Creato da hesse_f il 04/12/2009
blog

Area personale

 

Ultimi commenti

Mia tua sua... Giusto, sbagliato... Dritto o...
Inviato da: stufissimoassai
il 08/09/2024 alle 16:01
 
Bellissimo questo brano. ciao, gi
Inviato da: maresogno67
il 08/09/2024 alle 11:52
 
Ogni eroe ha la sua tragedia
Inviato da: cassetta2
il 07/09/2024 alle 15:37
 
Acc.....siamo in piena crisi, siamo al "redde...
Inviato da: monellaccio19
il 07/09/2024 alle 08:35
 
Altere =alterate. Solito infido t9
Inviato da: surfinia60
il 03/09/2024 alle 20:47
 
 

Ultime visite al Blog

cassetta2hesse_fmonellaccio19Desert.69stufissimoassaisurfinia60maresogno67ormaliberaMieiGiorniDicasi_Campmariovezzoli1958E_L_SOrumaFlaneur69
 

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 8
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

DIRE O NON DIRE

Questo blog non rappresenta un prodotto  di editoria e/o una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate e video sono tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi all’autore del blog che provvederà alla loro pronta rimozione. L’autore dichiara inoltre di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se  il commento viene espresso in forma anonima o criptata.

 

 

 

 

settembre

Post n°100 pubblicato il 06 Settembre 2024 da hesse_f

 

SETTEMBRE

IVANO FOSSATI


video hesse_f

 

 

 

 LA VITA DEGLI ERRORI

 

 

e io, che sento come un animale che qualcosa non va,  annuso, ma non  archivio, non decritto. E maledico quelli che "hanno il dono”,  che dicono e non dicono. E così gli eletti ti capiscono e gli stupidi come me, vagano tra le tue parole alla ricerca di una chiave unica di lettura.

Alla fine penso che non importa che io capisca o no.

Per te resta tutto uguale. 

Per me resta tutto uguale.

Dimentica la tua vita, dimentica la mia vita, slega per un attimo i lacci della realtà.

In questo momento pregherei per vagare nella vita degli errori, quella fatta solo di emozioni opposte e di sapori estremi. 

Quella dei grandi no.

Quella piena di tutto ciò che da bimbo ti dicono di non fare

"non desiderare la roba d'altri"

"non desiderare la donna d'altri"

"non commettere atti impuri"

"non rubare".

Si’, va’, ruba il cuore dell'uomo che unico al mondo potrebbe tenerti in vita in questo momento.

Desidera ogni cosa che fino a ieri ti sembrava  scorretto, troppo audace e oltraggioso volere. Qualcosa che sia solo tua, e che tu, senza alcun senso di colpa, possa negare agli altri.

Lui è mio, questo e quello sono miei, anche quella cosa là  è mia. 

Mia. MIA.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

parlo di me

Post n°99 pubblicato il 30 Agosto 2024 da hesse_f
 

TROPICANA

Gruppo Italiano

 

video hesse_f


 

STUFISSIMAASSAI

 


basta con queste due canzoni! I tormentoni estivi dovrebbero essere  accattivanti e leggeri, nella musica e nei testi. Scritti ad hoc,  risultano, per lo più, idioti e fastidiosi. Che tu li ascolti volontariamente o che ti investano per caso, dovrebbero, se non coinvolgerti, almeno lasciare un segno, vista la ripetitività dei versi e la capillarità  con cui vengono  diffusi.  I miei tormentoni, da più di un mese,  sono due: Sei minuti all'alba, Jannacci, in cui si parla di un uomo che va verso la fucilazione, Geordie, De André, che tratta di una fanciulla che cerca di fermare l’impiccagione del giovane amante. Mi sveglio, trascorro la giornata e mi addormento   con  queste due canzoni. Non mi danno tregua, e se non diventano suono, mi riecheggiano comunque in testa.  

Non che l’anno scorso cantassi Barbie Girl, ma, che estate è mai questa, per me?

