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MAGLIE 2013/14


 

GAETANO SCIREA


« La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so di­re cosa, ma sono orgoglioso di farne parte. »

(Gaetano Scirea)

 

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GAETANO SCIREA

Post n°1052 pubblicato il 03 Settembre 2010 da juve_in_my_heart

GAETANO SCIREA


Gaetano Scirea (Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 - Babsk, 3 settembre 1989) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano.

Insieme a Franz Beckenbauer (un titolo mondiale da giocatore), a Daniel Passarella (due titoli mondiali da giocatore), Ruud Krol (dell'Olanda dei due secondi posti mondiali del '74 e del '78) e Franco Baresi (un titolo mondiale nel 1982 pur non essnedo mai sceso in campo e un secondo posto nel 1994) è considerato il miglior interprete del ruolo di libero[1][2]. Antesignano del difensore moderno, era dotato di notevole visione di gioco e grande capacità di dettare i tempi del reparto arretrato, cui si sommava l'abilità di trovare spesso la via della rete (32 gol tra campionato e nazionale, cifra ragguardevole per un difensore). Oltre a queste doti tecniche possedeva un fair play fuori del comune, considerando che in tutta la sua carriera professionistica non subì mai un'espulsione o un periodo di squalifica.

È stato a lungo al primo posto per numero di presenze di tutti i tempi della storia della Juventus con 552 presenze, record successivamente eguagliato e poi superato solo da Alessandro Del Piero.

Carriera

I primi calci e l'Atalanta 

Nato in una famiglia di modesta condizione sociale (il padre Stefano è operaio alla Pirelli), i primi calci al pallone li tira nel gruppo sportivo "Serenissima" di Cinisello Balsamo dove nella locale squadra di calcio a sette gioca come punta. L'allora dirigente della Serenissima San Pio X, Giovanni Crimella, lo porta alle giovanili dell'Atalanta, dove viene schierato inizialmente da mediano, per essere spostato definitivamente nel ruolo di libero, sotto la guida dell'allenatore Giulio Corsini. Gaetano Scirea esordì in serie A nel 1972 con il club bergamasco (24 settembre, Cagliari - Atalanta 0-0). Restò all'Atalanta anche la stagione successiva, nonostante i bergamaschi dopo la retrocessione si trovarono a disputare il campionato di Serie B.

Juventus

Grazie al canale privilegiato allora esistente tra Atalanta e Juventus, la società torinese, che già lo teneva sotto osservazione dall'esordio nella massima serie, lo acquistò dal presidente Bortolotti nell'estate del 1974.

La Juventus cercava un sostituto all'altezza del libero Sandro Salvadore, prossimo al ritiro, e il giovane Scirea sembrò subito adatto: inserito in una difesa di sicuro affidamento composta da Cuccureddu, Gentile, Spinosi e Francesco Morini, il ventunenne libero si ambientò subito e giocò 28 delle 30 partite della stagione 1974/75, divenendo titolare a pieno titolo e vincendo il suo primo campionato, nonché il sedicesimo per la Juventus.

Fu protagonista nel 1977 dell'accoppiata scudetto-Coppa UEFA, il primo vinto a 51 punti (record per campionato a 16 squadre e 2 punti a vittoria) dopo un testa-a-testa durato per tutto il torneo contro i rivali del Torino che finirono a un solo punto di distanza, la seconda conquista avvenne nella doppia, durissima finale di Coppa contro gli spagnoli dell'Athletic Club. Fu la prima competizione europea vinta dalla Juventus, e la prima di una lunga serie, sempre con Scirea al centro della difesa.

Nel 1982 Scirea contribuì a vincere il 20° scudetto, quello che diede il diritto alla Juventus di fregiarsi della seconda stella sulle maglie. La Coppa Italia vinta nel 1982/83 diede alla Juventus la facoltà di giocare la Coppa delle Coppe successiva, che i bianconeri vinsero contro il Porto per 2-1 nella finale di Basilea del 16 maggio 1984. Fu quella la seconda accoppiata per la Juventus e per Scirea, che vinse anche il campionato 1983/84, il quinto per lui e il ventunesimo per la società. Con il ritiro di Furino, Scirea divenne ufficialmente, dalla stagione successiva, il capitano della Juventus, ruolo che aveva ricoperto già nella passata stagione per via del sempre più rado utilizzo del suo più anziano compagno di squadra. Il 1985 fu l'anno della Coppa dei Campioni, che la Juventus vinse nella tragica finale di Bruxelles allo Stadio Heysel contro gli inglesi del Liverpool già battuti nel febbraio precedente nella Supercoppa d'Europa 1984. A fine anno la Juventus avrebbe vinto a Tokyo, contro i campioni sudamericani dell'Argentinos Juniors, anche la Coppa Intercontinentale 1985, che fu proprio Scirea a sollevare come capitano.

