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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Novembre 2014

Lesina/ Master Cup PIZZA: è Vincenzo D’Apote il campione nazionale con ingredienti del territorio

Post n°13644 pubblicato il 30 Novembre 2014 da forddisseche

Lesina/ Master Cup PIZZA: è Vincenzo D’Apote il campione nazionale con ingredienti del territorio PDF Stampa E-mail
domenica 30 novembre 2014 ore 10:40

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Si chiama Vincenzo D’Apote, è titolare di una pizzeria a Lesina, ed è l’ideatore della pizza migliore realizzata con un prodotto tipico locale.


Alla Pizza Master Cup che si è tenuta nei giorni scorsi a Potenza, più precisamente a Tito, Vincenzo ha partecipato alla rassegna culinaria portando in gara una delle sue ultime invenzioni, che tanto successo sta riscuotendo anche nella sua La Cruna Del Lago, la pizzeria che gestisce da qualche anno e che si affaccia, appunto, sul meraviglioso lago di Lesina, ovvero la pizza Salicornia, Cacio e Pepe, partorita all’interno del suo locale lesinese.
Come è nata l’idea di mettere insieme questi tre prodotti e, soprattutto, di partecipare alla kermesse potentina portando in gara proprio questa pizza? “La pizza è nata non per caso, avevo già in mente di realizzarla unendo questi tre elementi” rivela a l’Attacco il pizzaiolo lesinese, che spiega ancora “La salicornia, a mio modesto parere, regala quel qualcosa in più alla pizza che, secondo me, è stato decisivo ai fini della vittoria alla Master Cup. Un prodotto che si trova intorno al nostro lago e che, forse, è ancora ritenuto di nicchia. Io ho deciso che era giunto il momento di portarla in gara in una manifestazione di rilievo nazionale e non solo come quella di Tito e sono stato premiato”.
Una bella soddisfazione per il talentuoso pizzaiolo titolare de La Cruna Del Lago, che ha così ottenuto un altro riconoscimento che va ad aggiungersi a quelli già inanellati negli anni passati. Pizzaiolo iscritto all’Ueptr - Unione Europea Pizzaioli Tradizionali & Ristoratori, Vincenzo si qualificò secondo in tutt’Italia alla Coppa Mediterranea di tre anni fa nella categoria Margherita Doc, ovvero, “una pizza Margherita fatta però con mozzarella di bufala. Quello fu il mio primo successo” a cui fecero seguito molti altri riconoscimenti.
Insomma, il giovane pizzaiolo lesinese non è nuovo a questo tipo di soddisfazioni, che arrivano da tutta Italia e di cui deve andare fiero, vista anche la numerosa concorrenza con cui ha dovuto battersi nel corso delle varie manifestazioni.

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In particolare, nell’ultima Master Cup di Potenza, Vincenzo ha dovuto vedersela con ben ottanta pizzaioli provenienti da ogni parte d’Italia e del Mondo: “Sono arrivati pizzaioli addirittura dal Belgio, dal Marocco, dall’Egitto, anche se i più temibili sono, ovviamente, quelli che vengono da Napoli”. Ma nonostante ciò, il trofeo è arrivato nelle mani di un lesinese, e ciò non può che dare ulteriore vanto al territorio.
La pizzeria di Vincenzo D’Apote è tra le più rinomate in tutta la Capitanata, scelta da migliaia di turisti ogni anno, ed è ormai divenuta un punto fermo per tutti gli amanti della pizza che frequentano il paese lagunare.
Ma oltre a partecipare a tornei nazionali, il pizzaiolo lesinese tiene anche dei corsi, riconosciuti in tutta Europa, da cui sforna (è il caso di dirlo) ottimi allievi che poi vengono subito chiamati a lavorare presso pizzerie di tutto il continente.
“Ora stiamo facendo un altro corso, tenuto insieme al maestro pizzaiolo Antonio Trivento, campione della World Cup, e abbiamo già un buon numero di partecipanti. A breve, però, ne organizzeremo un altro: le richieste sono tante e la passione per il mondo della pizza sta aumentando in tutto il territorio”.
Ovviamente, per chi si affaccia su palcoscenici importanti come Vincenzo, non può che essere un vanto avere guadagnato il trofeo di Potenza. Ma resta sempre concentrato sul suo lavoro a Lesina, soddisfacendo tutti i tipi di gusti che i clienti chiedono al pizzaiolo fenomeno: “Occorre saper fare ogni tipo di pizza, dalla semplice focaccia a quella più alta, da quella più condita a quella per celiaci. Bisogna sempre tenersi aggiornati, e questo è uno dei segreti del mestiere”.
Ma, soprattutto, occorre avere tanta passione per la pizza, che a Vincenzo certo non manca.


G.F. Ciccomascolo

l'Attacco

 
 
 

Scuola - È in partenza il “Treno della memoria”

Post n°13643 pubblicato il 30 Novembre 2014 da forddisseche

Scuola - È in partenza il “Treno della memoria”

domenica 30 novembre 2014 ore 10:58

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Anche quest’anno sette alunni del quinto anno “Fazzini – Giuliani” (Vieste – Peschici) parteciperanno al grande evento che nasce come ricerca della nostra memoria e delle nostre origini. Il percorso educativo del “Treno” è già iniziato arrivando al suo secondo incontro formativo, che si concluderà con la visita del ghetto di Cracovia e dei campi di concentramento di sterminio di Auschwitz.

