Creato da ceraunavolta89 il 09/04/2006

C'era una volta...

Se uno pensa una cosa e poi non la scrive, dove vanno i pensieri?

 

 

Sex And The City dice:

Post n°1266 pubblicato il 20 Settembre 2009 da ceraunavolta89

Sono una carta moschicida di amori sbagliati.

 
 
 

Scegli un posto e ci andiamo.

Post n°1265 pubblicato il 18 Settembre 2009 da ceraunavolta89

 
 

 
 

[photo: ceraunavolta89]

 
 
 

Preferisco la teoria alla pratica,mi sembra che in teoria le cose riescano meglio.

Post n°1264 pubblicato il 18 Settembre 2009 da ceraunavolta89

 


 

Sono sicura che spaccherai il mondo. te ne andrai in giro con la tua vespa e forse suonerai in una rock band o qualcosa del genere. avrai i capelli lunghi e forse anche le lentiggini. quando ti guarderai allo specchio, il più delle volte non ti riconoscerai. poi con il passare degli anni ti renderai conto che quella sei tu, quello è il tuo corpo e dentro ci sono pensieri,sensazioni,emozioni e tutte le conseguenti azioni. tutte sbagliate,ovviamente, perchè prima dei trentacinque anni circa è(quasi)impossibile esser fieri di se stessi, o no? Ad ogni modo sarà bellissimo vederti crescere e insegnarti ad affogare le farfalle nel gin lemon,insegnarti che l’Amore non si può trovare a quest’età,chè è un peso troppo grande da portare sulle spalle e ci vuole equilibrio e forza di volontà e pazienza e cose del genere. sì un mucchio di parole di cui ancora non conosci neanche l’esistenza.
Guardo un pò troppo al futuro,io,l’abbiamo capito. facciamo così, per ora mi limito a comprarti cappellini rosa e gonne di jeans, piccole all star rosse e giocattoli per bambini di età inferiore ad un anno, ok?

Con la speranza di poterti chiamare Mia, anche se -mia- non sei.

*Zia, di nuovo.

Pi.esse. il tuo fratellino di due anni sa già pronunciare il tuo (forse) (quasi) nome,
questo non ti rende un pò orgogliosa? A me sì.

 
 
 

Se rispettiamo le regole andrà tutto bene.

Post n°1263 pubblicato il 30 Agosto 2009 da ceraunavolta89

Regola #1. Quando dici basta, dev’essere basta, crollasse il mondo.

Regola #2. Se il montenegro ti fa schifo è inutile che lo bevi, idiota (!)

Regola #3. Mai ragionare di stomaco.

Regola#4. Gli unicorni non esistono.

[...work in progress...]

Uff, ti devo proprio spiegare tutto, lemon?

 
 
 

Quello che so è che non sarò mai un calzino pulito.

Post n°1262 pubblicato il 10 Luglio 2009 da ceraunavolta89

"VORREI URLARTI ADDOSSO CHE MI DISPIACE
ma poi mi chiederesti perché e so già che non riuscirei a spiegarti
che mi dispiace che io sia finita sulla tua strada
mi dispiace per i miei sorrisi i baci gli abbracci gli sguardi
mi dispiace perché sono una bambina stupida e spaventata e non riesco più a credere che una relazione si possa evolvere, che possa non essere sempre un gioco
mi dispiace per aver ascoltato le tue canzoni con gli occhi pieni di luce
per averti cercato
e poi aver tenuto gli occhi bassi quando mi sei venuto vicino
mi dispiace per gli sbalzi d’umore, per la mia capacità di sembrare un pezzo di ghiaccio quando in realtà ho il cuore in fiamme e vorrei solo saper trovare le parole
mi dispiace perché scelgo sempre -e consapevolmente- la persona sbagliata
mi dispiace per il tuo sguardo pulito, quello sguardo selvaggio ma buono -profondo come un oceano di inchiostro.
vorrei dirti che io lo so che tu sei quello giusto e che so anche che è per questo che ora non ti voglio, che vado sempre in cerca del melodramma, che è una cosa più forte di me, più grande di me. che ho il cuore incatenato e che vorrei poter cancellare tutti momenti in cui ho giocato d’azzardo con te, proprio con te che non lo meriti e che non potrai mai trovare una soluzione a questo indovinello senza risposta. che non capirai mai le regole del mio gioco preferito, il gioco a chi si fa più male.
e che sono contenta che tu sia questo tipo di persona
vorrei dirti che spero che ti tenga sempre fuori da questo vortice malsano

ma soprattutto
di non sederti a un tavolo di poker
dove i cuori non vincono mai."

 

|Pensavo di dover scrivere qualcosa, giusto per riempire gli spazi vuoti|

 
 
 

Mi piace mettermi nei panni degli altri perchè i miei mi stanno stretti - metaforicamente parlando (!)

