Creato da vivirencamino il 01/08/2006
...per conoscere l’Italia che non si vede in tv e sui giornali...Grande e umile, eroica e mite, fatta di padri, madri, figli, di laboriosità e generosità. Di Fede.

La CITAZIONE

 

"Non abbiate paura"

 

Area personale

 

Contatta l'autore

Nickname: vivirencamino
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 41
Prov: RM
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

g.ciccone49SonoSorrisolauviahasilviaerculeopierocasciarob2679mpsollaPrincepsmary1carinodolcegiunto62rosanna.toscanomary015lumoleskinilly830claryste
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 6
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

immagine

immagine

immagine

 
BlogItalia.it - La directory italiana dei blog
 

 

« AMICA DELL'UOMO

LA NOSTRA " CIVILTA' "

Erba, Roma, Rignano Flaminio. L'orrore del Male irrompe nella vita quotidiana.
La crudeltà e il macabro cinismo di questi episodi inqualificabili ci colpiscono profondamente...
Lasciando da parte la stupida e superficiale curiosità dei commenti giornalistici, mi chiedo:
Quanto c'è di noi in queste barbarie? Quanto ci appartengono questi episodi e in che misura ne siamo complici?
Certo. Casi del genere sono per definizione isolati e nessuno immaginerebbe che fatti di questo tipo possano assumere una rilevanza sociale diffusa. Ma tra l'orrore di questi fatti e il loro commetterli non c'è uno spazio vuoto e un precipizio di estraneità.
C'è piuttosto una zona grigia, una terra abitata da milioni di contemporanei.
C'è qualcuno o qualcosa che sussurra continuamente: libera i desideri, sprigiona le energie represse; al mondo non ci sei che tu e la tua vita.

La violenza c'era e ci sarà. Non siamo peggio dei nostri avi; abbiamo solo meno 'valvole di sfogo', meno 'dispositivi di freno'. Abitiamo meno mondi. Sembra assurda questa conclusione per noi che siamo più evoluti e disponiamo di tante possibilità di vita. E invece il mondo si è ristretto. L'uomo scoprendo l'infinito che lo sovrasta si scopre nudo; posto difronte alle innumerevoli possibilità del presente si vede fragile e pauroso. Il mondo oggi coincide con il nostro io; ci siamo tagliati il passato e il futuro, il cielo e l'inferno.
La famiglia cade a pezzi e la pulsione del momento vale il progetto di una vita. Qui, ora, subito, per me solo.
L'amore per i propri cari, la passione civile e politica, i sogni e le utopie, le creazioni artistiche, lo sport e il lavoro, perfino la solitudine... Tutte le 'canne fumarie' stanno scomparendo.
Ci stiamo giocando l'anima e non ce ne rendiamo conto.

Nel nostro mondo 'civile' un miliardo di vite innocenti sono state spazzate via negli ultimi 70 anni.
Nel nostro mondo 'civile' l'aborto, nel Paese più grande del mondo, la Cina, è addirittura obbligatorio con la complicità dell’Onu.
Negli Stati Uniti, il paese più libero e moderno del mondo, solo il 5 novembre 2003 il presidente Bush è riuscito a proibire il cosiddetto “aborto tardivo”. Che consiste in un aborto praticato anche all’ottavo mese di gravidanza. Lo si realizza così: per non far nascere vivo il bimbo (dopodiché non può più essere soppresso) il medico afferra i piedi del fanciullo con una pinza, porta le gambe fuori dall’utero e provoca il parto, ma senza estrarre la testa alla cui base esegue un’incisione attraverso cui viene aspirato il cervello. Così il bimbo nasce morto.

Per i media e la cultura dominante, per questo mondo 'civile', l’orrore da proibire non è che si facciano 50 milioni di aborti all’anno (130 mila in Italia). No, da “sconsigliare” è che se ne parli, che si chiamino le cose col loro nome. Turbando le nostre coscienze. Com’è possibile? Qual è la soglia dell’orrore nella nostra coscienza?
Pretendiamo pure di rivendicare la cosa come “conquista civile” e qualificare l’aborto tra i “diritti dell’uomo”.
Possiamo dormire davvero sonni tranquilli? Inorridiamo solo per i due di Erba, per l'ospedale di Roma e per gli appetiti sessuali di Rignano Flaminio? Siamo sicuri che l’abisso dell’orrore del nostro tempo sia solo quello?

I Maya del film di Mel Gibson siamo noi. Il loro mare di sangue e i loro orrendi rituali sono il simbolo della decadenza della nostra civiltà.
Ma una speranza, come allora, può cambiare il corso della storia. Il cristianesimo.
Senza Cristo tutto sarebbe solo strage, odio e vendetta.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/elcaminoporEl/trackback.php?msg=2156503

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Follini un uomo(?), un perchè!!! su Napoli Romantica...
Ricevuto in data 26/02/07 @ 00:26
QUESTO SPIEGA TUTTO... Consiglio dei Ministri n. 36 del 2 febbraio 2007 La Presidenza del Consigl... (continua)
 
Commenti al Post:
paologis
paologis il 14/01/07 alle 23:45 via WEB
Gran bel blog, continua così! Saluti!
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 15/01/07 alle 00:03 via WEB
Grazie per il commento. A presto!
(Rispondi)
luloca
luloca il 16/01/07 alle 17:50 via WEB
Forse dimentichi che quella coppia di Erba era regolarmente sposata in chiesa e con molta probabilità andavano in chiesa tutte le domeniche. Magari avevano anche il crocifisso dietro la porta d'ingresso e si facevano il segno della croce di fronte ad ogni immagine sacra. La realtà è che la crudeltà umana non ha alcun confine ne ideologico ne religioso... è crudeltà e basta. Un istinto connaturato nella natura umana, che ci piaccia o no. Il nostro atteggiamento spesso è quello di far finta di non vedere, però la realtà si rivela nella sua crudezza e verità. Il male è dappertutto, persino dentro di noi. Non credo nella speranza del cristianesimo e non credo in alcuno che si dice portatore di speranza, credo solo in me stesso e nella forza che sprigiona la verità della mia esistenza. Tutto ciò che so è che esiste in me il male, ma esiste anche il bene... ed è immenso. Ad ogni modo, io non sono sposato e la mia famiglia non ricalca i canoni di quelli della chiesa corrente, sono lontano anniluce dal concepire un assetto dogmatico della società e vivo con estrema naturalezza fuori da ogni conformismo. Quello che dici sulla pratica abortiva negli stati uniti lo sconoscevo (mi informerò meglio), trovo assurdo che in quel paese si tolleri una pratica abortiva che ha dell'infanticidio. A proposito dell'aborto praticato nei primi mesi di vita del feto, sono abbastanza favorevole perchè chi ritiene di doverlo fare lo possa fare nella legalità, ma io probabilmente non lo farei mai. non escludo però che molti cattolici lo facciano senza porsi troppi problemi a riguardo. Anzi, se il 90% degli italiani si professa cattolico è evidente che siano in tanti a richiederlo... ma non mi va di giudicare. Riguardo alla pratica abortiva ritengo che il sistema migliore per ridurne l'incidenza, sia una più attenta preparazione delle coppie all'educazione sessuale ed ai sistemi contraccettivi... ritengo ci sia molta ignoranza a riguardo.
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 17/01/07 alle 00:24 via WEB
Forse si.. Forse la coppia di Erba andava in chiesa tutte le domeniche ed era devota a qualche santo.. E' proprio così. L'essere cristiano non si dimostra con una preghierina ogni tanto o col farsi il segno della croce. Il cattolicesimo è altro; è un esperienza di vita, è un incontro che cambia l'esistenza.. La chiesa purtroppo è piena di bigottismo, sono io il primo a dirlo; è piena di religiosità naturale, di 'do ut des'. Ma il cristianesimo non è questo.. Non è un moralismo da quattro soldi, un insieme di precetti da rispettare, una lista di doveri a cui adempiere e di dogmi in cui credere.. 'Non siete più schiavi ma figli' dice San Paolo. Se la Bellezza non fosse apparsa sulla Terra l'uomo sarebbe condannato all'infelicità, all'insensatezza e alla solitudine. E invece 'il Verbo si è fatto carne', l'Amore di Dio si è manifestato, si è reso evidente nel Suo Figlio Gesù Cristo. Così che oggi possiamo avere la sicurezza della gioia, la certezza della felicità.. Chi può rimanere indifferente difronte a questo annuncio! Chi può dire di 'non avere speranza', di credere solo al proprio ego, difronte a tale liberazione e a tale meraviglia! Solo chi non conosce veramente questo annuncio, ormai offuscato dalle ideologie presenti che vedono nella Chiesa una nemica da combattere e nell'aborto una 'conquista di civiltà'. La nostra società è piena di sangue, di 'sacrifici umani', di torture e orrori... Solo che tutto questo non si chiama più con il proprio nome ma si spaccia per progresso e 'civilità'.. Penso che tutti noi siamo in ogni istante sull'orlo della barbarie, sul ciglio dell'insensatezza e della disperazione, con un piede nel burrone, ad un passo dal cadere nel buio se non fosse per quell'Uomo che circa 2000 anni fa' ci ha abbracciato. vIv
(Rispondi)
 