 
 
 
 
 

I foggiani si riprendono il viale della Stazione. Eppure sono loro ad averlo 'svenduto'

Post n°13641 pubblicato il 30 Novembre 2014 da forddisseche

 
I foggiani si riprendono il viale della Stazione. Eppure sono loro ad averlo 'svenduto'
In programma una passeggiata nel quartiere Ferrovia

"Riprendiamoci il Viale". Si intitola così la passeggiata serale, lungo il Viale e verso la nostra stazione, organizzata dal Comitato Ferrovia per domenica 30 novembre, alle 19. Le problematiche del quartiere sono evidenti: al degrado di uno dei ‘salotti buoni’ della città sta cercando di provvedere anche l’amministrazione comunale, con una serie di provvedimenti da ‘tolleranza zero’. Ed è evidente – sarebbe impossibile dire il contrario – che ci sia un’elevata concentrazione di stranieri nella zona, alcuni dei quali autori di reati e di comportamenti “al limite”.
 
 
LA PASSEGGIATA. Una situazione che ha spinto a una passeggiata per "riappropriarsi" della zona. Del resto, nella nota che l’amico Salvatore Aiezza ha inviato per promuovere la passeggiata, scrive: “Da troppo tempo il quartiere, la zona limitrofa alla stazione e l’importante Viale XXIV Maggio, che per anni hanno rappresentato il fulcro della storia e della vita cittadina, nel bene e nel male, sono abbandonate a se stessi. Delinquenza, prostitute, ambulanti illegali, extracomunitari senza permessi ecc. hanno prodotto lo stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti: grazie anche al progressivo abbandono di strutture, uffici, attività, nonché dalla costante e inarrestata perdita di importanza del nodo ferroviario foggiano. La conseguenza è stata che nel corso degli anni, i foggiani si sono sempre più allontanati dal Viale e dalle zone vicino a Piazza Cavour, lasciando che le stesse venissero, come sempre avviene in questi casi, occupate da quanti vivono ai margini della società. E per ogni attività abbandonata dai foggiani, ecco pronti gli extraeuropei a rilevarle. In pochi anni molti locali sono così diventati appannaggio di pakistani, cinesi, indiani. Forse, una programmazione, in favore di giovani aspiranti imprenditori, ai quali proporre, con concreti contributi pubblici, di riaprire in centro, al posto delle attività cessate sarebbe stata utile”.  

GLI 'EXTRAEUROPEI'. Fatto salvo che non sono solo cittadini ‘extraeuropei’ ad abitare la zona (ma anche polacchi, romeni ecc., ovvero cittadini comunitari, come ad esempio francesi e spagnoli, anzi, proprio come italiani!), ci permettiamo di porre un quesito che abbia il sapore di autocritica, troppe volte evitato nell’analisi della problematica legata al quartiere Ferrovia. Oltre a dover puntare maggiormente l’indice contro chi dovrebbe controllare con più efficacia il rispetto delle regole degli esercenti che aprono un’attività (tutti, senza esclusione, che siano fissi o ambulanti, che siano italiani o stranieri), l’interrogativo che poco spazio ha nelle discussioni sul viale della stazione è: “Ma chi ha fittato i locali agli “extracomunitari?”. È foggiano chi ha permesso, solo per un guadagno immediato – della serie: pochi, maledetti e subito – che le abitazioni ospitassero molte più persone del dovuto o, meglio, del dichiarato.

CARNE NOSTRANA O HALAL. E poi, quello che ad altri può sembrare un esproprio del quartiere (qui con il beneplacito dei cittadini foggiani, pronti a intascare) ad altri, dal punto di vista commerciale, può sembrare un quartiere etnico: non c'è nulla di male in un rivenditore di carne Halal, ossia macellata alla maniera orientale, rispetto al più consueto "carni e affini". Purché paghino le tasse i commercianti, comunitari o non, non c'è nulla da dire.

IL VIALE SVENDUTO. Magari partire da un’autocritica sarebbe l’ideale prima di cominciare la passeggiata: i foggiani si riprenderanno anche il viale della stazione. Ma devono sapere che nessuno l’ha rubato, sono stati loro a ‘svenderlo’.

 
 


 
 
 

IPSSAR Vieste /“Critico per un giorno” premiato Bardhi Kleonik

Post n°13640 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forddisseche

IPSSAR Vieste /“Critico per un giorno” premiato Bardhi Kleonik PDF Stampa E-mail
sabato 29 novembre 2014 ore 15:41
Premiati, oggi, nella sala dell’Auditorium del “Fazzini”, gli alunni che hanno partecipato nello scorso anno scolastico, al concorso “Critico per un giorno” inserito nel progetto “Il pensiero visto con gli occhi”.  Per l’Ipssar “E. Mattei” è stato premiato l’alunno Bardhi Kleonik che ha prodotto un elaborato denso di emozioni nella semplicità della prosa adoperata.

 
 
 

Sangalli Vetro : iniziato lo spegnimento del forno di fusione

Post n°13639 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forddisseche

Sangalli Vetro : iniziato lo spegnimento del forno di fusione

Del 29 Nov 2014 in Attualità, News

Questa mattina alle ore 8.00 è iniziata l’operazione che porterà allo spegnimento del forno di fusione della Sangalli vetro di Manfredonia, tanti i  dubbi su una sua ripartenza nel  breve periodo. Lo spegnimento totale del forno avverrà  entro la prima decade di Dicembre.

 
 
 

Gargano-Dauni tra storia e sport

Post n°13638 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forddisseche

Gargano-Dauni tra storia e sport PDF Stampa E-mail
sabato 29 novembre 2014 ore 10:22
Una competizione come la Running Week come pretesto per presentare trenta sentieri completamente rimessi in ordine, in una natura tutta da scoprire.

