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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 03/11/2014

Obbligo di catene a bordo e pneumatici da neve: ecco in quali tratti stradali

Post n°13491 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Obbligo di catene a bordo e pneumatici da neve: ecco in quali tratti stradali

Del 03 Nov 2014 in Attualità, News

Dal 15 novembre al 15 aprile 2015, i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, dovranno munirsi di pneumatici invernali o avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio conformi alla vigente normativa. Nel periodo di vigenza dell’obbligo i ciclomotori a due ruote e i motocicli, possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto.Nel dettaglio, i tratti interessati sono la strada statale 7 “Appia”, dal km 591,741 al km 627,250 (confine regionale – Comune di Palagiano, in provincia di Taranto); SS 17 “Dell`App. Abruzzese ed Appulo Sannitico”, dal km 273,379 al km 284,000 (confine regionale – Variante di Volturara); SS 17 var “Variante di Volturara”, dal km 0,000 al km 14,250 (incrocio SP 145 ed innesto SS 17); SS 89 “Garganica”, dal km 105,300 al km 145,300 (Vieste – Mattinata, in provincia di Foggia); SS 89 dir B “Garganica”, dal km 0,000 al km 11,832 (Bivio La Cavola – Monte Sant’Angelo);SS 272 “Di San Giovanni Rotondo”, dal km 11,100 al km 21,860 (SP 28 Pedegarganica – San Marco in Lamis), dal km 24,450 al km 29,750 (San Marco in Lamis – San Giovanni Rotondo) e dal km 33,350 al km 56,600 (San Giovanni Rotondo – Monte Sant`Angelo); SS 655 “Bradanica”, dal km 31,000 al km 40,865 (casello A16 di Candela – confine regionale).L`obbligo sarà segnalato tramite apposita segnaletica verticale e avrà validità, anche al di fuori dei periodi indicati, con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. L`ordinanza è emanata in attuazione delle norme che hanno modificato alcune disposizioni del Codice della Strada (art. 1 della Legge 29 luglio 2010, numero 120 `Disposizioni in materia di sicurezza stradale`).

 
 
 

Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate a Rodi Garganico

Post n°13490 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate a Rodi Garganico PDF Stampa E-mail
lunedì 03 novembre 2014 ore 15:46
Santa Messa Parrocchia Chiesa Madre San Nicola di Mira. Omelia del Parroco don Michele Pio Cardone


Una giornata questa per rendere “grazie” al lavoro continuo dei “portatori di pace”

