Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

« C'ERA UNA VOLTA E SEMPR...HABLAME, FABULA... »

RIFLESSIVI RECIPROCI

Post n°220 pubblicato il 12 Aprile 2017 da ElettrikaPsike
 

 

"La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire."

George Orwell


 

 

Emulare: impegnarsi per uguagliare o superare qualcuno in pregi e meriti, oppure cercare di imitare le sue opere, imprese, qualità.

Libertà: condizione per la quale un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un'azione, mediante una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla.

 

E’ bene tenere alla mente questi due significati perché, talvolta, quando si uniscono al sonno della ragione, non generano soltanto mostri; ma mostri virali.

 

La libertà di stampa è un diritto che ogni Stato, insieme agli organi d'informazione, dovrebbe poter garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare l'esistenza della libertà di parola e della stampa libera.

Esiste però, rispetto all'accesso delle informazioni, una limitazione a tale libertà.

E’ previsto, infatti, che un qualsiasi governo possa decidere, in base alla Costituzione ed alle leggi ordinarie o speciali emanate dal legislatore, di non permettere la pubblica conoscenza di alcuni documenti, adducendo motivi di protezione dell'interesse nazionale e della sicurezza nazionale e sottraendoli alla stampa ed al pubblico.

 

Il punto però è...

Chi stabilisce quali siano i limiti delle conseguenze provocate da un’informazione, quando smette d’essere informazione, asettica, nozionistica e diventa un tripudio di morbosa spettacolarizzazione, drammatizzata e resa epica, dell’orrore?

«Da noi le donne le bruciano», spiegava Fernando Iglesias, deputato e scrittore, «è diventata una moda in Argentina che gli uomini diano fuoco alle donne; da quando il musicista Eduardo Vazquez ha bruciato la sua compagna nel 2010, è subito scattato l'effetto emulazione.»

Si registra, infatti, che nei tre anni successivi all’omicidio, furono ben 132 le donne argentine che morirono nello stesso modo in cui morì la compagna del batterista dei Callejeros…

 

Ah, l’emulazione cosa non produce, nei disturbati mentali…

 

Ed ecco manifestarsi una catena di azioni terroristiche, proclamate in nome della jihad e compiute da individui assoldati e radicalizzati nel tempo di un click.

Ma non solo. Già circuiti ed affabulati dalle proprie ossessioni, gli aspiranti martiri vengono, poi, anche più galvanizzati quando a tutta la loro follia viene regalata, mentre la si trasmette sul web o in televisione, la stessa presentazione scenica di un kolossal cinematografico.

E così, anche i kamikaze che hanno fatto l’ultima strage di cristiani copti in Egitto e l'attacco terroristico islamico di matrice cecena nella metropolitana di San Pietroburgo non sono che le più recenti fra le macabre conseguenze di una virale esaltazione dell’orrore che, imperterrita, prosegue, alimentandosi e facendosi ancor più alimentare dalla spettacolarizzazione con cui viene divulgata dai media.

L’Isis ha davvero creato un meccanismo di strategia mediatica non indifferente se, grazie ad esso, mentre la cronaca denuncia l’orrore degli atti da loro commessi, al contempo li incrementa, predisponendo i nuovi febbrili adepti ad emulare i crimini già compiuti, commettendone di nuovi,  sempre più elaborati e più impressionanti, in un brutto gioco ad alta creatività mortale.

La censura castra ed uccide, questo è indubbio; dove lei ci impedisce di raccontare, divulgare, portare alla conoscenza, la libertà di stampa risponde con un irrinunciabile "racconta ad ogni costo, divulga, fai sapere!"...ma attenzione, perchè la libertà e il diritto all’informazione sono una cosa, mentre la diffusione ostentata a benefici scenici è ben altro.

Libertà di stampa non è e non vuole essere sinonimo di epopea dell’incubo. Il sensazionalismo finalizzato a paralizzarci e moltiplicare la paura (facendo, tra l’altro, proprio quel gioco voluto dalla propaganda terroristica) non è esattamente quel che si può definire un servizio di pubblica utilità.

Ricordiamoci che è la libertà di stampa ad essere un diritto inviolabile dell'uomo; e non di certo la glorificazione, seppure involontaria, dell’orrore…

Oltretutto la questione "rischio emulazione" non è nemmeno un grande scoop: già dagli anni ’70, infatti, è oggetto di sistematico studio. E vale a dire da quando alcuni particolari comportamenti suicidari resi celebri da sfavillanti luci scenografiche e monopolizzazioni mediatiche senza sosta, fecero aumentare, proprio sull’onda della spinta macabro-imitativa, il numero di azioni suicide copia-incolla.