 

Correre tra i sentieri di uno dei gioielli della Puglia, da monte Saraceno a picco sul mare alla spiaggia di Mattinata, è una esperienza che attira sempre più  turisti stranieri amanti del running. Il Gargano ormai si sta fortemente affermando come destinazione per gli amanti dello sport in natura, come ha già dimostrato la Gargano Running Week che è riuscito ad attirare a Mattinata runners  provenienti da ben dodici paesi europei (oltre che da mezza Italia).

Perché la Puglia ha voluto organizzare il più grande evento di running e trail running in Italia? Per mettere in piedi una delle mille corse  che fioriscono oramai in Italia? No. La particolarità della GRW (Gargano Running Week) esprime intelligenza e amore per la propria terra. Le gare di resistenza da 75 e da 34 km per gli adulti, e da duecento a 2000 metri per i bambini non sono state concepite come un evento temporaneo ma come una occasione per lasciare un segno permanente: realizzare una trentina di nuovi sentieri mappati e godibili tutto l'anno. Erano percorsi abbandonati, impraticabili. Oggi sono percorsi che attirano turisti e che dimostrano come, in Puglia, i Comuni, il Parco Nazionale del Gargano, gli operatori turistici, le associazioni ed i volontari stanno lavorando tutti insieme per sviluppare sempre più il Gargano come destinazione sportiva.

Non a caso la  GRW organizzata da Soul Runnig è stata inserita nel cartellone dei grandi eventi sostenuti dalla Regione Puglia ed è uno dei fiori all'occhiello di Pugliapromozione, culla della rinascita turistica della regione.  A dimostrare come puntare allo sport può significare puntare non all'evento temporaneo ma alla permanenza dei sui effetti eco sostenibili. Oggi, dopo la pulizia dei tratturi effettuata per organizzare la gara, si sta lavorando ancora per far si che sui trenta sentieri, oltre al running si possa praticare anche il trekking, il nordic walking e la mountain bike. Per facilitare questo fiorire di sport, sta per iniziare un lavoro di perfezionamento dei sentieri che durerà tutto l'inverno, "anche attraverso l'inserimento di paline - dicono gli organizzatori di Soul Running - all'inizio dei sentieri, per indicarne lunghezza, difficoltà, durata e modi possibili di attraversamento. Inoltre questi stessi sentieri verranno segnati con la numerazione ufficiale del CAI, così da diventare fruibili per un'esperienza sportiva, amatoriale e turistica. Queste informazioni saranno poi inserite in vere e proprie guide turistiche che saranno presto disponibili in versione cartacea e scaricabili online".  Intanto è già in programma per il post gara dell'anno prossimo la mappatura di nuovi sentieri, che saranno poi resi disponibili per il 2016. E'la Puglia che corre, nella natura, confermandosi capitale turistica del sud Italia. 

Altra meta sportiva che sta andando di gran moda in questo momento sono i Monti Dauni, il regno delle orchidee selvatiche, del profumato sambuco e delle ginestre gialle. Un lembo di Appennino che scivola  in  Puglia, quasi sul confine della Campania e del Molise, come una terrazza naturale, affacciandosi  su un ampio panorama che abbraccia il Tavoliere e si estende, quando il cielo è limpido, fino al Golfo di Manfredonia. Un'altra destinazione per chi vuole fare sport all'aria pura, trekking, in bici o a cavallo,  trovare un'atmosfera romantica,  scoprire luoghi dove la vita scorre lenta, dormire bene e spendere poco. Ma anche per trovare tracce, a volte delicate, a volte molto forti, di un passato fatto di castelli, cattedrali e borghi con antiche storie e leggende che raccontano di Annibale e dei romani, di battaglie e di duelli, dei templari e dei provenzali, di streghe e di briganti. Il nome deriva dall'antico popolo dei Dauni, una civiltà nata dal mescolarsi di popolazioni indigene con gli Iapigini, di origine illirica (attuale Albania), migrati qui verso la fine del secondo millennio avanti Cristo.

Anna Maria De Luca
Repubblica

 
 
 

Peschici/ Per Kalena inviate le firme al FAI

Post n°13637 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forddisseche

Peschici/ Per Kalena inviate le firme al FAI

sabato 29 novembre 2014 ore 10:26
Totale 1382 firme per "Kalena luogo del cuore": 946 firme sui moduli cartacei raccolte da Teresa Rauzino, da Angela Campanile, da Enzo D'amato, da Piero Giannini, da Maria Cassio e Matteo Gioiosa e inviate stamattina al Fai + 436 firme on line. Restano ancora due giorni (fino al 30 novembre) per continuare a votare on line l'abbazia di Kàlena come "luogo del cuore".
 
 
 

Questa sera a Vico la presentazione del libro sulla vita del grande Gianni Pirazzini

Post n°13636 pubblicato il 29 Novembre 2014 da forddisseche

Questa sera a Vico la presentazione del libro sulla vita del grande Gianni Pirazzini PDF Stampa E-mail
sabato 29 novembre 2014 ore 10:23
La presentazione del libro alle ore 18.30, presso l'Auditorium "R. Lanzetta": Gianni Pirazzini - Una vita da capitano. Interverranno:
Gianni Pirazzini
Peppino Baldassarre
Domenico Carella (autore del libro)

 

 
 
 

Vieste - LE PROTESTE PER LA TARI E LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE [Audio]

Post n°13635 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

 

Vieste - LE PROTESTE PER LA TARI E LA SITUAZIONE FINANZIARIA DEL COMUNE [Audio]
venerdì 28 novembre 2014 ore 20:42
CLEMENTE: "L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE  E' ALLO SBANDO"
ZAFFARANO: "PER LA TARI FAREMO LE OPPORTUNE VALUTAZIONI"
RINALDI: "PER LA TARI DEVONO SOSPENDERE I PAGAMENTI E RIFARE I CONTI" 
Qui di seguito il report audio dei tre interventi ad Alta Marea.
 