Un caro saluto al Sindaco di Rodi Garganico dott.Nicola Pinto, a tutti i componenti dell’amministrazione comunale e a tutti i membri delle Forze Armate ai fedeli tutti presenti. Il 4 Novembre si celebra il “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale. Il 4 Novembre 1918, infatti, con l’entrata delle truppe italiane vittoriose a Trento e Trieste, dopo quasi tre anni e mezzo di combattimenti, si concludeva quella che allora venne definita la “Grande Guerra”. Dichiarata festa nazionale con il Regio decreto n. 1354 del 23 ottobre 1922, la ricorrenza è arrivata fino ai tempi nostri sopravvivendo a cambiamenti politici, sociali ed economici.Una giornata questa per rendere “grazie” al lavoro continuo dei “portatori di pace”, quali sono le Forze Armate e onorare i nostri caduti in guerra e tutte le vittime della violenza nel mondo .In questa giornata invochiamo non solo la pace, ma ricordiamo anche il coraggio di eroi, di veri cristiani, che hanno operato  e giornalmente operano per la patria, per la pace, per la fede.Pace, libertà e democrazia questi i valori da sostenere. Un 4 novembre 2014, in cui si festeggiano gli italiani  che hanno saputo combattere, vivere e morire per formare un’Italia Unita e creare così un’identità culturale. Le Forze Armate italiane sono la sicurezza e la stabilità nella nostra Nazione e nelle aree più critiche del mondo, compito che richiede il sostegno del mondo civile affinché siano poste in condizione di affrontare efficacemente le nuove minacce che affiorano all’orizzonte.Dobbiamo essere grati alle Forze Armate per quello che fanno per noi. Ma perché ricordiamo la fine di una guerra? Lo facciamo per parlare della pace, per riflettere sugli ideali di pace e libertà, per rifiutare totalmente la guerra e la violenza mai pensabili come strumenti per affermare un diritto.
Oggi, 4 novembre, la Chiesa celebra la memoria liturgica di san Carlo Borromeo, il grande vescovo di Milano. Siamo nel 1500 e Carlo, che non sembra aver nessuna intenzione di diventare un ecclesiastico, viene fatto cardinale (non era né prete né vescovo) a soli 22 anni dallo zio il Papa Pio IV in perfetto stile nepotistico. Ma, invece dei noti effetti rovinosi, la Grazia divina aiuta questo giovane onesto e laborioso, rendendolo strumento della volontà di Dio. Sarà ricordato come uno dei più grandi pastori della Chiesa. Stroncato dal peso della sua insostenibile fatica fatta di sacrificio, muore a 46 anni, 18 dei quali vissuti come vescovo di una immensa diocesi, ma ha fatto tanto. Conclude e cerca di far attuare il Concilio di Trento con le sue risoluzioni, specialmente la creazione dei seminari e la formazione del clero. Compie visite pastorali, convoca sinodi, edifica collegi, ospizi, ospedali. Al momento della peste e della carestia 1576-1577 dà la massima misura del suo amore per il suo popolo; lo ricorderà anche il Manzoni nel noto brano dei “Promessi sposi”.La pace è opera della giustizia e si costruisce con la fratellanza, ci ha detto il Concilio.
Gesù aveva affermato: “Beati gli operatori di pace, saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5, 9).
Nel mondo purtroppo vi sono sempre focolai di violenza che sono il frutto dell’ingiustizia. In queste situazioni di tragedia i missionari, i volontari, i membri di organizzazioni umanitarie ma anche – e in particolari contesti soprattutto – i nostri giovani in divisa, sono impegnati nella difesa dei più deboli e più poveri. A loro vogliamo vada, soprattutto oggi, il nostro ringraziamento: operando per la pace meritano di poter essere chiamati “figli di Dio”.Sia questa la nostra preghiera nella valle oscura del peccato del mondo. Non temiamo il male che sembra prevalere perché il Signore ci guida e ci sostiene, vinciamo il male col bene sperimentando in noi la vittoria di Cristo. Sforziamoci ogni giorno di essere operatori di pace nei luoghi dove il Signore ci ha posto a realizzare la nostra vocazione, per essere e manifestarci veramente figli di Dio.
La Vergine Maria, che noi veneriamo con il titolo della Madonna della Libera, accolga le nostre aspirazioni di bene, protegga coloro che si impegnano – a volte a rischio della vita – per la costruzione di un mondo più giusto, ci conceda la grazia di trasmettere ai giovani non solo gli ideali di giustizia e di pace ma la pace stessa, frutto della giustizia realizzata col nostro impegno e il nostro sacrificio.

 
 
 

Vieste/ Agenzie delle Entrate, aperto lo sportello a settimane alterne

Post n°13489 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Vieste/ Agenzie delle Entrate, aperto lo sportello a settimane alterne PDF Stampa E-mail
lunedì 03 novembre 2014 ore 15:54
In relazione alla nuova struttura organizzativa adottata dall’Agenzia delle Entrate e all’ampia gamma dei servizi telematici messa a disposizione dei contribuenti, questa Direzione regionale ha in corso un programma di razionalizzazione dell’assetto organizzativo degli sportelli decentrati operanti sul territorio pugliese. Con specifico riferimento allo sportello ubicato presso i locali del Comune di Vieste, la Direzione provinciale di Foggia ha comunicato che nella prossima stagione invernale, peraltro generalmente coincidente con una riduzione della richiesta dei servizi di assistenza fiscale da parte dell’utenza, potrebbe verificarsi una criticità di natura gestionale legata all’assenza per lungo periodo del dipendente normalmente addetto allo sportello e alla contemporanea difficoltà ad individuare una risorsa umana per la sostituzione.
Tanto premesso, si comunica che nei mesi di novembre, dicembre e gennaio pp.vv. lo SPORTELLO DECENTRATO DI VIESTE resterà aperto, a settimane alterne, il mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.
 
In base al nuovo assetto organizzativo il primo giorno di apertura dello sportello coinciderà con il prossimo 5 novembre.
 
Il Direttore Regionale
Gianni De Luca

 
 
 

Verso la costruzione delle 2 centrali a biomassa in Capitanata

Post n°13488 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Verso la costruzione delle 2 centrali a biomassa in CapitanataStatoQuotidiano.it | Oggi alle 12:36

Abbonati ai feed di Statoquotidiano.it Foggia – MENTRE i lavori dell’inceneritore di Manfredonia restano in proroga fino a gennaio 2015 (una recente delibera della giunta municipale, la n�...

