Creato da giuliosforza il 28/11/2008
Riflessione filosofico-poetico-musicale
|
Cerca in questo Blog
Area personale
Menu
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
« Tetrastici saffici a Fiammetta | Biblioteca-enoteca dello... » |
1075
|
Mi sveglio con nelle orecchie la vecchia commovente canzone di Mireille Mathieu Mille Colombes, bellissima anche perché il refrain, il ritornello, è ripreso pari pari (e Bellini è correttamente citato come coautore) dal coro belliniano che fa da sfondo a Casta Diva.
Qualora l’intento di riorganizzare (estrema mia sfida?) il Gruppo Corale “Metanoesi” della nostra 'Associazione culturale di Varia Umanità e Musica “VIVARIUM”', riuscisse, vorrei proprio fosse reinaugurato con questa canzone, debitamente, ma semplicemente, da me trascritta per coro di quattro voci dispari, che è talmente adatta ai tempi tristi che stiamo vivendo da parer essere stata pensata in questi giorni. Ecco le parole:
"Mille colombes
L’hiver est là sur les toits du village,
Le ciel est blanc, et j’entends
la chorale des enfants'
dans la vieille église,
sur un orgue aux couleurs du temps.
Refrain':
Que la paix soit sur le monde
pour les cent mille ans qui viennent
donnez-nous mille colombes,
à tous les soleils levants.
Donnez-nous mille colombes
et des millions d’hirondelles,
faites un jour que tous les hommes
redeviennent des enfants.
Demain c’est vous, et demain plus de guerres,
demain partout les canons
dormirons sous les fleurs.
Un monde joli
est un monde où l’on vit san peur".
*
Natale di Sangue.
Nel tempo della devastazione e della morte, in cui l’umana Razionalità sembra essere ridotta all’invenzione di sempre più complessi e tragici congegni di distruzione; nell’epoca del crollo di tutte le certezze, di tutte le fedi dogmatiche e di tutte le laiche ideologie progressiste, rivelatesi incapaci di garantire un minimo di serenità all’Homo viator nel deserto di un mondo in cui par non essere più posto nemmeno per la speranza (“vero è ben, Pindemonte, anche la Speme / ultima dea fugge e i sepolcri…)” ; io, alla mia tenera età, decido, in un uggioso e funereamente silenzioso mattino di Natale, di non arrendermi, e di scavare dentro me stesso per tentar di trovare nel profondo del mio essere il bandolo di una matassa salvifica che m’aiuti ad uscire dal labirinto della disperazione. E torno a farmi guidare dallo Seelekalender, il Calendario dell’anima, del teorico goethiano della teosofia come antroposofia Rudolf Steiner, che in cinquantuno brevi strofe irregolari poetico-prosastiche, tante quante le settimane dell’anno che giustamente nel Calendario dell’Anima inizia dalla Primavera, mi conduce alla ricerca progressiva esoterica del Verbo increato negli abissi (dalla Ragione partecipativa, non da quella oggettivante -lessico marceliano- sondabili) dello Spirito, sicchè il ‘pensiero poetante’ di oggi, trentottesima settimana dell’anno steineriano, dedicato alla Weihenachtstimmung, Atmosfera di Natale, così descrive il concepimento ‘del Figlio dello Spirito’ in grembo all’ Anima:
“ Ich fühle wie entzaubert
Das Geisteskind im Seelenschoss;
Es hat in Herzenshelligkeit
Gezeugt das heilige Weltenwort
Der Hoffnung Himmelsfrucht,
Die jubelnd wächst in Weltnefernen
Aus meines Wesens Gottesgrund
che con qualche libertà traduco:
Io avverto come estasiato e sgomento
Il Figlio dello Spirito nel grembo della mia Anima;
Il santissimo Verbo universale
Ha generato nella luce del mio cuore
Il celestiale frutto della Speranza,
Che dal profondo abisso della mia Essenza
S’invola giubilando per la profondità degli Universi.
Come dire: concepimento e nascita del Verbo universale dentro di me, unico segreto per la rinascita della Speranza.
Gloria in profundis Deo.
*
Sto ascoltando, e godendomi, 'Verklärte Nacht' (Notte chiara), poemetto sinfonico del giovane Schӧnberg, che a me pare ancora tardoromantico, e perciò dal mio orecchio ancora sopportabile. Lo Schӧnberg dodecafonico non è fatto per il mio organo uditivo, che non possiede i decibel adatti; e non è un …’Belmonte’, come suona in italiano il cognome, ma una 'Dunklestal', una Vallescura. Se poi penso che 'Tal', valle, in tedesco è neutro, la valle oscura diventa, non so perché, alla mia percezione oscurissima.
Lambiccamenti poco natalizi, già da Giovedì Santo?
Forse che sì forse che no.
*
Fidelio. Capisco perché Wagner adorasse Beethoven e lo ritenesse l’ultimo e più grande compositore di musica assoluta e perciò suo maestro e precursore. Nel Fidelio ormai voce umana e strumentazione orchestrale si confondono, essa stessa diventa uno strumento fra gli altri, anche se il più nobile, e non necessita più di alcuna altra servitù strumentale o intermediazione. La lirica sarà essa stessa d’ora in poi musica assoluta.
Seguendolo oggi riproposto da rai5, quello che inaugurò la stagione del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2014 di ciò maggiormente mi convinco, ma anche mi libero del luogo comune che fa del capolavoro beethoveniano esclusivamente un dramma politico, mentre è la storia di una donna pronta a tutto per salvare l’uomo che ama. Questa almeno l’opinione, da me attinta dalle rete e senza sforzo condivisa, del Direttore Daniel Barenboim alla sua ultima stagione da Direttore Musicale della Scala, e della regista Deborah Warner che ritiene il Fidelio “la ricerca della verità nel buio di una prigione, la scoperta dell’ingiustizia alla luce del sole e il potere dell’amore di vincere tutto: Fidelio è fatto di questo. Non credo che al centro ci sia l’idea della libertà, credo che ci sia assolutamente l’idea dell’amore”. Per parte mia ritengo le due interpretazioni non essere contrastanti, se mai complementari, quanto la vicenda dell’in-dividuus (non divisibile) è complementare a quella del naturaliter socialis (‘anthropos physei politikon zωon’ – tà politikà, 1252/a) se si accetta la concezione dello Stagirita.
__________________
Chàirete Dàimones!
Laudati sieno gli dei, e magnificata da tutti viventi la infinita, semplicissima, unissima, altissima et absolutissima causa, principio et uno (Bruno Nolano)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Inviato da: Giulio Sforza
il 20/11/2023 alle 07:25
Inviato da: cassetta2
il 01/11/2023 alle 14:32
Inviato da: Maël Loton
il 18/09/2023 alle 02:38
Inviato da: Maël Loton
il 18/09/2023 alle 02:34
Inviato da: Maël Loton
il 18/09/2023 alle 02:31