 
luloca
luloca il 18/01/07 alle 13:04 via WEB
La nostra società è piena di sangue, di 'sacrifici umani', di torture e orrori... ed anche di incongruenze e stupidità. Penso che più che guardare alla società nel suo insieme, dovreste badare di più al vostro gregge. Come dici tu, spesso i cattolici sono bigotti e superficiali. Danno più importanza all'esteriorità e non ai contenuti.... ma questo non è certo colpa di noi laici. Nessuno obbliga i cattolici ad abortire o ad accettare il sesso libero, il divorzio, la sperimentazione sugli embrioni o l'eutanasia, ma di fatto, ogni conquista su questi terreni, è ampiamente usufruita soprattutto da loro. Di contro, quando la CEI promuove una campagna politica, lo fa per imporre a tutti dei comportamenti, anche a chi non ha le loro medesime convinzioni in materia morale. Per quanto riguarda l'aborto poi, penso che esistano delle grosse incongruenze nella presa di posizione del vaticano. Ti spiego meglio: se porti in chiesa un bambino nato morto, non gli fanno ne il battesimo ne il funerale e meno che mai gli attribuiscono un nome. E' evidente che per loro non ha pari dignità di uno nato vivo, avvalorando la mia impressione che neanche loro siano portati a considerare il feto come una persona a tutti gli effetti. Tra l'altro, solo di recente, credo per opera di Ratzinger, dal catechismo della chiesa cattolica è sparito il concetto di "limbo", un luogo che in passato si era sentita l'esigenza di creare al fianco dell'inferno, del purgatorio e del paradiso. Chissà come mai?
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 22:28 via WEB
Siamo arrivati al paradosso.. Cosa dovrebbe fare la Chiesa..? Rinchiudersi nelle sue mura e smettere di parlare all'umanità sui temi fondamentali della vita umana, della famiglia, dei diritti inalienabili..? Sinceramente non comprendo dove vuoi arrivare.. La Chiesa parla a tutti gli uomini di buona volontà a prescindere dalle simpatie partitiche e ideologiche.. Credo sempre meno alle etichette e alle categorie imposte dall'alto.. Ogni persona è unica e solo nel proprio intimo sa' se puoi definirsi veramente cristiana o meno.. Dunque non mi meraviglio che moltissimi 'cattolici' siano conformati alla mentalità comune..La scristianizzazione è ormai dilagante e il relativismo sta erodendo la dimensione spirituale e sacra di ogni essere umano.. Quanto alla CEI non impone nulla a nessuno.. Indica una strada da seguire che per molti può sembrare inaccessibile.. Per altri, illuminati dalla Grazia e accarezzati dall'Amore di Dio, è invece l'unica Verità che salva l'uomo e lo rende felice.. Nessuno è obbligato a seguire la morale indicata dal Vaticano; non mi stancherò mai di ripetere che il cristianesimo non si identifica con i suoi dogmi e le sue direttive morali.. Tutt'altro.. Il cattolicesimo è una liberazione, è una meravigliosa scoperta.. E' come tornare bambini tra le baccia di un Padre.
(Rispondi) (Vedi gli altri 39 commenti )
 
 
 
