DarkSoul

La mia vita dopo la tossicodipendenza

 

ORA SONO LIBERO

Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.

 

PENTIMENTO

         

Io rimpiango

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 16
 

ULTIME VISITE AL BLOG

CherryslMaheocassetta2karen_71g.paolo05mygangstaMiele.Speziato0anastomosidisabbiaQuartoProvvisoriodony686marabertowbryseide2010lucylla_sdigor_2007sparusola
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 14/01/2024 alle 03:31
 
grazie mille! spero tutto bene,
Inviato da: mygangsta
il 21/12/2023 alle 22:10
 
Se il tuo compleanno ti ha riportato su questa pagina è...
Inviato da: Cherrysl
il 05/12/2023 alle 16:57
 
sì è sicuramente come essere in vacanza però per quanto...
Inviato da: mygangsta
il 22/07/2023 alle 22:41
 
Però stare dove stai tu è quasi come essere in vacanza...
Inviato da: Cherrysl
il 16/07/2023 alle 19:18
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Io e la polvere bianca: ...La montagna »

Io e la polvere bianca: l'inizio. Parte 2

Post n°186 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da mygangsta

 

Talvolta (non so fare una stima) la dipendenza inizia così. Come "uno stupido gioco". Quasi fosse una nuova avventura, un'esperienza meglio delle montagne russe, qualcosa che ha il brivido del proibito, della segretezza, della sfida con se stessi e con il mondo.

Così è stato per me. Non smetterò mai di condannare la leggerezza, la totale mancanza di coscienza e di ragione con cui accettai quella sfida e provai "la più leggera del suo campionario".

Eppure, quel giorno d'estate, fare quel gesto "proibito" mi fece sorridere. Era un gioco. Rompevo con tutti gli schemi finora seguiti, mi appropriavo di una realtà nuova e ancora sconosciuta, era adrenalinico.

Ora mi rendo conto della bassezza di questi "ragionamenti" (o meglio, vanneggiamenti) eppure, se torno indietro col ricordo, fu esattamente così.

Non mi fermai a pensare alla famiglia che si fidava di me e mi amava, allo studio, ai valori, a come mi ero comportato correttamente fino a quel momento... No, pensai soltanto a provare quella roba con quella gente che "usciva dagli schemi".

E da lì qualcosa iniziò a cambiare. Mi piacque (quanta amarezza nel scrivere ciò) e divenne un'abitudine portata avanti di nascosto da tutti, condivisa solo con quel gruppo in ogni momento possibile.

Poi, un giorno, passai a nuova sostanza. Ci incontravamo sempre più spesso con quelli e ci sentivamo pronti. Questa roba mi coinvolse ancora di più, lo "stupido gioco" era adrenalina.

La mia vita era cambiata e io anche.

La sfida con me stesso era sempre più alta, ormai era una partita dove le uniche mosse che puoi fare sono sempre in avanti e non importa qual'è la posta, sei disposto a rischiare, a procedere, quelle "Sirene di Ulisse" ti chiamano, ti cercano e ti incantano.

Quella era la mia nuova vita. Tutto il resto, piano piano, passava in secondo piano e io cercavo di integrare la sostanza nella realtà di tutti i giorni per fare in modo che nessuno sospettasse nulla. La mia priorità era trovare il tempo per fare uso di quella roba.

Poi, dopo un paio d'anni, passai a quella che ora chiamo la peggiore.

E questa è storia amarissima e per ora non ne scriverò.

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/dark666/trackback.php?msg=13046457

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
>> Turismo musicale su BLOGGO NOTES
Ricevuto in data 21/12/14 @ 18:29
Ieri viaggio in Piemonte per due eventi collegati: alle ore 18.00 alla conferenza stampa di Alain...