 
 

L’ECCIDIO DI FANTINA (CALABRIA)

Post n°13634 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

L’ECCIDIO DI FANTINA (CALABRIA) PDF Stampa E-mail
venerdì 28 novembre 2014 ore 10:03
Un eccidio che la dice tutta sui barbari e sanguinari metodi, di chiara impronta nazista, dell’esercito italo-piemontese e che ebbe luogo appunto a Fantina, nell’agosto 1862,  in concomitanza ai fatti di Aspromonte che, come tutti sanno, si conclusero con il ferimento di Garibaldi ad opera dei bersaglieri del generale Pallavicini che aveva avuto, da Vittorio Emanuele II,  l’ordine perentorio di fermare a tutti i costi, anche al prezzo di un bagno di sangue, l’avanzata dei garibaldini  che si avviavano verso la città eterna al grido di “Roma o morte” . Una scarica di fucileria alle pendici dell’Aspromonte, richiamò all’ordine sabaudo i bollenti spiriti degli illusi garibaldini e ne fermò l’avanzata.

Ed è da quel momento  l’esercito regio apre una vera e propria caccia ai garibaldini perpetrando nei loro confronti arresti, repressioni e deportazioni. Quasi duemila volontari, per lo più, siciliani e meridionali, vengono arrestati ed assieme a diversi militari che avevano abbandonato i loro reparti per unirsi a Garibaldi vengono deportati e rinchiusi nelle fortezze dell’antico regno sabaudo tra le quali la più triste e nota era  quella di Fenestrelle, nell’Alta Savoia, a più di 2mila metri dall’altezza e da cui per la rigidità del clima e per il barbaro stato di detenzione era difficile uscirne vivi.
Ed è in questo contesto della caccia spietata ai garibaldini, dopo i fatti  in Aspromonte, che avvenne appunto l’ignobile eccidio di Fantina ad opera del 47° reggimento di fanteria sabaudo agli ordini del maggiore Giuseppe De Villalta nei confronti di una colonna di garibaldini guidata dal palermitano Carlo Trasselli. Il quale, dopo aver inutilmente cercato di raggiungere Garibaldi in Calabria, saputo l’infelice esito dell’impresa, rassegnato si accingeva a raggiungere Novara di Sicilia per consegnare le armi al sindaco di quel paese. Nella marcia di avvicinamento a Novara la colonna si disperse ed una parte di essa  esausta si fermò a riposare, trovando rifugio nelle case e nella chiesetta di Fantina. un piccolo centro della provincia di Messina.
La notte tra il 2 e 3 settembre che i fuggiaschi furono circondati e sorpresi nel sonno dai piemontesi. Circondati si arresero e quando furono tutti in piedi il comandante sabaudo maggiore Giuseppe De Villalta si fece loro incontro dicendo: “ Volontari se in mezzo a voi si celano dei disertori si facciano avanti. Il re li perdona e li lascerà immediatamente raggiungere i loro corpi”.
Illusi dalle promesse di quell’ uomo senza dignità e senza alcun onore, si fecero avanti in sette e immediatamente circondati e messi in disparte furono richiesti del nome e del corpo d’appartenenza da cui avevano disertato. Fu a quel punto che la iena, calpestando il codice d’onore e ogni elementare norma d‘umanità,  rivelò il suo ignobile volto e rivolgendosi a quei poveretti, che si erano illusi delle sue convincenti promesse, così si pronunciò: “ Soldati voi siete spergiuri verso la patria e il re. In nome della legge militare vigente, voi siete condannati alla pena di morte da eseguirsi all’istante. Disertori, vi concedo dieci minuti da dedicare alla preghiera”.
Inutili furono le proteste di quei poveri sventurati che alla fine chiesero, prima di essere fucilati, di potere scrivere due righe come ultimo pensiero ai propri cari e soprattutto, Giovanni Balestra il più giovane dei sette, appena diciottenne, che implorò  sino alla fine, rivolto al plotone che stava  per fucilarlo, di poter lasciare un ultimo messaggio di saluto alla amata madre “ Soldati -disse per l’ultima volta il giovane – il voto dei morenti è sacro. Se avete una madre che amate anche voi, lasciate che io scriva una parola alla mia.”
Fu tutto inutile  Giuseppe De Villalta vile iena,  assetata di sangue, fu irremovibile rispondendo così alla supplichevoli richieste dei condannati a morte: ”Siete solo briganti e non meritate altro che piombo nello stomaco” Al terzo rullo di tamburo una scarica di fucileria pose fine alla vita di quelle giovani vittime. I corpi  di quei sette martiri: Giovanni Balestra, Costante Bianchi, Giovanni Botteri, Giovanni Cerretti, Ulisse Grazioli, Barnaba della Momma e Giovanni Panieri,   furono sepolti sotto il sagrato della chiesa di Fantina e sono ricordati da una lapide commemorativa collocata sulla facciata della chiesa.
Nel settembre del 2000, nel luogo dell’eccidio è stato eretto un cippo con i loro nomi a perenne ricordo di quell’atto di viltà e di barbarie. Quegli atti di viltà e di barbarie che i piemontesi, all’alba dell’Unità d’Italia, perpetrarono con massacri e stragi a danno delle popolazioni meridionali nel nome del  Re ‘galantuomo’ il quale, per l’inaudito eccidio di Fantina, non si risparmiò di dispensare promozioni e riconoscimenti ai disumani e crudeli protagonisti di quell’atto infame e negazione di ogni umana pietà .