luloca
luloca il 25/01/07 alle 09:28 via WEB
solo che chi non si uniforma alle direttive del papa di fatto viene condotto fuori dalla chiesa.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 25/01/07 alle 14:15 via WEB
..Se non sbaglio si verifica quasi sempre l'opposto. Chi non si trova in sintonia con il Magistero sceglie in libertà di stare fuori.. Da quanto affermi si deduce che la Chiesa non dovrebbe avere alcun principio morale o regola organizzativa.. E questo chi l'ha detto..? In sostanza comunque la Chiesa ha sempre affermato che la salvezza e la vita eterna sono doni che prescindono dall'appartenenza a qualsivoglia categoria umana.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 25/01/07 alle 15:55 via WEB
Non è vero. I divorziati vengono scomunicati e se si risposano, una volta morti, in alcuni casi gli rifiutano il funerale. Non si tratta di principi morali ma di assolutismo da parte di una frangia retrograda e reazionaria che non accetta la realtà sociale attuale. Ad ogni modo, ai tempi di gesù, era possibile divorziare anche solo perchè la moglie non riusciva ad ingravidarsi. Non mi sembra che nel vangelo ci sia alcuna allusione precisa all'indissolubilità del matrimonio, ne alla sessualità, o ai sistemi contraccettivi, tantomeno ad altri temi, come l'aborto (praticato in caso di stupro anche ai tempi di Gesù), al celibato per i religiosi, o ad altre cose che oggi fanno rabbrividire il papa, ma ai tempi del vangelo erano fenomeni molto comuni, ma non ritenuti di nota come argomento da trattare nelle prediche di Gesù, con particolare accenno all'omosessualità o il transgenderismo. E' vero che la bibbia mette l'omosessualità al fianco della zoofilia, ma è anche vero che questi erano fenomeni molto ben tollerati, soprattutto sotto l'influenza di roma. Gli eunuchi, fenomeno che oggi non esiste più, al tempo di gesù potevano diventare anche sacerdoti (in alcune correnti del giudaismo è oggi esteso anche agli omosessuali) ed in genere occupavano un livello alto nella società. Certe posizioni, secondo me, sono interpretazioni personali e lasciano il tempo che trovano... la realtà è ben diversa da come la racconta il papa, non accettare la sua morale significa solo non condividere le parole del papa, non la religione. Oggi però la scomunica e la negazione dei sacramenti viene utilizzata come arma di persuasione. A me non potrebbe fregarmene di meno, ma su persone come mia madre queste cose hanno un peso rilevante.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 25/01/07 alle 16:03 via WEB
si tratta di una vera e propria imposizione ricattatoria. Ad esempio, mia madre è stata favorevole alla richiesta di welby di interrompere la sua dolorosa agonia, ma non lo direbbe mai ad un sacerdote per paura di chissà quali conseguenze. Questa non è più religione cristiana... ma qualcosa di bigotto ed ambiguo che dovreste rifiutarvi di sostenere se avete veramente fede nel vangelo.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 29/01/07 alle 21:26 via WEB
Io penso che è troppo facile attaccare il Vaticano e le gerarchie cattoliche..Rappresentano un potere e per questo sono soggette a critiche feroci un giorno sì e l'altro pure.. E' mia abitudine cercare di andare un po' più a fondo..Mi chiedo cosa sarebbe del cristianesimo senza la Chiesa, senza Roma. Beh.. credo proprio che i frutti di carità e di fede che sono maturati nella storia non avrebbero avuto modo d'essere senza Pietro. Essa è il solo 'potere' necessario. La si può criticare quanto si vuole, la si può odiare.. ma quel che è certo è che rimane l'unica istituzione che difende l'autenticità del messaggio di Cristo da 2000 anni a questa parte. E' facile attaccarne i principi etici e inveire contro le sue presunte 'ingerenze'.. Io non amo rispondere nello specifico sui temi morali.. Parlare di principi etici senza aver proposto prima una fede ed averla vissuta nella propria vita non serve a nulla. Ciò che so' è che ho ricevuto da Essa un annuncio di Speranza, una Buona Novella che risuona nel mio cuore e dona Pace alla mia vita.. Quanto a tua madre, se posso permettermi, dille di star tranquilla e parlare liberamente di tutti i suoi dubbi con il proprio sacerdote.. Non ne avrà nessuna conseguenza, anzi..riceverà sicuramente parole di conforto e di speranza.. saggi consigli per la sua vita.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 30/01/07 alle 12:18 via WEB
non ci credo... e da quanto ho capito non ci crede più neanche lei. Anzi credo sia convinta che con i religiosi è meglio non parlare. Ne ha avuto esperienza quando ha parlato con il parroco del fatto che mia sorella aveva divorziato... e ad un recente funerale in parrocchia non gli ha dato la comunione. Mia sorella se n'è infischiata, ma mia mamma ne ha fatto una tragedia. Questo modo di coportarsi della chiesa sta colpendo soprattutto mia madre. Mia sorella è molto credente ma è abbastanza intelligente per capire che la chiesa di roma è solo un aspetto del cristianesimo... credo di recente stia volgendo lo sguardo altrove. Dal canto mio la incoraggio in questo senso.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 30/01/07 alle 12:20 via WEB
secondo me se la chiesa continuerà a rifiutare, arriverà il giorno in cui sarà rifiutata.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 30/01/07 alle 23:47 via WEB
La Chiesa non rifiuta e non giudica.. La Chiesa perdona.. Non conosco la specificità del vissuto di tua sorella o di tua madre e non mi permetto di parlarne. I singoli uomini possono sbagliare.. I sacerdoti sono uomini e possono incorrerere in errori. Quello che non si deve perdere mai di vista è quel Seme di Speranza che Essa custodisce e annuncia da sempre all'umanità.. Quella Buona Notizia che libera l'uomo e lo rende partecipe della vera gioia. La Chiesa è madre ed educa i suoi figli.. Chi può dirsi santo e senza peccato difronte a Cristo? Prima di giudicare l'operato del Vaticano, è necessario e doveroso fare un profondo esame di coscienza.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 02/02/07 alle 12:21 via WEB
Il papa ed il vaticano giudicano di continuo, anzi, ultimamente non fanno altro che giudicare. La scomunica per i divorziati è solo un esempio, ma potrei fartene a dozzine. Secondo te, quando il papa accusa di "pericolosa devianza" chi la pensa in modo diverso da lui, non giudica? Quando accusa gli omosessuali di essere contronatura, non giudica? Poi però se la prende se qualcuno inizia a giudicare lui ed il suo operato.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 02/02/07 alle 20:45 via WEB
C'è una sottile ma importantissima differenza che dev'essere tenuta in considerazione per non cadere in errore. La Chiesa condanna il peccato ma perdona tutti i peccatori, sempre. Purchè ovviamente si desideri essere perdonati. Per questo il tentativo dell'Espresso, non andato a buon fine, di dimostrare che i parroci perdonano ciò che il Papa condanna è una contraddizione in termini.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 03/02/07 alle 18:11 via WEB
il perdono che intendi tu è vincolato al cambiamento di abitudini. Il problema di fondo che ponevo è molto diverso... molti ormai non considerano peccato quello che non è in accordo alle parole del papa. Secondo me, più che il perdono dovrebbero smetterla con la discriminazione. Tempo fa ho avuto una discussione con un sacerdote, il quale sosteneva che gli omosessuali fossero contronatura poichè si comportavano in modo non riscontrabile in natura. Il tale però sconosceva il fatto che l'omosessualità è molto diffusa in natura e molte specie animali la praticano da sempre, alcune addirittura in percentuali del 50%. Fatto diverso è invece per la castità volontaria, che è invece un fenomeno che in natura non si riscontra mai. In altri termini, gli unici ad essere contronatura, sono quelli che pur non avendo problemi particolari della sfera sessuale, per loro scelta, non fanno sesso. Il clero dovrebbe rientrare in questa categoria. Questo è un fenomeno che in natura non ha alcun senso, però non mi sognerei mai di etichettarli o di dargli un giudizio morale... sarebbe solo discriminante.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 03/02/07 alle 19:06 via WEB
Caro luloca, a mio parere non si tratta di parlare di omosessualità o di divorzio, di castità o di sesso sfrenato.. Sopra a tutto ciò c'è la coscienza di ogni uomo e la sua interiorità. C'è qualcosa di più serio da indagare.. Il peccato molto spesso non si identifica con un atto preciso o con una volontà soggettiva di 'trasgredire'.. Il peccato è una condizione molto più profonda, è la condizione naturale dell'uomo che lo rende schiavo e infelice.. L'uomo di per sé non puo' darsi la gioia; può avere l'illusione di un attimo ma non la certezza razionale di un'eternità.. Se non fosse per l'Uomo che ha sconfitto il peccato e ci ha resi partecipi dell'Infinito, l'uomo sarebbe condannato alla disperazione. Se ci pensi, il suicidio è sempre un atto di chiara lucidità.. Io credo che se noi vedessimo veramente le parti più oscure del nostro cuore e della nostra coscienza, cadremmo in un abisso profondo senza via d'uscita.. In tutto ciò, Cristo è l'unico Signore vincitore. Ripercorrendo il nostro dialogo sul peccato e la morale mi è venuto in mente un passo di Dostoevskij a me molto caro, che penso riassuma in poche parole il mio pensiero: "Molti pensano che sia sufficiente credere nella morale di Cristo per essere cristiani; non la morale di Cristo, né l'insegnamento di Cristo salveranno il mondo ma precisamente questo: che il Verbo si è fatto carne." da 'I Demoni'
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 05/02/07 alle 10:35 via WEB