Il rischio non è, quindi, solo un rischio; ma una probabilità molto alta. Tanto che diventa sempre più difficile cercare di nascondersi dietro al diritto di cronaca o alla libertà di stampa se è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’Acta Psychiatrica Scandinavica, a chiarirci, senza nessun sottinteso, come i mezzi di comunicazione abbiano l’obbligo di “esercitare estrema prudenza e riservatezza nelle notizie riguardanti casi di comportamento suicida” e che ogni singolo caso “dovrebbe essere discusso con esperti di comportamento suicida e di prevenzione, prima d'essere reso pubblico”.

D'altra parte non è certo necessario chiamarsi Søren Kierkegaard per arrivare a comprendere che la gente, talvolta, esige e reclama la libertà di parola soltanto per poter compensare una ben altra libertà che, invece, molto frequentemente (e volentieri) rifugge: la libertà di pensiero.

Ma, giusto per diritto all'informazione, vediamo qualche esempio di propagazione sanguinaria trasmessa per delirio imitativo?

Non c’è che da scegliere: gesti di ordinario esaurimento cerebrale esaltati in stragi parentali e di vicinato; femminili acidificazioni compulsive per maschili ossessioni vendicative; omicidi ripresi in diretta da criminali più folli e distopici di quelli diretti da Kubrick in “Arancia meccanica”...

E poi non dimentichiamoci delle macabre pestilenze da alienazioni di coscienza che hanno moltiplicato episodi di torture a discapito di ogni sorta di animale, o gli stupri collettivi di minorenni su minorenni...

Ed ancora, sequestri di persona con segregazioni più lunghe e sanguinose della guerra di Troia, parricidi consumati sugli altari della patria e figlicidi in lucidi deliri post partum; senza scordare l'abominevole moda delle gestazioni programmate a scopo d’incesto che supera, se possibile, in tutto il suo orrore, il  raccapricciante Miss Violence del 70esimo Festival di Venezia...

 

C'è altro da aggiungere?

 

Sì. Non scordiamo quel riflessivo reciproco del titolo che, purtroppo, nella libertà di emulazione del macabro, significa imitarsi a vicenda cercando di essere l'uno alla pari dell'altro e molto spesso superiore all'altro.

E questo stupro del termine libertà, perdonatemi, è proprio tutt’altro che un’emancipazione dalla schiavitù.

Oltretutto, fare informazione senza dover necessariamente sfamare il mostro di turno, non è neppure un’impresa così estrema...

Ad esempio, come suggerì la Bbc nel 2009, si potrebbe iniziare non alimentando il senso di allarmismo. E sicuramente smettendo di pubblicare le fotografie di tutti gli assassini, magari evitando pure di farli diventare i nuovi ragazzi immagine per qualche marca di jeans da pubblicizzare…

Forse si potrebbe semplicemente iniziare in questo modo: dando esclusivamente la notizia.

Lasciando, finalmente, agli atti criminali la possibilità di essere, e restare, soltanto quel che sono: bastardi senza (nessuna) gloria.

 

                 

 

 

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Commenti al Post:
ravenback0
ravenback0 il 12/04/17 alle 20:03 via WEB
Eccezionale il tuo post. Nel senso di "finalmente sono state spiattellate alcune cose che non vanno ignorate". Ho letto avidamente ogni riga e non posso che sottoscrivere il tuo pensiero, la penso allo stesso modo, Ele e ho apprezzato la tua scelta, in linea con il pensiero che porti avanti che è anche il mio, di non citare il nome di quel rom divenuto modello a cui fai riferimento da lontano e che ricordiamo ha ucciso 4 ragazzi investendoli mentre era ubriaco....
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 18:15 via WEB
Grazie infinite, raven. Avrei voluto fare riferimento almeno al fatto; ma ho preferito non contestualizzare l'accaduto nel post proprio per non insinuare la voglia, in chi potesse leggerlo, di andare a cercare la notizia e la persona in questione. Ti ringrazio, però, per aver ricostruito tu in sede di commenti, se non altro l'oggetto del discorso. A presto!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 12/04/17 alle 20:04 via WEB
Vorrei applaudirti per quel che scrivi. E' SACROSANTO e lo dico a caratteri enormi. Post degnissimo!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 18:16 via WEB
Grazie Argyria, spero di essere degna io del tuo commento ,-)
 