 
 
 

Salute/ Diagnosi dei tumori da un semplice esame del sangue

Post n°13487 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Salute/ Diagnosi dei tumori da un semplice esame del sangue PDF Stampa E-mail
lunedì 03 novembre 2014 ore 09:47
Un passo avanti per la lotta contro il cancro?


Una nuova speranza nella lotta per il cancro dalla Francia? Sviluppato dalla società francese Rarecells, il test ISET ("Isolamento per dimensione delle cellule tumorali") permetterebbe una diagnosi precoce del tumore con un semplice esame del sangue. Gli studi condotti dal team del professor Hofman (Istituto di ricerca sul cancro e invecchiamento di Nizza IRCAN) lo hanno confermato. Il test sarà commercializzato in Francia nel mese di novembre per i pazienti malati di cancro. Ad illustrare cosa cambia con questo metodo di rilevazione della malattia sulla stampa francese Patrice Paterlini-Bréchot , professoressa di biologia molecolare e cellulare presso l'Università Paris-Descartes, e fondatore di Rarecells diagnosi.: Ciò che è stato dimostrato è la possibilità di fare una diagnosi prima che il cancro sia diagnosticabile da semplici immagini del sangue! E' noto che la diagnosi precoce dà una maggiore possibilità di salvare il paziente. Abbiamo l'esempio dello striscio, il cosiddetto "pap-test", che consente una diagnosi precoce. Ora sappiamo che rileva il 90% dei tumori del collo dell'utero. Questo è il test di medicina che ha salvato più vite! Il test ISET che è stato sviluppato come un tipo di pap-test del sangue. Si tratta di una vera e propria speranza di cambiare l'aspettativa di vita dei pazienti con cancro. La docente ha poi chiarito come funziona l'esame. Le cellule rare, tra cui il tumore vengono estratte dal sangue mantenendolo integro e senza alcuna perdita. Si deve comprendere che nel sangue, ci possono essere cellule tumorali, ma ci sono anche altre cellule non tumorali rare. Deve essere in grado di distinguere l'uno dall'altro. Deve combinare un test che non può perdere queste cellule rare, e non danneggiarle. Il nostro test ha la sensibilità confermata da altri ricercatori, e validato come riproducibile. Esso ha la capacità di rilevare una cellula tumorale in dieci millilitri di sangue, cioè mischiata in media a cento milioni di globuli bianchi e a 50 miliardi globuli rossi. Perché è difficile fare un test sensibile? Poiché è più sensibile, più può essere raggiunto precocemente nel corso della malattia. Nello studio sono stati coinvolti duecento pazienti di quarantacinque anni, centosessantotto che soffrono di broncopneumopatia cronica ostruttiva, forti fumatori, e con un alto rischio di sviluppare il cancro ai polmoni. Il test ISET ha rilevato cellule tumorali in questi pazienti. In cinque pazienti, gli scanner, non avevano rilevato noduli evidente. Il nodulo è apparso da uno a quattro anni dopo la comparsa di cellule tumorali. I pazienti sono stati poi controllati immediatamente e la diagnosi del cancro polmonare è stata confermata mediante analisi patologica del nodulo. Ciò che è straordinario è che nessun segno di recidiva di cancro è stato rilevato sedici mesi dopo l'operazione. Tuttavia, com'è noto, il cancro del polmone è il più mortale. E' molto invasivo, molto "intelligente". In media, cinque anni dopo la diagnosi, l'87% dei pazienti è morto. Le speranze di sopravvivenza sono legate alla diagnosi precoce, nella fase 1. E in questo caso, tutti i pazienti erano in fase 1. Questo è il motivo per cui si può sperare che sono state salvate. Per quanto riguarda