quello che cerco di farti capire fin da quando abbiamo iniziato la discussione è che nutro il rispetto più profondo per le idee e le convinzioni degli altri, ma ritengo che riportare la religione su un terreno sociale sia dannoso. I religiosi dovrebbero comprendere che esiste la loro realtà, ma esiste anche quella delle persone molto distanti dalle loro convinzioni. Agire nella società per fare in modo che anche gli altri, lontani dalla loro religione, debbano uniformarsi a convinzioni che non condividono è un puro atto di arroganza. La chiesa adotta un atteggiamento di superiorità che non gli compete e che nessuno gli riconosce fino a questo punto.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 05/02/07 alle 21:11 via WEB
E' sotto gli occhi di tutti, anche dei religiosi (come li chiami tu), che esiste una realtà distante anni luce dal messaggio cristiano e cattolico.. Chi può mettere in dubbio ciò..? Quello che non comprendo è la conclusione per la quale questa situazione sarebbe immodificabile. La Chiesa è la custode terrena della Buona Notizia di Salvezza che Cristo ha annunciato al mondo.. Da ciò deriva la sua "superiorità"... Io la chiamerei più che altro 'saggezza' e 'discernimento' sui fatti della vita e sul futuro dell'uomo. Caro luloca, i religiosi e la Chiesa agiscono nel mondo non per uniformare gli altri ad una morale o ad una convinzione ma per dare gioia e libertà. I cattolici che hanno sperimentato l'Amore di Cristo nella loro vita agiscono per Grazia e sono testimoni prima che oratori.. Non si tratta di convincere e di inculcare, si tratta di credere ad un fatto concreto che può cambiarti la vita.. I più grandi santi sono stati nella loro giovinezza 'persone molto distanti' dalla Chiesa.. E molti di quelli che tu definisci 'lontani dalla religione'.. cito solamente, per rimanere nel nostro secolo Jack Kerouac, Giovanni Lindo Ferretti, Claudia Koll..(distanti anni luce dal 'perbenismo' e dalla 'morale'...) sono stati toccati dalle carezze di Dio e hanno cambiato vita proclamando parole di lode e ringraziamento.. Prego per te affinchè possa sperimentare concretamente la gratuità della Misericordia di Dio nella tua vita.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 06/02/07 alle 10:20 via WEB
credere di essere su un livello superiore agli altri è puro fanatismo religioso e nasconde una grande arroganza ed un desiderio di prevaricare gli altri. Io rispetto le religioni... tutte, ma se non rispettano me, mi arrabbio molto. Non stai parlando con una persona confusa, ma con chi ha fatto una grande ricerca sia dentro le religioni che dentro se stesso. Io non prego nessuno, ma spero che prima o poi tu possa vivere la tua religiosità in modo più coscente e maturo.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 07/02/07 alle 00:19 via WEB
Sono cosciente del fatto che il mio atteggiamento è a volte poco 'equilibrato' e maturo.. Vivo ancora una fase di 'innamoramento' iniziale e guardo il mondo con gli occhi di un ragazzo della mia età.. Quello di cui sono certo e di cui vorrei renderti partecipe è che il cattolicesimo è sicuramente ben altro rispetto alla morale di cui parli, rispetto al Vaticano e le Gerarchie ecclesiastiche, rispetto ai dogmi e ai precetti.. E' la risposta all'infelicità dell'uomo. E' questo ciò che vorrei tu scoprissi nella tua vita.. Nessuno potra' mai convincerti di ciò.. Lui sta alla porta e bussa.. tu solo puoi aprire.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 07/02/07 alle 13:07 via WEB
chi bussa alla mia porta è solo la mia coscienza... o i testimoni di Geova alle sette della domanica mattina... eheheheh. Comunque, hai ragione, a volte dimentico che sei un ragazzo di 23 anni, mi sembra di parlare con un attempato religioso, di quelli di altri tempi.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 07/02/07 alle 14:32 via WEB
Giusto...la coscienza: voce 'innata' che ci spinge a fare il bene.. Noi vorremmo gioire in ogni momento, vorremmo essere buoni e servizievoli, vorremmo essere generosi e caritatevoli.. Ma ogni giorno ci scontriamo col peccato, con la nostra condizione umana di 'divisione' e lontananza dalla Misericordia di Dio.. Nella tua breve frase è racchiuso il senso profondo della nostra esistenza.. Quanto al resto, ti ringrazio per l'"attempato religioso" d'altri tempi.. Lo considero un complimento.. Ci terrei comunque a sottolineare che questo blog è volutamente 'monotematico' e non esprime tutti i miei interessi e tutti i lati del mio carattere, così come avevo già indicato nel mio primo post. Se mi conoscessi un po' meglio ti assicuro che non avresti più queste parole per descrivermi.. Ciao.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 07/02/07 alle 23:03 via WEB
Ecco, bene così. Per me il bene è lasciare l'individuo alla sua coscienza senza tessere trame politiche e meditare vendette. Credersi dio sulla terra... è quello il vero peccato.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 12/02/07 alle 15:47 via WEB
Giustissimo. Sono perfettamente in sintonia con quanto dici.. Ti sei mai domandato come mai siamo i soli 'animali' ad avere una coscienza..? Una voce che ci dice se stiamo percorrendo la giusta via e ci spinge al bene. Il peccato più grave è mettere a tacere questa voce.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 13/02/07 alle 09:54 via WEB
siamo degli essere senzienti: una naturale evoluzione della materia... ma francamente non credo che siamo gli unici nell'universo. Considerato l'infinito e sconfinato sistema in cui viviamo sarebbe da presuntuosi. Il "Bene", è questo l'oggetto del contendere della religione. Per te il bene è credere nelle parole di un uomo che si crede portavoce di un'entità soprannaturale, per me il bene è pensare con la mia coscienza ed assumermi tutte le responsabilità che quest'ultima inevitabilmente mi attribuisce. E' impossibile mettere a tacere la propria coscienza o la propria natura interiore, prima o poi se ne accorgerà anche il papa. Non posso vivere in pace con la mia coscienza negando agli altri i loro sacrosanti diritti a vivere secondo la propria natura. Non posso vivere in accordo con la mia coscienza creando divisioni tra le persone o vedendo improbabili vincoli naturali dove non ci sono. Penso che tutti siamo uguali e tutti noi ricerchiamo la felicità a nostro modo. La cosa importante è essere felici, o almeno provarci. Il papa non è felice!
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 13/02/07 alle 11:37 via WEB
..Il Bene per me non è credere in un Essere soprannaturale.. Il Bene E' quell'Essere soprannaturale.. Non ci vuole molto per rendersi conto che la natura umana è tutt'altro che pacifica e che siamo ogni istante sull'orlo del baratro (odio, invidie, gelosie, violenze...). Santificare l'uomo e privarlo della sua spiritualità ha portato e porterà alla barbarie. Come dice Chesterton nell'Ortodossia: "Tutto l’ottimismo di quest’epoca è stato falso e scoraggiante per questa ragione: che ha sempre cercato di provare che noi siamo fatti per il mondo. L’ottimismo cristiano invece è basato sul fatto che noi non siamo fatti per il mondo". Siamo di passaggio. Ognuno ha diritto di vivere come crede, nessuno ha mai messo in dubbio questo, ma la Chiesa ha il dovere di gridare ad ogni generazione che un'Uomo, figlio di Dio, è morto e risorto per la nostra felicità e che l'essere umano troverà pace solo in Lui, così come dimostrano i grandi santi e i convertiti di quest'epoca.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 13/02/07 alle 12:30 via WEB
un laico ha il dovere di dire che la religione si basa su ipotesi e non esprime alcun dato reale e oggettivo. Per il resto è vero... siamo di passaggio in ogni istante di vita, tutto scorre e si evolve... la trasformazione e l'impermanenza di tutti i fenomeni è un fatto al quale nessuno può sottrarsi.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 19/02/07 alle 17:37 via WEB
La laicità nasce con il Cristianesimo: 'Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio'. Per questo in tutto l'Occidente c'è una distinzione netta fra Stato e religione; cosa che non avviene nei Paesi Islamici. La laicità non implica l'ateismo o l'anticattolicesimo, tutt'altro. Si può essere laici e credenti.. E' l'ideologia laicista il male del nostro tempo; è il pensiero relativista che sfocia nel nichilismo. Una sana laicità è necessaria... il laicismo è quanto di più dannoso ha prodotto la modernità.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 19/02/07 alle 18:06 via WEB
che Cristo sia stato un gran rivoluzionario è da un po che te lo dico. Il problema è che la gente di potere dentro la chiesa non ha capito un fico secco delle sue parole e continua a perpetrare le prerogative dell'impero romano. Dal falso editto di Costantino in poi, la chiesa si autoproclamata censore della morale, al pari del potere imperiale dell'antica roma. Lei non governa, ma dice cose è bene e cosa è male, come se la morale fosse una sua esclusiva.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 19/02/07 alle 18:11 via WEB
in altri termini, più che essere una continuazione dell'eredità apostolica, il papa, a mio avviso, ha sempre incarnato la continuazione del potere imperiale... un tempo incoronava i sovrani, oggi incorona la politica del suo consenso. Fino a quando i politici italiani non si sottrarranno a questa logica, la democrazia sarà solo una parola sul vocabolario.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 19/02/07 alle 22:05 via WEB
Che il Vaticano abbia commesso degli errori in passato nessuno lo mette in dubbio. Che ne possa commettere altri in futuro è possibile e assai probabile.. Ciò che a mio parere non può essere messa in discussione è l'istituzione ecclesiale in quanto tale. La Chiesa purtroppo da' fastidio solo per il fatto che esiste ed esprime la sua opinione sulle questioni sociali fondamentali della vita e della famiglia.. Suo compito è indirizzare l'uomo verso il bene ed annunciare la Verità proclamata da Cristo e riportata nei Vangeli. Che questo possa nuocere alla democrazia è assai improbabile, anzi, se mi permetti, è ridicolo. La democrazia è assente proprio in quei Paesi dove la Chiesa è messa a tacere ed i cristiani sono perseguitati.. C'è il tentativo laicista e radicale di minare alle basi la famiglia introducendo il riconoscimento legale di forme di convivenza diverse dal matrimonio. La Chiesa ha il dovere di contrastare questa deriva relativista e anticattolica.. Ogni essere umano è libero, in coscienza, di aderire o meno a questa linea di pensiero.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 20/02/07 alle 09:18 via WEB
