Un blog creato da lucarossi82 il 11/06/2009

Bloggo blogghino

L'attualità dal mondo - Disinformazione progressiva

 
 
 
 
 
 

NUOVO SERVIZIO MAIL BLOGGO BLOGGHINO!

Volete segnalarci qualsiasi cosa? Volete comunicare con noi? Bene! Da oggi è disponibile l'indirizzo mail del presente blog! Scrivete a: bloggoblogghino@libero.it

Leggeremo ed eventualmente commenteremo le Vostre mail in 48 ore!

 
 
 
 
 
 
 

RISOLUZIONE BLOG

La risoluzione di questo blog è superiore alle impostazioni standard 1024x768; si consiglia di utilizzare monitor wide con risoluzione 1440x900 o superiori. Se non si visualizza correttamente la pagina, Vi prego cortesemente di segnalarlo. Grazie.

 
 
 
 
 
 
 

TAG

 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

 
 
 
 
 
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 

NEWS IL SOLE 24 ORE

Get the Il Sole 24 ORE: finanza, economia, esteri, valute widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 
 
 
 
 
 
 

ANDAMENTO INDICI DI BORSA

Andamento indici borsa

 
 
 
 
 
 
 

NEWS REPUBBLICA

Get the La Repubblica.it » Homepage widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)

 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

COUNTER

 
 
 
 
 
 
 

 

 
« Nato pollo ogm resistent...Cause rivolta Tunisia, s... »

I sistemi monetari di Andrea Mensa (inedito)

Post n°5498 pubblicato il 13 Gennaio 2011 da lucarossi82
 

I sistemi monetari.

Trattando del denaro ho già accennato ad essi, mentre ora voglio sviluppare più adeguatamente l'argomento.

Di quelli maggiormente menzionati e conosciuti nel mondo occidentale ne spiccano 3, benché ormai solo più uno di essi sia in vigore in tutti i maggiori paesi.

Si tratta del sistema aureo, di quello con riserva al 100% e l'ultimo , quello a denaro "fiat" ovvero creato dal nulla.

Di essi descriverò vantaggi e svantaggi, visto che pur essendo l'ultimo applicato normalmente, il primo, o al massimo il secondo è quello sponsorizzato dagli "austriaci" che nel sistema monetario diverso da quello da loro suggerito, imputano tutti i mali odierni.

 

SISTEMA AUREO

Così definito dal fatto che il denaro è costituito da monete di metallo prezioso, oro o argento nell'antichità, o anche, oggi, potrebbe essere di altri metalli rari.

La sua caratteristica principale è che esso imposta gli scambi come baratti, avendo ciò che viene usato come denaro, un suo valore intrinseco.

Non "dovrebbe" necessitare di alcuna gestione, oltre al conio, dato che il valore di tale denaro verrebbe stabilito dal mercato stesso, sulla base della quantità di metallo prezioso disponibile e dalla necessità di "rappresentare " le varie merci.

Il valore di una moneta quindi, sarebbe determinata dal desiderio di averla, e quindi legata alla sua rarità, indipendentemente dal suo rapporto con altri beni, proprio perché in un baratto varrebbe il confronto del suo valore con la merce con la quale verrebbe scambiata, ed indipendentemente dal tipo e dalla quantità di merci con la quale la si potrebbe scambiare in futuro.

Essa, quindi è un bene in se, più che una attestazione di credito, e non un qualcosa che mi da diritto di avere merci in cambio per un certo valore.

Se otterrò dei beni in cambio di essa, sarà solo perché qualcuno avrà da offrirmi in cambio qualcosa che per me valga di più, ma che per lui vale meno della moneta stessa.

L'obbligo di accettare del denaro in pagamento è legato solo al "corso legale" tipico del denaro "fiat" e non di quello che si "difende" da solo.

Vediamo quindi, ora, i principali pregi e difetti di tale sistema monetario.

La prima cosa che balza evidente è che non necessita più di alcuna gestione.