(la ladra di nick chiede venia)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

dividere

Post n°98 pubblicato il 22 Agosto 2024 da hesse_f

 

GOODNIGHT SAIGON

BILLY JOEL

 

video hesse_f

 

 

DIVIDERE

 

dividere è una parola che non mi piace. Potrebbe avere un’accezione positiva perché nel dividere si moltiplica, ma, chissà perché nella mia testa, prende sempre una sfumatura negativa. In verità se si cerca nell’etimologia si trovano un sacco di provenienze e significati. Un tragitto davvero sussultante. Che va da separazione a sapere, apprendere, giudicare o anche cercare, trovare. Oppure quella meno felice di vid-uus vedovo che ha il senso di privare, essere mancante etc etc. Da dividere deriva anche il dividendo, condividere, individuo. Ma, come dicevo, questo termine mi mette a disagio, anche perché la frase più comune in cui è contenuto è “divide et impera” cioè dividi e domina. Questo funzionò per l’impero romano e funziona ancora oggi in ogni settore. La divisione può essere da un parte positiva dall’altra negativa. Poniamo l’esempio di una specializzazione, è certamente un bene che un professionista, ad esempio un avvocato, approfondisca il suo campo, così da rendere la difesa di un cliente ineguagliabile con la ricerca di leggi su leggi e cavilli su cavilli. Oppure in medicina l’approfondimento di una branca può essere un ottimo modo per sviscerare un campo. Ma in generale, se questo arrivare al cuore di una cosa, la slega dal resto, si crea, secondo me, una difficoltà. Ecco il problema, c’è il rischio di perdersi in un beato isolamento mentale, culturale, che rischia di diventare una cecità del collettivo. Del resto anche la madre delle riforme scolastiche, targata Moratti portava ad una divisione più che ad un inglobamento o ad un interagire delle materie. La specializzazione è funzionale alla produttività e purtroppo questo termine rappresenta uno dei cardini della nostra epoca. Io ricordo che i momenti migliori della mia attività scolastica furono quelli in cui gli insegnanti riuscirono a far corrispondere lo stesso periodo storico in letteratura, filosofia, storia dell’arte, in un divenire che non allontanava gli accadimenti dal pensiero, che sempre precorre, la realtà del momento. Questa integrazione riusciva a rendere attuale il periodo che la mia mente giovane faticava a inquadrare. La divisione degli interessi è la tattica più intelligente che il potere possa escogitare per dividere o per formare gruppi. Nelle modalità peggiori questo concetto porta anche alla delazione. Pensate ad esempio al maccartismo che diventava “mors tua vita mea”, pensiamo anche ai pentiti, è solamente quando sono arrestati e quindi divisi dagli altri che cedono e tradiscono gli altri membri. In questo mio discorso non c’entra la questione morale io sto parlando di metodo. Del resto ricordate anni fa quando uscì un numero della finanza, mi sembra, a cui ci si poteva rivolgere per denunciare i potenziali evasori fiscali. . Ripeto non parlo di etica ma di metodo. Usano il soggetto per ottenere quelle cose che dovrebbero invece, in uno stato che funziona, scoprire con le loro forze, il loro lavoro. Anche perché diventa ridicola una cosa così. Io denuncio il mio vicino che ha evaso 2000 euro l’anno, probabilmente perchè mi sta antipatico, e loro sorvolano sulle scatole cinesi, sulle residenze all’estero, sulle evasioni macroscopiche. Anche il linguaggio tecnico è un modo per dividere: ogni categoria si esprimecon termini per lo più incomprensibile ai non iniziati. Della politica non parlerò.


PS: PS: questa frase non è mia. L’avevo presa da gandalf.it ma cliccando sul link non si apre nessuna pagina.

Anche nella cultura, ci sta chi divide per imperare,

come chi unifica d’imperio, non è un amico dell’umanità.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Anna di Francia

Post n°97 pubblicato il 08 Luglio 2024 da hesse_f

dedicato all'altra parte della produzione &

 

ANNA DI FRANCIA

CLAUDIO LOLLI

 

video Vinyl

 

 

Anna di Francia che arriva,

Anna che ride, Anna che scherza,

Anna che ascolta, che parla

Anna che chiede, vuole sapere

come andremo a finire la sera,

Anna la piazza ti ama, ti ama con me.

Anna racconta: l'ultima Francia

com'era grigia, com'era triste,

Anna racconta: il nuovo lavoro

sempre camicie, solo camicie,

Anna ti sembra di essere pazza

Anna la piazza, la piazza ti ama con me.

 

Anna che mi porta via

e vuole bere, vuole parlare,

s'infila in un'osteria

forse stasera ha voglia di amore,

Anna più bella, più bella che pazza

Anna la piazza, la piazza ti ama con me.