A cura di:
Michele Lopriore
Ass. Sentimento Meridiano

 
 
 

Vico e Ischitella tra il 1496 e il 1531 tra francesi e spagnoli

Post n°13633 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

Vico e Ischitella tra il 1496 e il 1531 tra francesi e spagnoli PDF Stampa E-mail
venerdì 28 novembre 2014 ore 10:05
Recentemente ho portato alla luce una pergamena del 1528 da cui risultavano feudatari i vecchi feudatari di Vico i Bulgarello,mentre dai cedolari avrebbero dovuto essere i Caracciolo. Il sottoscritto aveva già intuito che essendo un periodo di instabilità e di guerra tra francesi e spagnoli ,molti feudatari pur risultando intestatarii dei propri feudi non ne usufruivano dell'effettivo possesso. Infatti la storia ci conferma quanto esposto.
Da Pasquale Ognissanti  nel suo libro " l'Università sipontina nel 400 apprendiamo che durante il regno di Federico I (re di Napoli 1496-1501) i francesi e gli spagnoli si erano segretamente divisi il regno di Napoli,ma negli anni successivi il conflitto tra essi si inasprì ancora di più..
Vediamo qual’era il quadro storico nel 1502 attraverso la pubblicazione dello storico Angel Cannelas Lopez spagnolo. pubblicazione scritta integralmente in spagnolo.
I francesi nel luglio del 1502 avevano preso con la forza Monte Sant’angelo e Manfredonia e le avevano saccheggiate.
Carpino, e Cagnano che in primo momento erano con gli spagnoli tramite il feudatario Mormile erano passati con il nuovo feudatario Joan Baptista de La Marra ai francesi che si erano ribellati agli spagnoli.
Analoga sorte era toccata a Sannicandro dapprima con il feudatario Antonio Piccolo fedele agli spagnoli,con Jean Baptista de La Marra era passato ai francesi.
Ettore Bulgarello aveva Vico e probabilmente la sua famiglia, dal 1496 non lo avevano mai lasciato, solo dopo l’indulto del  28/4/1530 con cui si proclamavano i ribelli esclusi da ogni provvedimento di clemenza nel 1531 I Caracciolo riebbero il feudo di Vico. Morello de Riccardo  che teneva Rodi era pure ribelle era passato ai francesi.
Per quando riguarda Joan de sangro che tiene la terra di Joya(Noia,oggi Noicattaro?) in terra di Bari,con il castello e il beneplacito di vostra altezza ,questo gentiluomo napoletano nel tempo in cui venni all’impresa del regno di Napoli,partì da Napoli e venne in Ischitella terra sua in capitanata ,e alla rottura della guerra con i francesi  alzò le bandiere di vostra altezza contro i francesi e fece buon servizio ,e per questo fu preso lo stesso insieme alla moglie e ai suoi figli e di loro furono saccheggiate tutte le loro robe ;fu poi ricattato di duemila ducati dai francesi  e dopo ha continuamente servito a sue spese e merita alcuna remunerazione per aver esposto tutte le sue facoltà in servizio di vostra altezza e rende ducati 300.

Giuseppe Laganella

 
 
 

Servizio civile, 185 volontari da reclutare in Capitanata

Post n°13632 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche


Servizio civile, 185 volontari da reclutare in CapitanataStatoQuotidiano.it | Oggi alle 16:51Abbonati ai feed di Statoquotidiano.it Manfredonia – FACENDO seguito alle iniziative seminariali tenute anche dalla nostra Associazione nei mesi scorsi sulla misura europea Garanzia Giovani, Lav...

 
 
 

Avvento 2014, Mons. Castoro: “urge rinnovamento interiore”

Post n°13631 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

 

Avvento 2014, Mons. Castoro: “urge rinnovamento interiore”

Di:

MESSAGGIO dell’ARCIVESCOVO PER L’AVVENTO 2014

“Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo” (Is 35,1). Così ci esorta Isaia, uno dei profeti che, ogni anno, ci accompagna durante il periodo di Avvento. Ma come rallegrarci in un tempo così ricco di incertezze, di ansie e di paure per l’oggi e per il futuro?

Purtroppo anche oggi, come ai tempi dei profeti, ci sono molte valli da colmare e molte colline da spianare. Ci sono innumerevoli bugie da smascherare e tanti vuoti da riempire. Molte ferite da guarire e molti cuori spezzati da lenire. Ci sono mani infiacchite da rinsaldare e animi turbati da orientare, affetti da riordinare e tanti tipi di relazioni da ricucire.

Ci sono legami da riavviare e molte speranze che aspettano di essere riaccese.

Vi sono molte solitudini da raccogliere e molti esclusi da reinserire. Tanti nemici con cui riconciliarsi, tante incomprensioni da appianare. Stranieri da accogliere ed integrare ed estranei da rendere familiari.

C’è una bellezza da redimere e un bene in cui tornare a credere. C’è una comunità sociale che aspetta la cura e la premura di ogni membro, e un bene comune che sia capace di includere tutti in modo equo e solidale. Ci sono passioni che vanno riaccese e indifferenze che vanno rimosse.

