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Messaggi del 10/04/2018
Post n°1586 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte: Internet Joseph Goebbels (Ministro della Propaganda del regime nazista) fotografato durante un discorso a funzionari del Ministero che si occupavano della stampa e delle arti. Berlino, Germania, novembre 1936. - DIZ Muenchen GMBH, Sueddeutscher Verlag Bilderdiens Nel 1933, il Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels cominciò il cosiddetto "allineamento della cultura", con il quale adeguare agli obiettivi nazisti tutta la produzione artistica del paese. Il governo cominciò quindi con epurare le organizzazioni culturali dai dipendenti ebrei e da coloro che venivano ritenuti politicamente o artisticamente sospetti. Le opere di autori tedeschi di fama mondiale come Bertolt Brecht, Lion Feuchtwanger e Alfred Kerr vennero bruciate durante una cerimonia organizzata a Berlino per distruggere libri ritenuti pericolosi. A partire dal settembre 1933, un Gabinetto per la Cultura del Reich (che comprendeva l'Ufficio per la Produzione Cinematografica, quello per la Musica del Reich, quello per il Teatro, quello per la Stampa, quello per la Scrittura e, infine, quello per le Arti e per la Radio) cominciò a controllare regolamentare ogni aspetto della produzione culturale ed artistica tedesca. Inoltre, gli studiosi tedeschi di Estetica cominciarono a sottolineare il valore propagandistico dell'arte e a celebrare contemporaneamente concetti quali l'eroismo della guerra, l'Arianesimo e la cultura contadina. Tale ideologia era in stridente contrasto con l'arte moderna, fortemente innovativa; di conseguenza, forme come la pittura astratta vennero ritenute forme "degenerata", o "arte e cultura bolsceviche". Per quanto riguarda l'architettura, i Nazisti costruirono edifici monumentali in uno stile sterilmente classico che mirava a trasmettere il senso della "grandezza" del nuovo movimento politico. In letteratura, invece, essi promossero le opere di scrittori come Adolf Bartels o Hans Baumann - poeta della Gioventù Hitleriana - e crearono una "lista nera" per facilitare la rimozione dalle biblioteche pubbliche dei libri definiti "inaccettabili". A parte la letteratura ispirata alla cultura contadina e ai romanzi storici centrati sul Popolo (Volk), le autorità tedesche addette agli affari culturali promossero i romanzi che parlavano di guerra, in modo da preparare la popolazione all'ormai prossimo conflitto. La "promozione artistica" (un termine generico coniato per sostenere le arti e gli artisti) si estendeva anche ai film. Finanziata fortemente dallo Stato, l'industria cinematografica rappresentava uno strumento molto importante per la propaganda, e film come "Trionfo della Volontà", di Leni Riefenstahl, o "Quex e la Gioventù Hitleriana" servirono a celebrare il Partito e i giovani nazisti di fronte a un pubblico molto vasto. Altri film, come "Ich klage an", giustificavano invece il programma Eutanasia, mentre "Jud Suess" e "Der ewige Jude" ("L'Ebreo Errante") perpetuavano gli stereotipi antisemiti. In campo musicale, i Nazisti promossero le opere di compositori tedeschi come Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven, Anton Bruckner e Richard Wagner, mettendo invece al bando l'esecuzione di lavori di artisti "non Ariani" come Felix Mendels- sohn e Gustav Mahler. Adolf Hitler, poi, si recava regolarmente all'Opera così come al Festival di Bayreuth, che veniva organizzato per celebrare Richard Wagner. Infine, i Nazisti diffusero canzoni e marce dal forte carattere nazionalista, per rafforzare ulteriormente l'indottrinamento ideologico delle masse. Infine, le compagnie teatrali si dedicarono alla messa in scena delle opere dei grandi autori tedeschi come Goethe e Schiller, così come dei drammi Nazional-socialisti, mentre, allo stesso tempo, i Nazisti fecero costruire grandi anfiteatri all'aperto per alimentare ulteriormente l'idea di un unico Popolo e il senso di comunità nazionale (Volksgemeinschaft),. La promozione di una cultura "Ariana" e la soppressione di altre forme artistiche rappresentarono insieme un altro dei tanti strumenti con i quali i Nazisti cercarono di "purificare" la Germania. |