Anna troviamo tanti amici,

uno comincia la discussione,

sono momenti quasi felici,

Anna mi guarda faccio il buffone

"e dove sarà la cultura operaia?"

Anna che scuote la testa e dice di no.

 

Anna non vive, è da sola

si è già stancata di prenderci in giro

"e Luigi Nono è un coglione,

l'alternativa nella cultura

non è solo ideologia

l'alternativa è organizzazione"

Anna si arrabbia, basta parlare,

Anna si alza, andiamo via

e mentre la strada mi fa perdonare

c'è Anna che brinda alla sua anarchia,

Anna imprendibile più di un momento,

Anna dà un bacio alla piazza e poi se ne va.

 

Non sarò per te un orologio,

il lampadario che ti toglie il reggiseno,

quando è tardi, è notte e tu sei stanca

e la tua voglia come il tempo manca.

 

Non sarò per te un esattore

di una lacrima ventuno volte al mese,

non conterò i giorni alle tue lune

per far l'amore senza rimborso spese.

 

Non sarò per te solo lo specchio

di una faccia che non cambia mai vestito,

non sarò il tuo manico di scopa

travestito da amante o da marito.

 

Non sarò quel cielo grigio quel mattino,

il dentifricio che fa a pugni con il vino,

non sarò la tua consolazione,

e neanche il padre del tuo prossimo bambino.

 

Per questa volta almeno sarò la tua libertà,

per questa volta almeno solo la tua libertà,

per questa volta almeno la nostra libertà

e la piazza calda e dolce di questa città.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

le tue parole fanno male

Post n°96 pubblicato il 28 Giugno 2024 da hesse_f

 

LE TUE PAROLE FANNO MALE

Fiorella Mannoia

 

video hesse_f

 

A volte scrivo. A volte leggo. A volte leggo e scrivo.

Purtroppo a volte richiudo libri, ripongo fogli e parlo.

Quando parlo, di recente, faccio danni. Sorvolo sugli sconquassi che riesco a creare e sui perché delle controversie, quel che mi interessa qui, è il risultato. Dirompente per lo più, e spesso definitivo, nel senso che mi mandano proprio affanculo.

A volte, però, assisto a conversazioni che se non fosse per il coinvolgimento diretto, mi riempirebbero di esaltazione. Come ieri: due contendenti all’assurdo e una spettatrice, che li osservava impegnati ad arrampicarsi su uno schermo gigante. Mica sui soliti vetri.

Un dialogo tra musicisti con  partiture sbagliate per le mani, e un fraseggio delirante e asincrono come le giustificazioni che si danno di solito a genitori, insegnanti,  ex mogli/mariti o ai propri elettori.

Mi perdonino gli uomini, ma spesso è da loro che sento farneticazioni ineguagliabili.

                          Purtroppo a volte richiudo libri, ripongo fogli e, anche io, parlo.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

milano

Post n°95 pubblicato il 05 Giugno 2024 da hesse_f

 

MILANO

Edoardo Bennato

 

video hesse_f


 I PENSIERI 

 

non sono più abituata a camminare in città. Anni fa, mentre affiancavo superavo incrociavo, i pensieri degli altri, in qualche modo, mi sfioravano. Alcuni li scambiavo per miei, altri, troppo distanti, li fendevo come nebbia ottundente. Ma  quelli che si facevano rincorrere, senza farsi del tutto prendere, mi hanno sempre fatta innamorare. Anche i luoghi segnano il loro corso. Dove sono nata non ho mai percepito varietà, e  quando camminavo tra le persone, non mi chiedevo cosa le sfiorasse. Lo sapevo. Conoscevo i loro pensieri. Di sicuro li avevo rimuginati, io pure, più di una volta. Adesso in città cammino tra silenzi e segreti. Forse ho perso la capacità di accogliere e interpretare,  o forse, chi mi incrocia, li tiene in uno scrigno, ben riposti e celati anche a se stesso. Ho vissuto 8 anni in Brera e la sera, chi eri, e il futuro, veniva svelato per poco. Un tavolino, due sedie, ed ecco la chiave. Uno di fianco all’altro per conoscere quel che si aveva dentro. Nessun segreto per chi aveva in mano le carte. Non fossero bastati un sorriso o una ruga, lo si svelava con un cuori o un bastoni. Quel 3, che ad un occhio inesperto, poteva sembrare intrusione, era, invece, per colui che prevedeva, la perfezione. Lui e lei che creavano una vita.  Se alla carta si aggiungeva un sostegno, l’armonia diventava assoluta, 4, che sono le mura, 4, la casa dei sogni. Cammino stasera per Brera. Un serpente colorato di borse, scarpe, gioielli, che si snoda per ogni lato. Più nessuno,  con un mazzo di carte, ha un  futuro da svelarti, ma tutti hanno qualcosa da  vendere. Anche i pensieri che un tempo non mi erano estranei, ora non si fanno più prendere. La stanchezza forse li copre. O la sfiducia. La stessa che ho io nel toccare, in una bancarella, le borse di Prada.