Post n°1261 pubblicato il 14 Giugno 2009 da ceraunavolta89

Pensavo che sono brava a vestire i panni degli altri, mi piace anche, infondo.
Forse perchè i miei mi stanno sempre troppo stretti, si dice così, no?
Pensavo che se mi concentrassi bene riuscirei a vestire i tuoi, e i suoi - e i suoi.
- ci riesco, ci riesco.
E vedo tutto dalla tua prospettiva, e dalla sua - e dalla sua.
E tutto sembra avere un senso, da queste vostre prospettive.
Gli atteggiamenti, i sentimenti, i pensieri - le azioni.

Gli unici atteggiamenti, sentimenti, pensieri, [azioni] che sembrano non avere un senso sono i miei.
Però, alla fine, ho trovato la causa, sono stata brava.

La causa. Causa non vuol dire *colpa.
Non ti sto incolpando per il mio cervello malato e per i miei sentimenti malsani.
Ho solo trovato la causa.

Sei tu la mia causa.
Sono le tue non chiamate, i tuoi non complimenti, la tua non gratitudine, la tua non presenza.
- senzaparentesiquadre.
Ho trovato la causa.

Ora manca la soluzione.

Mi servirebbe uno psicologo - ma uno bravo.

 
 
 

Welcome back.

Post n°1260 pubblicato il 31 Maggio 2009 da ceraunavolta89

Mi si incastrano le lacrime tra il naso e le labbra, stasera.
Era da tanto che non le sentivo scivolare giù queste lacrime-di-felicità.

Felicità perchè tra pochi giorni -pochissimi- sarai qui, piccola mia.
Felicità perchè mi sei mancata da morire,sostanzialmente.

Felicità perchè l'estate arriva [quattro giorni] in anticipo,quest'anno.

E il resto non conta.

 

 
 
 

# L'amore non si mette in pausa,cristosanto.

Post n°1259 pubblicato il 26 Maggio 2009 da ceraunavolta89

 

Alla fine, hai visto? Te ne vai anche tu.

- te l'avevo detto.

 

 
 
 

Non si può fare affidamento sulle parole, questo è tutto.

Post n°1258 pubblicato il 17 Aprile 2009 da ceraunavolta89

 
"Io vorrei, vorrei davvero che i dispiaceri scaduti, le persone sbagliate, le risposte che  [non] ho dato, i debiti contratti senza bisogno, le piccole meschinità che mi hanno avvelenato il fegato, tutte le cose a cui ancora penso, le storie d'amore soprattutto*, sparissero dalla mia testa e non si facessero più vedere, ma sono pieno di strascichi,
di fantasmi disoccupati che vengono spesso a trovarmi. Colpa della memoria*, che congela e scongela in automatico, rallentando la digestione della vita."
 

 
 
 

*E’ che io soffro di un disturbo morfosintattico, un guasto della struttura delle frasi. Praticamente, perdo i bulloni dei periodi. Mi partono le parole, se ne vanno per i fatti loro. Non rispettano le precedenze.
Il fatto imbarazzante è che io la frase la penso giusta, solo che esce smontata*
 

[Tratto dal libro "Non avevo capito niente", Diego De Silva]


 
 
 
 

Così non è peccato, così non siamo [noi], siamo due fantasmi.

Post n°1257 pubblicato il 04 Aprile 2009 da ceraunavolta89

 
Sai, non è facile.
Quando ti sei immaginato la tua vita in un certo modo, quando hai già in mente il colore degli occhi di tuo figlio,
quando hai già immaginato -esattamente- chi ci sarà a prenderlo in braccio e fargli fare le capriole...poi è difficile cambiare -improvvisamente- immagine.

Il futuro è una fotografia fin troppo nitida - per me.
 

[foto: ceraunavolta89]
 

Il punto, però, è che nessuno [qui] ha detto che sarebbe stato facile.

Dicono che io abbia un cuore grande -dicono- che ospita anche chi non dovrebbe.
Un cuore capriccioso ma [forte], che si nutre di sogni ed emozioni di cui non devo vergognarmi [mai].
Chè ci vuole coraggio a rinunciare, ma ci vuole coraggio anche ad [amare]. A scegliere di restare e chiudere porte, a rimandare tutto giu' nello stomaco e a lasciar che le parole scivolino dalle labbra come portate dal vento.

Io, di parole, ne lascio scivolare fin troppe - lo so.

E' che ho una gran voglia di vivere ma non mi riesce davvero.
E' che nessuno mi ha mai insegnato l'amore e mi riesce difficile impararlo-da-me.

E' che mi diventa bianco il cervello se non la smetto di ricordare.