Post n°1585 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte: Internet Gli asteroidi (chiamati anche "pianetini") sono piccoli corpi celesti simili, per composizione, ad un pianeta. In genere sono costituiti da un diametro inferiore al chilometro, e non hanno una forma sferica, come molti pensano. Gli asteroidi fatti di ghiaccio sono chiamati anche comete, mentre quelli fatti di roccia sono generalmente residui di comete che hanno perso lo strato di ghiaccio. Gli astronomi pensano che gli asteroidi siano infatti parti di roccia e di ghiaccio che non sono stati incorporati dai pianeti durante la formazione del Sistema solare. Gli asteroidi possono avere anche dei satelliti, sebbene molto piccoli e per la maggior parte si trovano nella cosiddetta fascia principale degli asteroidi, una zona molto densa di pianetini tra Marte e Giove. Gli asteroidi tuttavia possono anche avvicinarsi alla Terra, per questo è bene monitorarli. Un big bang c'è già stato! In un video, la Nasa spiega come gli scienziati dell'agenzia governativa per il programma spaziale degli Stati Uniti, riescano a scoprire e monitorare gli asteroidi che si avvicinano al nostro pianeta. Per prima cosa, gli astronomi della Nasa monitorano il cielo e i corpi celesti tramite apposititelescopi; quando il confronto fra più immagini scattate nello stesso punto ma in momenti diversi, mostra il movimento di un corpo celeste, i computer controllano la sua posizione e lo confrontano tramite un database di oggetti conosciuti e catalogati. Se non c'è alcuna corrispondenza nel database, il corpo celeste sconosciuto viene inserito in un elenco di oggetti da confermare; se il corpo celeste sembra viaggiare su una traiettoria vicina alla Terra, gli viene data la priorità di analisi e vengono chiamati a supporto altri astronomi della Nasa: una vera task force di scienziati pronti a salvare la Terra! Insieme alla Nasa, possono collaborare altre istituzioni e la comunità di appassionati di astronomia tramite altre osservazioni; tutti i dati che vengono raccolti, sono utili a definire meglio il percorso del corpo celeste. Una volta che l'asteroide ha superato la nostra orbita, la Nasa può dichiarare salva la Terra. La Nasa provvederà quindi a pubblicare tutte le informazioni a riguardo, in modo da permettere anche alla comunità amatoriale di continuare a Il video fa parte di un progetto visuale iniziato dalla Nasa per spiegare al pubblico i corpi celesti, e il lavoro che astronomi e scienziati svolgono quotidianamente al suo interno. Semplici ed efficaci, hanno il pregio di farci sentire più vicini ad un ramo della scienza molto complesso, e, come scrisse Dante, alla fine "uscimmo a riveder le stelle". |
Post n°1584 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte: Internet
Utilizzando fin dal titolo l'antico vocabolo sanscrito che definisce l'etere o lo spazio, Steiner allarga il concetto portandolo a rappresentare l'insieme di tutte le conoscenze, di ogni evento nello spazio e nel tempo: i nostri progenitori dell'Atlantide, i Lemuri, e ancora più anticamente esseri costituiti di sottilissimo etere; la separazione dei sessi, l'epoca polare e l'epoca iperborea, la scissione dal Sole e dalla Luna, l'origine della Terra e il suo avvenire, la vita di Saturno, del Sole, della Luna e della Terra. I corpi che contraddistinguono i vari regni della natura, corpo rupico, corpo eterico e corpo astrale fino alla costruzione dell'«io». L'autore avverte ripetutamente il lettore che "dovendo descrivere fatti del mondo spirituale con espressioni prese dal mondo sensibile, il nostro linguaggio sarà sempre un linguaggio figurato". Questo testo comparve la prima volta in italiano nel 1913 nella traduzione di Vittoria Wollish e Lina Schwarz. Fu poi stampato negli anni '40 e '50 in successive edizioni con una traduzione completamente rivista dalla sola Lina Schwarz. Steiner amplierà e riproporrà le intuizioni diCronache dell'Akasha nel testo La scienza occulta. Sinossi a cura di Paolo Alberti Dall'incipit del libro: L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori.
o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici. Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale?