Come baratto, il suo valore è determinato di volta in volta dal desidero di possederlo delle persone, raffrontato al desiderio di possedere quei beni che possono esser scambiati con esso.

Quindi non serve, ad esempio una banca centrale.

Infatti l'interesse sarà stabilito solo dalla necessità di compensare il risparmio.

Più ci sarà risparmio e più ci saranno "capitali" disponibili, e quindi la loro ampia offerta ne farà diminuire il prezzo, ed al contrario lo innalzerà quando poco risparmio li renderà rari.

Un altro effetto sarà l'inversione del paradigma cui siamo abituati.

Ovvero PRIMA occorrerà risparmiare, POI saranno disponibili i capitali.

Se si pensa poi, che in simile ambiente il risparmio vorrà anche dire rarefare il denaro in circolazione, sarà chiaro come esso, risparmio, avrà una forte valenza deflattiva, dato che a parità di merci (beni vendibili) sarà disponibile meno denaro.

Questo fatto rischia però di avviare dei processi difficilmente controllabili quale l'emissione di denaro alternativo.

Chi ha vissuto l'epoca in cui la Zecca di stato venne trasferita, e pertanto per più di un anno non coniò monete, ricorda come, con il contemporaneo avvento dei vari distributori automatici, divennero rare le monete da 50, 100, 200 lire. Il disagio causato da tale carenza venne ovviato dalle banche che emisero dei piccoli assegni circolari, per tali tagli, cioè da 50 , 100, 200, 300, lire ed anche più stravaganti tipo 150 o 250 lire . essi sostituirono nei "resti" le monete ormai divenute introvabili, perché raccolte dai gestori dei distributori automatici che le davano appunto per chi le usava in tali apparecchi.

I primi mesi vide entrare in circolazione una coloratissima e variegata quantità di tali mini-assegni, provenienti da ogni parte d'Italia. Il buffo è che entrarono in circolazione anche un mucchio di tali mini-assegni di banche inesistenti. Fu una pacchia per i falsari che sbizzarrirono la loro fantasia nel creare nomi di banche del sud , del centro e del nord, ma tutte ovviamente inesistenti. Il colmo è che tali falsari, non poterono nemmeno esser perseguiti in quanto non avevano falsificato nulla, ma avevano creato in fin dei conti pezzi di carta paragonabili al denaro del monopoli. Polli coloro che, quando infine le monete ritornarono sul mercato, si ritrovarono in tasca una quantità di tali mini-assegni, che ovviamente, nessuna banca ritirava. Però fu la gioia dei collezionisti.

Ma questo per dire come, un mercato che veda ridursi eccessivamente la ragione di scambio, reagisca, creandone di alternative.

E come l'esperienza ha insegnato, in tal caso è poi veramente difficile distinguere attestati, buoni, pagherò, o quant'altro che rappresentino un reale valore , da quelli che soltanto lo simulano.

Un altro problema delle monete auree, oggi, con le tecnologie e la facilità di creare macchinari ad hoc, è la possibilità di falsificazione. Assolutamente possibile creare stampi dalle monete autentiche, e con un piccolo maglio crearne con metalli simili ma meno nobili, ed a proposito ricordo che persino i good delivery, ovvero i lingotti standard detenuti nelle banche centrali ed usati nel commercio dell'oro, sono stati falsificati con tungsteno ricoperto d'oro, metallo che ha lo stesso peso specifico dell'oro, ma costa sul mercato circa un centesimo dell'oro, ed i cui falsi , prodotti con tale metallo si possono identificare solo mediante carotatura ( operazione consistente nel fare un prelievo dall'interno dell'oggetto, mediante foratura).

Altro modo di falsificare monete è quello di "alleggerirle" o limandone la superficie e imprimendo nuovamente l'immagine, oppure limandone la circonferenza e riproducendo la zigrinatura. Quest'ultima operazione assolutamente "casalinga".

In conclusione, oggi, le tecniche antifrode sono infinitamente più sicure nella produzione delle banconote che non nelle monete.

Ma un altro inconveniente, dovuto alla scarsità di oro per tale uso, sarebbe l'innalzamento del suo valore.