woodenship
woodenship il 13/04/17 alle 18:28 via WEB
L'hai detto in coda, mia cara Psike:i nedia non dovrebbero rinunciare al loro ruolo propedeutico al libero pensiero,per rincorrere l'audience e gli inserzionisti, vellicando gli istinti peggiori del pubblico, a partire da quello all'emulazione,per arrivare a quello esibizionistico,pasando per quello del piacere perverso per il samgue ed il sesso estremo.E' proprio questa deriva dei mezzi d'informazione,non nuova del resto,come tu ben segnali.Solo che, all'oggi,con la capillarità della diffusione dei"social"s'è giunti alla viralità dei comportamenti riprodotti,quindi ad una maggiore responsabilità nelle devianze e nell'esecuzione di veri e propri crimini.Dunque, credo che bisognerebbe tornare all'origine di tutto. Ovvero:in nome del business,si può continuare a tollerare un'informazione che ha abdicato alla sua funzione democratica, propedeutica all'emancipazione degli individui. Certo,il potere ha tutto da guadagnare da simile situazione nel breve e medio periodo.Ma,nel lungo,è evidente la deriva della società verso un futuro fatto di violenza incontrollata e ingiustificata,con buona pace di tutte le campagne sicuritarie e antidegrado portate avanti da tutti i capopopolo che pure ci si ingrassano nel marasma generale.Altro aspetto da te toccato,quello del terrorismo che, pure rifacendosi ad ideologia arcaica e antimoderna, ha saputo sfruttare a meraviglia i social,per propagandarsi e per mettere cappello su tutte le follie e alienazioni dei paesi cosiddetti più sviluppati,facendone armi formidabili per guerre terroristiche anche psicologiche.E'qua che,secondo il mio modestissimo parere,avviene il cortocircuito più perverso e incestuoso:il potere in crisi, a causa degli effetti traumatici sui popoli della globalizzazione squlibrata e escludente,prende spunto dal pericolo terrorista per restringere libertà e diritti,in modo da cercare di fare passare riforme impopolari che,altrimenti,non sarebbero riuscite a far approvare.Non dimentichiamo che,in Francia,come da noi,è proprio sull'onda emotiva di certi accadimenti che si sono fatte passare leggi sul lavoro liberticide. Insomma:sembra che il terrorismo giovi al potere.Detto questo,senza disconoscere l'autonomia d'azione dei tagliagole prezzolati dell'Isis.Altro esempio ne è ciò che sta accadendo all'oggi sul teatro siriano.Anche qua risalta tutta la fallacia e irresponsabilità dei media:invece di rendere l'obiettività dei fatti accaduti,come il bombardamento e la morte di civili per gas nervino,cercando di documentare e provare le effettive responsabilità,subito si sono date per vere le versioni americane,facendo a gara su tutti i media e social per difendere il bombardamento da questi ordinato contro la Siria,mettendoci di fronte all'ennesimo paradosso:per vendicare degli innocenti bambini dell'opposizione siriana ad Assad,se ne sono uccisi altri,sempre bambini innocenti,del campo avverso.Il tutto giustificato con la malvagità di Assad.Completando la piroetta che non vede più come il pericolo numero uno i terroristi dell'Isis,bensi del dittatore Assad.Questo per dire di quanto i media concorrano a quello stravolgimento di verità e senso comune.Cosa che trova la sua apoteosi,come dicevo,nell'alterazione della funzione informativa:non più inchieste,informazione,intrattenimento... bensì: ammiccamenti, titillazione schifosa e vellicazione della visceralità delle persone,sempre più autorizzate a dare il peggio di se sia negli atteggiamenti che nelle azioni e nel linguaggio.Cosa che si confonde con libertà d'informazione e "ritratto reale"della società. Cosa che viene nascosta ipocritamente è che i media contribuiscono abbondantemente a questo degrado,proprio facendo finta di portarlo alla luce...........Un bacio scintillante di stelle e grazie infinite per gli spunti molto interessanti e per l'esposizione esaustiva..........W........
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 18:34 via WEB
Fallacia, irresponsabilità, intenti finalizzati allo share, ignoranza e paradossi riflessivi nati dall'incoscienza. E, sempre riguardo alla qualità delle notizie (mi riferisco soprattutto ai media con più seguito e divulgazione popolare), aggiungo: mediocrità ripetitiva e nebulosa convenzionalità meno che approssimativa sono i migliori regali che riescono a farci i nostri mezzi di comunicazione più istituzionali. Probabilmente il fine è cercare di compromettere l'utilizzo del ragionamento e del linguaggio negli spettatori/lettori. Ma è un intento inutile...perché chi li segue si è già lasciato compromettere tanto tempo fa e chi ancora ha qualche impulso reattivo non riesce ad ascoltarli senza la narcosi...
 
   
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 18:36 via WEB
P.S. e ti ringrazio per il lungo commento e tutta l'attenzione che hai dedicato al post! ,-)
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 14/04/17 alle 17:43 via WEB
Sono pienamente in linea con quel che scrivi. D'altro sarebbe difficile non esserlo, sapendo come la penso riguardo al modo di proporre le notizie così fortemente radicato in tutti i media dal seguito maggiormente popolare. Ormai l'ignoranza vestita da informazione è un cliché, per cui lo stereotipo che punta sul patetico e sull'esaltazione del dramma è la regola. Il concetto del "rischio emulazione" e del non dare visibilità ai bastardi (o come molto elegantemente affermi tu, agli atti bastardi, senza riferirti a nessuna persona), diventa complicato da seguire per una politica solo a caccia di share...Se e quando i bastardi hanno la gloria, ce l'hanno in virtù dei mezzi di divulgazione ma d'altro canto i media che passano l'informazione hanno la loro fetta di gloria in conseguenza alla gloria dei bastardi...Direi che questi meccanismi agevolino si trovino quindi da ambo i fronti (e quindi la gloria resta in ogni caso ai bastardi, gli uni e gli altri). Quindi che dirti se non che hai azzeccato pienamente anche il titolo?
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 18:48 via WEB
Come evidenziava anche wood, la fetta di gloria dei mezzi divulgativi viene acquistata, infatti, proprio grazie alla popolarità di tutte quelle "azioni bastarde" glorificate dalla loro assidua e meticolosa azione di ricamo. L'effetto shock nutre tutti: i crimini, chi li racconta e tutta la rete d'ascolti...Un'epidemia di riflessivi reciproci, Nicc ,-P
 