Milano 2024 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ADE

Post n°94 pubblicato il 28 Maggio 2024 da hesse_f

 

 

CECCO SIGNA

TUTTA COLPA DI GIUDA

 

video hesse_f

2010


 venire su Libero, girare tra le parole degli altri, lasciare un commento, dovrebbe essere un diletto, non un’impresa. Ogni giorno invece c’è un test di sopportazione nuovo, da superare, solo per varcare questa soglia. Ho fatto un salto su Trustpilot e, se il giudizio totale è 3,3, i primi 20 commenti che appaiono, riguardo i servizi a pagamento, danno tutti una stella (pessimo) e i titoli, riportati fedelmente, aprono le danze con un 

“ATTENZIONE A QUEL CHE RACCONTANO”
“DIFFIDATE”
“SOLDI BUTTATI”….
”TRUFFATORI”
“POTESSI DARE 0 o MENO 20 LO FAREI”
“VERGOGNOSO E’ SCRIVERE POCO”
Via via, fino al 20esimo.
Ho preferito non girare pagina.

Sono stanca di trovare giustificazioni o spiegazioni per ogni cosa che non funziona.
Anni fa dopo l’ennesimo controllo dell’Agenzia delle entrate, altra storia che ha dell’incredibile, ho pregato il mio commercialista di lasciarmi libertà di movimento, riguardo ai rapporti con l’Agenzia. Avevo con me il fascicolo, ma nessuna intenzione di aprirlo. Dovevano solo ascoltarmi, i due burocrati:“Ho ancora due cose che potreste portarmi via: quel maggiolone scassato che ho parcheggiato qui fuori e il  sangue” ho dichiarato, seduta in una stanza che ricordo ancora benissimo, offrendo loro le braccia e senza alzare minimamente la voce. Mi hanno guardato e si sono poi girati l’uno verso l’altro con la testa. Mi sono alzata e sono uscita. Non ho più avuto notizie dall’agenzia, per 13/14  anni circa. Ieri, il commercialista mi manda una lettera dell’Agenzia… A volte, ritornano, ma, tanta strada sotto le mie suole è passata da allora, e, qualcosa ho imparato. Vorrei dire “ ho sempre pagato dove può essere il problema?” Invece dirò “Fate quello che vi pare!”

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

tokyo

Post n°93 pubblicato il 13 Maggio 2024 da hesse_f

 

                                                           TOKYO

 

                                        

 

 

                                                   SOMEONE LIKE YOU 

                                                           ADELE

 

                                                        video hesse_f

 

 

 

ne “La casa di carta”, ricordando un grande amore, Tokyo dice “ si pensa che nella vita ci sia solo un grande amore; quello che la gente non sa, è che ci sono molte vite”. 

È vero, se sei coraggioso e fortunato, se non chiudi gli occhi davanti alle possibilità in cui  inciampi, puoi trovare nuovi compagni di viaggio. Non penso solo all’amore, nei cambi di tragitto, ma anche alle persone che, inevitabilmente, percorrendo la stessa tua strada, ti affiancheranno per un po’. Tante ne ho incontrate, quasi tutte le ho, lasciate, ma ognuna mi è rimasta dentro. Alcune mi hanno insegnato a camminare in salita, alcune mi hanno portato ad un volo troppo alto per cui la caduta è stata dolorosa, e visibile nel tempo. Alcune hanno saputo semplificare tutto, per cui il risultato è stato insegnarmi ad ironizzare sulle cose complicate, così che non fosse sempre una guerra, la mia, ma, di volta in volta, una battaglia con un risultato accettabile. Senza quelle risate, non avrei mai potuto farcela. Tendo ad ingigantire e a non mollare la presa, mentre a volte, la sconfitta, sta proprio nel voler resiste a tutti i costi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