gli altri tipi di tumore, tali studi dovrebbero essere fatti su pazienti a rischio, e i soggetti con malattia polmonare sono un obiettivo primario è la ragione per la scelta che è stata fatta. Questo non è l'unico, ci sono altri soggetti della popolazione a rischio. Ma la prova è valida per tutti i tipi di tumore. Tuttavia, attualmente, il test non dice da quale organo derivano le cellule tumorali. Questo è una degli aspetti della ricerca da sviluppare. La professoressa ha precisato di lavorare su questo argomento da quasi venti anni. Il primo articolo é datato 1997, e due anni dopo era partita la ricerca. "Sulla base di studi su animali, abbiamo capito che le cellule tumorali sono nel sangue per anni prima della prima metastasi. Abbiamo visto una speranza per impedire la formazione della prima metastasi, e salvare il paziente. La nostra squadra ha visto chiaramente che la possibilità di salvare vite dipendeva dalla possibilità di effettuare una prova su un lato, con una sensibilità senza precedenti, e in secondo luogo senza errori. Entrambi erano una sfida. È per questo che abbiamo sviluppato, migliorato, di analisi validato. Abbiamo fondato Rarecells nel 2009 per l'opportunità di mercato e fare lo studio da altri.Ora ci sono più di trentacinque pubblicazioni scientifiche che utilizzano le alte prove ISET. Questa è la squadra del professor Hofman che ha completato con successo la sfida. Hanno condotto lo studio. Essi sono diventati esperti mondiali di citopatologia per individuare i tumori solidi nel sangue". Allo stato la ricerca é impegnata anche nella diagnosi prenatale per isolare dal sangue di donne incinte le cellule del trofoblasto (placenta, ndr). Il team sta lavorando anche in questo settore, ed ha condotto una validazione clinica e ha pubblicato numerosi articoli. La rilevazione di trisomia 21 da questo sistema è attualmente in fase di studio. Il vantaggio di questa tecnica è la possibilità di isolare cellule del sangue fetale, in cui il DNA fetale è puro e quindi non mescolato con DNA materno. Relativamente ai metodi di DNA del plasma, il metodo sarebbe potenzialmente in grado di fare la diagnosi di una malattia genetica, mentre nel DNA plasmatico si sarebbe in grado di rilevare la trisomia e altre aneuploidie (quando le cellule non possiedono il numero normale cromosoma, ndr). Il test sarà venduto entro la fine dell'anno per tutti i pazienti già con diagnosi di cancro. Perché permette la diagnosi precoce dell'invasione tumorale, ma anche di seguire i pazienti per vedere rapidamente quanto il trattamento è efficace o meno. Se il trattamento è efficace, le cellule tumorali scompaiono dal sangue. I pazienti chirurgici sono attualmente seguite da metodi di imaging. Ma quando si verifica la metastasi, spesso è già troppo tardi. Per l'applicazione del test di ISET al fine della diagnosi precoce del cancro, in soggetti apparentemente senza cancro, vi é l'intenzione di sviluppare più ampi test per determinare l'origine del cancro attraverso l'analisi delle cellule tumorali circolanti. Questi nuovi test determineranno anche se queste cellule tumorali circolanti sono portatori di mutazioni che aiuteranno a scegliere i nuovi trattamenti mirati al sangue semplice, senza la necessità di un'applicazione biopsia chiamata "biopsia liquida". Ovviamente, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci auguriamo che anche possa essere presto commercializzato in Italia e nel resto d'Europa per salvare quante più vite possibili dal terribile flagello del 21esimo secolo.