arwen971
arwen971 il 14/04/17 alle 18:04 via WEB
Torno a leggerti con più calma perché questo post non è da lettura sbrigativa :D ma tendenzialmente già da una prima lettura ti dico che quando Mattarella anche ne aveva parlato di emulazione come rischio sono stata assolutamente d'accordo con lui....Storia vecchia e sec. me è qualcosa di talmente evidente che solo la volontà di certe persone faziose possono parlare di oscurantismo e rifarsi al fascismo e alla censura di Mussolini come alternativa perché non vogliono capire. ma io è da un po' che ho smesso di sprecare sapone per avare le orecchie ai somari. A lavà a capa 'o ciuccio se perde l'acqua e 'o sapone! Auguri per Pasqua Ele :))
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 19:37 via WEB
E' un modo come un altro per strumentalizzare i concetti, fingendo di non capire...o soltanto per voler contraddire senza basi. Ed allora si va a riesumare qualsiasi cosa. In ogni caso, sarebbe saggio per chiunque ricordare cosa accadde quando l'opera di Machiavelli finì nelle mani dei politici (indipendentemente dallo schieramento). Credo avesse ragione S. Romano quando scrisse sul Corriere della Sera che tutto quello che viene toccato dalla politica (in termini di fazioni) viene piegato alla sua visione e diventa strumento di autogiustificazione...Da Gramsci a Mussolini, per intenderci. Buona Pasqua anche a te, Arwen e grazie ;-)
 
misteropagano
misteropagano il 14/04/17 alle 23:20 via WEB
torno domani mattina_*pciù notte :):)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/17 alle 23:26 via WEB
;-)La strada la conosci, Sorella olimpica;-)
 
   
misteropagano
misteropagano il 15/04/17 alle 10:35 via WEB

eccomi_*, concordo immediatamente con Raven e il senso ( per me ) di avida suzione di latte di Amantea, quello per l'allevamento di Giove bambino..il post è Olimpico!
Sulla natura dell'informazione come diritto e dovere, sull'astensione della spettacolarizzazione in uso di parti e controparti, criminali, parti terrroristiche e giornalistiche o pseudo tali; sull'affascinazione del mentalista, la riproduzione della soggezione, l'assoggettamento a una perversa ipnosi collettiva e tanto altro cara Ele, è tanta roba, roba da papiri .
Alcune considerazioni sulle "donne bruciate" le ho espresse in risposta al tuo commento da.me, quanto al fenomeno della viralità - strano a dirsi - avevo un post in bozza, coincidenza! Molto elementare a onor del vero, sul chiummo della viralità, la pesantezza come piombo del mittente egotico-tiranno che convince e si autoconvince tramite i followers di essere metamittente, e alla luce dei tuoi appunti sulla qualità - viralità: ottone, che suona falso e ampiamente criticabile. (è giunto il momento a dire il vero di fare una apocalipse now della virtualità, o di chi vi si nasconde offuscandone e limitandone gli aspetti creativi). Mai avrei potuto avere siffatti scambi, con te e altri squisitissimi, se non fosse la rete. Ecco dunque da un lato il messaggio pro-positivo, dall'altro quello che l'entertainement è in grado di produrre. Per ciò ti cito uno "strano cas"o, appena hai un momento, sguardalo e dimmi se non ti ricorda qualcosa (anche in specchio inverso):Giuseppe Carradori con un saggio italiano sullo SLENDER MAN,il male senza volto/un caso virale che ha fatto il giro del mondo. Ti mando alcune coordinate in mail, un bacio_M
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 15/04/17 alle 15:50 via WEB
Ed io ti rispondo con un: Apocalipse now della virtualità, subito! ;-) Ho sentito qualcosa sulla leggenda dello slender, ma non conoscevo il saggio del giovane blogger (sono andata a vedere); attendo le coordinate. Baci!
 