PENELOPE SPARA Nicolò Cartesi

Post n°92 pubblicato il 09 Maggio 2024 da hesse_f
 

 

                                                    PENELOPE SPARA      Nicolò Carnesi 

                                                    video hesse_f

stamattina dopo aver letto il post di Monellaccio 19 ho scritto un commento. Poco dopo ricevo una telefonata di quelle che hanno un'unica funzione: complicarti la vita. E' la burocrazia, bellezza! A Milano, a Canicattì, la stessa cosa. Cancello il commento e cerco di rimuovere dalla testa la mia passività durante la telefonata. All'improvviso mi trovo a canticchiare " grottesco desiderio di vivere al contrario... Penelope spara, Penelope spara, Penelope spara..."

 

"Nel complesso, "Penelope, spara!" è una canzone che parla del sentirsi persi e frustrati nella vita, incapaci di imparare dal passato e di muoversi verso un futuro migliore. La ripetizione di "Penelope, spara!" rappresenta il desiderio di liberarsi da questi sentimenti negativi e di ricominciare." Songtell.com

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

bridge over troubled water

Post n°91 pubblicato il 11 Aprile 2024 da hesse_f

 

Bridge over troubled water

Simon & Garfunkel

 

video hesse_f


è il primo per te e arriva solo adesso

 

 

 


 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

quando sarò vecchio

Post n°90 pubblicato il 01 Aprile 2024 da hesse_f

 

 

 

QUANDO SARO' VECCHIO

JOVANOTTI

 

video hesse_f

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

dolore

Post n°89 pubblicato il 26 Marzo 2024 da hesse_f

                                                           dolore


Ci sono dei dolori talmente forti che tolgono il fiato. Non respiri, la gola chiusa. Sei li, come pietra dimenticata. Nulla sostieni e nessuno ti vede. Non sei sasso d’acqua che si distingue per lucentezza o per forma, in un mare, che, un gioco infinito, ha sagomato. Sei solo intralcio. Una pietra di mezza misura, avanzo di qualcosa di grande, rotolata da sola lontano, un invito ad un calcio maldestro che ti isoli ancora di più. Un cuore sordo alla fede e un’anima cieca “a ogni Dio”. Un’ atea isolata, come pianta in quarantena, invidiosa, a volte, di un cielo che non parla, solo per lei. Al tempo dell’ingenuità, prima che i contorni si definissero precisi e limati, ci fu spazio per consolazione e conforto. Una chiesa deserta, in tua attesa, in ogni posto del mondo, o un coro di parole ferventi in lingue lontane, ma tue. L’insegnamento diceva che basta un cuore sincero, anche scevro e lontano da riti o preghiere, per avere tutto il Suo ascolto. Così, a volte, è successo, che pur con certezza di non avere né padri né madri nei cieli, rivolgevo lo sguardo chiedendo “perché Signore? Perché? “ pur sapendo di non ottenere né risposta né conforto. Quando cresci in un famiglia cattolica, difficilmente riesci, pur discostandoti razionalmente dalla religione, a non tornare bambina nei momenti di dolore con la speranza di essere presa per mano. Ma poi l’illusione ti lascia e sei di nuovo seduta su una panchina, in silenzio e senza risposte, mentre fissi con caparbietà il suolo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ringhiera

Post n°88 pubblicato il 22 Marzo 2024 da hesse_f
 

 

video di Mauro Piffero

you tube

 

CONOSCEVO UN RAPINATORE A MILANO

 

