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Sant'Agata dei Goti piange il carabiniere ucciso «Tiziano sei morto come un eroe»

ANT'AGATA DEI GOTI. Morire al servizio dello Stato durante lo svolgimento del proprio rischioso lavoro. È la sorte che è toccata ieri pomeriggio, dopo le 17, al carabiniere santagatese Tiziano Della Ratta nella confinante città casertana di Maddaloni nello sventare un tentativo di rapina alla gioielleria Ogm in via Ponte Carolino, spesso nel mirino dei malviventi. Al termine del conflitto a fuoco sul selciato è rimasto, purtroppo, Tiziano. Tiziano con la sua voglia di vivere, con la sua allegria, il suo senso del dovere. Tiziano Della Ratta era nato nel 1978 a Sant'Agata, si era diplomato presso l'Istituto professionale agrario di Dugenta e da pochi anni aveva sposato la 31enne Vittoria Iannotti, una delle tre figlie del gommista Mario di contrada San Pietro. Ad agosto era nato suo figlio Alfonso, chiamato così - come vuole la tradizione - in onore del nonno, Alfonso. Della famiglia fanno parte la madre Antonietta, il fratello Angelo (ragioniere, dipendente di una banca) e la cognata, insegnante, tutte abitanti in contrada Fagnano-Suviano. Ed è in questa località che Tiziano e Vittoria risiedevano, a costo di enormi sacrifci economici ma con tanto entusiasmo, per completare i lavori della propria nuova abitazione, dove sarebbero andati a vivere. Nella frazione di Traugnano risiedevano soltanto momentaneamente, in locali di proprietà del padre di Vittoria, posti nella parte più alta della zona, in attesa dell'ultimazione della casa posta nei pressi di quelle del padre e del fratello. Sull'inferriata della scala di accesso all'abitazione sono ancora visibili i festoni azzurri per la festa di battesimo di Alfonso. L'ultima occasione di festa familiare era avvenuta proprio giovedì scorso, con la laurea della cognata Rosalba presso il Suor Orsola Benincasa. «Siamo ancora increduli - afferma affranta la zia, Marianna Mauriello. Tiziano era un ragazzo d'oro in tutti i sensi. Sempre disponibile in qualsiasi evenienza, gentile, era benvoluto da tutto, sia nel luogo di lavoro, che a Sant'Agata». «Per noi sarà sempre il nostro eroe, dal cuore d’oro» dicono i vicini. L'agognato avvicinamento a casa, dopo tanti anni trascorsi a Roma, si è rivelato, purtroppo, fatale. Maddaloni dista appena una 15 di km ed è raggiungibile nel giro di un quarto d'ora. «Esprimo a nome della città, del consiglio comunale e della giunta - dichiara il sindaco Carmine Valentino, assente da Sant'Agata per impegni istituzionali - il cordoglio profondo alla famiglia di Tiziano Della Ratta. Sono profondamente scosso da questa tragedia che colpisce l'intera comunità di SantàAgata dei Goti. Tiziano ha onorato fino in fondo la sua dedizione per l'Arma dei Carabinieri. Nel giorno dei suoi funerali, lo onoreremo proclamando il lutto cittadino». Decisione confermata anche dal vicesindaco Mario Maddaloni: «Sarà una giornata triste per l’intero Sannio e la nostra comunità. Sarà proclamato il lutto cittadino nella giornata delle esequie». Il Commissario Straordinario della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, a nome personale e del Sannio tutto, ha espresso «il profondo e sentito cordoglio per la tragica scomparsa del valoroso Milite Tiziano Della Ratta, caduto nell'adempimento del suo dovere a Maddaloni nel tentativo di contrastare una rapina». Cimitile ha inviato un messaggio di condoglianze alla Famiglia Della Ratta e, attraverso il sindaco, all'intera comunità di Sant'Agata de Goti, città natale del Caduto. Infine Cimitile ha espresso tutta «la sua solidarietà e vicinanza all'Arma dei Carabinieri, sempre fedele alla sua missione di servizio alla legalità».