 

 
 
 

Raccontami una favola - che abbia un lieto fine,però.

Post n°1256 pubblicato il 30 Marzo 2009 da ceraunavolta89

 

 

[foto: ceraunavolta89]


Mi guardo nello specchio e quello che vedo è fieno e carbone.
Non c'è miele nei miei occhi - non più.

Solo brandelli di cuore - il mio, mischiato col vostro.
 

*Te ne sei andato talmente in fretta che ti sei dimenticato di ridarmi indietro le [mie] parole?
 

 
 
 

Ho un'immagine di te opaca e senza tempo, come una fotografia.

Post n°1255 pubblicato il 13 Marzo 2009 da ceraunavolta89

 

Ti viene fuori un *ciao
che sembra quasi dire *so già che starò male.
 

Tutto questo [abortire-sentimenti] mi strema,
mi succhia [via] l'aria dai polmoni.
A volte porta anche la nausea.

Ogni volta che ingenuamente sussurro un *
ciao
so già che sarà l'ennesimo *
addio.
E non serve a nulla tatuarselo sul polso,
poi me lo dimentico comunque.

Lo so.
Ma allora perchè mi ostino?
Perchè tutto è diventato così difficile, così impuro e disonesto?
Credevo fosse giusto, normale.
Sì, forse la prima volta.
Ma ormai di giusto e sano non ci trovo più nulla.

Ormai si tratta soltanto di sentimenti malsani che mi fanno tremare il cuore
- fino a farlo sputare sangue.

Ormai sono mesi che (mi) ripeto le stesse parole, le stesse paranoie, le stesse stronzate.
Riordinare i pensieri, [s]congelare il cuore, partire.
Ma alla fine mi ritrovo sempre qui, al punto di partenza.
Niente è cambiato. Niente.
Le stesse parole, gli stessi sguardi, lo stesso cuore che sanguina.
Ok, quasì niente.
Stavolta le mani non tremavano.
Stavolta i discorsi erano solidi, si potevano toccare.
Ed era bello accorgersi di come il tempo volasse.
Di quanto poco importassero i minuti, i secondi.
Era bello anche [tutto il resto].

E io avrei bisogno davvero di partire.
Non si tratta di scappare.
Si tratta di crescere, capire.
Si tratta di sincerità -quella che ho sempre cercato.
Quella che mi è sempre mancata, infondo.
 

[photo: ceraunavolta89]
 

Ma alla fine questa non è la mia favola.
E io non sono Biancaneve, nè tantomeno Cenerentola.
Questa è la realtà e nella realtà le cose vanno diversamente.
Ci sono i [sacrifici] e a quanto pare io non ne ho fatti abbastanza.
- già.

Mi viene anche un po' da ridere, scusate.

E' che mi sono (già) stancata di sentirmi chiedere
come riesco ad essere così fredda-e-
coraggiosa in sala operatoria.
Cosa succederà quando si accorgerà che [in realtà] non lo sono per niente?
Cosa succederà quando si renderà conto che l'unico motivo per cui riesco [non sempre]
a risponderle a tono è perchè mi ricorda tanto mio padre?
- ci sono abituata ai tipi come lei, dottore.

Non riesco ancora ad abituarmi a queste crisi di panico, invece.
Merda.

 
 
 

I'm going home.

Post n°1254 pubblicato il 01 Marzo 2009 da ceraunavolta89

"Il fatto che non sia obbligatorio o scontato stare insieme ci fa vivere i nostri momenti in maniera più intensa. Perchè sono il risultato di una scelta, una scelta reale e viva, non di qualche anno prima. Quando mi sveglio la mattina con Francesca a fianco, so con certezza che lei è lì perchè lo desidera e non perchè ci abita. E nessuno dei due vuole rinunciare al piacere meraviglioso di svegliarsi al fianco della persona che ama. Non vogliamo nemmeno che una cosa così straordinaria ed emozionante come aprire gli occhi e trovare ciò che si ha sempre desiderato al proprio fianco diventi un'abitudine. Nessuno dei due vuole perdere la sensazione meravigliosa di avvicinarsi spinti dal desiderio di sentire il tepore del corpo dell'altro."

[Tratto da "Un posto nel mondo", Fabio Volo]
 

Questa paura che ho,
quella di diventare come i personaggi dei miei libri, dei miei telefim,
tante volte mi paralizza il cuore.