Se oggi un grammo d'oro vale all'incirca come 10 kg di pane, tale scarsità potrebbe elevarne il valore a 50Kg o più. Come giustamente sostengono gli "austriaci" non ci sarà mai "scarsità di oro" in quanto la scarsità verrebbe sempre compensata da un aumento del suo valore, peccato che oggi, rispetto ai tempi in cui tali sistemi monetari erano applicati, l'oro venga usato pure dall'industria.

Non parlo della gioielleria, in quanto un aumento del valore dell'oro porterebbe ad un aumento dei gioielli, ma la tesaurizzazione fatta con essi non ne soffrirebbe, maggiore costo del gioiello, maggiore valore tesaurizzato, ma dell'industria, elettronica in primis, che usa l'oro per alcuni contatti critici o in alcuni tipi di circuiti integrati.

Ogni prodotto che usasse tale metallo al suo interno, subirebbe un aumento di costo proporzionato alla quantità di metallo usato al suo interno.

In compenso le banche centrali diventerebbero inutili, in quanto i tassi di interesse si genererebbero automaticamente sulla base della quantità di risparmio e dalla domanda di capitali, mentre nessuno dovrebbe mai controllare la quantità di liquidità, perché funzione solo della quantità di oro ( o argento, o altri metalli rari) disponibile per il conio di monete.

Le banche , inoltre, diventerebbero solo dei depositi, che potrebbero operare prestiti solo dietro espressa volontà del risparmiatore di accettare la non disponibilità del proprio risparmio per tot tempo.

Il risparmio, come ho detto, verrebbe compensato dalla richiesta di capitali, più o meno alta, mentre i capitali disponibili potrebbero assumere dei costi anche elevati, in funzione proprio della disponibilità.

 

SISTEMA A RISERVA DEL 100%

A mitigare la possibilità di falsificazione il sistema a riserva 100% permetterebbe di mettere in circolazione banconote, decisamente più difficili da falsificare.

In tale sistema l'oro, o altri metalli o diamanti, o oggetti di valore accertato e condiviso, potrebbero essere conservati presso una "banca centrale" e le banconote venire emesse solo con copertura al 100% del loro valore con ciò che fosse depositato nei caveau.

In questo sistema, ogni persona potrebbe sempre recarsi presso la banca centrale ed ottenere oro, argento o quant'altro in cambio di banconote, e questo perché la riserva equivarrebbe al 100% al valore delle banconote in circolazione.

Per tutto il resto sarebbe del tutto simile al sistema sopraccitato, ad esclusione della fiducia che sarebbe necessaria per credere che tale banca non emettesse nemmeno una banconota oltre al valore conservato.

Fiducia assai difficile da verificare in quanto solo la banca saprebbe quanto denaro cartaceo sarebbe effettivamente in circolazione, pertanto quale valore dovrebbe esserci a sua garanzia.

La verifica infatti richiederebbe o una emissione in sostituzione delle vecchie banconote, in modo da accertare quante ne verrebbero restituite in cambio delle nuove, o un ritiro totale delle banconote stesse.

Solo in questo caso si potrebbe accertare eventuali falsificazioni molto accurate delle banconote.

 

SISTEMA DI DENARO "FIAT" OVVERO CREATO DAL NULLA.

Infine abbiamo il sistema in uso attualmente, ovvero quello del denaro creato dal sistema bancario.

Premetto che non mi soffermerò ora sui meccanismi che permettono la creazione di tale denaro, dei rapporti tra banche centrali e commerciali, delle obiezioni che alcuni sollevano circa l'inesistenza del denaro per gli interessi. Di tutto ciò tratterò ampiamente quando descriverò il sistema bancario e la sua operatività, mentre per ora mi limito ai principi su cui opera tale sistema.

La prima cosa importante da dire è che il sistema bancario (banca centrale, banche commerciali, banche d'investimento , ecc...) che considero nel suo complesso, impresta il denaro che emette.

È denaro che non ha un valore intrinseco, ma è solo un MEZZO per facilitare gli scambi.

