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BACK TO BLACK
He left no time to regret, kept his dick wet, same old safe bet. Me and my head high, and my tears dry, get on without my guy, you went back to what you knew, so far removed from all that we went through, and I tread a troubled track, my odds are stacked, I'll go back to back. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her and I go back to...I go back to us, I love you much; it's not enough, you love blow and I love puff, and life is a pipe, and I'me a tiny penny rolling up the walls inside. We only said good bye with words, I died a hundred times, you go back to her, and I go back to...
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S'I' FOSSE FOCO (SONETTO DI CECCO ANGIOLIERI)
SMILE: THE LIFE IS SO GOOD!
LOVE HER AGAIN (DAL CD "ALONE" DI G.M.)
THE SECRET (BY GIOV@NNI)
Messaggi di Giugno 2016
Prima o poi ci incontreremo lì presso la riva. Seguirò piano il tuo passo poco discosto per non lasciare posto a un pensiero nuovo che ti possa disturbare magari con il desiderio di prenderti per mano. Poco lontano le ali della mia tristezza si confondono con quelle di un gabbiano in volo. E senza parole restare a mirare lontano le onde arrivare e poi finire sulla riva vicino alle nostre orme da cancellare, ai nostri nomi abbracciati dal vento, al silenzio di un momento infinito e poi dimenticato nel gioco delle ombre di un giorno che muore. Strana a volte la vita, credi di essere pronto a tutto, di essere invincibile nei tuoi propositi, fermo nelle tue idee, ma basta un dubbio piccolo perché il castello crolli e la fragilità sia tua. Basta un ricordo, un rimpianto da nulla, una parola che t’ ha sollevato il cuore, e tutto ricomincia, tutto diventa più vero e ti trafigge il petto, profondo, un sottile impercettibile sussulto che parla d’amore e l’anima che duole, e il silenzio atroce qui dentro parla con gesti fatti di fumo. Nell’aria s’alza in volute che oltre i miei occhi... non scorge nessuno. Giov@nni |
Non si gioca con le persone, ciascuna ha una propria identità. Non si gioca con le lacrime, non si gioca con il dolore. Non si gioca con la tristezza, non si ferisce con le parole, non si gioca con l’amore. La vita è un gioco ma giocare a volte fa male e nulla è come il vento che ti sfiora per poi ritornare, come un fiore dai petali rosa: bello al mattino fresco di rugiada, ma la sera al tramonto non lo trovi nella tua strada perché già appassito, se strappato dal suo stelo, come la morte è immobile ombra che tutto nasconde col suo velo. Giov@nni |
Ho aspettato su una panchina di sotto un acero, in un angolo di verde in centro città, per cercare di mettere ordine a dei documenti che m’eran caduti prima d’entrare nello studio del commercialista. E mentre ripongo il tutto in una cartellina di cartoncino azzurro, lei, che prima giocava sull’erba lì vicino mi si siede accanto, poi un sorriso e un “ciao come ti chiami”: non m’ero accorto che c’era, assorto nei miei pensieri; mi giro e la bimbetta sorride e mi guarda additando i miei fogli. Io cerco attorno con lo sguardo per veder se vicino c’è la mamma e intravedo una signora che parla con un’amica, voltandosi ogni tanto a controllare la bambina. Così, sicuro che non si fosse perduta, subito ci siamo ”presentati”. Lei che dondolava le gambe e cantava seduta a fianco sulla panchina, io che osservavo i miei fogli e il cellulare. Mi alzo guardando l’ora e mi avvio verso il portone per poi salire in ascensore fino al terzo piano. Dagli alberi un tripudio di strider d’uccelli e cinguettar di passeri. Alice, così si chiama la bimba, mi saluta da lontano, e, mentre la mamma la riprende, e la chiama a sé, lei mi corre incontro per offrirmi un fiorellino raccolto lì, sull’aiuola tappezzata di margherite. La ringrazio e le sorrido e mi avvio verso l’ingresso del palazzo di fronte reggendo delicatamente tra le dita il “prezioso dono”. Davvero, quella margheritina in omaggio, per me valeva più di un negozio di fiori. Più tardi me la porterò a casa mettendola in acqua dentro a un bicchierino. E’ bello sorridere e tornare bambino, è bello vedere negli occhi la luce brillare per aver regalato un fiorellino, è bello ricordare d’essere stato a mia volta piccino, è bello sapere che il modo più semplice di far sorridere la gente per un bimbo è donare una corolla di petali bianchi attorno… a un piccolo sole.