L'eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arrivare a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l'eterno. |
Post n°1583 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte: Internet Che effetto ha il ghiaccio della Groenlandia sul surriscaldamento ?Che impatto ha la Groenlandia sul surriscaldamento climatico? Ecco perché è importante monitorare lo scioglimento dei ghiacci Che effetto ha il ghiaccio della Groenlandia sul surriscaldamentoChe impatto ha la Groenlandia sul surriscaldamento climatico? Ecco perché è importante monitorare lo scioglimento dei ghiacci Da qualche anno gli scienziati di tutto il mondo stanno tenendo d'occhio la Groenlandianei loro studi sul surriscaldamento globale. Il motivo? Quest'area situata nell'Artico vicino al Polo Nord, è un indicatore importante per quanto riguarda la salute della Terra e può influire sul nostro futuro. La Groenlandia è coperta da un gigantesco strato di ghiaccio tre volte più grande del Texas e profondo circa un miglio. Negli ultimi anni si sta surriscaldando al doppio della velocità dell'Antartide, ciò ha provocato una fusione del ghiaccio e un innalzamento del livello del mare. La NASA sta monitorando le calotte glaciali della Groenlandia dallo Spazio, studiando l'impatto globale provocato dallo scioglimento dei ghiacci. Questo elemento infatti è fondamentale per comprendere lo stato di salute della Terra e cosa ci riserva il futuro. Se tutto il ghiaccio della Groenlandia (così come quello dell'Antartide) si sciogliesse, il livello del mare aumenterebbe talmente tanto che le coste di tutto il mondo sarebbero sommerse. Se pensate che si tratti di un fenomeno impossibile, sappiate che non è affatto così. Secondo gli ultimi rilievi, basteranno pochi secoli perché il ghiaccio si sciolga del tutto. Attualmente infatti la Groenlandia rilascia negli oceani 250 gigatonnellate di acqua ogni anno. Un gigatone corrisponde ad un miliardo di tonnellate e approssimativamente è pari ad un blocco di ghiaccio ampio un chilometro quadrato. Considerando che 250 di questi blocchi si sciolgono ogni 12 mesi in Groenlandia è facile intuire quale sia il danno del surriscaldamento globale e l'impatto di questo evento sulla salute della Terra. Ma non è finita qui, perché come svelano gli scienziati della NASA, la fusione dei ghiacci in Groenlandia è in grado di modificare anche i modelli climatici di zone che si trovano lontanissime da quest'area. Non a caso gli occhi degli esperti di tutto il mondo sono puntati proprio sulla Groenlandia. In prima fila ci sono anche gli studiosi italiani. Dall'inizio del 2018 infatti una spedizione internazionale coordinata proprio dall'Italia, sta effettuando il carotaggio della crosta terrestre nel celebre Mare di Ross al fine di studiare i mutamenti climatici che si sono verificati negli ultimi 20 anni. |
Post n°1582 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
Fonte: Internet Navigando in Internet si apprende che la comunità partenopea tiene d'occhio la salute dei mari come un vero gruppo di scienziati che controlla quotidianamente ciò che accade nelle riserve marine e non, segnalando l'intrusione indebita di specie ittiche aliene che che nel medio e lungo periodo danneggiano l'habitat e, non ultimo, il crescente deposito di rifiuti dei fondali che inquinano una risorsa di tutti che bisogna proteggere, mantenere ed aumentare dal momento che investe una parte integrante e fondamentale di un grande passato e, perchè no? è anche un'importante aspetto economico delle risorse territoriali della Regione Campania. la scienza di tutti dove le attività collegate ad attività scientifiche sono effettuate anche grazie alla collaborazione dei cittadini. Vivere il territorio tenendo gli occhi ben aperti, armati