misteropagano
misteropagano il 15/04/17 alle 15:26 via WEB
e un saluto ad Arwen971: ora è tutto a posto_*(riflessiva reciproca) ti ho confuso con una arw3 con un doppio nick che usa la stessa immagine del tuo avatar :( i beg your pardon..:*
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 15/04/17 alle 15:52 via WEB
Ok ;-) Riferisco...E garantisco, è un'amica reale di Niccolò, ma magari le suggerirò di cambiare vestito... ,-)
 
   
arwen971
arwen971 il 16/04/17 alle 17:02 via WEB
:D tutto ok, mistero! e buona Pasqua!
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 16/04/17 alle 19:12 via WEB
Oh! Bene...l'happy ending! ;-)
 
misteropagano
misteropagano il 15/04/17 alle 16:59 via WEB
tra insofferenza e vocazione titanica ho pubblicato il mio personaggio in Tirillio AHHHHHHHHHHHHHrgh ( può bastare?) ..mi sono detta o adesso o mai più!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 16/04/17 alle 19:11 via WEB
Ho visto, ho visto...;-) Sono appena stata su Tirillio ;-) Ho anche letto i versi di wood ed ho chiesto...aiuto e chiarimenti ,-P
 
homoradix
homoradix il 16/04/17 alle 17:45 via WEB
:DD la strega Giga con le sorelle tera pera e pesca ..ahauahau ..a mistero il cinema fa male buona pasCQua.-)
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 16/04/17 alle 19:15 via WEB
Fa benissssimo...;-) meglio della space cake che ho pubblicato da te dell'anno scorso...,-P
 
   
homoradix
homoradix il 19/04/17 alle 21:49 via WEB
Auhuah Ellenica:DD meglio le sorelle Svamp pubblicata Aurora Spina.-T
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 21/04/17 alle 18:28 via WEB
;-P dici? Ci ho provato a imbastire; ma non ero certa del risultato...
 
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 16/04/17 alle 23:33 via WEB
Bellissimo post, ricco di informazioni :) Aggiungere altro potrebbe forviare e magari allontanare dal punto, ma oggi molte teorie avanzano l'ipotesi, non considerate poi così infondate, che l'informazione è creata per intrattenere, le masse e distoglierle da processi antistatali di privatizzazioni sudditante, persino le guerre sembrano create a tavolino per aggirare la logica del compromesso, i patti, lasciano troppo spazio alla cessioni, e per natura si bambini anche da grandi quando il possesso diventa diritto ossessivo. In linea di massima ogni tua parole è conclusiva d'un pensiero logico, crimine, il crimine crea la notizia, la notizia crea il mostro, il mostro crea l'emulazione, l'emulazione crea il crimine e il cerchio ricomincia. Per annullare l'emulazione si dovrebbe limitare la notizia come concludi, non censurare, ma omettere le parti che creano shock ed esempio, in realtà cara elettrika, ci crederesti se ti dicessi che i crimini dovuti ad emulazione, sono marginali, rispetto alla natura in sé degli atti che brutalizzano le società. Dal punto di vista storico, parliamo di storia, secoli non anni, l'epoca moderna dal punto di vista della sicurezza e al massimo dell'efficienza, per cui la domanda da porsi in base al tuo post è, perché si emula nel commettere il crimine? Tutto può essere riducibile al plagio dell'orrore o dirsi voglio errore, un stupratore o un omicida che Brucia una donna, è diverso da un omicida che dall'altra parte del mondo, non Brucia ma accoltella? Sono la stessa cosa, la natura efferati dell'atto è uguale, non è l'emulazione o l'informazione che determina la nascita di un'altro crimine, come ho scritto in un commento precedente nell'olimpo, il problema va ben oltre il monopolio del controllo dell'informazione censurata o non... Uno dei problemi dell'informazione, è l’analfabetismo, soprattutto quella femminile, si stima che circa 870 milioni di persone tra adulti e giovani non sanno ne leggere ne scrivere. E di questi le donne rappresentano la parte più rilevante, e negli ultimi decenni il tasso di analfabetismo femminile è