dimentichi che la chiesa non si rivolge solo ai suoi fedeli ma addirittura al governo, ed ha sempre preteso dei rapporti di tipo diplomatico con gli stati... il papa parla spesso in veste di autorità governativa, non religiosa. Sembra che soprattutto in Italia, la chiesa rappresenti un organo delle istituzioni... un ruolo che nessuno gli autorizza. Questo ruolo non gli compete e viene di continuo usurpato in barba ad ogni legge ed in spregio ad ogni regola democratica.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 20/02/07 alle 11:28 via WEB
..Se non sbaglio il Vaticano è uno Stato a tutti gli effetti.. Vogliamo togliere ogni possedimento alla Chiesa? Lo si dica. Vogliamo imbavagliarla e metterla a tacere una volta per tutte, vietandole di esprimere il pensiero maturato nella Sua storia millenaria...? Lo si affermi chiaramente. La Chiesa, ripeto, da' fastidio solo per il fatto che esiste ed annuncia una Verità rivelata. Dici bene: il Papa parla a tutta l'umanità, ad ogni essere umano.. anche a chi ricopre un ruolo di responsabilità legislativa. Sta alla coscienza dei governanti aderire o meno alla Dottrina cattolica e al Magistero.. E' paradossale quest'attacco continuo contro le Gerarchie ecclesiastiche. I Vescovi fanno parte come ognuno di noi della società civile ed hanno libertà di espressione come tutti. Si decida. Libera espressione solo per chi ha le nostre stesse opinioni? Bene. Fine della democrazia.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 20/02/07 alle 12:33 via WEB
Guarda che da alcuni anni, altro che imbavagliarla la chiesa... hanno approfittato a piene mani di ogni ambito che non gli compete. Ti ricordo che anni fa il papa è entrano in parlamento... un atto che mi ha lasciato esterefatto. Se vogliono uno stato, che lo facciano, paghino loro i sacerdoti e non si attendano aiuti dallo stato italiano. Ti ricordo che non solo accedono all'otto per mille ma sono esentati da quasi tutte le tasse. Oltre al fatto che con la scusa di insegnare religione nelle scuole, di fatto lo stato stipendia anche molti sacerdoti che sfuggono ad ogni controllo del ministero dell'istruzione inquanto sono assunti dai vescovi. La situazione è troppo anomala... non fare finta di non rendertene conto.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 20/02/07 alle 12:35 via WEB
...manca poco che pretendano il crocefisso e la foto del papa anche nelle aule parlamentari.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 20/02/07 alle 15:32 via WEB
..Non vedo cosa ci sarebbe di male.. In ogni caso non vorrei ricadere in sterili discussioni sui simboli religiosi nei luoghi pubblici.. Ho già espresso il mio pensiero in numerosi post. A mio parere, il tuo errore consiste nel fare della laicità una religione.. Così si passa all'ideologia laicista che si chiude in sè stessa e non offre spazio a nessun'altra forma di pensiero. Molti laici che inveiscono contro la Chiesa non si accorgono di venerare il Dio-Stato. Cancellano così la spiritualità umana e giudicano esclusivamente secondo i bisogni materiali. Il relativismo ed il laicismo purtroppo stanno permeando giorno dopo giorno le coscienze di larga parte dell'opinione pubblica, creando danni e sofferenze. Nonostante ciò c'è una Chiesa in cammino, c'è un popolo cattolico fedele al Ponefice, che crede ancora nelle parole illuminanti del Vangelo: "Chi ascolta voi ascolta me; chi respinge voi respinge me; e chi rifiuta me rifiuta Colui che mi ha mandato" (Lu. 10:1-16)
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 20/02/07 alle 16:35 via WEB
ti faccio presente che l'ateismo ha pari dignità di una religione. E in ogni caso è una posizione che si basa sulla fede. Io non sono ateo, sono agnostico, ma non ti permetto di disprezzarmi. Per quale cavolo di motivo dovrei accettare come lex la morale del cattolicesimo?
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 20/02/07 alle 18:14 via WEB
Non disprezzo nessuno. Ho solamente affermato la piena legittimità della Chiesa ad esprimere la propria opinione ed ho evidenziato gli errori del laicismo moderno. A mio parere non c'è Stato senza Chiesa.. Il Cristianesimo ha sempre dato e darà un contributo fondamentale alla convivenza civile dei popoli e al progresso sociale.. La laicità è insostenibile senza il contributo morale e propositivo della spiritualità cattolica. Che lo vogliate o no, siamo figli di una Costituzione che dichiara all'Art. 29: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". E non mi pare che sia stato il Papa a scrivere queste parole...
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 20/02/07 alle 19:35 via WEB
"La laicità è insostenibile senza il contributo morale e propositivo della spiritualità cattolica." ovviamento questo lo dicono icattolici, non certo quelli come me. Lo stato deve fondarsi su posizioni condivise e questo non lo condivido neanche un po. La chiesa cattolica non ha alcuna esclusiva sulla morale. "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e chi glieli vuole togliere? Mi sembra comunque sotto gli occhi di tutti il fatto che oggi accanto alla famiglia tradizionale esistano anche altri tipi di famiglie... vuoi che questa gente continui a vedersi negati i diritti della loro unione? Ti faccio presente che ad oggi, se uno dei conviventi muore, l'altro non può neanche richiedere un loculo al cimitero. Tra l'altro, la famiglia tradizionale non è in crisi da oggi, ma da quando è stato approvato il divorzio... una legge che tuteli le unioni di fatto, a questo punto, sposta meno di niente, anzi, riconosce dei valori di famiglia anche a chi oggi se li vede negati. I dico li reputo una legge a favore della famiglia "more uxore" ma non tolgono nulla alla famiglia tradizionale. Oggi molte coppie vivono in convivenza perchè sono obbligate a farlo, non sempre per scelta (le pratiche di divorzio a volte durano tempi interminabili), e gli omosessuali non possono sposarsi perchè la legge italiana non estende il matrimonio anche a loro (tranne che non abbiano cambiato sesso). Nessuno di quelli che credono nell'istituto del matrimonio sarà mai obbligato ad avvalersi delle unioni di fatto... meno che mai i cattolici.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 21/02/07 alle 11:01 via WEB
Chi cercò di osteggiare e mettere a tacere la voce della Chiesa per un'idea irrealizzabile di benessere e civiltà ha prodotto solo miseria e barbarie. Questo ci dice la storia. La vera civiltà nasce dall'amore e dal perdono e, a mio parere, l'etica che sorregge la convivenza comune è minata nelle sue basi senza un riferimento al trascendente. Sui 'Dico' mi limito a dire quanto segue. Se ci si vuol bene e si vuole essere garantiti del tutto c'è il matrimonio, altrimenti si possono utilizzare una serie di strumenti, che il diritto civile mette a disposizione, come le polizze assicurative, la co-intestazione di beni come la casa o il contratto d'affitto. Poi ci sono contratti che i partner possono stringere per definire alcuni aspetti della loro convivenza: dai lavori domestici alla suddivisione delle spese, alla creazione di un fondo comune da suddividere in caso di rottura del rapporto. Infine una procura per poter rappresentare il compagno in caso di grave malattia o invalidità. Si tratta di contratti privati, che possono essere liberamente stipulati e che non necessitano di un riconoscimento pubblico. Il fatto è che, per stessa ammissione dei promotori di questo disegno di legge, si tratta di una battaglia innanzitutto ideologica; interessa poco il contenuto. E’ in atto una guerra laicista contro la famiglia, il matrimonio e i valori difesi dalla Chiesa. E’ l’antropologia cristiana a dare fastidio e in questo disegno diventa prioritario scardinare la famiglia tradizionale per promuovere un nuovo modello di unione. I nemici della famiglia sono gli stessi delle radici cristiane nella Costituzione europea. E' la secolarizzazione che avanza, è il relativismo che domina la cultura moderna e la porta, nostro malgrado, verso il vuoto e il non-senso.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 21/02/07 alle 13:04 via WEB
se avessimo dovuto sentire la voce della chiesa non ci sarebbe mai stato alcun progresso civile. Oggi osteggiano le unioni di fatto, il preservativo e molte altre cose che non rientrano nella loro morale, un tempo osteggiavano la rivoluzione francese o la nascita dei sindacati. Non so se ti rendi conto, ma se la chiesa dettasse legge, saremmo fuorilegge anche usando un preservativo. Riguardo alle aspettative delle coppie di fatto non hai capito un cappero. Non si tratta di un mero aspetto di comodo, ma di avere un riconoscimento come famiglia (non tradizionale), uno stato giuridico che legittimi l'unione di due persone, che in virtù della solidarietà instaurata tra di loro siano riconosciuti dalla legge come coppia. Al momento, come ti dicevo, solo una parte dei conviventi scelgono di non sposarsi... molti di loro non possono farlo. La capisci questa cosa? "non possono farlo". Perchè non vuoi riconoscere come coppia due persone che vivono insieme fuori dal matrimonio? Io non sono sposato, ma se mi capitasse qualcosa vorrei che fosse la mia compagna a starmi accanto... chi altro? Al momento se sei in terapia intensiva in ospedale fanno entrare solo i parenti stretti ed un conviente non rientra in queste persone. Per non parlare del fatto che se muori la tua campagna non può neanche richiedere un loculo al cimitero. Riconoscere giuridicamente le coppie mi sembra un grande passo in avanti e con il laicismo, come dici tu, non ci azzecca un fico secco... si tratta solo di essere meno bigotti e più realisti.
(Rispondi)
 