***

Sara non vede l'ora di cucinare per te,e lavarti i calzini,e addormentarsi ogni notte tra le tue braccia, e guardare lost sul divano mangiando cibo cinese, e litigare per il colore delle pareti -che saranno gia' colorate- e iniziare ogni mattinata con il sorriso, e desiderare ancora di più di [tornare a casa] la sera. Non vede l'ora di andare all'ikea per comprare cestini,scaffali,porta spazzolini,scarpiere e un centrotavolafattodifiori*rossi-e-gialli, che sicuramente odierai. Non vede l'ora di sentire la frase -ecco,queste sono le *vostre*chiavi-, non vede l'ora di impazzire perchè non capira' nulladinulla e dovra' chiedere aiuto -per forza. Non vede l'ora di visitare appartamenti,mansarde,case. Riempiendo scatoloni di ricordi, sensazioni, rimpianti,sensi di colpa. Mettendoci dentro parole, occhi scuri, labbra. O piu' semplicemente libri, vestiti e lenzuola -chè poi alla fine è uguale. Non vede l'ora di mettere la testa a posto. E lo sa, lo sa già che questa non è la [soluzione] ma sicuramente è la strada giusta.
Giusta-per-noi.

 
 
 

Metto pezzi di mondo sotto vetro perchè quello è un modo di salvarsi.

Post n°1253 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da ceraunavolta89

- Ciao pa'...
- Ciao Sara... Dimmi...
- No, niente, volevo solo sapere come stai...
- Io benissimo...
- Ah ok... Bene! 
- Ok, Ciao Ciao.

[...]

Devo solo [auto]convincermi.
Chè non è il sangue a renderci una famiglia, ma il cuore.
Io non sono piu' una bambina che ha bisogno dell'amore paterno.
E, di conseguenza, posso stare in piedi -da sola.

In realta' volevo parlarti di cose piu' importanti.
Oltre al fatto che ho tagliato i capelli e non so nemmeno perchè,
avrei voluto dirti che me ne andrò via di casa, finalmente.
Avrei voluto dirti che abbiamo deciso di fare questo passo -in avanti.
E che io non vedo l'ora.
Ma alla fine so che non ti avrebbe interessato più di tanto.
A te, effettivamente, non cambierà nulla.
Resteremo comunque [troppo] lontani.

Infondo aspettavo soltanto di sentire la tua voce nel telefono.
Giusto per esser certa che il tuo cuore battesse ancora.
Sai, quando hai dei buchi nel polmoni non ti è molto facile respirare.
Magari a volte ti serve una mano, magari no.
 

 
 

In ogni caso non è cambiato niente.
Continuerai a [non] chiamare -mai.

 
 
 

Io sono così, il mio cuore è corallo e vespe.

Post n°1252 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da ceraunavolta89

 
Quando m'innamoro divento così dolce
che lascio zucchero ovunque m'appoggi
-come il pandoro.

 
Ho sentito talmente tanto amore 
(e il tutto era talmente malsano)
che alla fine mi è imploso [dentro]
e qualche goccia l'ho sentita anche cadermi giù
sui fianchi -come cera.
Alla fine non mi è rimasto altro
se non una serie di ricordi sbiaditi.

Non mi rimane altro se non dirti, ok-io-aspetto-fuori.
Chè il mio silenzio ti parli di quello che provo per te.

Desidero, con tutto il cuore-l'anima-il corpo-il cervello-lo stomaco
che tu capisca [quanto] sia giusto continuare a sorridere,
[quanto] sia sbagliato evitare gli sguardi, le parole, le emozioni.
Da qualunque direzione essi arrivino.

Desidero che tu ti metta in testa che il tempo non guarisce nessuna (ipotetica) ferita.
Chè io, lo so, possiamo con[vivere] con tutto questo,
possiamo *imparare a farlo -anche se (ti) suonerà strano.

Anche se tu non lo sai
ho il cervello che è un purè, ormai.

E' tutta una serie -infinita- di pensieri
che si accavallano l'uno sull'altro
come a voler fare l'amore
senza un minimo di pudore.

Ho voglia di dirti: torniamo a casa.
Ho voglia di sussurrarti, di notte, ti amo.

Ho voglia di dirti: mi sei mancato.
Ho voglia di sussurrarti, di notte, partiamo.

Amo te - e cominci a tremare.

 

 

Vieni a cercare le mie labbra,
metti il tuo cuore morbido
al centro della mia barba
.

 

 
 
 

Forse la vita la capisce chi è piu' pratico.

Post n°1251 pubblicato il 15 Febbraio 2009 da ceraunavolta89

  

 
 
Quassù c'è un sole che sembra primavera- primavera inoltrata!
Ma poi apri la finestra e il gelo ti entra dentro il naso e ti arriva su fino al cervello.
Il che rende ancora più difficile -per me- [ragionare], cosa che mi viene gia' abbastanza male, lo sappiamo.

*Soffro di una strana malattia, mi emoziono [troppo] facilmente [esageratamente]*
Il che rende molto più complicato pensare con il cervello e non con lo stomaco, credere che le coincidenze esistano e il destino invece no, pensare che due persone [innamorate] poi possano restare -nonsobeneseèilterminegiusto- *amiche, rendermi conto che quello che vedo [provo], è perchè sono io che lo voglio vedere [provare] -ma sara' così?