di curiosità e spirito propositivo. Sono queste le caratteristiche che l'Amp del Regno di Nettuno, area protetta dell'arcipelago flegreo che abbraccia le isole di Ischia Vivara e Procida, sta tentando di far sviluppare. Due sono gli obiettivi - spiega Antonino Miccio, direttore dell'area marina protetta Regno di Nettuno, innanzitutto aumentare la sensibilità di marinai, pescatori, amanti del mare e generici cittadini a tutto ciò che avviene in mare, patrimonio comune da preservare e proteggere. Al contempo utilizzare la grande mole di informazioni che chi vive quotidianamente il mare può fornire agli scienziati. I cittadini segnalano, i ricercatori rispondono. Ogni segnalazione effettuata sul portale www.citizensciencerdn.org viene accuratamente analizzata e se degna di nota entra a far parte dell'archivio del sito. I cittadini come membri attivi della comunità scientifica. Osservatori del mare partecipativi che segnalano le specie aliene presenti nei mari del Mediterraneo, ma anche i vari problemi che attanagliano i fondali martoriati delle acque italiane, come il deposito di rifiuti o l'assottigliamento delle praterie di Posidonia. Ma anche la segnalazione di ritrovamenti archeologici e la consegna alla comunità di scienziati di scatti che immortalano cavallucci marini, meduse o altre meravigliose creature dei fondali marini. La collaborazione non richiede particolare impegno, se non un buon spirito d'osservazione, uno smartphone che riesca a fare belle foto come testimonianza oggettiva della segnalazione e un collegamento a internet per registrare sul sito la presenza di pesci estranei al ecosistema flegreo, di un rifiuto, di reti da pesca abusive o qualsiasi curiosità che possa suscitare l'attenzione degli scienziati e aiutarli nel proprio lavoro di ricerca. Scienza partecipata, quindi, che si avvale degli occhi e della curiosità dei cittadini per migliorare la propria conoscenza del mare. "La citizen science - evidenzia Maria Cristina Gambi coordinatrice del Laboratorio di Ecologia del benthos della Stazione Anton Dohrn - nonostante sia un un fenomeno tutto sommato recente ha dimostrato di poter essere un buon alleato per aumentare le conoscenze dei nostri mari, soprattutto nelle aree marine protette". |
Post n°1581 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte della notizia: Intenet. Il parco archeologico sommerso di Baia è un luogo in cui soggiornarono Caio Mario, Cesare, Caio Mario, Cesare, Pompeo, Cicerone, Ortensio e poi Caligola, Claudio, Nerone, Domitiano e Alessandro Severo che vi fece costruire il palazzo imperiale. Statue romane, antiche ville, intere strade, terme, mosaici, palazzi frequentati da creature marine. Antiche reminiscenze archeologiche di epoca romana protette dalle acque che parlano di un luogo di villeggiatura per ricchi patrizi, amato anche da Cicerone, Domiziano Cesare e Nerone. Conosciuta come la Pompei sommersa per l'incredibile stato di conservazione dei reperti, il sito archeologico di Baia custodisce al di sotto del mare un tesoro di profonda bellezza e inestimabile valore. Il parco, che può vantare lo status di area marina protetta, è un tassello di splendore della Campania Felix, incastonato nella porzione settentrionale del golfo di Napoli. Una meraviglia composta da antiche strade, ville e reperti da ammirare con pinne, occhiali e muta da sub, naturalmente solo attraverso i centri subacquei autorizzatidalla soprintendenza. Per chi invece non volesse bagnarsi esistono barche dal fondale trasparente che concedono la vista delle meraviglie sommerse anche a chi non vuole lasciarsi avvolgere da un mare che parla di storia. Oltre a essere stato un centro di villeggiatura rinomato, l'antico porto di Baia fu anche sede di un importante porto militare