 
 
vivirencamino
vivirencamino il 26/02/07 alle 16:52 via WEB
Mio caro, ti invito innanzitutto a moderare i toni.. Vorrei rimanere nel solco di un dialogo rispettoso e proficuo. Quanto al merito del tuo commento ti posso dire che se non fosse stato per la Chiesa e per i Santi che Essa ha suscitato nel corso di questi 2 millenni, oggi faremmo parte del Terzo o Quarto mondo. Il progresso civile, quello vero, quello che dura, è figlio diretto del Cristianesimo. Senza la Chiesa non ci sarebbero stati gli ospedali, le farmacie... Per non parlare dei contratti di lavoro, del diritto alle ferie, ecc... Potrei fare una lista molto lunga.. Sul fatto che la Chiesa non debba emanare le leggi di uno Stato laico siamo tutti d'accordo. Difatti esistono, distinti, uno Stato italiano con un suo Parlamento liberamente eletto e uno Stato Vaticano. Il fatto è che la Chiesa, mi ripeto, da' fastidio solo perchè esiste ed esprime liberamente una sua opinione.. Ti risulta per caso che sui banchi del Senato o della Camera ci siano dei Vescovi, dei preti, o dei frati? Ogni cittadino, nonchè ogni legislatore, è libero di scegliere in coscienza sulla base delle sue convinzioni. Finiamola col teatrino delle 'ingerenze'...Siate seri. Quanto ai 'dico' non è questione di bigottismo. Si tratta di riconoscere la bontà della Costituzione italiana e il ruolo fondamentale della famiglia nella società. Per le altre forme di convivenza esiste il diritto privato che può regolare qualsiasi ambito della vita sociale. Per i casi che citi si potrebbe benissimo intervenire con azioni mirate lasciando da parte il riconoscimento pubblico. Come vedi è una legge ideologica. E' un tentativo di 'rivincita' del relativismo e del laicismo estremo dopo la sonora sconfitta al referendum sulla fecondazione assistita.
(Rispondi)
 