Il suo valore non è dato dal contenuto, dal materiale con cui è fatto, ma unicamente dal fatto che se oggi lo accetto in cambio di beni che offro, domani lo potrò spendere a mia volta, in cambio di altrettanto valore

Di altre merci, presso altri individui.

Dato che viene immesso nel mercato mediante dei prestiti, ogni banconota che esce dovrà rientrare in banca dopo un certo tempo.

Il proprietario di tale denaro, è quindi la banca che lo emette, mentre tutti coloro che lo accettano ne diventano titolari di un "diritto d'uso".

Essendo quindi importante il valore di tale "diritto d'uso" è assolutamente ininfluente il valore dell'oggetto che lo attesta.

Faccio un esempio di ciò che accade nella realtà.

Tizio chiede alla banca 1000€ la quale gli concede il prestito dandogli 10 banconote da 100€ ciascuna.

Il valore di tali banconote è di pochi centesimi, ma Tizio le spenderà acquistando beni per 1000€, non per i pochi centesimi del valore della carta. In questo modo il "diritto d'uso" è passato a chi ha intascato il denaro, il quale lo spenderà in modo analogo verso altri individui, fino a che, prima dello scadere del prestito Tizio dovrà creare dei beni, o fornire lavoro, per esser pagato contali banconote ( o di pari valore)

Allora riporterà i 1000€ alla banca, ma NON merci per il valore di 1000€, ma quelle stesse banconote ( o analoghe) che aveva ricevuto.

Ora mi pare evidente che in tutto questo movimento, il valore intrinseco delle banconote, non è mai interessato a nessuno, perché esse sono solo state il supporto per testimoniare quel diritto d'uso di 1000€.

Solo tale valore ha sempre e solo interessato tutti coloro che sono stati coinvolti in tali scambi.

Ricordo che il discorso interessi, ed il denaro per pagarli, lo tratterò in seguito.

Il paradigma operante in questo sistema è che a chi servisse denaro PRIMA lo riceve (in quanto può venire creato) e DOPO deve risparmiare, o comunque raccoglierne quanto basta per renderlo.

In tale modo, un investimento, non contrae mai, anzi al contrario aumenta, la massa monetaria circolante.

In tal modo , anzi, più prestiti vengono fatti, più denaro entra in circolazione, relegando il risparmio ad un tempo posteriore all'investimento.

Questo fatto "droga" l'economia, mettendo in circolazione una grande quantità di denaro.

Gli unici modi di tenere sotto controllo una emissione di denaro teoricamente illimitata, è quello di agire sui tassi di interesse, alzando i quali si scoraggia la popolazione a chiedere prestiti, ed anche limitando mediante un semplice ordine della banca centrale, la quantità di denaro che le banche commerciali possono creare.

Tale attività di controllo della liquidità non di semplice attuazione consiste nel dosare la quantità di denaro circolante in modo tale che, considerato un certo periodo (ad esempio un mese) la quantità di denaro destinata agli acquisti moltiplicato il numero di volte che lo stesso denaro verrà usato, equivalga al valore delle merci acquistate in quel mese. Il numero di volte che lo stesso denaro verrà usato nell'arco del mese sarà tanto maggiore quanto poco sarà il tempo che resterà nelle tasche della stessa persona.

Questo perché dato che il denaro speso per acquistare le merci, deve equivalere al valore delle merci stesse, e dato che i venditori sono anche a loro volta acquirenti di altre merci, meno il denaro viene trattenuto in tasca da chi ne entra in possesso, e meno ne occorre.

È un concetto più difficile a dirsi che a comprenderlo.

Tale fattore si chiama "velocità di circolazione" e normalmente compensa piccole mancanze di denaro, appunto aumentando come velocità.

Attenzione al fatto che io ho menzionato il denaro "destinato all'acquisto delle merci", perché un'altra destinazione normale è il risparmio, ovvero il suo accumulo.

