¤GIUSTIZIA POETICA*°

Penso dove non sono, e sono dove non penso.

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Messaggi di Maggio 2015

BEFORE, DURING AND AFTER

Post n°1167 pubblicato il 30 Maggio 2015 da poeticjustice
 

Devi esserci prima, durante e dopo.

Devi esserci, prima del temporale, quando le luci cambiano e in un attimo tutto si tras-forma.
Devi esserci, durante la tempesta, mentre tutt'attorno ogni cosa si agita, devi avere la forza di tenere stretta la mia mano.
Devi esserci dopo, quando tutto sembra finito, ma la tormenta mi ha scosso profondamente e il cuore non si è ancora calmato.

Non puoi esserci solo prima che l'inferno si scateni, per poi abbandonarmi a quel che sarà.
Non puoi restare nel durante, solo per goderti il dipanarsi del dramma che si compie nella mia vita.
Non puoi tornare dopo, quando la quiete te lo consente e non hai più nulla da temere.
Ci vuole coraggio a stare vicino ad un amico, perché la paura nutre l'esitazione.
L'amicizia è un atto di fede: esige fiducia da entrambe le parti.

Devi esserci prima, durante e dopo
se vuoi essere
considerato
amico.


PJ

 
 
 

Spontanea

Post n°1166 pubblicato il 24 Maggio 2015 da poeticjustice
 
Tag: Diario

Adoro la schiettezza estrema dei bambini, non temono il giudizio, ti fanno domande di ogni tipo senza la paura di sembrare invadenti, la loro voglia di conoscere va oltre la semplice curiosità e si spinge fino al sincero interesse.

 

PJ

 
 
 

MY WORLD

Post n°1165 pubblicato il 10 Maggio 2015 da poeticjustice
 

Non esiste un mondo perfetto.
Esiste una pienezza di uniche imperfezioni.
E in tutto questo caotico caos si va in cerca di un senso, di quel luogo non luogo in cui trovarsi e ri-trovarsi, o magari, perché no, perdersi una volta per tutte.
A volte il rumore fuori è così assordante che nemmeno si riescono a percepire i pensieri, soprattutto quelli più fragili, rimangono sepolti in qualche spazio remoto del nostro animo.
Facendo pulizia, una sorta di opera catartica, si trova in quell'angolo nascosto proprio quel pensiero che si pensava dimenticato, perduto per sempre.
Ed invece è rimasto lì, come un'idea pronta a fare capolino, come una luce nell'oscurità.


Capita di sentirsi come chiusi in una scatola senza finestre e senza porte, fuori è tutto luminoso, ma non filtra nulla, è la speranza a farti credere che uno spiraglio c'è.
E quella porta c'è, da fuori tutti sono in grado di vederla, ma se la apre un altro ci si spaventa da quell'intrusione, da quell'invasione nella nostra buia intimità.
Dobbiamo trovarla noi, cercare quei sottilissimi stipiti, seguirli con le dita, crearci una maniglia e aprirla sul mondo esterno.
Ma vogliamo davvero aprirci? Rischiare di vedere tutto più chiaramente o è semplicemente più facile restare chiusi nel nostro guscio?


Viviamo in un habitat che noi stessi abbiamo costruito, magari con fantasia, con invenzione o basato su bugie, ma non è stato il fato a formarlo nella nostra mente.
Prendiamoci la responsabilità di quello che vogliamo o non vogliamo vedere, assumiamoci il dovere di pensare, riflettere e soprattutto di fare qualcosa per tras-formare ciò che causa dolore e male.
Assorbiamo il brutto, facciamolo circolare in noi e poi tramutiamolo in qualcosa di diverso.
L'energia positiva può nascere anche dalla rabbia, così come il fiore di loto germoglia nell'acqua marcia.
E se può una cosa così meravigliosa fiorire fiera nel lercio, allora possiamo dare una possibilità anche ai sentimenti che più ci fanno soffrire.
E' in nostro potere la capacità di affrontarli, di non farci imprigionare dalla paura, di dargli ossigeno e di cambiargli forma.


Non ci sono scadenze di tempo, non c'è una giusta età per imparare a gestire la nostra interiorità, a donargli il giusto spazio e valore, ma è estremamente importante farlo, per poter vivere positivamente e anche perché è l'unica cosa che resterà nel cuore di chi si ricorderà di noi.
Rimarrà la forza dalla quale eravamo animati e non chi eravamo.
Come vogliamo essere allora saremo.
Se in questo momento non ci apprezziamo (interiormente parlando), è nelle nostre mani la scelta di formarci diversamente.
Siamo tutti diversamente liberi di essere ciò che vogliamo ardentemente essere.


A me basterebbe incontrare sulla mia strada Esseri Umani come me, a prescindere dal sesso, dalla credenza, dall'etnia e dall'orientamento sessuale.
Sono sorpresa di quanto si riesca a donare all'altro anche inconsciamente, e non è necessario essere materialmente ricchi, basta solo staccarci dal pre-giudizio, togliere il velo della critica che incombe su noi occidentali, aprire le braccia e avvolgere, co-in-volgere e prendersi cura con passione autentica.
La discriminazione ha causato troppa violenza su questa terra, ma noi possiamo fare la differenza, noi possiamo essere differenti, perché siamo esseri autonomamente pensanti e se vogliamo possiamo non permettere di farci condizionare.


Peace

PJ

 
 
 

C'è sempre una canzone (Ligabue)

Post n°1164 pubblicato il 05 Maggio 2015 da poeticjustice
 

Sta cambiando ancora il tempo
il tempo cambia sempre
ma cambia poco chi c’è dentro
Questa volta fa bufera e ha fatto il cielo nero e sembra fare a chi è più duro
c’è sempre una canzone
per caso o per fortuna
c’è ancora una canzone
bagnata un po’ nel vino

Mentre infuria la bufera
e il sangue fa il suo giro
qualcuno urla che era ora,
le poltrone sono calde stan lì seduti saldi
finché lì dentro è solo calma
e sei un particolare dentro il quadro generale
che vorrebbero ma non possono ignorare

C’è sempre una canzone

per caso o per fortuna
C’è ancora una canzone
caduta dalla luna
C’è sempre una canzone
che non fa dormire
C’è ancora una canzone
ancora da sentire.

Mentre la bilancia piega e non c’è via di fuga e la giustizia non si spiega,
mentre è solo mare aperto e non si vede il porto ed il futuro è un po’ più corto
e sei un particolare che vorrebbero ignorare e ci riescono se tu li lasci fare

C’è sempre una canzone
per caso o per fortuna
C’è ancora una canzone
caduta dalla luna
C’è sempre una canzone
che non fa dormire
C’è ancora una canzone
ancora da sentire.

 
 
 
 

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