conoscevo un rapinatore a Milano,  perchè Milano, come Londra o New York, è un meraviglioso vaso di Pandora. E' il cilindro di un prestigiatore, dove, prima del coniglio, escono generi strabilianti, dai colori variopinti come i suoi cieli,  se li sai vedere, che ci crediate o no.  Conoscevo un rapinatore, dunque, perchè vivevamo sullo stesso piano, in una casa di ringhiera. Nonostante la giovane età, era andato in pensione, perchè, mi raccontava “preferisco una libera precarietà al caldo, che una sicurezza  al fresco” . Divertendosi un po' alle mie spalle di ragazzina da poco arrivata in città, appena mi vedeva sorridere, per il suo gioco di parole, come un trabocchetto in cui mi aveva attirato, cominciava con le sue " storie di vita e malavita", che ai miei occhi, sapevano di romanzo  e trasgressione.  Non vi racconterò le sue "imprese", non ne sarei capace,  ma parlerò soltanto dello stupore per come la nostra mente giochi, a volte, senza alcun preavviso, a far riaffiorare in date posteriori, episodi, o parole che, per  costume e moda avevano vestito abiti diversi. Spiegandomi come mai, avesse lasciato tutto, quasi da un giorno all'altro, mi diceva che, come in tutti i lavori, anche nel suo, proseguire,  “farsi un nome”  e avanzare nella carriera,  avrebbe voluto dire perfezionare la tecnica e gli strumenti, cioè: armarsi per davvero. Fino a quel momento se l'era cavata con un piede di porco, "di ultima generazione però" ci teneva a precisare,  un passamontagna o una calza, un'arma finta o un coltellino. Le mani e la testa, mi diceva, erano gli strumenti di lavoro che preferiva. Io, ascoltandolo, avevo pensato che usare la testa significasse anche per lui, ragionare a lungo su una cosa, cioè, nel suo caso, preparare bene il colpo. Ingenuamente non mi aveva mai sfiorato l'idea che "usare la testa" un po' come "sbattere la testa contro il muro" potessero essere impiegati in senso letterale, cioè,  come diceva il signore di cui sopra, ridendo di me, nel dare la spiegazione, “dare una craniata”. Anni dopo, in tv, in una delle prime rassegne stampa del mattino, in una pagina interna, un titolo diceva “ Rapinatala zia di Materazzi: l'aggredita colpita con una testata". Io, probabilmente unica in italia, del tutto dimentica di Zidane, ho pensato che il rapinatore fosse uno "alle prime armi" o che, un qualcuno, che immaginavo  ad Antigua,  suo sogno proibito, non fosse per davvero andato in pensione. Oppure che, come in tutti  i lavori che si amano e si soffre a lasciarli, anche lui, per rinverdire i fasti o non perdere il tocco, tornasse, ogni tanto, ad esercitare, continuando, ad “usare la testa”.


 

PS: in realtà era un ladro, secondo me, ma non so perchè, si definiva rapinatore.                                                                                                 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

DOMO MIA Tazenda ft Ramazzotti

Post n°87 pubblicato il 20 Marzo 2024 da hesse_f

 

"Ti cherzo donare su sambene( è la vita mia)...

Ti cherzo ninnare oh oh oh oh oh oh

e t'amo e t'amo

ses sa vida mea"

video hesse_f


non riesco ad addormentarmi e ripeto come un mantra le parole di questa canzone che amo. Non l'ho cercata, è venuta lei da me. E' da stamane che mi risuona in testa, ma adesso come una ninna nanna mi rende, a momenti, serena. Non cerco i sogni e loro non vengono da me. Mi aspetta un sonno irrequieto, in cui mi girerò e mi rigirerò. Mi sforzerò di tenere gli occhi chiusi. A volte credo di essere io a respingere il sonno, in nome dei vecchi tempi. Ci siamo amate molto io e la notte e io, le ho sempre reso il tributo che meritava. C'è stato un periodo in cui dormire era impensabile, e non perchè Milano fosse "da bere", ma perchè, Milano, era da respirare a pieni polmoni e tutta da scoprire, per me che venivo dalla provincia, dove, ogni avvenimento era cadenzato come le stagioni. L'economia del paese si reggeva sull'agricoltura, così, come la domenica si ascoltava il Vangelo, ogni giorno, in religioso silenzio, ci si abbeverava alle previsioni di qualche colonnello. Odiavo quei momenti di aggregazione, per cui, maturità in tasca, fuggii il più lontano possibile. Tra le opzioni, non considerai la Sardegna. Peccato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

OFFESO

Post n°86 pubblicato il 12 Marzo 2024 da hesse_f
 

 

OFFESO

Niccolò Fabi

Fiorella Mannoia

video hesse_f


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mielato Patrizia Laquidara

Post n°85 pubblicato il 08 Marzo 2024 da hesse_f
 
Tag: video

 