Infatti tutto il denaro risparmiato, e quindi non speso, esce temporaneamente dalla circolazione, nel senso che non rappresenta più per un certo periodo un "mezzo di scambio" ma costituisce una "riserva di valore", ovvero un mezzo, per chi lo possiede, di rimandare ad un eventuale domani il suo uso come mezzo di scambio.

Questo fatto è molto importante ai fine di determinare quanto denaro occorra che ci sia in circolazione affinché nel mercato delle merci non ne affluisca più del necessario, perché se il denaro disponibile è superiore al valore delle merci, si crea tensione sui prezzi e quindi inflazione, ma se ne è molto minore crea difficoltà proprio ai commerci, aumentando prima la velocità di circolazione, poi finendo nell'emissione di denaro alternativo ( già descritto sopra per altri motivi).

Un altro particolare di tale denaro è che è propedeutico all'uso del denaro elettronico.

Finora ho parlato di denaro, ed il lettore giustamente lo ha inteso come "banconote" perché volevo rimandare la distinzione ad ora, che ho già illustrato gli altri meccanismi.

Il dato al quale fare riferimento come denaro è l'aggregato monetario M1 definito come la somma di tutte le banconote in circolazione più conti correnti e conti postali.

Un altro modo di definirlo è "immediatamente spendibile", in quanto per una persona che voglia acquistare una merce, pagarla con banconote, o con un assegno, o con un bonifico, non cambia nulla ne per il venditore ne per l'acquirente. Nessuno di tali sistemi rende diverso il risultato di trasferire valore da una persona all'altra.

L'unica differenza è che, mediante banconote, ad operare il passaggio è la persona stessa, mentre negli altri modi, il passaggio avviene per interposta persona ( la banca) che opera il passaggio effettivo su ordine dell'acquirente che deve pagare.

Nella trattazione delle banche mostrerò come per la banca sia perfettamente indifferente permettere al cliente di prelevare banconote, per spenderle, oppure movimentare direttamente il suo conto corrente, tanto quanto è indifferente al cliente usare un sistema piuttosto che un altro ( della serie che pagato l'acquisto non è globalmente ne più ricco ne più povero).

E questo è quanto ogni persona verifica ogni santo giorno.

Ultimo particolare è che le banconote versate in banca, smettono di essere conteggiate, non essendo più considerate in circolazione.

E questo per la semplice ragione logica che se così non fosse quell'aggregato M1 che misura quanto denaro è spendibile in un cero momento, verrebbe alterato ad ogni deposito o prelievo di banconote, essendo la somma delle banconote,appunto circolanti, e dei conti .

Quando si versa, si toglie dalla circolazione delle banconote e si aumenta il conto dello stesso valore, ed altrettanto, al contrario, quando si preleva.

L'uso del denaro elettronico è quindi esattamente equivalente a quanto si fa già oggi con assegni o bonifici, pertanto il suo uso non comporta alcuna modifica del "sistema".

Riservandomi di trattare sia il discorso interessi, che i meccanismi di creazione del denaro a quando tratterò del sistema bancario, penso di aver illustrato pregi e difetti dei più noti sistemi monetari.

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 
 
 
 
 

PREZZO PETROLIO

Get the Pannello del petrolio widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ostunininnanannadgl0eleonora.garittaarianna.tassone1cecchetti60dariosarigumako58matelettronicaenzobenzolobenedettabarbagalloviolanaveluiginos2006luboposaulogiovannaamistad.siempre
 
 
 
 
 
 
 

PREVISIONI METEO ITALIA OGGI

Previsioni per Oggi

 
 
 
 
 
 
 

PREVISIONI METEO ITALIA DOMANI

Previsioni per Domani

 
 
 
 
 
 
 

PREVISIONI METEO ITALIA DOPODOMANI

Previsioni per Dopo Domani

 
 
 
 
 
 
 

GUIDA SEMPRE CON PRUDENZA...

 
 
 
 
 
 
 

TERREMOTI,SISMA,CALMITà IN DIRETTA

 
 
 
 
 
 
 

PRIME PAGINE DEI GIORNALI ITALIANI ONLINE

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963