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Post n°99 pubblicato il 16 Gennaio 2006 da forsesei
I POSSIBILI MESTIERI DEI MIEI AMICI … OGGI COME IERI… E PRIMA DELLA SVOLTA… STEFANO FICO DETTO O’Aucellaro: venditore di uccelli e consumabile per essi. Prima chiamato o’ Vatecaro: era il corriere che riforniva di cereali e legumi le località montane raggiungendole col suo carretto. GLI UCCELLI VANNO MOLTO IN VOGA E LUI NE HA X TUTTE!!! Tutt' 'o lassato è perduto! FAUSTA DETTO FAUSTINA A’Carnacuttara: venditrice di interiora, piede e muso di maiale. Prima la chiamavano a’Baccalaiuola: vendeva in giro baccalà e stoccafisso. SARA’ IL MUST DELLA PROSSIMA ESTATE! E se aspettate una sua chiamata mmmm.. diceva bene la nonna.. Mentre 'o miedeco sturéa, 'o malato se ne more… BRUNO DETTO BRUN o’Chianchiere : venditore di carni, beccaio. Prima chiamato o’ 'Mpignatòre: figura che prestava denaro con alti interessi ricevendo in pegno oggetti d'oro o d'altro genere. Quann' 'o diavulo t'accarezza, vo' ll' ànema … LA SUA VITA è cambiata e DA VIVER CONTINUA NELLA CHIANCA… X LA GIOIA DI TUTTE LE SUE NCASAKLINGUE.. ma sono ormai in molti ad asserire che “'e voglia 'e mettere rum, chi nasce strunz' nun po' addiventà babbà!” CARMINE DETTO O’Fravecatore : muratore. Prima chiamato o’Conciambrelli: artigiano specializzato nell'aggiustare gli ombrelli. ....Dicono di lui che sia testardo ma si sa A lavà a capa o' cuccio se perde 'o tiempo, l'acqua e 'o sapone! MARIAGRAZIA FORTE DETTA MAKAMOT A’ Guardaporta : Portiere, responsabile della sicurezza del condominio. Prima la chiamavano a’Capera: signora/ina che andava per le case a pettinare le signore.Oggi al termine gli è dato il significato di pettegola… MA IO X MAKAMOS DAREI PIU’ L’ATTRIBUTO DI CONFIDENTE! ….O' cunfessore se po' dicere quacche buscìa, o miedeco no... ELENA DETTA A’Lavannara :Collaboratrice domestica che, a cottimo, va di casa in casa a lavare i panni. Prima chiamata a’Baccalaiuola: vendeva in giro baccalà e stoccafisso. Per lavorare in casa servono modi e cortesia.. ma non fatela arrabbiare che si ricorda il vecchio mestiere! Per la sua carriera ci voleva ben altro: Femmene, cane e baccalà p'essere bbuone s'hann' 'a mazzià… CLAUDIO DETTO O’Maccarunaro :venditore di ogni tipo di pasta Prima svolgeva altra attività e lo chiamavano o‘ Purpaiuòlo: vendeva per strada col suo banco i polpi veraci cotti. Poi ha dato sfogo alla sua vocazione ..maccarun’pe’tutti quanti!!! UMBERTO ZUPPONE DETTO O’Maruzzaro : Venditore di zuppe di cozze e frutti di mare. Prima chiamato o’Conciateniélle: colui che riparava tini, tinozze, tinelle,... Lui di Zuppe se ne intende!!! Ma di se racconta anche che ‘A femmena pe’ ll’ommo addeventa pazza, l’ommo p’ ‘a femmena addeventa fesso… e lui ora lo sa! MARCO E LUCA G. DETTI E FRAT ‘Masterascio: artigiano del legno, maestro d'ascia e seghe, falegname. Il maggiore dei fratelli prima lo chiamavano o’ Puzzaro: scomparso con l'arrivo degli impianti idrici, era colui che spazzava via dai pozzi ciò che di sporco si depositava sul fondo. Il secondogenito lo chiamavano o’Ferracavallo: era il maniscalco, colui che metteva i ferri agli zoccoli del cavallo. Luca ha cambiato lavoro per ovvi motivi… Marco idem.. passava sotto i cavalli, ma il ciuffo era così alto che solleticava la loro pancia! O’DICETT’ Al sig. Gulotta …Mazza e panella fanno 'e figlie bell; panella senza mazza fanno 'e figlie pazze … FABRIZIO NOTA DETTO O’Mastuggiorgio: infermiere di Manicomio, sorvegliante dei pazzi. Prima detto o’ Vaccaro: questa figura guidava una o due vacche, per le strade, per la vendita di latte fresco…. I tempi sono cambiati… c’è il latte scremato a lunga conservazione e lui è uscito pazzo… comme diceva mio nonno…'A capa 'e sotta fa. perdere 'a capa a capa 'e còppa. LUIGI DE MARTINO DETTO GIGGINO O’Pazzariello: bizzarramente vestito con foggia vagamente militare pubblicizzava negozi (di solito cantine ed alimentari), girando per le strade accompagnato dalla banda musicale. Prima detto o’ Franfelliccaro: era colui che fabbricava e vendeva i franfellicche, bastoncini di zucchero caramellato. … con i lecca-lecca ci sapeva fare… e allora è vero che… 'A cervèlla'e ll'ommo è'na sfoglia 'e cepolle. ANTONELLA ROSSI DETTA NANELLA A’Pulezzastivale : lustrascarpe. Prima la chiamavano nanella’Ammolafuòrbece: