Creato da Hector87 il 16/01/2009

DIRITTO PRIVATO

Non abbiate paura

DATE ESERCITAZIONI

1° esercitazione: Sabato 31 Gennaio
 

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QUESTA SERA PIZZATA DI FINE CORSO

Post n°25 pubblicato il 21 Aprile 2009 da Hector87

Con un po' di ritardo ieri sera, al termine della lezione, abbiamo deciso dove prenotare per "la serata della pizzata di oggi 21 aprile"

Abbiamo riservato presso La Pizzeria le Sorelle Capitone di Piazza cinque giornate (raggiungibile facilmente a piedi dall'università). Abbiamo prenotato per le ore 20.30 circa con la possibilità di confermare il numero esatto delle presenze nel pomeriggio di oggi

per cortesia rispondetemi via e-mail confermando la Vostra presenza in modo che io possa confermare alla pizzeria il numero delle presenze

 

a Questa sera!!!!!!

Paola 

Il ritrovo è alle ore 19.45 all'università aula 13 (al termine delle lezioni del Prof Graziani)

 
 
 

Pizza di fine corso

Post n°24 pubblicato il 17 Aprile 2009 da Hector87

qualche idea per la pizzata di fine corso ??????

qualche ristorante pizzeria da suggerire???

quanti saremo??

 

 
 
 

QUESITI DEL 19 MARZO 2009

Post n°23 pubblicato il 21 Marzo 2009 da Hector87

1. Gli effetti del contratto concluso dal rappresentante che ha ecceduto nei poteri conferitegli dal rappresentato.

 2. Confronto fra conversione, convalida e ratifica di un contratto.

 3. Il termine e la condizione in un contratto. Definitene compiutamente le finalità e le varie figure (condizione sospensiva, risolutiva, potestativa, meramente potestativa, legale, impossibile).

 4. La simulazione del contratto e le sue varie conseguenze.

 5. Interposizione fittizia di persona, patto fiduciario e patto indiretto. 

 6. Con la previsione di una caparra penitenziale nel contratto si può anche richiedere l’esecuzione dello stesso, od il risarcimento del danno nell’eventualità di una possibile risoluzione per inadempimento?

 7. Violenza fisica, violenza morale, condizioni inique in un contratto. Perché per tali così particolari situazioni sono state previste tre distinte forme di scioglimento di un contratto viziato sin dall’origine?

 8. cos’è la presupposizione nel contratto? Differisce da un’ipotesi di condizione risolutiva?

 9 Nell’esecuzione del contratto quali effetti produce la violazione dell’obbligo di comportamento secondo correttezza e lealtà?

Segnalo inoltre che nella prossima settimana dovremo lasciare l’aula n. 6, e saremo ospitati per tre giorni in quella n. 20 

 
 
 

informazioni prossime lezioni e esercitazioni

Post n°22 pubblicato il 18 Marzo 2009 da Hector87

Cari studenti ,

le lezioni del 23, 24 e 25 marzo c.m. si terranno nell'aula n. 20. Mentre per le restanti sino alla fine del nostro  Corso, e cioè quelle del 30 e 31 marzo, e del 1, 6, 7, 8, 20, 21 e 22 aprile saremo ospitati nell'aula n. 13
           Rimangono infine confermate le date per le esercitazioni scritte di sabato 4 aprile (dalle ore 9.30), e mercoledì 6 maggio (dalle ore 18.15). Probabilmente sarà messa a disposizione per entrambe le occasioni l'aula n. 11.

 

            A presto, buon studio,  e con i più cordiali saluti.

 
 
 

QUESITI DEL 12 MARZO 2009

Post n°21 pubblicato il 12 Marzo 2009 da Hector87

 1. Indicate quando sono illeciti la causa e l’oggetto del contratto. 

2. Quali sono le fonti di integrazione del contratto?

3. Può essere rilevante il motivo in un contratto? 

4. Può essere salvato l’originario intendimento delle parti racchiuso in un contratto che deve essere dichiarato nullo?

5. Perché la violenza morale rientra fra i casi di annullabilità di un contratto, e non invece fra quelli di nullità del contratto? 

6. Distinguete fra errore motivo ed errore ostativo.

 7. Può essere sanato un contratto annullabile? 

8. L’azione per l’esecuzione di un contratto che potrebbe essere annullato ad iniziativa della parte “lesa” è  imprescrittibile? 