 
Commenti al Post:
Amithiel
Amithiel il 15/12/14 alle 05:10 via WEB
Ti liberavi dell'abito da bravo ragazzo pr indossarne un altro,fatto di trasgressione ed azzardo.Un misto di libertà ed invincibilità,perchè dietro l'angolo ci stava sempre quel "E' solo un gioco...Ho tutto sotto controllo".Il problema vero della droga è,credo,il farti sentire davvero quel senso di libertà anche se è,come ben sappiamo solamente una sporca illusione.La paragono ad una prostituta che ti fa credere per pochi soldi di essere l'uomo della sua vita.Un abbraccio.
 
mygangsta
mygangsta il 15/12/14 alle 23:40 via WEB
è proprio vero, all'inizio si presenta come un diversivo, come trasgressione innocente che non ti fa nulla, xkè è così, all'inizio ti dà libertà e adrenalina, appagamento... è subdola e ammaliatrice, una bugia affascinante... il tuo paragone è perfetto! serena notte
 
 
Amithiel
Amithiel il 17/12/14 alle 06:14 via WEB
Ciò che dico si basa su ciò che tu scrivi...sono le sensazioni che mi trasmetti e quello che riesco a percepire e a capire.Quindi se dico cose errate o se sbaglio il centro,non esitare a correggermi:)...Qui sono io che imparo da te.Buongiorno ed un abbraccio.
 
   
mygangsta
mygangsta il 18/12/14 alle 22:08 via WEB
mi fa piacere sapere ke riesco a trasmettere proprio ciò ke vorrei far capire, ke i miei scritti riescano a far uscire allo scoperto quella dolorosa realtà, in fondo anke x questo aprii il blog molti anni fa... serena notte a te
 
gemmalisa
gemmalisa il 16/12/14 alle 01:21 via WEB
Ciao... Sai a volte penso di essere stata fortunata: avere un nonno alcolizzato che da bambina mi provocava una repulsione istntiva paradossalmente è stata una fortuna perchè quella avversione si è estesa ad ogni sostanza che avesse effetti sul sistema nervoso: alcool, sigarette, caffè... Neppure la mia è una posizione equilibrata, sono il ribrezzo e la paura di ritrovarmi a diventare "repellente" come consideravo mio nonno a gestire il mio rifiuto dell'alcool e di tutto il resto. Quand'ero adolescente il fenomeno delle sostanze stupefacenti era tanto marginale da non sembrare neppure un problema. Sospetto che tutt'ora alla base degli atteggiamenti di rifiuto verso chi abbia fatto uso di sostanze stupefacenti ci sia fondamentalmente una enorme paura: guardare un tossicodipendente è come guardarsi in uno specchio, ci si vede in lui e si ha paura di perdere il controllo della propria vita, e, se succedesse a noi, di non avere forza e carattere sufficienti per riprendere il controllo. Allora per sentirsi migliori di chi avesse fatto lo sbaglio di usare delle sostanze stupefacenti si nega che abbia trovato coraggio e risorse per uscirne. Chi giudica è persona che ha paura, una fottuta paura di essere un debole, di non saper fronteggiare la realtà e affrontare i pericoli. Forse questi tuoi racconti servono a capire dove si possano cercare le motivazioni per essere "Uomini" e non pecore.
 
 
mygangsta
mygangsta il 16/12/14 alle 23:42 via WEB
ritengo sia giusta la tua chiave di lettura della situazione la paura porta il pregiudizio e il pregiudizio la paura e si teme di vedere queglie errori e di poterli commettere a propria volta, giusto
 
eglantine417
eglantine417 il 21/12/14 alle 19:39 via WEB
Non entro in merito a ciò che puoi provare rammentando il tuo vissuto passato, entro in punta di piedi per farti gli auguri di serene feste e augurarti di essere sempre forte. Sempre avanti!!!:):)
 
 
mygangsta
mygangsta il 22/12/14 alle 21:51 via WEB
ti ringrazio molto per il pensiero! grazie e auguri a te, un caro saluto, Massy
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: mygangsta
Data di creazione: 18/05/2008
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Campagna Say No To Drug     

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963