diminuito solo dell’1 per cento. La gran parte dei crimini verso la donna è frutto di questa ingiustizia. La lotta vera per la VERA uguaglianza, verso l'informazione ma anche verso il diritto e la sicurezza, e far sì che le informazioni, l'arte, la musica, la scienza, la filosofia diventano mezzi per coltivare le menti delle giovani donne come dei giovani... se vi è prevaricazione allo studio... poco importare che vi siano parole scritte vere o false... Tutto è riconducibile a questo secondo me, e non è un caso, credo che il potere agisca in funzione del mantenimento di un livello di conoscenza e scolarizzazione che permetta il controllo, persino la rete, così libera, crea un contro effetto di pseudo apprendimento che limita esaltato l'informazione fuorviante... Ma questo già è un'altro discorso... Il vero punto o un altra aspetto fondamentale è il valore che hai citato ad inizio post, la libertà, ma non dell'informazione, la nostra libertà limitata e controllata per essere intrattenimento cruento in alcuni casi o come si dice oggi giorno gossipparo, per un'ultimo riferimento all'isis, la storia sai cosa ha insegnato, che il miglior modo per avere l'attenzione della massa e il controllo è, incutere Paura.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 17/04/17 alle 17:27 via WEB
Tu hai pienamente ragione: non c’è, di fatto, nessuna differenza, in termini di orrore, fra due atti criminali, tanto che l’uno avvenga secondo una modalità emulativa oppure si verifichi con altre dinamiche e in modo inedito. L’impulso a compiere, in un modo o nell’altro, violenze è connaturato negli esseri umani (e per estensione, agli animali) in risposta a quel celebre richiamo di Eros e Thanatos che ha fatto la fortuna di Freud… ma l’impulso non è l’azione. E bisogna distinguere, quando dalla potenza si passa all’atto, se gli atti aggressivi e dolosi sono risposte strategiche a condizioni particolari (ed in quel caso, eliminate le condizioni che le possono innescare, possono eventualmente diminuire anche gli episodi conseguenti ad esse) o se, come Delitto e Castigo ben insegna, non esiste classe sociale, grado culturale o motivazione plausibile per spiegare episodi sadismo e crimini finalizzati a se stessi, scaturiti puramente dalla noia accompagnata al vuoto esistenziale. Negli individui con propensioni più marcate all’attuazione di questi impulsi (per patologie psichiatriche, fragilità comportamentali/ traumi, attrazioni compulsive verso parafilie penalizzanti o per una diseducazione ai sentimenti) è, però, possibile, che una continua e dettagliata riproduzione di alcune dinamiche criminali possa essere anche quell’elemento in più a cui appigliarsi, la spinta che aspettavano e dalla quale trarre maggiore supporto ad un già presente convincimento e che può fare la differenza, in una sorta di incitamento all’orrore. E certo il discorso dell’analfabetismo è correlato…ma più che in senso di ignoranza culturale io direi nell’incapacità di comprendere, valutare e farsi coinvolgere per intervenire nella società, e questa converrai con me è propria anche di persone propriamente definite colte ed informate. Gli stessi manipolatori relazionali che mirano all’abuso sono raramente individui ignoranti o prosaici…il più delle volte sono individui colti e appartenenti a classi sociali di rilievo ma con gravi psicopatie. Inoltre, finché ci sarà un altro tipo di ignoranza gravissima, quella affettiva, non potranno che aumentare gli episodi di crimini compiuti da individui (di qualsiasi età, sesso e classe sociale d’appartenenza) privi di qualsiasi tipo di empatia, e pertanto di sensi di colpa, per atti scriteriati o dolore inferto a terzi. Ti ringrazio infinitamente, natodallatempesta, per il tuo commento e per la possibilità che hai creato per approfondire anche altri aspetti relazionati ai temi del post. Grazie!
 