9. Descrivete la responsabilità contrattuale, e distinguetela da quella extra contrattuale o da fatto illecito.

 

 
 
 

ESERCITAZIONE IN CLASSE

Post n°20 pubblicato il 10 Marzo 2009 da Hector87

LA PROSSIMA ESERCITAZIONE IN CLASSE E' STATA FISSATA PER SABATO 4 APRILE ALLE ORE 9.30

 
 
 

voglia di confrontarsi

Post n°19 pubblicato il 09 Marzo 2009 da Hector87

Ciao compagni di studio..

Avete risposto alla domanda n. 10 dell'ultima settimana? (10. Il preliminare unilaterale, con obbligazione cioè di una sola parte, equivale alla fattispecie di cui all’art. 1333 del cod. civ.?)   ma soprattutto che cosa avete risposto? mi piacerebbe fare un confronto, ho qualche dubbio, forse più di uno. Io ho risposto: 

No, l’art. 1333 del cod civ    Contratto con obbligazioni del solo proponente, si occupa di contratti,  mentre con il preliminare di vendita ci troviamo davanti, non a un contratto, ma semplicemente alla promessa unilaterale (obbligazione unilaterale) di acquistare o di vendere.

ma il dubbio mi attanaglia!!!!!!!

apriamo con confronto??

Ciao

Paola

Paola@andweb.com

 
 
 

QUESITI DEL 4 MARZO 2009

Post n°18 pubblicato il 05 Marzo 2009 da Hector87

 

 i quesiti settimanali concernenti gli argomenti svolti a lezione sino al capitolo undicesimo del testo del Galgano.

 

  Tali quesiti devono indurre a studiare preventivamente e compiutamente L’obbligazione, L’adempimento e l’inadempimento, Il contratto.

 

1. Il contratto con obbligazione del solo proponente: definizione ed esempi.

 2. Compromesso e preliminare di compravendita: quali le differenze?

 3. Può sussistere nel contratto una causa astratta?

 4. Cosa si intende per autonomia contrattuale delle parti? E quali ne sono i limiti?

 5. Sotto il profilo degli effetti descrivete i contratti traslativi, costitutivi, modificativi ed estintivi.

 6. La rendita vitalizia è un contratto aleatorio?

 7. Descrivete la responsabilità contrattuale e distinguetela da quella extra contrattuale o da fatto illecito.

 8. Cosa è l’offerta reale?

 9. Quando si attua la compensazione giudiziale?

 10. Il preliminare unilaterale, con obbligazione cioè di una sola parte, equivale alla fattispecie di cui all’art. 1333 del cod. civ.?       

 

 
 
 

QUESITI DEL 25 FEBBRAIO 2009

Post n°17 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da Hector87

1) Come può il debitore liberarsi dalla responsabilità della mancata esecuzione della prestazione per cui si èra impegnato?

2) Cosa è la forza maggiore?

3) Per le prestazioni di fare consistenti nel realizzare un risultatao, può l'impossibilità soggettiva in cui è incorso il debitore liberare lo stesso dall'impegno a suo tempo assunto?

4) Quando sorge la responsabilità senza colpa od oggettiva per il debitore inadempiente?

5) Riesponete con attenzione le duplici funzioni del contratto

6) Descrivete le funzioni della delegazione, dell'espromissione e dell'accollo, e dite quando finiscono per costituire una forma di novazione soggettiva

7) Ridefinite con migliore attenzione e più completi riferimenti l'offerta e la promessa al pubblico

8) Sino a quando proposta ed accettazione possono essere revocate?

9) E può essere revocata una proposta irrevocabile?

10) Descrivete il patto di opzione

11) Il contratto con obbligazione del solo proponenete: definizione ed esempi.

 

Ciao "amici di studio", attendo i Vostri suggerimenti per migliorare il blog e all'indirizzo e-mail Paola@andweb.com attendo le risposte ai quesiti settimanale (anche quelle già fatte) in modo da poter aggiungere "più versioni - più risposte" ad ogni domanda al fine di poterle confrontare.

Buono studio a tutti

Paola

 
 
 

DISTINZIONE TRA DEBITI DI VALUTA E DEBITI DI VALORE.