Si, c’è bisogno di un grande e profondo rinnovamento interiore, una radicale conversione del cuore, dalla quale soltanto può scaturire un vero cambiamento morale, sociale, civile e istituzionale.

Il Vangelo ci dice che tale cambiamento è già cominciato e che è sempre all’opera anche nel nostro tempo così incerto e pieno di contraddizioni. Ecco allora il mio augurio per questo tempo forte che ci prepara al Natale di Gesù Cristo: che questo Avvento riaccenda in ognuno di noi il desiderio del bene, la nostalgia di Dio e la passione per l’uomo.

Sia la Madonna, la vergine dell’attesa, a rimetterci tutti in viaggio, per le strade delle nostre città, per abitare le periferie, per abbattere i muri della diffidenza e costruire ponti di fraternità. Buon cammino di Avvento a tutti

+ Michele Castoro, arcivescovo

(comunicato stampa)

 
 
 

A Vieste, si parla di sanità in tempi di crisi

Post n°13630 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

A Vieste, si parla di sanità in tempi di crisi PDF Stampa E-mail
venerdì 28 novembre 2014 ore 11:26
“Integrazione pubblico-privato, un modello che funziona. Le best practices in riabilitazione”, questo il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Turati con la collaborazione di medici ed esperti in programma per l’intera mattinata di sabato 6 dicembre. Nella sala convegni della struttura socio-sanitaria di Vieste verranno esposti i principali aspetti legati al buon uso delle tecniche riabilitative e i risultati recentemente raggiunti, seppur in un contesto difficile di spending review. Tema centrale del dibattito, il ruolo cruciale della riabilitazione per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da patologie acute o subacute e l’importanza di offrire loro cure mirate in strutture adeguatamente attrezzate e all’avanguardia che ne garantiscano il monitoraggio costante. A questo proposito, il Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’ASL di Foggia, Dott. Leonardo Trevisano, approfondirà l’esperienza locale in cui l’integrazione tra pubblico e privato ha sortito risultati eccellenti. Al convegno, patrocinato dalla Regione Puglia, dal Comune di Vieste e dall’Università di Foggia, parteciperanno, oltre ai relatori,  anche Donato Pentassuglia, Assessore al Welfare della Regione Puglia, Ersilia Nobile, Sindaco di Vieste, Attilio Manfrini, Direttore Generale dell’ASL di Foggia e Maurizio Ricci, Magnifico Rettore dell’Università di Foggia.

 

 
 
 

Foggia/ Il resoconto di “Libera” dopo il forum in Comune

Post n°13629 pubblicato il 28 Novembre 2014 da forddisseche

Foggia/ Il resoconto di “Libera” dopo il forum in Comune PDF Stampa E-mail
venerdì 28 novembre 2014 ore 15:27
Addio pizzo, sportello legalità e consulta comunale.


Resoconto di “Libera Foggia” sull’incontro di martedì scorso nell’aula consiliare del Comune di Foggia. L’assemblea pubblica organizzata da Libera assieme alla Fondazione Buon Samaritano e all’associazione Antiracket “Giovanni Panunzio” si è resa necessaria dopo gli ultimi attentati che hanno colpito alcune attività commerciali del capoluogo dauno.
L’assemblea è stata ospitata e presieduta dal sindaco Landella e dal presidente del Consiglio comunale Miranda e ha visto la partecipazione, oltre che dei rappresentanti di numerose associazioni ed esponenti politici, di alcuni studenti del Liceo scientifico “G. Marconi”, accompagnati dall’insegnante La Porta.
Questi i punti focalizzati da Libera nel proprio resoconto:
1) Necessità di una maggiore presenza delle Istituzioni, anche mediante iniziative come la costituzione di parte civile del Comune e della Camera di Commercio nei processi a carico di appartenenti alla criminalità organizzata, a partire dal processo “Corona”;
2) Necessità di un impegno intransigente di ogni cittadino nel rispettare e nel far rispettare le regole, in ogni ambito personale e professionale;
3) Creazione di una rete di solidarietà alle vittime di estorsione e di impegno costante su queste problematiche, con lo scopo di proporre iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul problema e a sconfiggere il racket. In particolare, si è proposto di adottare un bollino simile a quello dell’esperienza “Addio Pizzo”, da apporre sulle vetrine dei negozi che si impegnano a non pagare il “pizzo”. L’Associazione Antiracket ha precisato che l’iniziativa è già in programma e che sarà realizzata nel mese di dicembre, in modo da orientare criticamente i consumi durante la festività natalizia;
4) Necessità di incentivare le denunce, nella consapevolezza che solo attraverso un sistema di denunce collettive si può sconfiggere il problema delle estorsioni. Da questo punto di vista, Libera Foggia, con lo sportello S.O.S. Giustizia (istituito presso la Camera di Commercio), e l’Associazione Antiracket hanno ribadito la piena disponibilità a sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia;
5) Istituzione, da parte del Comune, della Consulta per la Legalità, organismo composto da associazioni impegnate sul tema dell’antimafia sociale e chiamato a discutere e ad esprimere pareri su ogni questione attinente al settore della legalità.
6) L’adozione della delibera “Trasparenza a costo zero”, già promessa in campagna elettorale dal sindaco Franco Landella, firmatario della campagna “Riparte il Futuro” di Libera, e l’accelerazione dell’iter burocratico per l’assegnazione a scopi sociali dei beni confiscati e già nella disponibilità del Comune di Foggia.
Si è infine ribadito che l’assemblea è solo la prima di varie iniziative che coinvolgeranno la cittadinanza in un percorso di elaborazione di una coscienza collettiva in grado di reagire alla violenza mafiosa. Le prossime iniziative saranno comunicate nelle prossime settimane da Libera Foggia, dall’Associazione Antiracket e dalla Fondazione Buon Samaritano e avranno il sostegno, dichiarato sin da ora, del Comune di Foggia e della Camera di Commercio.

