Creato da ildiariodellalinda il 05/04/2006
 

il senso della vita

per chi crede nella vita, anche quella più piccola nella pancia di una donna. Questa è la mia storia, un esperienza attraverso interruzioni di gravidanza, una morte perinatale e due splendide bambine (ora ragazze).

 

Messaggi del 04/05/2006

LA NOTTE

Post n°52 pubblicato il 04 Maggio 2006 da ildiariodellalinda
 

La notte:
... che non porta consiglio ma solo cattivi pensieri. Cerco di non dormire nè la mattina nè il pomeriggio cerco di arrivare il più stanca possibile in modo da crollare sul cuscino. A volte quando mi capita di non dormire subito, senza nemmeno che me ne renda conto mi ritrovo a pensare alla Linda ed allora apro subito gli occhi e gli dico: "Bambina mia risparmiami dai cattivi pensieri e veglia sui miei sogni" a volte ho chiesto ai miei parenti o allo zio Romano di portarmi la Linda in sogno in modo che io la possa vederla per bene e magari stringerla fra le mie braccia, forse non è una cosa possibile, ma io continuo a chiederlo, forse prima o poi si avvera, almeno questo me lo può concedere visto che la morte porta via ogni speranza; nel senso che se la persona a cui tieni è malata, puoi sempre sperare in una guarigione o in un miracolo invece la morte di per se non lascia speranze solo rassegnazione.

 
 
 

IL GIUDIZIO

Post n°51 pubblicato il 04 Maggio 2006 da ildiariodellalinda
 

Il giudizio:
Io sono stata sempre un tipo che se ne fregava delle opinioni altrui e dei giudizi della gente, ma ora forse, in una situazione di questo genere ti fai un po' di problemi che per lo più sono assurdi. La cosa che ho cercato di fare fin da subito è il tornare a una strana normalità (strana perché in realtà in nove mesi pensi ad un'altro stile di vita e quindi dopo il parto non ti aspetti di certo una vita come quella che stai passando ora), cerchi di uscire, divagarsi e divertirsi insieme agli amici, possibilmente quelli senza bambini e infatti la prima sensazione che provi è quella di essere tornata indietro nel tempo esattamente di un anno.
Poi arrivi ad un certo punto che passi alcune sere senza nemmeno pensare a quello che è successo e come di incanto ti senti più leggera, per un carattere allegro e solare come il mio la conseguenza è quella di ridere con gusto. Poi arrivano i pensieri assurdi, magari quelli del giorno dopo, la gente cosa pensa di te: "Si l'Ilaria l'ho vista proprio bene, siamo andati a cena fuori era lì che rideva ... gli è già passata!" ed io subito dopo penso che questa è una grandissima stronzata frutto della mia immaginazione e anche se fosse vera ho tutto il diritto di passare non una ma cercare di arrivare a tutte le serate e le cene tranquille, anzi il mio obbiettivo è di sorridere anche parlando della Linda.
Essere giudicata poi da chi, da chi non ha mai provato il tuo dolore? Da chi non si rende nemmeno conto dell'enorme perdita che hai subito? Quindi anche se fosse, te, ne terresti conto della loro opinione?
Poi ci sono quelle persone che ti dicono sempre le solite frasi pensando di consolarti, prima mi arrabbiavo, ora invece sorrido:
"Se doveva essere malata, è meglio così !" Peccato che io ora come ora l'avrei accettata con qualsiasi malattia pur di poter stare con lei e probabilmente una mamma che ha una bambina malata pensa l'incontrario, preferiva che fosse morta subito e poi se esisteva un se è “SE ERA SANA” non “se era malata”.
Ma una mamma può veramente, fino in fondo al suo cuore, desiderare la morte del figlio ? Quello che penso è, ad ognuno la sua croce ed il suo dolore entrambi per motivi diversi, ugualmente forti.
"Se doveva morire fra qualche mese era peggio"
Perché si può quantificare il dolore, io piango due settimane di meno rispetto alla mamma a cui è morto il bambino ad un mese ... anche quì dolori diversi ma entrambi talmente forti che non esiste un dolore peggio o meglio solo una situazione o una storia più o meno triste.
Chi ti pone le domande è sempre la solita persona che non sà quello che stai provando e quindi non può capire che non esiste una frase che ti può consolare.

 
 
 

IL DOLORE

Post n°50 pubblicato il 04 Maggio 2006 da ildiariodellalinda
 

Il dolore:
Lo sconcerto iniziale e il disorientamento che provi, non ti fanno rendere conto del dolore reale, è talmente tanto lo stupore per quello che ti è successo che quasi non ti rendi conto e tendi a rimuovere la gravidanza, il parto e tutto quello che è accaduto nei primi giorni. Poi il tempo passa e lascia questo dolore conscio e grave come un macigno sul cuore, a volte fai di tutto per scacciare i cattivi pensieri cercando di goderti il presente ma come un onda si carica e ti ritorna addosso; l'elaborazione del dolore ed il fatto che passi il più velocemente possibile è un problema che va affrontato a volte cercando di non pensare godendosi al massimo quello che ti stà accadendo e quello che ti circonda, cercando di prendere il meglio di tutta questa strana e assurda situazione e a volte facendosi travolgere e lasciandosi andare, quindi si sente il bisogno di piangere e di sfogarsi e la cosa più assurda è che se non lo fai stai ancora peggio.

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 04 Maggio 2006 da ildiariodellalinda
 

Scritto l'8 luglio '02 (dopo la morte della linda)

In questi giorni, mentre andavo in moto oppure mentre ero sul mare o nei momenti più disparati della giornata, ho elaborato queste tre sensazioni o meglio questi tre pensieri: Il dolore, il giudizio e la notte.

tratto dal Diario della linda:
http://digilander.libero.it/ildiariodellalinda/

 
 
 

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La mia non è una vita di rimpianti, ma una vita fatta dal presente, proiettata nel futuro e costruita sul passato. Ilaria

 

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Ma la domanda fondamentale è: Riuscirò ad arrivare ai 20 anni delle mie figlie senza un trapianto di fegato?

 

IL LIBRO

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Della serie "tutti possono pubblicare un libro", ecco la mia storia e quella della mia bambina che è iniziata con un diario della gravidanza, diventato poi una terapia al dolore del tutto personale, passata dopo 4 anni e 1/2 su una pagina web ed ora un libro. Così uno può leggere tutto su internet, oppure con due pagine sul divano. Senza nessuna pretesa quello che con una parola un po' grossa posso chiamarlo:

 

Il mio libro: "il diario della Linda"

 

 

TUTTA LA MIA STORIA

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... la mia storia e quella della Linda, la bambina che mi ha cambiato la vita con il suo breve e luminoso passaggio !  

 

ESPERIENZE D'ABORTO

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio.
Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
 

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