Post n°16 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 

DEBITI DI VALUTA: Sono obbligazioni pecuniarie o debiti di valuta quelle che hanno per oggetto la consegna di una data quantità di denaro. Esse si adempiono con moneta avente corso legale nello stato al momento del pagamento. E’ fondamentale, in materia di debiti di valuta, il principio nominalistico (la moneta è presa in considerazione per il suo valore nominale, non per il suo potere di acquisto). Esistono nella pratica diverse clausole contrattuali con le quali il creditore si tutela contro il rischio di svalutazione monetaria (numeri indici, istat, oro, valuta pregiata, merci. Ritenute significative e di riferimento nel più generale livello dei prezzi). E’ un debito di valuta l’obbligazione di pagare il prezzo di una cosa acquistata o quella di retribuire la prestazione di un dipendente; qui il denaro è considerato come bene, è il mezzo di scambio.

 

DEBITI DI VALORE: ricorrono quando una somma di denaro è dovuta non come bene a sé, ma come valore di un altro bene. E’ debito di valore l’obbligazione di risarcire il danno, ad esempio il danno da fatto illecito. Il debitore adempie, anche in questo caso, con la consegna di una somma di denaro così facendo il debito di valore (risarcimento)  si trasforma in debito di valuta (moneta). Se la sentenza viene pronunciata oggi, su un danno causato 10 anni fa, il giudice liquiderà una somma pari al valore odierno.

 
 
 

COME CHIEDE UN VOSTRO GIOVANE DI CORSO, L’OBBLIGAZIONE PECUNIARIA CONSISTE IN UNA PRESTAZIONE DI DARE?

Post n°15 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 SI

Le obbligazioni pecuniarie sono prestazioni di dare.

Sono obbligazioni pecuniarie o debiti di valuta quelle che hanno per oggetto la consegna di una data quantità di denaro.

 
 
 

QUALE E’ IL CRITERIO PER LA VALUTAZIONE DELL’ESECUZIONE DELLE OBLIGAZIONI DI MEZZI, DI DARE, DI RISULTATO E DI NON FARE

Post n°14 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 

L’adempimento di un’obbligazione deve avere le seguenti caratteristiche:

 

-         esatta esecuzione o esatta prestazione

-         applicazione della diligenza del buon padre di famiglia (nel caso di una prestazione professionale occorre non solo la diligenza dell’uomo medio ma quella specifica richiesta dalla propria professione – ad esempio un medico)

-         la prestazione deve essere eseguita per intero

-         la prestazione dovrà essere eseguita nei tempi previsti dal contratto

-         la prestazione deve essere eseguita nel luogo stabilito dalle parti nel contratto

-         la persona tenuta ad eseguire la prestazione di norma è il debitore; ma la prestazione puo’ essere di natura tale per cui risulti indifferente che ad adempiere sia il debitore oppure un terzo.

-         La prestazione deve essere quella prevista dal contratto , non una diversa (identità della prestazione)

 

Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile. Puo’ liberarsi da responsabilità offrendo una duplice prova: 1) deve provare che la prestazione da lui dovuta è diventata impossibile 2) deve provare che l’impossibilità sopravvenuta è dipesa da causa a lui non imputabile. (dall’art. 1218 all’art 1229)

 

v     Nel caso di prestazioni di dare che abbiamo per oggetto una cosa di genere (danaro, petrolio ecc) il debitore sarà sempre responsabile poiché la prestazione non puo’ diventare oggettivamente impossibile, potrà solo divenire soggettivamente impossibile se ad esempio il debitore ha difficoltà finanziarie.

v     Nel caso di prestazioni di dare che abbiamo per oggetto una cosa di specie puo’ accadere la l’oggetto non sia + disponibile ad esempio se la nave che lo trasporta dovesse fare naufragio. In questi casi il debitore sarà liberato dopo aver dimostrato che la prestazione è diventata impossibile per causa a lui non imputabile.

v     Nel caso di prestazioni di fare consistenti in prestazioni di mezzi: il lavoratore subordinato non si presenta al posto di lavoro, il direttore d’orchestra non va a dirigere occorre applicare il trincio dell’art 1176 “diligenza del buon padre di famiglia” e l’onore di provare la mancata diligenza spetta al creditore. Anche in questo la prestazione puo’ diventare oggettivamente impossibile ad esempio se il direttore d’orchestra si fratturi un braccio.

v     Nel caso di prestazioni di fare consistenti nel realizzare un risultato: In questo caso la mancata realizzazione del risultato (mancata costruzione di un immobile, mancato trasporto di persone a destinazione ecc) puo’ derivare da impossibilità soggettiva (mancanza di mezzi finanziari sufficienti x terminare l’edificio) in questo caso il debitore non è liberato dalla propria responsabilità, il codice civile tratta caso per caso nell’ipotesi che si tratti invece di impossibilità oggettiva (una frana impedisce l’avanzamento lavori dell’edificio).

v     Prestazioni di non fare: Ogni fatto compiuto in violazione dell’obbligazione negativa è un fatto volontario del debitore, del quale il debitore è sempre responsabile.