 
 
luloca
luloca il 02/03/07 alle 09:54 via WEB
Tu parli di vittorie e di sconfitte, al pari del tifo calcistico. Io discuto di diritti e libertà individuali che non ritengo debbano essere subordinate ad una morale non condivisa. Non credo che i dico possano rappresentare una "pericolosa devianza", anche perchè la convivenza è una cosa che esiste da sempre ed oggi nella società è ben accettata al pari del matrimonio. In fin dei conti non cambierebbe nulla, si tratterebbe solo di dare dignità di coppia nei confronti della legge a quelle unioni che ad oggi se la vedono negata.... i contratti legali, consentimi, ma non sono la stessa cosa. Per me la famiglia è dove esistono delle persone che a vario titolo abitano insieme e si sostengono reciprocamente in modo solidale. In questa tipologia rientrano anche le comunità religiose che già beneficiano rispetto alla legge dello stesso trattamento della famiglia. Il fatto che esistano o no dei figli è un aspetto marginale, molte coppie sposate non hanno figli, ma sono comunque delle famiglie. Per quanto riguarda il cristianesimo, concordo con te che ha portato molto di buono alla società, ma non tieni nella giusta considerazione il fatto che il cattolicesimo è solo un aspetto del cristianesimo e non rappresenta certo la maggioranza nei paesi più sviluppati. Certe cose che la chiesa cattolica non accetta, altre comunità cristiane le hanno fatte loro da molti anni.
(Rispondi)
gianni.toffali
gianni.toffali il 17/01/07 alle 09:10 via WEB
Il noto teologo don Gino Rigoldi commentando il perdono del cattolico Sig. Castagna ai carnefici dei suoi famigliari, ha asserito che “ il perdono da cristiano superman non convince, questi slanci non sono giusti, non funzionano, il perdono in automatico non esiste, non è giusto, non è umano e non è autentico”. Parole davvero insolite per un uomo di Chiesa. I cattolici (per i laici, il discorso è altro) che hanno invece preferito “allinearsi” alle esternazioni grondanti d’odio e vendetta del genero musulmano Azous, dovrebbero sforzarsi di capire che “anche se per l’uomo sembra impossibile soddisfare l’esigenza del perdono, il cuore che si offre allo Spirito Santo può, come Cristo, amare fino all’estremo della Carità, tramutare la ferita in compassione, trasformare l’offesa in intercessione”. Non comprendere queste elementari verità cristiane espresse con chiarezza dal Catechismo della Chiesa Cattolica, significa accettare quell’idea di “giustizia”, o meglio giustizialismo, tanto in voga in non pochi paesi della mezza luna. Gianni.Toffali@inwind.it
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 22:42 via WEB
D'accordissimo. Il Cristianesimo che si conforma all'ideologia comune e insegue le mode della società per tornaconto personale taglia le proprie radici in Cristo e diventa sterile. Le Chiese si svuotano perchè non si propone più nulla di nuovo al mondo.. Si arriva a dire che è bene, a volte, farsi giustizia da soli, che è giusto vendicarsi del torto subito.. Non c'è più una predicazione vera che annunci all'uomo la Buona Notizia del Vangelo, il perdono dei peccati e la resurrezione di Gesù... E' diventata tutta 'robba da catechismo e da prima comunione', quando invece è l'unica Verità che rende l'uomo libero e felice.
(Rispondi)
donulissefrascali
donulissefrascali il 17/01/07 alle 10:31 via WEB
TERRORISMO,VIOLENZA E REATIIl concetto di terrorismo rappresenta il punto di partenza per l’analisi di un fenomeno che nel corso dei secoli ha visto aumentare costantemente il suo peso politico.In sostanza,la pratica terroristica ,si adatta ed è mossa da una particolare situazione socio politica..Ne deriva quindi che il terrorismo non possa essere considerato una forma di lotta di classe, ma intesa principalmente in termini borghesi, strumentali e antirivoluzionari.Si ritiene opportuno che partendo dal concetto di terrorismo, si debba passare, per uno stretto legame,al concetto di violenza ,che in politica ha un suo ruolo cruciale. I governi hanno perseguito storicamente fini innumerevoli e molto diversi tra loro,ma il mantenimento della coesistenza pacifica è prioritario ad ogni altro fine: soltanto in una situazione pacifica,il potere politico può ottenere condizioni e organizzazioni di attività umane, che sono dirette verso obiettivi più complessi ma assolutamente essenziali.Ora mantenere le condizioni esterne della convivenza pacifica ,significa impedire le azioni violente tra i gruppi e gli individui che fanno parte della comunità,e, l’esperienza consolidata delle realtà sociali, ha dimostrato che per questo scopo è indispensabile il ridimensionamento degli interventi violenti dello Stato, del ridimensionamento degli interventi dispotici, e la promozione di una nuova cultura che favorisca la socializzazione e il senso del collettivo. Troppo spesso il potere ricorre a una esaltazione dei reati per giustificare i suoi interventi oppressivi, e non ricorre ad una obiettiva analisi delle cause che nel tempo hanno provocato tali episodi di violenza, senza prendere atto che le cause di tali comportamenti sono stati prodotti da una mancanza di giustizia sociale,e da una enorme disuguaglianza di partecipazione ai beni che vengono prodotti dal mondo del lavoro. E’ un discorso molto complesso, di non semplice soluzione, ma ritengo che se vogliamo veramente una pace sociale,il superamento delle guerre civili,dobbiamo iniziare a proporci il grave problema della soluzione della morte per fame,enormemente diffuso in tutto il mondo, compreso anche i paesi dove si sostiene che esista un comune reale benessere.
(Rispondi)
Stellar82
Stellar82 il 19/01/07 alle 20:28 via WEB
hai detto tutto quello che penso anch'io bravo!ciao
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 22:43 via WEB
Ne sono felice.. Continua a visitare il mio blog, se vuoi. A presto.
(Rispondi)
edmondo2000
edmondo2000 il 20/01/07 alle 10:21 via WEB
Ciao viv, condivido il tuo post. A noi piace tanto l'immagine dello spettatore in questo mondo, uno spettatore che non ha responsabilità, quelle sono sempre d'altri, viene a mancare il nostro ruolo, ci viene a mancare l'assunzione delle nostre responsabilità, pensiamo sempre che . . . a rompere il vaso di creta sia stato qualcun'altro. No, non è così! Noi siamo in questo mondo con un compito, o una missione, ben definita. Tocca a noi scoprire quale, tentare di percorrere quella strada che ci è stata dat. Non è una riflessione questa solo per i credenti ma per tutti. Certo per chi crede vi è, vi dovrebbe essere, un'impegno in più. Parole di sufficenza? No, se qualcuno vuol vedere il mio blog capirà che non parlo da "portatore di verità" (?) ma da uno che nel percorso della propria vita ha fatto tanti errori e . . . anche di recente ha rotto un gran bel vaso di creta. Ciao viv
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 23:03 via WEB
Certo Ed..E' proprio così. Assumersi in prima persona la responsabilità delle proprie azioni è il primo passo verso una vera testimonianza d'amore, che solo in questa direzione può risultare credibile.. Sicuramente non è facile, anzi è impossibile senza l'esperienza quotidiana dell'Amore di Dio nella propria vita e del Suo perdono.. Grazie e buona serata. Un abbraccio. vIv
(Rispondi)
kickboxingcavallo
kickboxingcavallo il 21/01/07 alle 23:35 via WEB
A noi piace tanto il tuo sito e ci complimentiamo con te. Ti vorremmo inserire nei blog amici, se non ti dispiace. Visita anche il nostro blog. Pace e bene. Accademia Cavallo Caulonia
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 22:45 via WEB
Vi ringrazio di cuore. Verro presto a trovarvi. Un caro saluto. vIv
(Rispondi)
lauviaha
lauviaha il 22/01/07 alle 20:21 via WEB
Si, caro Viv, Cristo è la nostra unica speranza. Nostro sostegno, nostra fortezza. I fatti di Erba come tanti altri testimoniano l'impero del male nel nostro tempo. Aggrappiamoci a Cristo nostra salvezza. Buon anno viv.Un abbraccio. egy
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 24/01/07 alle 22:53 via WEB
Dice San Paolo nella lettera agli Efesini: "Rivestitevi dell'armatura di Dio, perchè possiate resistere alle insidie del diavolo. Poichè non abbiamo a combattere contro carne e sangue, ma contro i principati, contro le podestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti maligni che son nei luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.". La Pace. vIv
(Rispondi)
edmondo2000
edmondo2000 il 17/02/07 alle 20:58 via WEB
Ciao ViV, un saluto ed un abbraccio ad un amico che presumo troppo preso "con la vita vera" per "passeggiare" in rete. Tutto bene? Un abbraccio edmondo
(Rispondi)
 