Soffro di tante malattie diverse, in verita'.
Confondo la noia per interesse, troppe volte.

***

Sto cercando di fare un po' di [ordine] nella mia vita -nel cervello, nello stomaco, nel cuore.
Ci sto provando da vent'anni.

E' arrivata (quasi) -finalmente- l' ora di riempire questi scatoloni di cartone.
Metterci dentro ricordi, sensazioni, rimpianti, sensi di colpa.
Metterci dentro parole, occhi scuri, labbra.
O piu' semplicemente libri, vestiti e lenzuola -chè poi alla fine è uguale.


Bisogna camminare con i piedi ben saldi al suolo.
Bisogna imparare a dire addio -amodomio- alle mie condizioni.
Bisogna tener fede ai sogni - e non solo ai sogni.

Io [ero] quella dai principi in-affondabili: fedeltà, rispetto, sincerità.
Poi, col tempo, sono diventata piu' simile ai protagonisti dei miei libri.

  
Da lontano quel nodo non cede, non molla
come colla ogni giorno più dura
anche quando mi nomini a mente si sente.

 

 
 
 

# Ci vuole spina dorsale per avere ciò che vuoi.

Post n°1250 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da ceraunavolta89


  

 

"I futuro è così semplice. Il futuro è trentaquattro anni con te,
ventiquattro dei quali nella [nostra-casa],
ai nostri rispettivi [lavori], con i nostri [amici]. "

[Tratto da "La neve se ne frega", Luciano Ligabue]

 

 
 
 

Parigi a me va bene per non tornare piu'.

Post n°1249 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da ceraunavolta89

"Cara Joey, come sai non sono bravo negli addii, ma credo che questo lo sia. Quello vero stavolta. Perchè pur ripensando che quello che volevo era stare insieme, quello che desidero di piu' è essere una persona che vive ogni momento senza indecisioni nè rimpianti. E che non ha paura di affrontare le conseguenze di quello che fa. E tu non sei così. O almeno [non ancora]. Forse un giorno mi dimostrerai che ho torto, spero di sì. Chissà... Dicono che chi nasce rotondo non muore quadrato. Forse siamo [destinati] a ripetere sempre gli stessi errori, indipendentemente da come siamo giudicati.
Io spero sempre in un lieto fine...Che follia, vero? Abbi cura di te."

La Domenica pomeriggio si tirano sempre fuori vecchi ricordi. Vecchi diari, vecchie fotografie, vecchie parole. Si sfogliano pagine impolverate perchè si ha semplicemente voglia (bisogno) di soffrire un po', forse.
Io spruzzavo sempre un po' di profumo sulla prima pagina del mio diario così adesso ogni volta che lo riapro mi basta quello per tornare indietro di uno-due-tre anni. Il problema qua è che non tutti i ricordi sono belli, non tutte le cicatrici si sono definitivamente chiuse. Tante sono ancora aperte e bruciano appena le sfiori, forse quasi tutte.
Chè io non sono una che sa dire addio, si sa.

La Domenica, verso sera, ti colgono di sorpresa tutte quelle domande -inutili- che ti rendono il cervello un purè. La Domenica sera non hai nulla da fare percio' le devi affrontare per forza -non hai scampo. E io non sono una che le cose le sa affrontare di petto, sono una fifona. Una di quelle fifone che arrivano alla maturità sbronze, già, proprio così.
Una di quelle che nascono tonde e poi quando crescono non capiscono più di che forma sono e cercano in tutti i modi di stare nelle righe ma proprio non ci riescono. Chè io mi ripeto in continuazione le stesse cose da sempre ma a quanto pare [crescere], [maturare] non mi riesce bene, non è cosa per me, ultimamente.
Ed è strano perchè ho sempre pensato di essere una persona responsabile, intelligente, indipendentemente dallo studio, dalle scelte fatte in passato, dai -grandi- a volte davvero *troppo*- cambiamenti.
Ho sempre pensato che tutto questo mi avesse reso un po' più -nonsobenecomedire- [responsabile] [adulta] [affidabile].
E invece adesso mi sembra di camminare all'indietro come i gamberi. Sto facendo piu' passi indietro di quanti ne abbia fatti in avanti in tutti questi anni.
Forse è che tutte queste scelte, queste finte responsabilità mi hanno impedito di vivermi tutto il resto.
E adesso ne pago le conseguenze. Evitando sguardi, parole, sensazioni.
Dicono che questo non è vivere. Dicono che bisognerebbe respirare tutto, seguire il cuore, le emozioni, la passione: questo è [vivere.fino.infondo].
Ma il rispetto? Le responsabilità? Dove le mettiamo?
Cazzo, proprio io che parlo di rispetto! Io che di rispetto non ne ho nemmeno per me stessa, come posso pensare di averne per gli altri?
La verità è che io ho una gran voglia di vivere ma non mi riesce.
Ho un maledetto bisogno di [vita], di viverla in ogni direzione, di respirare tutto l'amore possibile, in mille modi diversi.
La verità è che sono nata-sbagliata e che devo imparare a con[vivere] con me stessa. Imparare che crescere significa scelte importanti, promesse infrangibili, rimpianti certi. Imparare che crescere non significa necessariamente sbagliare per poi capire l'errore, significa anche evitare di farlo per evitare di ferire qualcuno. La verità, signori miei, è che a volte si sente soltanto il bisogno di [scappare via]. Senza portarsi dietro niente. Per poi tornare e ritrovare tutto cambiato o tutto uguale a come l'avevamo lasciato. La verità è che ho veramente [veramente!] un grandissimo bisogno di estraniarmi da tutto e da tutti per cercar[mi]. Chè ho gli occhi troppo scuri e non mi basta guardarmi allo specchio. Non mi basta guardare sotto il letto -lì ci ritroverei soltanto vecchi ricordi- e nemmeno sotto il tavolo. C'è bisogno di tempo, di certezze, di punti fermi.
Perchè la mia vita -come quella di tutti, forse- è piena di persone che se ne vanno, di parole dette un po' troppo in fretta, di sentimenti malsani, di baci un po' troppo [sognati].