 
 
 

MODALITA’ PER L’ESECUZIONE DELL’OBBLIGAZIONE

Post n°13 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 

 

Nell’obbligazione possiamo distinguere:

-         un soggetto attivo dell’obbligazione detto creditore, al quale spetta il diritto di esigere una data prestazione

-         un soggetto passivo dell’obbligazione, detto debitore, il quale è tenuto ad eseguire la prestazione

-         un oggetto dell’obbligazione, che è la prestazione dovuta dal debitore al creditore. L’oggetto dell’obbligazione deve avere carattere patrimoniale, ossia deve essere suscettibile di valutazione economica; deve consistere nel pagamento di una somma di danaro o in un diverso comportamento del debitore che sia, tuttavia, traducibile in una somma di denaro che ne rappresenti il valore economico.  In alcuni casi puo’ mancare un corrispettivo in denaro, ma ci sarà comunque una valutazione economica, come ad esempio nei casi di contratto di non concorrenza “il valore economico è traducibile in un maggior profitto”

 

la prestazione che forma oggetto dell’obbligazione puo’ essere classificata in:

 

·        Prestazione di dare o consegnare (dare denaro, consegnare beni, restituire denaro preso a prestito ad esempio mutuo, restituire l’oggetto della locazione al termine del contratto). Possono essere oggetto dell’obbligazione di consegnare beni di genere (beni fungibili: denaro, petrolio, energia, prodotti di serie) oppure beni di specie (cose determinate – un quadro, quell’appartamento, quel terreno, quell’autovettura quindi beni infungibili)

 

 

·        Prestazioni di fare: la quale a sua volta puo’ dare luogo a:

-         Obbligazioni di mezzi: quando il debitore obbligato a svolgere a favore del creditore, una determinata attività, senza garantire il risultato (avvocato, medico ecc)

-         Obbligazione di risultato: quando il debitore è obbligato verso il creditore, anche a realizzare il risultato (architetto, costruttore, il trasportatore)

  • Prestazioni di non fare: detta anche prestazione negativa consistente nell’impegno del debitore a non attuare un determinato comportamento a vantaggio del creditore. (contratto di non concorrenza)

 

Il debitore è obbligato ad una prestazione di dare, o fare o non fare e ad una serie di obbligazioni accessorie

-         Dovere di correttezza (art 1175) è una generale obbligazione accessoria che incombe sia sul debitore che sul creditore, consiste nel comportarsi l’uno verso l’altro secondo le regole della correttezza

-         Dovere di informazione: il venditore, ad esempio, non deve tenere nascoste informazioni sul prodotto (l’uscita imminente di un nuovo modello dell’autovettura che si sta per acquistare) oppure il creditore non deve rendere disagevole l’adempimento da parte del debitore (ad esempio non deve nascondere di avere cambiato l’indirizzo del domicilio).

 

 

Un principio che il codice civile formula in termini generali è il seguente “nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia” (art 1176) altro non significa se non la diligenza dell’uomo medio.

 
 
 

I DIRITTI DI CREDITO SI POSSONO ACQUISTARE ANCHE A TITOLO ORIGINARIO?

Post n°12 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 NO, si possono acquistare solo a titolo derivativo.

 
 
 

DISTINZIONE TRA CONTRATTI REALI, CONTRATTI CON EFFETTI REALI E CONTRATTI CON EFFETTI OBBLIGATORI.

Post n°11 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

 

 

DISTINZIONE TRA CONTRATTI REALI, CONTRATTI CON EFFETTI REALI E CONTRATTI CON EFFETTI OBBLIGATORI.