immediato.net

 
 
 

Gino Lisa fuori dal piano nazionale, vice ministro Trasporti: “La Regione ha fatto poco”

Post n°13628 pubblicato il 27 Novembre 2014 da forddisseche

Gino Lisa fuori dal piano nazionale, vice ministro Trasporti: “La Regione ha fatto poco”


La partita è ancora aperta per “recuperare” l’aeroporto di Foggia, ma occorre un maggiore impulso da parte del governo regionale della Puglia.

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Pesano come macigni le parole pronunciate dal Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, ospite oggi del Comune di Foggia per fare il punto sulla situazione del trasporto pubblico in Capitanata, ma al tempo stesso hanno accesso qualche speranza. La questione riguarda ancora una volta un tema caldo per l’intera Capitanata: l’aeroporto Gino Lisa e la sua esclusione dal piano nazionale degli aeroporti.

La debole posizione della Regione Puglia. Durante l’incontro nell’aula consiliare di Palazzo di Città, il vice-ministro Nencini ha fatto sapere che la Regione Puglia, negli scorsi mesi, non ha mai preso una posizione netta e decisa affinché l’aeroporto foggiano fosse incluso nel nuovo piano Lupi riguardante gli scali di volo di interesse nazionale.

“La Regione si è limitata – ha spiegato l’esponente del Governo Renzi – a inviare a Roma una missiva di poche righe con la richiesta di inserimento del Gino Lisa. Una richiesta che per il ministero non poteva avere validità perché per questioni di questo tipo occorrono documenti ufficiali, ossia una delibera di giunta, che, però, da via Capruzzi non è mai arrivata”.

Una partita ancora aperta. L’aspetto positivo è che il nuovo piano Lupi non è definitivo. Fin quando, infatti, non arriva l’approvazione da parte della conferenza Stato-Regioni, l’aeroporto foggiano potrebbe essere ancora recuperato, solo però se ci sarà un impulso più risoluto da parte della Regione Puglia.

“Per il futuro del Gino Lisa occorrerà che la Regione trovi un punto di equilibrio tre gli enti locali e il vertice della Regione stessa” ha commentato il vice-ministro.

Il commento del sindaco di Foggia. Dopo l’intervento di Nencini, non poteva non seguire un commento del sindaco di Foggia Franco Landella che ha affondato il governatore di Puglia Nichi Vendola:

“Oggi ci è stato confermato che la Regione Puglia non ha ancora chiesto in modo ufficiale l’inserimento dell’aeroporto Gino Lisa tra gli scali di interesse nazionale. Evidentemente al presidente Nichi Vendola ed ai vertici del governo regionale il destino dello scalo aeroportuale della Capitanata non interessa, così come non interessano le ragioni espresse e rappresentate dagli amministratori del territorio”.


La Redazione

 
 
 

Motoclub “Gargano”, Associazione sportiva e di volontariato…. Dieci anni dopo!

Post n°13627 pubblicato il 27 Novembre 2014 da forddisseche

Motoclub “Gargano”, Associazione sportiva e di volontariato…. Dieci anni dopo! PDF Stampa E-mail
giovedì 27 novembre 2014 ore 15:54
Dieci anni orsono, correva l’anno 2004 quando l’Ing. Antonio Scocco, attuale presidente dell’associazione , da sempre “homo motociclans, grande appassionato di motociclette, trasferitosi da pochi anni da quel di Torino, insieme ad un manipolo di appassionati, riusciva a coagulare la comune passione per le due ruote, fondando a Vieste l’associazione sportiva dilettantistica “MOTOCLUB GARGANO”, poi affiliata alla Federazione Motociclistica Italiana e quindi al C.O.N.I. Con tale iniziativa si è voluto far allignare ed organizzare sul territorio quello che fino ad allora era uno sparuto gruppo di centauri, in una grande “famiglia” di motociclisti uniti dalla passione comune ma disciplinata. I fini qualificanti dello statuto erano ambiziosi: attività moto turistica con l’organizzazione di moto incontri a livello nazionale, valorizzazione del patrimonio naturalistico del Parco Nazionale del Gargano, promozione turistica e sportiva, attività di tutela dell’ambiente, attività formativa nelle scuole per la sicurezza stradale, attività di supporto alla protezione civile. Nel corso degli anni tali obiettivi sono stai ampiamente raggiunti e talvolta superati. Invero, grande successo negli anni scorsi hanno avuto i vari motoraduni nazionali di cui quello del 2007 premiato dalla FMI per la migliore organizzazione, i vari corsi di formazione presso i vari istituti scolastici in merito alla guida sicura dei ciclomotori, culminata con la pubblicazione del volumetto ”Manuale di sopravvivenza del centauro viestano”, nel quale venivano illustrati livelli di rischi e modelli comportamentali da tenere sulle strade locali dai giovani centauri, il progetto “Volontari del traffico a scuola” presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Statale “L. Fazzini-V. Giuliani” di Vieste, la creazione di una squadra per la “Scorta tecnica” in moto in occasione di attività sportive e religiose, la manifestazione “Motoriciclo” dedicata alla sensibilizzazione dei più piccoli in merito alla raccolta differenziata e tante altre attività ludiche ai viestani ben note. Invero, il natale per i più piccoli a Vieste è il “Motoclub Gargano” con la sua manifestazione “Babbo Natale arriva in moto” ed il carnevale a Vieste per i più piccoli e non solo, è il “Motoclub Gargano” con l’annuale edizione del “Motocarnevale”. Nel campo del volontariato otteneva l’iscrizione all’albo regionale delle associazioni di volontariato, diventando soggetto destinatario del 5 per mille. Infine, grazie alle professionalità presenti nell’associazione il Comune di Vieste stipulava con l’associazione stessa una convenzione per utilizzare alcuni soci del Motoclub Gargano, debitamente formati, quali “Volontari del traffico” in supporto alla Polizia Municipale in moto e a piedi. L’attività sociale prosegue con l’apertura di una sede coordinata nel Comune di Peschici e grazie alla sensibilità della sua Amministrazione con delibera di C.C. ottiene di far parte dell’area di Protezione Civile Comunale. Quello che all’inizio della nascita dell’associazione doveva essere una sorta di sfida per un territorio poco corrivo alle attività di volontariato durature nel tempo, si è poi trasformata in una splendida opportunità di aggregazione sociale.