La verità è che io mi innamoro un po' troppo in fretta -di quello che mi circonda.
Mi innamoro delle parole dolci, dei profumi, dell'amore sotto le lenzuola, delle frasi sussurrate al buio, degli sguardi in mezzo alla folla, delle canzoni stonate, degli applausi, delle idee...specialmente delle idee. Mi innamoro delle battute stupide, delle risate, degli occhi dolci, delle pazzie. Mi innamoro dei ricordi.

Anche se in verità di Parigi non ho ancora nessun ricordo -credo.
 

 
 

*Ecco, è per tutti questi motivi che io [odio] la Domenica.

 
 
 

Ne so tante di ultime parole famose, ma le sue non le sapro' mai.

Post n°1248 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da ceraunavolta89

 
"Hank mi abbraccio' e disse "Se non altro è morto sul colpo. E' stato senza dolore, almeno."
Stava solo cercando di consolarmi, lo sapevo, ma non ci riuscì. C'era, il dolore. Nelle mie viscere, un dolore sordo, continuo, che non passava nemmeno quando mi inginocchiavo nella doccia, gelida da far male, a vomitare aria. E poi cos'è morire sul colpo? Quanto dura il colpo? Un secondo? Dieci? In quei secondi il dolore dev'essere stato atroce, con il cuore che le si spaccava, i polmoni che le si schiacciavano, niente piu' ossigeno nè sangue al cervello, e nient'altro che panico allo stato puro. Che cavolo vuol dire morte istantanea? Niente è istantaneo. Il riso istantaneo è pronto in cinque minuti, il budino istantaneo in un'ora. Ho i miei dubbi che un istante di dolore accecante sembri particolarmente istantaneo."
 

[Cercando Alaska, Chi sei? Chi eri? Perchè te ne sei andata?, John Green]
 

 
 

*Io non ne ho di parole mie da esprimere.
Penso che non ce ne siano.
Penso di dovermi fare da parte [ancora] - tutto qui.

E' giusto così, è giusto così.

Ricordo, è tutto quello che posso fare e non riesco a farne a meno.
Troppo rosso per terra, troppo scuro in cielo.

*Io in questi casi non so se sia giusto fare silenzio e piangere.
O se sia piu' giusto [non.pensare] e guardare oltre.
Non l'ho mai capito.

Penso solo che tra tutto questo rumore ci sia un -tivogliobene- che mi sta qua arrampicato sulle labbra ma non vuole uscire. Perchè infondo sì, sono una fifona anche io.
Ho bisogno di aggrapparmi ai pensieri positivi, alle confessioni notturne, agli scherzi idioti, ai bicchieri di alcool, alle malboro light.

Penso solo che ci sia bisogno di una capanna per chiuderci dentro il cuore e lasciare che tutto il ghiaccio intorno si sciolga. Forse allora potrei capire meglio tante cose. 
Chè spesso la gente non ha [le emozioni] chiare, altro che le idee.
E io di emozioni chiare non ne ho. Ma nemmeno di idee, effettivamente.
Tant'è che non ho ancora capito se ti voglio bene o no. Ma credo proprio di sì.