 

EFFETTI OBBLIGATORI: si parla di effetti obbligatori del contratto  quando si fa riferimento alle obbligazioni che derivano dal contratto ( ad esempio l’obbligazione del venditore di consegnare la cosa venduta – l’obbligazione del compratore di pagare il prezzo: questi sono effetti obbligatori della vendita) Alcuni esempi di contratti con effetti obbligatori: Locazione, mandato, comodato

 

EFFETTI REALI: si parla di effetti reali del contratto quando si fa riferimento agli effetti prodotti direttamente dal contratto , al momento stesso della formazione dell’accordo tra le parti ( ad esempio il trasferimento della proprietà dal venditore al compratore è un effetto reale della vendita, un effetto che si produce all’atto stesso della conclusione del contratto di vendita. Secondo il principio consensualistico art 1376 la proprietà  si acquista per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato. – contratto consensuale - )

 

 

Ci sono contratti che hanno sia effetti obbligatori che effetti reali ossia  che hanno l’effetto di trasferire la proprietà o un altri diritto reale e nel contempo sono fonti di obbligazioni. Alcuni esempi: Donazione, vendita, permuta.

 

 

CONTRATTI REALI: ci sono contratti per i quali il perfezionamento necessita non solo il consenso manifesto delle parti ma occorre  la consegna della cosa che forma oggetto del contratto; questi sono definiti contratti Reali. Sono contratti reali il deposito, il comodato, il mutuo, il pegno

 
 
 

le funzioni del contratto

Post n°10 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

QUALI SONO LE FUNZIONI DEL CONTRATTO

 

Le funzioni del contratto trovano fondamento nell’art. 1321 che recita: il contratto è l’accordo di due parti o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.

Le sue funzioni sono riassumibili nel permettere:

-         L’acquisto della proprietà e degli altri diritti reali minori a titolo derivativo (per vendita o donazione) con il trasferimento della proprietà dal venditore al compratore

-         La nascita di obbligazione (consegna della merce venduta, consegna dell’appartamento, contratto di lavoro, cessione dei crediti ecc ecc) .

In altre parole possiamo dire che il contratto ha una duplice funzione:

-         funzione di circolazione dei diritti (trasferimento della proprietà o di altri diritti reali. Questo effetto è direttamente e automaticamente prodotto dal contratto. Ad esempio il contratto di donazione a titolo gratuito è un contratto  poiché deve esserci l’accettazione di chi riceve e c’e’ passaggio di proprietà)

-         fonte di diritto alle altrui prestazioni (fonte di obbligazione)

 

Ai contratti che sono, nello stesso tempo traslativi della proprietà e fonti di obbligazioni (vendita, donazioni, permuta, mutuo) si aggiungono altri contratti che sono soltanto fonti di obbligazioni (locazione, il comodato, il mandato ecc)

 
 
 

le fonti dele obbligazioni

Post n°9 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

DESCRIVETE LE FONTI DELLE OBBLIGAZIONI

art 1173) Le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico.

 

-         IL CONTRATTO: (art 1321) è una fonte volontaria, ossia l’obbligazione sorge con il concorso della volontà del debitore.

-         FATTO ILLECITO (art 2043) ogni fatto che cagiona ad altri un danno ingiusto è fonte della obbligazione di risarcire il danno.E’ dunque una fonte non volontaria di obbligazione. Questa sorge come conseguenza del compimento del fatto illecito

-         OGNI ALTRO ATTO O FATTO che l’ordinamento giuridico consideri idoneo a produrre obbligazioni.     Alcuni esempi:

 

  • Promessa al pubblico art 1989
  • Atti unilaterali art 1987
  • Promessa di pagamento art 1988
  • La gestione di affari altrui art 2028
  • Pagamento dell’indebito art 2033
  • Arricchimento senza causa art 2041 ( esempio avulsione causata dalla corrente di un fiume)

 
 
 

ANALOGIE E DIFFERENZE FRA I DIRITTI REALI E I DIRITTI DI CREDITO

Post n°8 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Hector87

2. Analogie e differenze fra i diritti reali ed i diritti di credito

 

 

DIRITTI REALI                                                      DIRITTI DI OBBLIGAZIONE/CREDITO

 

- diritto patrimoniale                                                    - diritto patrimoniale

- diritti assoluti                                                                - diritti relativi

- diritti sulle cose                                                          - diritti ad una prestazione personale

- sono suscettibili di possesso                                  - si possono acquistare solo a titolo derivativo

- quindi si acquistano anche a titolo originario             

- godono di una difesa assoluta                                    - godono di una difesa relativa  

 

Esistono diritti di obbligazione quali i Diritti personali di godimento (caso tipo la locazione) che presentano forti analogie con i diritti reali.