 
 
 

Vieste - domani sera (venerdì) fiaccolata per Mario Nardella

Post n°13626 pubblicato il 27 Novembre 2014 da forddisseche

Vieste - domani sera (venerdì) fiaccolata per Mario Nardella PDF Stampa E-mail
giovedì 27 novembre 2014 ore 12:25

Continuano le ricerche del natante del 41enne deceduto. Stamani si sono svolti i funerali.


Sono continuate anche nella giornata di oggi le ricerche del natante di Elia Del Duca, 41enne imprenditore di Vieste, il cui corpo è stato ritrovato lo scorso 25 novembre, da un mezzo della Guardia Costiera, a circa 5 miglia a est di Vieste. L’uomo era uscito in mare da solo il 24 novembre mattina, per una battuta di pesca; il mancato rientro e il fatto che il 41enne non fosse piu’ rintracciabile, avevano allertato familiari e amici della vittima che hanno informato la Guardia costiera di Vieste, che prontamente si era attivata. Le attivita’ che hanno visto impegnati diversi uomini e mezzi, navali ed aerei, della Guardia Costiera, un mezzo navale dei Carabinieri, un elicottero della marina militare ed amici e parenti che hanno preso il mare con i propri mezzi privati, si erano concluse il 25 novembre, poco prima delle 07:00, con il triste ritrovamento del corpo dela vittima. A seguito di intervento di medico legale era stato accertato il decesso, del quale è stata notiziata l’autorita’ giudiziaria. Le ricerche del natante, di cui non si ha ancora traccia, continuano. Sono in corso accertamenti riguardanti i motivi che hanno potuto causare il tragico evento. In corso le ricerche da parte di una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco. Fra le possibili cause alla base dell’incidente un affondamento improvviso del natante. Stamani si sono svolti i funerali della vittima nel centro viestano.


Intanto, IL COMUNE DI VIESTE, in associazione con le COMUNITA’ PARROCCHIALI DELLA DIOCESI di VIESTE,

PARTECIPA ed INVITA LA CITTADINANZA alla FIACCOLATA in memoria di MARIO NARDELLA, il giovane viestano tragicamente deceduto nel tentativo di rapina l’11 novembre scorso, che si terrà VENERDì 28 NOVEMBRE 2014. Raduno in Via Verdi, civico 13 alle ore 17; inizio fiaccolata ore 17,30 circa.

Il corteo dei partecipanti si radunerà davanti all’abitazione della famiglia NARDELLA all’altezza del civico n. 13 di Via Verdi e da lì muoverà, snodandosi per le principali vie cittadine, verso la BASILICA CONCATTEDRALE dove –a conclusione- si celebrerà una MESSA di SUFFRAGIO.

Itinerario: (Partenza) Via Verdi, Via Giovanni XXIII, Via Firenze, Via S. Maria di Merino, Via Veneto, C.so Cesare Battisti, Via Duomo, Basilica Concattedrale (arrivo).

 
 
 

Vieste/ L’ORA DEI POETI…ERA ORA III EDIZIONE

Post n°13625 pubblicato il 27 Novembre 2014 da forddisseche

Vieste/ L’ORA DEI POETI…ERA ORA III EDIZIONE PDF Stampa E-mail
giovedì 27 novembre 2014 ore 17:12
REGOLAMENTO.


I poeti possono inviare i propri componimenti via E-MAIL formato P.D.F.
entro e non oltre il 15 gennaio 2015 con foto dell’autore ed un breve curriculum vitae al seguente indirizzo: ninopatrone@hotmail.com

I partecipanti sono dovuti a presenziare alla manifestazione poiché saranno loro medesimi i lettori delle proprie poesie.

La manifestazione si svolgerà in due serate:
La prima riguardante le composizioni in lingua italiana, la seconda riguardante la poesia dialettale garganica.

I poeti possono partecipare ad ambedue le manifestazioni.
Ad ognuno di loro sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Poiché agli autori saranno comunicati i giorni delle manifestazioni in un secondo momento, essi sono vivamente pregati di inviare il proprio numero telefonico.

La partecipazione è del tutto gratuita.

Le serate in oggetto si svolgeranno presso la sede della Lega Navale di Vieste.

 
 
 
 
 

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