   
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 18/04/17 alle 13:55 via WEB
La tua risposta permette di giungere ad alcune riflessioni, la prima che credo ci trovi d'accordo che il crimine è tale e ne assume tutta la gravità indipendentemente dalle ragioni dell'atto, una volta tramutato da pensiero a forma concreta poco importa delle motivazioni, crimine è, e crimine rimane. Qui magari possono essere ora tirate in ballo le attenuanti, che legge processa, ma non non è lo scopo della nostra riflessione, quando invece determinare se l'informazione (in particolare quella di cronaca) è determinante per l'ispirazione di atti efferati? Nella psicologia esperimenti hanno accertato, che il condizionamento è reale se il bombardamenti di immagini e suoni violenti è continuo. È il nostro caso? Considerando le cronache magari verrebbe da dire si, ma il realtà non è così, ovvio che godersi un film comico determina fisiologie chimiche che stimolano euforia, rilassamento e gioia, mentre assistere a scene di violenza, determina il processo di immedesimazione con la vittima, e innesta i processi di difesa che provocano una rivalsa violenta verso il carnefice, ma dal pensare al fare, vi è una enorme differenza, ed è qui il vero problema più che negli esempi che l'informazione invia alle nostre menti, nelle motivazioni che creano l'atto efferato, in particolare nei processi cognitivi che determinano le associazioni, escludendo i casi patologici come da te accennato dovute a malattie cerebrali, riporto tutto alla conoscenza, alla capacità di processare soluzione, che è differente dal bagaglio culturale, si può sapere tanto, ma non essere in grado di andare oltre il sapere come archiviazione di informazioni, la conoscenza che intendo io è questa. E secondo me è il limite che porta all'uso di azioni violente, il limite spirituale di vedere oltre un unica soluzione. Utopistico, ma vero secondo me, se si vive vedendo una sola strada, si imboccare sempre e solo quella. Grazie a te Per la ricchezza di contenuti e riflessioni, non potevo aspettarmi di meno da un'amica di Misteropagano.
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 21/04/17 alle 19:27 via WEB
Ammesso e non del tutto concesso (ed a volte anche inspiegabilmente) che film o programmi con finalità d’intrattenimento divertente richiamino per assonanza ad effettive sensazioni di rilassamento e benessere e non, invece, ad inaspettate tristezze e/o imprevedibile ansie dall’effetto doccia svedese...Ma qui forse la risposta l’hai data tu, chiamando in causa quei processi cognitivi che determinano le associazioni…Sicuramente, riferendoci ad individui privi di particolari patologie, non è tanto la visione di immagini o la presentazione dell’informazione a creare il pericolo quanto la capacità o meno di filtrare e metabolizzare un messaggio. E sono anche totalmente d’accordo con te quando dici che è questo tipo di limite a innescare la violenza. Non sono, però, così sicura che alcuni modi di trasmettere le notizie (dallo stesso martellamento non stop, senza soluzione di continuità, della medesima routine di notizie, scelto da Sky, ad esempio, ad alcune presentazioni solo apparentemente asettiche, ma con alto tasso di strategia tecnica, verbale e coreografica dei tg nazionali) siano davvero totalmente esenti da una certa dose di quell’”effettivo e puro” condizionamento reale che tu, correttamente, ravvisi nel continuo bombardamento di immagini e suoni aggressivi, violenti e costanti, prolungati nel tempo. E, sinceramente, un certo tipo di configurazione tipica dei telegiornali come di altri programmi che, quanto meno per il ruolo che è stato loro assegnato, non dovrebbero far parte della comunicazione trash propriamente detta, mi sembra condizionante anche nella decerebralizzazione forzata e nella valorizzazione del deterioramento creativo e della totale pigrizia mentale. L’assuefazione è una probabilità molto probabile…scusa il gioco di parole, e di facile attecchimento, o non esisterebbero relazioni sentimentali di ventenni fondate sull’abitudine…E la nostra amica misteropagano che tu citi, ad esempio, a parere mio è proprio un esempio inverso rispetto alla bulimia mentale, persone come lei sono l’ossigeno che fa da antidoto alla restrizione e all’abitudine insistente e monocorde. Bentornato, natodallatempesta ;-)
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 23/04/17 alle 11:38 via WEB
Cara Elettrika in linea generale la tua riflessione è corretta, ogni argomento esposto ha la sua logica validità, posso aggiungere solo alcune considerazione :-) Escludendo i punto chiari, quali ad esempio la natura patologica di alcuni individui, le informazioni possono se non corrette o esposte in modo da esaltare l'impatto emotivo provocare condizionamento, su questo punto posso essere d'accordo con la tua posizione, mettendo però l'informazione non come elemento di innesco ma come combustibile della violenza, consideriamo la violenza come un incendio, la sua vita distruttiva prevede tre elementi, il calore ossia la fiamma che innesca l’incendio, il combustibile ossia tutti i materiali che la fiamma brucia (la benzina è un esempio) ed infine il comburente ossia una sostanza che agisce come agente nella combustione, l’ossigeno è il comburente più comune. In base a quando detto sopra, l’informazione può essere un combustibile interiore, pensieri di ira di pregiudizio che nascono e appesantiscono la nostra anima, come guardare un uomo che maltratta una donna, dentro di noi si crea un sentimento che ti porta al disgusto, a provare emozioni forti, ma questa reazione si possono formare con le informazioni che i network ci inviano, ma anche con la quotidianità, che più assilla l'anima. E poi accade che una fiamma accede tutto questo carburante, può essere un evento, una lite, e quella mente oramai al limite, esplode... Ci può essere assuefazione a tutto ciò, può essere, ma comunque ritengo che nonostante tutto, l'ignoranza e l'ottusità siano alla base della violenza... Concordo sul tuo giudizio su Misteropagano, la sua presenza è solare in questo universo, portando luce, la tua comunque non è meno luminosa e contribuisci a portare cultura... Grazie :-)
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 23/04/17 alle 20:58 via WEB
Ho appena letto il tuo racconto, nat...direi che è il tuo contributo ad essere notevole. Un lavoro da miniaturista e da alchimista. Come un bardo alla corte d’Artù, sei riuscito a presentare questa tua favola...
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 24/04/17 alle 11:15 via WEB
Grazie troppo buone le tue parole... Io ti ringrazio di cuore... Rog non può ringraziarti perché non ha più cuore :-D Ma un abbraccio se la tua rosa-spina ha il coraggio potrebbe cencederlo :-) Io alla fine ho solo seguito uno stile classico, la tua favola invece è originale nella stesura, ironica un elemento direi nuovo nel mondo della favole, nella brevità della narcosi hai reso moderna un mito che fa morire dal sonno :-D Grazie comunque ancora per gli apprezzamento... Se riesco a trovare Rog nella sua notte nera riferito i tuoi complimenti :-)
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/04/17 alle 19:00 via WEB
Il commento intero è su Tirillio, se non l'hai ancora letto, sotto la tua favola. E' più che meritato quel che ti ho scritto, nat. Non hai seguito solo uno stile classico, hai fatto di più, hai unito l'estetica all'etica. Il tuo racconto è una miniatura viva, che si muove, e qui e là lascia, come Pollicino lasciava i semi, chiavi interpretative per aprire altre strade e altri percorsi, paralleli e/o intrecciati. Sei stato bravo. Aurora-Rosa-Spina accetta sicuramente l'abbraccio, e a giorni potrebbe invitarlo a dialogare in una nuova favola. Anche se forse sarebbe necessaria la Bella che ha saputo ridare l'identità alla Bestia per il tuo Rog senza più un cuore. Chi più di lei, esperta di anime smarrite, potrebbe capirlo? ;-)
 