Nel caso del locatario egli ha il diritto di godimento della cosa altrui dietro versamento di un determinato corrispettivo; ossia il locatore si impegna a far godere (obbligazione di dare) l’appartamento al locatario

Nel caso del comodatario egli ha il diritto di servirsi della cosa altrui (il comodatario ha diritto sulla cosa – diritto reale)

In entrambi i casi sia il locatario che il comodatario “usufruiscono” dell’appartamento ma a diverso titolo.

Va però ricordato che il locatario, in quanto detentore nell’interesse proprio, ha diritto all’azione di spoglio (restituzione della cosa spogliata violentemente o clandestinamente) e all’azione di manutenzione (spetta a chi sia molestato nel godimento della cosa o spogliato non violentemente o non clandestinamente)  QUESTE AZIONI NON TUTELANO IL DIRITTO DI OBBLIGAZIONE/CREDITO MA TUTELANO LA DETENZIONE DELLA COSA e sono azioni che tutelano anche il possesso.

 

 
 
 

Come nascono i diritti di obbligazione, e cosa sono?

Post n°7 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da Hector87

Le obbligazioni sono il diritto di un soggetto alle prestazioni personali di altri soggetti, si contrappongono ai diritti Reali che sono i diritti degli uomini sulle cose. Nel sistema economico preindustriale , basato sull’agricoltura, il diritto per eccellenza era il diritto di proprietà. Con la società industriale a ancor più con la società legata al terziario il diritto per eccellenza diviene quello di obbligazione ed assume rilievo preminente quella specifica fonte di obbligazione che è il contratto.

Il contratto diventa l’atto di scambio, lo strumento giuridico mediante il quale l’imprenditore si procura i fattori produttivi

 
 
 

Domande e risposte ( seconda settimana) 2° parte

Post n°6 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Hector87

Quando si verifica un caso di illegittimità costituzionale, e come si risolve?

 

Si dice costituzionalmente illegittima una norma di legge che sia in contrasto con la Costituzione o con le altre leggi costituzionali. L’illegittimità costituzionale si può verificare in due modi: 1) in via d’azione, accesso diretto da parte dello Stato contro leggi regionali e delle regioni avverso leggi dello Stato; 2) in via  incidentale, accesso indiretto, quando la questione di legittimità costituzionale  sorge nel corso di un giudizio; nel corso di un processo, il giudice o una delle parti, in questo caso il giudice si pronuncia solo sulla sua non manifesta infondatezza, possono sollevare la questione di legittimità costituzionale, il giudice rimette gli atti alla Corte Costituzionale e, in attesa di questa, sospende il processo. Se la Corte Cost. dichiara illegittima la norma in questione, questa cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza, questa ha carattere generale ed elimina definitivamente dall’ordinamento giuridico la norma giudicata costituzionalmente illegittima.

 

Quando usi e consuetudini hanno efficacia nel nostro ordinamento?

 

Gli usi e le consuetudini (fonti fatto) fonti non scritte e non statuali di produzione  di norme giuridiche, constano di due elementi necessari: un comportamento ripetuto nel tempo e la convinzione, da parte dei componenti la società, che quel comportamento sia giuridicamente obbligatorio. Nell’ordinamento italiano hanno efficacia:

 

1) nelle materie non regolate da leggi o da regolamenti, c.d. usi praeter

legem ossia al di fuori di qualsiasi norma, ipotesi rara;

2) nelle materie regolate de leggi o da regolamenti solo se da essi richiamati(art. 8 preleggi), c.d. usi secundum legem ossia conformi alle norme giuridiche poste da fonti atto.

 

Quando una legge cessa di avere efficacia?

     

Uno dei modi in cui le leggi, o singole norme in esse contenute, cessano di avere efficacia consiste nell’abrogazione espressa, ossia per espressa disposizione di una legge successiva (art. 15 preleggi) o per referendum popolare (art. 75 Cost.) o per sentenza di illegittimità costituzionale (art. 136 Cost.); una norma di legge è invece tacitamente abrogata, perdere quindi l’efficacia, per incompatibilità con una nuova disposizione di legge oppure una nuova legge regola l’intera materia(art. 15  preleggi).