Dove sono finita?
Avevo imparato ad affrontare il dolore di petto. [o me lo sono sognata?]
E adesso che sono arrivata fin qui, dove vado?

 
 
 

Mi mancano i colori, forse?

Post n°1247 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da ceraunavolta89

 
Quando uno si sente addosso quello sguardo è [inevitabile] che gli esploda qualcosa dentro.
 

Ecco sì, quello che volevo dire non era proprio questo.
Io volevo dire tutt'altro, in realta'.
Volevo dire che odio quando la gente -sì, la gente in generale, quella che nemmeno mi conosce- dice che sono silenziosa. Odio sentirmi dire che sono silenziosa.
E odio anche sentirmi dire che parlo troppo.
Perchè non ha senso: o sono silenziosa o parlo troppo, no?

Volevo dire che per me ci sono tante altre cose che non hanno senso: i controllori sui pullman che passano una volta ogni tre mesi [ed è ovvio che quella volta -proprioquella- tu non abbia il biglietto], vivere aspettando che la giornata finisca, mangiare la cioccolata senza la panna, dirsi addio per poi incontrarsi al solito bar sotto casa.
Penso che non abbia senso nemmeno la [neve], se poi si mette a piovere.
Io penso che la neve debba prendere un po' di sole, ogni tanto. Penso che sia giusto che si sciolga così.

Ho parlato troppo, io parlo sempre troppo, visto?

Devo smetterla di affezionarmi alle persone [così]. Lo dico sempre e non lo faccio mai, alla fine. Magari se lo scrivo qua serve a qualcosa. Un promemoria per la prossima volta: smetterla di affezionarsi alle persone, così.

Devo smetterla di ferirle, le persone, sopratutto. Smetterla di credere che il mio pensiero possa cambiare quello di altri. Smetterla di fare finta di non vedere. Smetterla di pensare a tutto questo e iniziare a pensare [seriamente] al resto. Smetterla di perdere tempo. Smetterla di desiderare che la giornata finisca gia' alle sette della mattina. Smetterla di ficcarmi nei casini più assurdi. Smetterla di angosciarmi ogni volta che suona il telefono per paura che sia tu che non respiri più. Smetterla di parlare [troppo], smetterla di essere [troppo] silenziosa. Smetterla di essere qualcuna che non sono. Smetterla di piangere ogni volta che vedo una bambina con le treccine bionde.
Smetterla e basta, ok?
 
 


 

Sara, ma eri tu quella che fumava ascoltando Fabri Fibra l'altra sera?
- No, guarda, ti sbagli [non ero io]. 

Io sono quella che scatta fotografie ai tramonti, al mare, ai fiori, alle nuvole.
 

[Smetterla e basta, ok?]
 

 
 
 
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MUSIC=LIFE



 

"Tutte le canzoni finiscono.
Ma questo è un motivo per non godersi la musica?"
 
 

 

[MY].MUSIC

CLICK.ME.

READ [ME].

ODI ET AMO.

Odio: Odio alzare la voce, sentirmi egoista e litigare, ma lo faccio spesso.  Odio le bugie, quelle dette sotto voce e quelle urlate. Odio quelli che credono di potersi permettere di avere pre-giudizi. -quelli arroganti. Odio l'indifferenza, le prese in giro e gli addii. Odio il silenzio-solo quello straziante. Odio le promesse non mantenute. Odio i capelli biondi ma amo le mie amiche bionde. Odio il caffè in tutte le sue forme e ancora di più odio il fatto di odiare il caffè. -bisogna fare qualcosa!(proviamo con il latte!)

Amo: Amo le facce buffe che fanno i bambini. Amo le sensazioni che mi lasciano addosso i [tele]film e la mia musica. Amo l'inchiostro stampato sotto la pelle. Amo i [vestiti da sera], quelli che mi fanno un po' più bella. Amo mangiare [gelato alla fragola] e i [tramonti] al chiaro di [luna]. Amo la dolcezza dei [tuoi] baci sotto la [neve]. Amo le [margherite gialle] e ne vorrei mille, nè una più nè una meno. Amo il mio fratellino che perde i denti e i miei [due] nipoti.

 

PAULO COELHO.

Se un giorno qualcuno avesse deciso di raccontare la sua storia, gli avrebbe chiesto di cominciarla come una favola, con le parole: C'era una volta...

[Undici minuti]

"Per il guerriero della luce non esiste amore impossibile.
Egli non si lascia intimidire dal silenzio, dall’indifferenza, o dal rifiuto. Sa che, dietro la maschera di ghiaccio che usano gli uomini, c’è un cuore di fuoco.
Perciò il guerriero rischia più degli altri, ricerca incessantemente l’amore di qualcuno
, ancorché ciò significhi udire spesso la parola “no”, tornare a casa sconfitto, sentirsi rifiutato nel corpo e nell’anima.
Un guerriero non si lascia spaventare quando insegue ciò di cui ha bisogno. Senza amore, egli non è nulla."
 
