

Perchè se la Lettera conteneva consigli appena simili a Die Welt, leggerla, spegnere la luce ed indire le elezioni sarebbe stato quasi naturale....

 

In fondo appare molto più leale quella che è stata la reazione della politica spagnola alla sua recente crisi del Debito Pubblico loro: QUESTO E' IL NOSTRO NUOVO CANDIDATO A PREMIER, QUESTA E'LA DATA DELLE ELEZIONI ANTICIPATE PER PERMETTERVI DI DECIDERE CON IL VOTO. Portate pazienza ancora un poco che ce ne andiamo da soli....

 

 

 

 

 

 
 
 

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