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Stasera la luna è una cometa con una scia di nubi brizzolate. Sdegnata, a ponente ha volto la schiena al sole addormentato. Io la fisso e non ho parole, rimango muto con gli occhi sbarrati a guardare. Scuote il vento una pioggia dispettosa alle fronde scompigliate e accarezza le timide corolle impaurite dal nero che avanza. Le antiche acque ora scorrono sorde tra i dirupi. Tarda la notte a spalancare all’alba le sue porte; ma l’alba verrà, perché l’attendono i monti affranti dalle ombre, i muti passeri nel cavo nido, gli specchi velati delle acque, così come la madre attende del figlio il richiamo. Lontani, ma a portata di mano, tra i dialoghi fatti per gioco, così, ecco che dentro di me luci di tanti colori sorgon come fiamma dal pensiero, senza fatica alcuna così, come s’accende una candela. E nel regno del silenzio, tra gli anfratti del cuore, gesti sapienti di antica maestria adagiati tra i tasti d’un pianoforte, mi portano a sentire lontani canti di ombre nascoste tra mille gocce di pioggia, come vite serrate in catene di ghiaccio, che vogliono urlare al mondo la loro esistenza. E piccoli e tenui, poi intensi, poco per volta ne scorgo i bagliori finché, un giorno, un filo di sole esploderà in mille colori, nascosti nel gioco di mille arcobaleni, e lampi, e luci in infiniti cieli sereni.
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Prima o poi ci abbracceremo. Il giorno che nasce avrà l’odore delle cose nuove e i frutti nati nel vento come pane appena sfornato. La faccia delle nuvole si è di colpo rivolta ad occidente a guardare indietro un batuffolo, rimasto solo, da esse staccato. Adesso che piove e l’aria si fa fredda, da dietro il bavero alzato il mio sguardo si perde lontano, là, dove gli occhi si posano, in fondo alla linea del cielo; e il muro bianco innanzi come a contenerlo limitandone il contorno. Sì, là davanti, di sotto l'azzurro, il muro bianco nel finir del giorno appare. Fin quando il tuo sorriso sarà come un freddo contatto, dal soffitto del cielo sceso, alle ali del silenzio appeso. Silenzio bagnato di pioggia. Silenzio di gocce minute che scendono piano come nebbia al mattino. Silenzio di mille sfumature intriso, nell’umido impresso nel cuore e negli occhi, a bagnare il viso.
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Chissà perchè certe donne e certi uomini non cambiano mai! Com'è squallida l'umanità, e io ne faccio parte!
RONDINI (DAL CD "TIME OFF" DI G.M.)
Volano, come rondini volano
poi nel cielo scompaiono
i miei sogni così.
Tornano come rondini tornano
anche se non vorrei...
I miei sogni così.
Chi non ama ricordi non ha...
sempre solo restare dovrà...
Una vita vissuta così...
non vorrei...non vorrei.
Meglio ridere e piangere se...
se l’amore ora viene ora va...
fa soffrire, ma è meglio così:
solo non sarai...no mai!
I ricordi verranno da te
come gocce di pioggia...
cadranno giù...
dai tuoi occhi dal cuore e poi tu,
sognerai... Di tornar tra le braccia di chi... se ne andò..
senza dirti nemmeno perché...
Sognerai... Di fermare quel bacio... così,
che hai rubato alle labbra di chi...mai t’amò... mai t’amò.
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Alcuni si ricordano dell'educazione
solo quando la pretendono dagli altri
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FELICITÀ
Non parlate della vostra felicità a chi è meno felice di voi.
La felicità è come la febbre poichè tutti ci sono intorno per farcela passare.
SCENDI! (A SONG BY GIOV@NNI)
TURBOLENZE D'ONDE
Senza il tuo consenso nessuno potrà mai farti sentire inferiore.
POLVERE DI STELLE SULLE MANI
Io sono più importante dei miei problemi.
COME SPIGHE DI GRANO
Il falso amico è come l'ombra che ci segue finché dura il sole
Inviato da: cassetta2
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il 08/01/2019 alle 14:46