grazie alla protezione naturale che il golfo garantiva alle navi imperiali. Una città ricca, strategica, vivace che spiega la quantità impressionante di reperti giunti fino ad oggi, conservati nel Museo archeologico dei Campi Flegrei. Il bradisismo, il fenomeno che alza e abbassa la superficie, comportò il graduale inabissamento di una buona porzione del territorio un tempo vivacizzato dalla presenza di cittadini romani, permettendo così una conservazione ottimale dei resti che vennero scoperti solo negli anni quaranta, grazie agli aerei della Seconda Guerra Mondiale che sorvolavano la penisola italiana. Per i sub esperti, ma anche per semplici appassionati di snorkeling, sono stati studiati cinque percorsi di grande fascino: Ninfeo sommerso, Portus Julius, Villa dei Pisoni, Villa Protiro, Secca delle Fumose. Ricco di storia è l'itinerario che accompagna alla scoperta del Ninfeo sommerso di Claudio. Le statue che rendono omaggio alla gens Giulio- Claudia, le terme, la via Herculanea, le antiche ville, alcuni frammenti di antichi mosaici, si ammirano a pochi metri di profondità in un caleidoscopio di suggestioni classiche davvero entusiasmanti. Chi invece volesse assistere alla testimonianza dell'attività vulcanica che ancora caratterizza questa terra dei campi Flegrei può partecipare all'itinerario della Secca delle Fumose che, attraverso un immersione tra gli antichi piloni del porto, immerge i visitatori tra le colonne di bollicine di origine vulcanica che si diffondono dal fondale. Gli amanti di intrighi e congiure non possono lasciarsi sfuggire l'occasione di ammirare la Villa dei Pisoni, dove venne ordito e sventato il complotto contro l'imperatore Nerone. Le meravigliose piastrelle bianche e nere che arricchiscono alcune antiche abitazioni arricchiscono invece l'itinerario di Villa Protiro, un'altra inestimabile testimonianza della bellezza senza tempo che il parco sommerso di Baia custodisce sotto il pelo dell'acqua del golfo di Napoli. Per ammirare le rovine bisogna rivolgersi a uno dei centri subacquei autorizzati dalla soprintendenza ad entrare nel parco e per informazioni sui diving autorizzati ci si può rivolgere al Centro Visite AMP Parco Sommerso di Baia. Luoghi incantati immortalati dall'inconfondibile occhio di Pasquale Vassallo, sub professionista e appassionato di fotografia che ha realizzato questo video mozzafiato grazie alla collaborazione con il Centro Sub Campi Flegrei." |
Post n°1580 pubblicato il 10 Aprile 2018 da blogtecaolivelli
fonte : Internet Il Parco Sommerso di Gaiola merita davvero di essere segnalata per il suo notevole valore archeologico, biologico e vulcanologico. Esso è sito a pochi passi dal Centro di Napoli di fronte a Posillipo, una delle aree più belle del capoluogo partenopeo. Esso è una testimonianza del lavoro di riqualifica- zione intrapreso nei primi anni 2000, grazie allo impegno di alcune organizzazioni locali cui va il merito del recupero di una delle zone archeologiche sottomarine italiane più belle ed interessanti. Nel brano sotto qui riportato e ripreso integralmente da una pubblicazione locale si legge: "Sono 42 gli ettari di mare del Parco Sommerso di Gaiola, un'area marina che - dal borgo di Mare- chiaro - raggiunge la Baia di Trentaremi. Ed è così straordinario per l'unione tra elementi archeologici, biologici e vulcanologi: ponti peschiere e ninfei giacciono sommersi sul suo fondale per effetto del lento sprofondamento della crosta terrestre. Sono i resti della Villa Imperiale di Pausilypon e del teatro del I secolo a.C., oggi parte del Parco Archeologico di Posillipo. Lo si può visitare con un battello... e l'esperienza é unica per la complessità geomorfologica dei suoi fondali."
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