becksandthecity

MA CHE MUSICA MAESTRO

La musica, mi son reso conto con anni di esperienza, è un
elemento fondamentale che segna il discrimine tra i single a vita e quelli che
comunque e dovunque sono destinati a guzzare. Ieri sera sono andato a una festa
e ho scoperto che in questo periodo i Subsonica sono da ascoltare. Almeno
guardano le poche tipe presenti non ce n’era una che non si estasiasse sentendo
la voce metallica del cantante torinese.

La mia lotta con la musica inizia però molto più in là. Per
la precisione verso i 14 anni quando scopro i cantautori e il rock anni ’70,
tipo gli Zep, i Deep, gli Stones e altre simili amenità. Ecco questo è il passo
fondamentale per non trombare e sembrare un nonno alle giovinette che vestite
con scaldamuscoli rosa e anfibi vanno a ballare alla disco, rigorosamente techno,
della domenica pomeriggio. E non provateci nemmeno a buttarla sull’intellettuale.
Non funziona e non si becca. E’ una palla che hanno inventato gli
intellettuali, che purtroppo hanno il monopolio della letteratura e dell’informazione.
Se lo lasciassero ai truzzi le cose andrebbero senza dubbio meglio. Questa
sensazione la spiegava abbastanza bene un amico di Sondrio. Diceva: “Se io
passo in macchina e incontro una modella che fa l’autostop. Se la carico in
auto e l’autoradio diffonde i Cccp o i Csi come minimo quella scende al volo. A
meno che non le procuri eccitazione “Ci fottono i preti i pope e i Mullah l’Onu
la Nato la Civiltà. Bella la vita dentro un catino bersaglio mobile di ogni
cecchino”.

Ps quando vado a sentire un tributo a De Andrè e incontro
una delle ex tamarre che stanno in prima fila con occhiali a fare le
intellettuali ho sempre l’istinto di prenderle a calci.