Mielato

Patrizia Laquidara

 

video hesse_f

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Un passo indietro

Post n°83 pubblicato il 05 Marzo 2024 da hesse_f

 

 

 

Un passo indietro

Negramaro

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il bacio sulla bocca

Post n°82 pubblicato il 05 Marzo 2024 da hesse_f

 

 Il bacio sulla bocca

Ivano Fossati

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

le regole, sregolate dell'informazione

Post n°79 pubblicato il 23 Maggio 2012 da hesse_f
 

Le regole, sregolate dell'informazione.

ho letto in giro che il giorno dell'attentato a Brindisi, Repubblica ha voluto evitare ogni pubblicità invasiva che in qualche modo avrebbe potuto distrarre dalla tragicità della notizia  proposta in prima pagina. Nel blog "Mediamondo" ho trovato tre esempi, ben diversi da quello di Repubblica, di come vanno di solito le cose; di  quando cioè, catastrofi, calamità, bombe, non scuotono minimamente le regole del gioco. Regole che ci dimostrano inoltre come anche il web stia facendo passi da gigante per non restare indietro e magari sfigurare in mezzo all'indifferenza della carta stampata o al cinismo delle televisioni.

                                         WEB

QUOTIDIANI                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        


e poi, può capitare anche questo: uno slogan normale che diventa ferocemente ironico, se si può avvicinare senza rabbrividire due parole come ironia e tragedia

 

a.b.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ho sposato un deficiente Grillo

Post n°77 pubblicato il 18 Maggio 2012 da hesse_f
 

Ho sposato un deficiente: Grillo

Parvin Grillo intervistata da Carla Signoris

 

 

non penso che i panni sporchi vadano lavati per forza in famiglia, e neanche che in pubblico si debba sempre mentire. Apprezzo anche chi cerca di parlare dei propri rapporti con leggerezza, senza santificarli o demolirli, rendendoceli nella normalità di un quotidiano fatto, per tutti, di alti e bassi. Credo però che vi siano alcuni casi, e l'intervista Signoris-Tadjk è uno di questi, dove bisognerebbe prestare più attenzione, da parte di un'intervistata in vena di confidenze, o solo con un po' di voglia di apparire, a quel che si racconta. Quando il marito è una figura ingombrante, vivisezionata in ogni parola, opera, omissione, in attesa dell'inciampo, bisognerebbe obbligarsi a contare fino a 300 prima di dare una qualsiasi risposta, ricordando che di certo verrà interpretata in modi diversi a seconda di chi la leggerà, e non è questione di sesso, in questi casi, è questione di opportunità e di riconoscersi e riconoscere all'altro un ruolo. Non sei d'accordo, puoi dissentire, ma se tuo marito è un comico non è detto che tu possa godere della sua capacità di usare l'ironia, e allora, o ti contrapponi alle sue idee con valide motivazioni o stai zitta. Naturalmente il video, del 2009, tenuto in naftalina, è stato riproposto in questi giorni. Io, nemmeno sapevo che esistesse una signora Grillo, in realtà, la conosco solo attraverso questo video e allora...furbescamente( ohhh) mi deresponsabilizzo e chiudo con le parole di un commentatore, un certo magnus264, che scrive "Dietro un grande uomo si nasconde spesso una donnetta". In verità se Grillo sia un grande uomo non lo so, ma di sicuro è stato in grado di aggregare un movimento, che io mi auguro presto indipendente dalla sua figura, che sta offrendo in questo desolante panorama politico, qualcosa di nuovo e almeno all'apparenza, e sottolineo all'apparenza, di diverso, da quel che siamo abituati a vedere, inoltre ha di certo un grande blog che deridere in pubblico è davvero...una sciocchezza. Come donna poi mi vien voglia di aggiungere una cosa : io ci trovo poco da ridere nel dover minacciare di  andarsene per farsi sposare; anche fosse andata così, lo terrei per me!

a.b.

 


 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
« Precedenti Successivi »

Contatta l'autore

Nickname: hesse_f
Se copi, violi le regole della Community Sesso:
Età: 99
Prov: MI
 

I miei Blog Amici

 

FACEBOOK

 
 

PENNA CALAMAIO

Il Blog di Tutti
che fa conoscere anche Te!

Visitalo

collabora e diffondi l'iniziativa.

 

 

FIRMA PER LIBERADONNA

LIBERADONNA

 

 

Tag

 

 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963