     
natodallatempesta0
natodallatempesta0 il 24/04/17 alle 20:34 via WEB
Sono appena stato da Tirillio, non posso che ringraziarti ancora per il tuo bellissimo commento, ho commentato li, ma ribadisco l'originalità e modernità della tua favola... Ho letto che la tua Rosa-spina vorrebbe o meglio sta riflettendo se incontrare Rog, Rog potrebbe essere di passaggio se hai il coraggio :-D possiamo aprire le danze, le strege di Miste, mi Sa che stan tentennamendo...
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 26/04/17 alle 22:19 via WEB
Ho visto che nel giorno della liberazione, misti e homoradix ci hanno liberato dall'imbarazzo, rilasciando le istruzioni...;-) io, in questi giorni, solo per problemi di salute/tempo di cui misti può informarti, oltre che per rallentamenti dovuti alla connessione, ancora non sono riuscita ad avanzare gli inviti per le dialettiche favolistiche ma come ho scritto anche da Tirillio, da domani/prossimi giorni conto di iniziare con gli inviti al ballo...;-) P.S. Aurora non è la sola ad avere dimestichezza con assenze e farmaci...(i miei sono appena appena più legali però ;-p)
 
     
misteropagano
misteropagano il 30/04/17 alle 00:46 via WEB
nessun tentennamento ____________* ora poi che le favole fluiscono è divertente davvero, un bacio mia cara amica di sempre, pciù:*
 
     
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 30/04/17 alle 03:46 via WEB
Si, vero? ;-) Io mi sono portata avanti postando ben tre dialoghi diretti...Dovevo compensare l'assenza ,-) Goodnight, M(ist/oon)!
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 16/04/17 alle 23:51 via WEB
Nel mio piccolo mondo virtuale ho escluso, salvo eccezioni, di trattare le "NOTIZIE" così come sarebbe giusto fare con tutta l'attenzione richiesta. Materia questa per giornalisti professionisti, qualora, essi stessi, decidano di rispettare scrupolosamente la deontologia professionale. Ritengo sia cosa opportuna fissare precisi paletti entro i quali, però, possano coesistere la piena libertà di espressione oltre, ovviamente, a quella di pensiero che nessuno può togliere ad un altra persona se soltanto essa ha effettivamente imparato per davvero a "pensare" e non semplicemente abituata a riflettere l'altrui pensiero, magari anche in modo non congruo. Di fatto è ciò che diffusamente avviene in ogni dove nel mondo dei social. Ma non solo. Anche il mondo delle agenzie ne resta coinvolto come se niente fosse. Basta fare una prova un giorno qualsiasi e creare delle cronologie delle note di agenzia che si susseguono e porre in risalto le incongruenze e le contraddizioni che, da sole, emergeranno. Questa è semplicemente una parte della base di partenza del tuo illuminato post che, nel merito e nella forma, non si può che, umilmente condividere. Ringraziandoti per avercelo permesso. Un caro saluto, M@.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 17/04/17 alle 17:51 via WEB
Anch’io avevo optato per la scelta di non “fare cronaca” soprattutto nera e di politica…che poi, il più delle volte sono sinonimi; d’altra parte, a volte, quando il livello di tolleranza scende pericolosamente sotto il livello del mare, mi pronuncio, anche riguardo a questi argomenti. La libertà implica responsabilità e volontà, oltre che coraggio di pensare, e purtroppo, per questo a volte non è molto compresa. Quel che tu sottolinei sull’imparare a pensare è assolutamente vero. Isaiah Berlin sosteneva che l’essenza stessa della libertà fosse proprio la capacità di discernere il “come” si vuole scegliere e il “perché” lo si vuole, senza costrizione o intimidazione, senza un sistema che ci inghiotte e nel diritto di resistere ed essere anche impopolare, continuando a portare avanti le nostre convinzioni, solo per il fatto che sono le nostre. “La vera libertà è questa, e senza di essa non c'è mai libertà, di nessun genere, e nemmeno l'illusione di averla”. Ed io ringrazio te, italiano, per quello che scrivi, per i post che pubblichi e per gli interventi che fai ;-)
 
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