 
 
 

"Questo è il mio paese" su Rai 1: le riprese a Vico del Gargano?

Post n°13486 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

"Questo è il mio paese" su Rai 1: le riprese a Vico del Gargano? PDF Stampa E-mail
lunedì 03 novembre 2014 ore 09:52
Scelgono il Gargano per girare una fiction. Assurdo dalle istituzioni nessuna risposta.


La Cross Production, società romana di produzione audiovisiva ha scelto il piccolo centro garganico quale teatro di una miniserie tv da girare prevalentemente nello storico Palazzo della Bella. La fiction si chiama "Questo è il mio paese" per la regia di Michele Soavi e racconta la storia di Anna, giovane donna che ad un certo punto della sua vita si trasferisce nel paese d'origine della famiglia, al Sud, e, candidatasi a sindaco, rivoluzionerà in positivo il piccolo borgo.
Dopo alcuni sopralluoghi, la Cross Production ha ritenuto Vico, col suo Palazzo della Bella, luogo ideale per la fiction. Certo, è richiesta la gratuità della concessione dello stabile per il tempo strettamente necessario alle riprese. Ma il ritorno, in tema di immagine ed indotto economico, sarebbe enorme. A maggior ragione oggi, dopo l’alluvione che ha ammaccato l'immagine di un Gargano che prova a risalire la china da solo. Ma l'occasione rischia di saltare. Andare persa. Le istituzioni, interpellate da due mesi, non danno risposte. Nonostante i sopralluoghi positivi, nessuna autorizzazione ancora a girare le riprese (che sarebbero dovute partire già all'inizio di ottobre). Il via libera è giunto solo dal Comune il cui ufficio tecnico si è detto favorevole all'iniziativa salvo una serie di prescrizioni da osservare data la vetustà del palazzo. Silenzio tombale dalla Regione (interessato l'assessorato regionale al Demanio guidato da Leonardo Di Gioia) mentre la Comunità Montana col commissario liquidatore, Giuseppe Marotta, continua a temporeggiare frapponendo una serie di tecnicismi. Ed il progetto rischia oggi di saltare. Adirata l'assessore regionale alla Cultura, Silvia Godelli, che si starebbe attivando sul tema per velocizzare l'iter. Mentre Pino Lonigro, consigliere regionale di SEL, attivato dal sindaco Sementino, mostra tutta la sua indignazione: "si tratta di una straordinaria opportunità che rischiamo di perdere per sciatteria amministrativa, lungaggini burocratiche ed eccessivo zelo. Se così sarò, qualcuno dovrà assumersi responsabilità".
L'Ente Parco Nazionale del Gargano, per volontà del suo presidente, l’avv. Stefano Pecorella, fa sapere di aver risposto sin da subito alle istanze della produzione, fornendo, per quanto di propria diretta competenza, disponibilità e supporto logistico, come dimostra la messa a disposizione gratuita di talune strutture come, ad esempio, la 'Caserma Sansone' della Foresta Umbra, sempr in agro di Vico: “Resta di fatto, l'imprescindibile necessità di procedere all'effettiva realizzazione di tale progetto di respiro nazionale che, sicuramente, produrrà benefici diretti e d'indotto, sopratutto d'immagine, per il Gargano”.

 
 
 

Ferrovie/ Giornata cruciale sul doppio binario Termoli - Lesina e stazione

Post n°13485 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

Ferrovie/ Giornata cruciale sul doppio binario Termoli - Lesina e stazione PDF Stampa E-mail
lunedì 03 novembre 2014 ore 10:18
Il braccio di ferro con il Molise a una svolta. Trenitalia: non si chiude. Il confronto tra le due regioni sulle prescrizioni per i 31 chilometri della linea adriatica.


E' il giorno delle «prescrizioni» si decide se il progetto sia ecosostenibile: Puglia e Molise devono chiudere il cerchio sulle intese raggiunte con Ferrovie dello Stato per il raddoppio della linea Termoli-Lesina, 31 chilometri a binario unico. Atteso anche un chiarimento sulla "presunta chiusura dell'impianto di Manuten­zione corrente nella stazione di Foggia, dopo che anche Trenitalia (dopo Cgil, Cisl e Uil) ha smentito l'indiscrezione della sigla autonoma Fas.

 
 
 

Gatta: “Giunta aiuti imprese del Gargano colpite da alluvione”

Post n°13484 pubblicato il 03 Novembre 2014 da forddisseche

 

Gatta: “Giunta aiuti imprese del Gargano colpite da alluvione”

Di:

Bari – “LA Regione Liguria, a pochi giorni dalla tragica alluvione che ha colpito Genova, ha già approvato un bando per contributi alle imprese danneggiate dalle eccezionali avversità atmosferiche. Mi domando perché, ad oggi, la Regione Puglia non abbia ritenuto di agire nella stessa direzione a favore delle imprese del Gargano, che hanno patito danni ingentissimi a causa dell’alluvione”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta.

“Un bando per le imprese danneggiate -aggiunge- rappresenta un’iniziativa essenziale ed imprescindibile per l’economia del nostro territorio che ho proposto personalmente da subito. Mi domando, tuttavia, se sia necessario compiere la stessa battaglia che il Gargano ha dovuto intraprendere per farsi notare dal governo nazionale, per la dichiarazione dello stato di emergenza. Infatti, non una parola è giunta dalla Regione sul sostegno,quanto mai necessario, alle attività locali, nonostante anche le mie ripetute sollecitazioni in questo senso. Mi auguro che il Governo regionale batta un colpo – conclude – e sappia manifestare il doveroso sostegno alla nostra comunità, che attende faticosamente l’intervento delle istituzioni”.

Redazione Stato

 
 
 
 
 

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