[Il manuale del guerriero della luce]

''Nessuno deve chiedersi mai:
 - Perchè sono infelice? -
In questa domanda alligna il virus della [distruzione.di.tutto].
Se ce la poniamo,
è perchè  vorremmo scoprire cosa ci rende [felici].
E se ciò che ci rende felici è [diverso] da quanto stiamo vivendo..
le soluzioni sono due
o [cambiamo.radicalmente]
oppure ci sentiremmo [ancora.più.infelici].''
 
[Lo Zahir]
 

[SEMPRE.E.PER.SEMPRE]


 
Quest'anno ho desiderato l'Amore.
Di immergere me stessa in [qualcun.altro]
e risvegliare un cuore
a lungo timoroso di sentire.
Il mio desiderio è stato esaudito. 
E se questo significa tragedia...
allora datemi la tragedia.
Perchè non lo darei indietro per nulla al mondo.

 

[IO.SOLE.TU.LUNA]

"Loro due erano
la [luna] in Giove
e il [sole] in Venere,
allineati nel cielo"

 

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*A* STA PER *AMORE*

A innamorarsi son capaci tutti.
Ma Amare è un'altra cosa.
 
Non credeva più nell'amore finche non ha trovato lei...
 

[Ho camminato al
freddo

ma il mio
cuore mi ha scaldata]

Tell me all you need and I will try. I'm going to love you more than anyone.

Posso tenerti con me per sempre?

"Non importa quanto io urli o quanto tu stia in silenzio.
Io ti ascolto"


 
"Perchè una volta ogni tanto può capitare che le persone ti sorprendano.
Una volta ogni tanto le persone possono anche toglierti il fiato. "


 
 
[Anche se non ne sono
poi tanto capace]

Se dovrò cambiare, cambierò.
Non posso pensare alla mia vita senza di lui.
 

 

BEAUTIFUL AGONY.

Ho sentito le tue labbra
prendere forma sulle mie.
Ho sentito le tue mani calde
sciogliere il mio cuore.
Ho sentito il tuo respiro
sul mio collo e ho capito
di esser viva.

Io, solo per te, 
voglio essere [
troia.e.sposa]

 

Se è davvero così,
se ti senti [tra parentesi],
permettimi allora
di infilarmici dentro,
e che tutto il mondo
ne rimanga fuori,
che sia solo l'esponente
al di fuori della parentesi
e [ci moltiplichi] al suo interno.

Finchè avrò fiato
io soffierò via le tue nuvole.

[Perchè  sei tu che cancelli il buio]

"Ora sei tu la mia [Famiglia]. L'unica cosa [vera] che ho.
Non voglio perderti [
mai]."

Quando saremo due
non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.

 

SCORCI DI POESIA.

E' come se tutto implodesse, di notte.

I sospiri, gli sguardi.

Le mani che si accarezzano.

I corpi che si sfiorano.

Anche a chilometri di distanza.

Sei dentro di me.

***

Lascio scivolare le dita sul cuscino.

Sento il tuo respiro.

Non dire mai “Ti Amo”
se davvero non è quelo che hai dentro.

Non dire mai “ciao”
se ciò che intendi dire è “addio”.

 

SILENCE.

Un sospiro che diventa Neve...

Tutto un gran rumore foderato di silenzio...

*E mi attacco alle *stelle* altrimenti si cade.
E poi alzo il volume di questo silenzio che fa stare Bene.*

 

L'ALTRA METÀ DELL'AMORE.

Io mi farò una capanna di giunchi al tuo cancello e con l'anima entrerò nella tua casa, comporrò madrigali al condannato Amore e te li canterò ad alta voce tutte le notti. Esalterò il tuo nome alle rieccheggianti colline finchè non risuonerà in tutto l'aere un grido solo. 
[ L'altra metà dell'amore - Lost And Delirious ]

 

ME [LISSA].

Mia madre mi diceva che le libellule devono essere uccise e dimenticate.

Perchè sbatti così tanto bella libellula con la punta delle ali rossa?
Ferma su quel muro bianco col tuo corpo nero
sembri una parola su una pagina scritta male.
Perchè gonfi le tue ali ad ogni battito di respiro?
Non capisci che ogni volta che fiondi i tuoi occhioni verdi dentro i suoi  tu mi stai strappando un pezzo di vita, di aria?
Se mi togli il respiro lui non potrà più amarlo, non potrà più odorlarlo.

[Melissa P. L'odore del tuo respiro]

Una principessa così bella
che anche i sogni vogliono rubarla...

Una piccola principessa

[Melissa P. 100 colpi di spazzola]

 
 

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