vivirencamino
vivirencamino il 19/02/07 alle 17:16 via WEB
Caro Ed, come hai potuto notare non ho molto tempo da dedicare al mio blog ma appena posso sono qui a scrivere e a rispondere ai commenti. Scusami se ti passo a trovare sempre più raramente... E' un periodo di cambiamenti ed ho sempre mille cose da fare e da disfare... Comunque sicuramente tornero' presto a scrivere, a discutere e a navigare nella bloggosfera... Un caro saluto. vIv
(Rispondi)
Aldus_r
Aldus_r il 05/03/07 alle 23:18 via WEB
SCUSATE... MA VOGLIAMO USARE BENE I BLOG ? ABBIAMO I TAG, BASTA USARLI. CREATE UN POST E INVIATE 1 LINK... E COSI NON MI DEVO SUBIRE UN MATTONE... DIGITARE PREGO. E IL GIOCO è FATTO. NON SI PUO' VEDERE QUESTO: Caro blogger, vorrei che tutti i blogger esercitassero una forma di pressione sui politici: BASTA PRIVILEGI AI POLITICI . SIMBOLO: UN FORCONE o una forchetta Ciascuno di noi deve mandare, OGNI SETTIMANA, una e-mail a 10 senatori e a 10 deputati, scelti con le iniziali del proprio cognome o quelli della lettera più vicina. In poco tempo li copriremo di e-mail che li costringeranno a prendere coscienza della volontà popolare. Scrivete a nome del COMITATO " BASTA PRIVILEGI" Chiediamo: 1) PORTARE LE RETRIBUZIONI ED INDENNITA' DEI PARLAMENTARI A LIVELLO MEDIO EUROPEO. 2) ALLINEARE LA PENSIONE DEI PARLAMENTARI ALLE REGOLE DI QUELLE DEI CITTADINI 3) IMPEDIRE AI VARI CONSIGLI REGIONALI, PROVINCIALI, COMUNALI DI FARSI LO STIPENDIO O FARSI LE REGOLE PER LA PENSIONE: DEVE ESSERE UN ORGANO SUPERIORE A DECIDERE. 4)PER I PARLAMENTARI DEVE ESSERE LA CORTE DEI CONTI, SU PROPOSTA DEL PARLAMENTO. 5) RIDURRE , DALLA PROSSIMA LEGISLATURA IL NUMERO DEI PARLAMENTARI 6) RIDURRE DRASTICAMENTE LE SPESE PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA. PER ALTRE INIZIATIVE DEL COMITATO CONSULTATE IL BLOG BASE PENNA E CALAMAIO. HO AVUTO RISCONTRI CHE LA PRESSIONE SUGLI ONOREVOLI PUO' DARE BUONI RISULTATI. SE QUALCUNO HA IDEE UTILI FACCIA LE SUE PROPOSTE SUL BLOG PENNA E CALAMAIO. SE CONOSCETE GIORNALISTI CHE POSSANO SCRIVERE SULL'ARGOMENTO, AVVOCATI CHE STILINO DELLE LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE DA PRESENTARE AL PARLAMENTO SCRIVETEM, o MEGLIO, SCRIVETE SUL BLOG PENNA E CALAMAIO. SE QUALCUNO VUOL FARSI CARICO DI AZIONI DI PROTESTA ORGANIZZATA A ROMA, COME STAZIONARE CON CARTELLI DAVANTI A MONTECITORIO E A PALAZZO MADAMA, SE QUALCUNO VUOLE INTERESSARE DEI POLITICI ONESTI CHE PORTINO AVANTI L'INIZIATIVA, SI FACCIA AVANTI. PER ORA DIFONDETE SUL WEB L'INIZIATIVA. FRA UN MESE, IL 2 APRILE FAREMO IL PUNTO SULLA SITUAZIONE. NON FACCIAMOCI METTERE I PIEDI IN TESTA! QUANDO SAREMO IN NUMERO ADEGUATO ( OLTRE 1000 ADERENTI) FAREMO UNA MANIFESTAZIONE A ROMA., EVENTUALMENTE LA PENULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE. Blog PENNA E CALAMAIO: http://blog.libero.it/blogecalamaio/ ITALIA DEMOCRATICA ( albert.z) : http://blog.libero.it/spartaco/ Comincialitalia : http://www.comincialitalia.net/petizioni.asp?id_petizione=3
(Rispondi)
lauviaha
lauviaha il 05/04/07 alle 17:17 via WEB
Buona Pasqua d'Amore. Un abbraccio. egy
(Rispondi)
edmondo2000
edmondo2000 il 08/04/07 alle 09:26 via WEB
Tanti Auguri per una Santa Pasqua ricca di serenità e pace. Ciao e un abbraccio edmondo
(Rispondi)
lauviaha
lauviaha il 28/04/07 alle 11:47 via WEB
Dove sei viv, è un po' che non ci sei. Buona domenica. egy
(Rispondi)
smeraldo_80
smeraldo_80 il 07/05/07 alle 14:20 via WEB
Ciao...bel blog!!! che Dio ti benedica
(Rispondi)
marediamore0
marediamore0 il 17/10/07 alle 16:33 via WEB
Un pensiero e un abbraccio
(Rispondi)
lauviaha
lauviaha il 22/12/07 alle 12:29 via WEB
Quest'amore che rinasce ti avvolga e ti rigeneri, sarai nuova Luce. Buon Natale d'Amore. egy
(Rispondi)
chepazzaidea
chepazzaidea il 25/12/07 alle 14:46 via WEB
Buon Natale
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963