DarkSoulLa mia vita dopo la tossicodipendenza |
L'abuso della droga non è una malattia, ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio. (Philip Dick, da “Un oscuro scrutare”, 1977)
Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
ORA SONO LIBERO
Il mio passato ed il mio errore sono sepolti senza nome e senza ricordo.
PENTIMENTO
Io rimpiango
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Messaggi del 08/09/2014
Post n°166 pubblicato il 08 Settembre 2014 da mygangsta
Il momento in cui, finita la disintossicazione, realizzai ciò che avevo fatto a me stesso. Fu devastante e ancora lo è. Pensare a quali rischi ero corso incontro con somma incoscienza, a come avevo aggredito la mia persona, la mia salute, la mia mente... Tremendo momento di consapevolezza, in cui non potei fare a meno di riflettere su cosa avevo fatto a me stesso con l'assunzione di quella roba. E' come quando ti risvegli da un lungo incubo. Ti prende lo sconforto e la paura per ciò che hai fatto e l'unica cosa che vuoi è correre ai ripari sperando di essere in tempo per condurre una vita sana senza fare ulteriori danni al tuo corpo e alla tua mente. E' come quando arrivi al binario e il treno sta partendo. Vuoi soltanto correre per raggiungere quel treno. Vuoi soltanto correre per recuperare il tempo perduto e rimettere insieme i tasselli sparsi. Ti sembra assurdo ciò che hai fatto e sai che potevi benissimo non risalire da quel pozzo profondo. E questo ti scuote nel profondo, sai di tanti che non sono più risaliti e l'ombra di quanto loro accaduto accompagna ancora oggi le tue giornate.
Decisi, in quel momento che mi lanciò addosso tutto il peso e la gravità delle conseguenze della mia scelta, che avrei cambiato rotta dal giorno dopo, avrei rimesso a posto tutti i tasselli, avrei seguito scrupolosamente la mia salute con scelte salutistiche, avrei radicalmente cambiato vita. L'urgenza era troppo forte.
E così ho fatto. Ma so bene cos'è quella roba e tutti i rischi che comporta. Cerco di vivere alla giornata senza pensare a quali conseguenze potrebbero farsi ancora vive da un giorno all'altro, magari tra parecchi anni. E non posso non darmi colpe. E vorrei davvero che nessuno cadesse più in simili trappole.
Il momento della consapevolezza è un pugno di sabbia negli occhi.
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