I SOGNI NEL CASSETTO

SULLA RIVA DI UN FIUME

SULLA RIVA DI UN FIUME

Sono rimasta a meditare sulla riva di un fiume che scorreva lento fra i meandri ornati di piante verdeggianti.

Era un pomeriggio tranquillo.

Il sole era un po' velato, ed ora appariva più intenso, ed ora completamente coperto da grandi nuvoloni che passavano e si rincorrevano per il cielo.

Che quiete intorno a me!

Le acque scorrevano, con un mormorio continuo e monotono, scorrevano senza posa, e scuotevano le foglie delle piante selvatiche, gemoglianti sulle rive; le grandi foglie si chinavano  per immergersi nelle acque trasparenti.

Io rimasi così a lungo adagiata sull'erba, e con gli occhi fissi guardavo le acque che passavano sempre, e un'estasi soave, un bisogno di bontà e di pace mi invadevano in quella solitudine delle cose.

Pensavo che la vita nostra è come l'acqua di questo fiume, che scorre sempre e non sa quale virtù la sospinga, e quale forza la trascini verso il mare.

Così la vita dell'uomo scorre, tra le piante verdeggianti, che sono le speranze lunsighiere e non si ferma un attimo solo, né potrebbe per un solo istante fermarsi nel suo cammino fatale.

Quanti ostacoli incotra quest'acqua lungo il suo corso!

Ora sono macigni alti, ora sono piccoli sassi, ma l'acqua non si ferma per questo, ma li sorpassa, e se non può, si piega in modo da lasciarseli indietro.

Se vuole giungere alla méta, deve avere forza di dominarli, o deve disporre gli eventi in modo da non tener conto di quegli inciampi, e da passare innanzi ugualmente.

Le acque del fiume vanno, né sanno dove andranno, né sanno se la loro forza le spinga verso la morte.
Eppure esse non si stancano di cantare, non perdono la loro gaiezza e vanno sempre.

Così l'uomo deve sempre disporre di una grande tranquillità di animo, di una serenità a tutta prova, anche andando verso una meta oscura.

E la sua vita, in tal modo, non sarà afflitta da ombre del suo pensiero, né da immaginarie melanconie.

Il sole a poco a poco declinava verso l'orizzonte.

Una velatura d'ombra si diffondeva per il cielo; le acque del fiume pareva si avvolgessero in un mistero di pace.

Il tramonto a poco a poco scendeva. E mentre mi preparavo al ritorno, sentivo sempre il mormorio dell'acqua che scorreva.

MELY
                           21 APRILE 2012 ORE 23,12