era l'arrotino che andava in giro col suo carrettino … ma poi comprò un paio di stivaloni da cowboy e fu la fine! Ultimamente da vera VIP, gira con un amico collega di lavoro: Quanno 'e cummare s'accocchiano songo comme 'e maruzze una fete e n'ata puzza…. LUIGI VEZZO DETTO GIGGION O’Posteggiatore: Suonatore o cantante ambulante uso girare per ristoranti prima lo chiamavano 0’Ricuttaro: vendeva ricotta fresca e genuina presso le famiglie…. Poi pensò di cucinarla ma fu la sua rovina… nu’teneva genio!!! PANDELIS DETTO O’Sapunaro: compra e vende roba usata. Prima lo chiamavano o'Nciarmatore: figura di grande prestigio a cui il popolo gli attribuiva poteri di rendere innocuo il veleno dei serpenti, in nome di San Paolo o di San Domenico da Cucullo, e di guarire infermità. Prima ancora chiamato o’Conciatiane: artigiano che ricongiungeva con fil di ferro dolce le parti delle stoviglie rotte o incrinate…. Poi a capit’ avita e come si dice “Nun se fa niente pe' ssenza niente.. “ RAFFAELLO FICO DETTO RAFEL O’Schupatore: Operatore ecologico. Grande passo nella sua carriera, basti pensare che lo chiamavano o’ Lutammaro: era il più umile dei mestieri, questa figura girava per le strade raccogliendo gli escrementi che lasciavano i cavalli vendendoli poi agli ai contadini che li utilizzavano come concime. Nel tempo libero si diletta a impersonare fafel’ O’ Puparo: figura molto conosciuta per l'arte di maneggiare le marionette che con le sue storie appassionava grandi e piccini. Uomo di cultura e alti valori morali… Lui ha cambiato lavoro ed è sua la massima che dice “S'adda fa 'o pireto pe quanto è gruosso 'o culo” GENNARO MARADONA ARILLO DETTO GENNARINO O’Solachianiello : riparatore di scarpe, ciabattino Prima di iscriversi all’università era chiamato o’ Lampiunaro: aveva dalla pubblica amministrazione il compito di accendere, al calare del sole, i lampioni o fanali pubblici. SIMONA VEZZO DETTA SAIMONA A’Ugliarar : Venditrice di olio. Prima la chiamavano a’Semmentar: venditore di semi di zucca. Aveva un posto fisso nelle piazze delle città…ora dispersa… Femmene, ciuccie e crape teneno tutte 'a stessa capa… PAOLA BOCCHETTI DETTA A’Vammana : levatrice, ostetrica domiciliare. Difficilmente aveva bisogno di un medico, faceva partorire le donne nel proprio letto. Ai tempi antichi la chiamavano paoletta a’Mammazezzélla: nutrice d'un tempo; era come una seconda madre, colei che allattava il piccolo. Anche se a sgravare non è lei ogni volta si lamenta e come si dice.. 'A gallina fa ll'uovo e o gallo ll'abbruscia 'o culo… ANNA E ANITA DETTE E’Zagrellare :venditrici di piccole cose, l'attuale merciaio. Prima chiamate e’ Pasturar: vendevano i pastori di creta nell'imminenza feste natalizie, girando con un grosso cesto. Ancora oggi è possibile ammirare l'arte di queste figure nel periodo natalizio in Via San Gregorio Armeno. Dicono di loro che siano delle donne un po’ pigre ma è risaputo che “A vacca, pe’ nun mòvere a coda, se facette magna’ ‘e ppacche d’’e mosche” CLARA E GINA CARANNANTE DETTE E SOR’Zampugnar :coppia di suonatori, uno di zampogna ed uno di ciaramella. Prima le chiamavano e’sor’Affussatore: colui che si occupava della sepoltura dei defunti. Ma Clara è famosa come Claretella a’Stagnar: artigiana che vendeva lavori di stagno e di latta, e rivestiva l'interno delle padelle con un leggero strato di stagno per rinnovarle. DUE SORELLE DUE …... COMME SI DICE…..O mllon e sciut iang e rumb o cazz o vrdummar… ELIA CALIENDO DETTO 0’Zeppularo : venditore di zeppole. Prima della pubblicazione del poema scritto ai suoi 18 anni lo chiamavano o’Scrivano: con il suo tavolino, in posti fissi della città di Napoli, scriveva domande pubbliche o corrispondenze per gli analfabeti in cambio di pochi soldi (figura inpersonata anche da Toto in "miseria e nobiltà"). Lui dice di se: Chi se mette appaura, nun se cocca cu ‘e femmene belle... per questo fa..o'zeppularo!!! Monica Grieco, Veronica e Barbara… Il loro mestiere è quello di tutte le donne… infatti le chiamano: Grazia, Graziella e grazio o’..… ma come tutti sanno ‘E femmene sò comm’ ‘e mellune: ogni ciento, una… ...e loro fanno parte delle altre 99!!! ...perdonatemi se qualcuno l'ho mancato.. forse anche quelli piu' importanti... ma mi capirete... l'ho fatto x voi! |
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