 

Cosa è l’analogia?

    

Ogni ordinamento giuridico deve tendere alla completezza, dovrebbe essere in grado di dare una risposta ad ogni possibile controversia o conflitto si possa generare nella società che è preposto a regolare, ma ciò è quasi impossibile o comunque di difficile realizzazione. Un modo per colmare i vuoti o lacune lasciate dalla normativa consiste nel ricorso all’applicazione analogica del diritto, si ricorre a disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe, nel decidere su una controversia per la quale non esiste una precisa disposizione. L’art. 12 delle preleggi  prevede due distinte tecniche, la c.d. analogia legis quando si ricorre a  disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe, la c.d. analogia iuris quando, mancando norme che regolano casi simili, si ricorre all’applicazione dei principi generali dell’ordinamento ricavabili, per via d’interpretazione, dal complesso delle norme giuridiche vigenti.  

 

Differenze fra residenza, abitazione (abituale e semplice), domicilio (generale e speciale).

     

La residenza è il luogo della dimora abituale della persona (art. 43

comma 2), l’abitazione abituale è il luogo dove attualmente la persona

soggiorna mentre l’abitazione semplice indica il luogo di  una abitazione

secondaria(as. studente che dimora nel luogo di studio ma che risiede

fuori); il domicilio, che può essere diverso dalla residenza, è il luogo in

cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, è il

caso di due coniugi, non separati, che hanno la stessa residenza ma

domicilio diverso, cioè nei luoghi in cui hanno sede i propri affari o

interessi (art. 45 comma 1); si può distinguere tra domicilio generale che

indica per es. il luogo dove imprenditore/professionista ha la sede

dell’impresa/studio e domicilio speciale che può essere eletto, con

apposito atto scritto dalla persona interessata, per determinati atti o

affari, ad es. presso uno studio legale.

 

Interdizione ed inabilitazione: descrivetene gli istituti.

    

Una persona, maggiorenne, che per motivi di infermità mentale non è in grado di provvedere ai propri interessi, può essere, con sentenza, interdetto(interdizione giudiziale) ossia privato della capacità di agire. La sentenza di interdizione è emessa da un tribunale, il quale nomina anche il tutore dell’interdetto, su istanza di un famigliare o parente prossimo o dal pubblico ministero; altro tipo di interdizione è quella legale, prevista dal codice penale, per chi sia stato condannato alla pena di reclusione non inferiore a cinque anni, in questo caso l’interdizione non è diretta a proteggere l’interdetto, ma a punire ulteriormente il condannato. Se lo stato di infermità non è ritenuto grave, le stesse persone legittimate alla domanda di interdizione possono richiedere, allo stesso tribunale, l’inabilitazione della persona, possono essere inabilitati: i prodighi(chi sperpera il proprio patrimonio), chi fa uso di bevande alcoliche o di sostanze stupefacenti se espongono la famiglia o se stessi a grave pregiudizio economico. Il tribunale nomina all’inabilitato un curatore.

 

Persona fisica e persona giuridica: evidenziatene il loro carattere distintivo.

    

Il diritto, in generale, è in particolare il Codice Civile, fa riferimento a due specie di persone, soggetti di diritto e centri di imputazione di rapporti giuridici; le prime sono le persone fisiche (artt. 1 e ss. c.c.), riferito all’uomo come persona singola nel rapporto con tutti gli altri soggetti, persone fisiche e non; le seconde sono le persone giuridiche (artt. 11 ss. c.c.), associazioni, fondazioni, società etc., queste, pur essendo organizzazioni collettive formate da persone fisiche, sono considerate dal diritto soggetti a sé stanti, dotati di capacità giuridica propria; secondo la teoria organica le persone giuridiche sono organismi sociali, al pari di quelle fisiche, dotate di una propria volontà e portatori di un proprio interesse, distinto da quello delle persone fisiche che le compongono.

 
 
 
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Buonasera...Scusa se disturbo ma volevo metterti al...
Inviato da: LAFANC1ULLASENZAMAN1
il 17/04/2009 alle 23:29
 
Ciao Paola, io ho risposto esattamente il contrario perchè...
Inviato da: lasimo
il 11/03/2009 alle 13:54
 
grazie Hector.
Inviato da: kokyvel
il 29/01/2009 alle 16:28
 
 
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