Gaetano Scirea si ritirò dal calcio giocato a 35 anni, alla fine della stagione 1987/88, dopo 377 partite di campionato e 552 totali con la maglia della Juventus e, soprattutto, senza aver mai avuto nemmeno una sola espulsione in tutta la sua brillante carriera. Con la maglia bianconera vinse in totale 7 campionati nazionali, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale, entrando così, insieme ai suoi compagni di squadra Cabrini, Brio e Tacconi - nel "club" dei calciatori italiani vincitori di tutte le competizioni calcistiche ufficiali per club, e contribuendo a fare della JuventusUEFA. A tale palmarès si aggiunga anche il titolo di campione del mondo vinto con la Nazionale nel 1982. la prima squadra a vincere tutte le competizioni dell'

Nazionale

In Nazionale Scirea entrò molto presto, scelto da Bernardini per trovare un degno successore a Facchetti, anch'egli nato difensore di fascia e trasformatosi in libero. L'esordio avvenne il 30 dicembre 1975, a 22 anni, nella partita amichevole Italia-Grecia (3-2). In breve, Scirea, insieme ai suoi compagni di reparto della Juventus, sarebbe divenuto titolare fisso della Nazionale e avrebbe preso parte al Mondiale 1978 in Argentina, dove l'Italia si sarebbe classificata quarta, al Mondiale 1982 in Spagna, vinto dopo avere battuto in sequenza Argentina, Brasile, Polonia e Germania Ovest, e infine al Mondiale 1986 in Messico, che segnò anche la fine della sua carriera azzurra, coincidente con l'eliminazione dal mondiale agli ottavi di finale (17 giugno 1986, Francia - Italia 2-0). Prese anche parte al campionato d'Europa del 1980 che si svolse proprio in Italia, classificandosi al quarto posto.

In Nazionale Scirea totalizzò complessivamente 78 presenze e 2 goal.

Allenatore

Dopo il ritiro a Scirea venne offerto l'incarico di allenatore in seconda della Juventus, come collaboratore di Dino Zoff. Scirea accettò, prendendosi l'incarico di osservatore per conto del tecnico friulano e suo ex-compagno sul campo nella Juventus e in Nazionale, anche se la Reggina lo corteggiava con una certa insistenza per offrirgli l'incarico di allenatore a tutti gli effetti e Scirea ci stava pensando seriamente.

L'incidente in Polonia

Il 3 settembre 1989, incaricato da Dino Zoff di osservare un incontro di campionato del prossimo avversario dei bianconeri nel primo turno della Coppa UEFA 1989/90, la squadra polacca del Górnik Zabrze, Scirea si recò in Polonia. Durante il viaggio di ritorno verso Varsavia dove avrebbe dovuto prendere il volo per Torino, accompagnato da un autista locale, una interprete e un dirigente del Górnik, la Polski Fiat 125p su cui era a bordo si scontrò frontalmente con un furgone (nei pressi del villaggio di Babsk) a causa di un sorpasso azzardato, prendendo fuoco rapidamente anche a causa di quattro taniche di benzina trasportate nel bagagliaio. Dei quattro occupanti del veicolo, solo il dirigente della squadra polacca si salvò, grazie al fatto di sedere sul sedile anteriore del passeggero, il cui sportello si aprì, consentendogli di salvarsi. Per Scirea, l'autista e l'interprete, che come stabilito dall'autopsia, sia pure intrappolati nell'abitacolo, non avevano riportato alcuna conseguenza dall'impatto in sè, il rogo derivante dallo scoppio delle taniche di benzina fu, invece, fatale.

Essendo l'incidente avvenuto di domenica pomeriggio, la notizia della morte di Scirea arrivò in Italia quella sera stessa durante la Domenica Sportiva condotta da Sandro Ciotti, suscitando lo sgomento degli ospiti in studio, soprattutto del suo ex compagno di squadra Tardelli che era presente in trasmissione e che ebbe un malore appresa la notizia.

Sepolto nel cimitero di Morsasco, piccolo comune collinare a metà strada tra Asti e Genova, Scirea lasciò la moglie Mariella (originaria proprio di Morsasco) e il figlio Riccardo.

Tornei e manifestazioni in memoria di Gaetano Scirea

Negli anni successivi vari tornei giovanili e premi fair play sarebbero stati intitolati a Scirea, a ricordo del suo stile e della sua correttezza in campo e fuori. Da notare, tra gli altri, la Coppa Gaetano Scirea-la lealtà nello sport, torneo internazionale di calcio riservato alla categoria Allievi, che nel mese di giugno di ogni anno si tiene nella città di Matera e in alcuni comuni limitrofi. Inoltre i tifosi della Juventus, a seguito del trasferimento della squadra allo Stadio delle Alpi di Torino, battezzarono in suo onore il settore sud del citato scenario Curva Scirea.

Dal 1993, in collaborazione con il comune di Cinisello Balsamo, ogni anno viene assegnato il Premio Scirea, attribuito da una giuria di giornalisti al calciatore dalla stagione esemplare dal punto di vista del Fair Play e della sportività.

Nel 2005 l'ex-allenatore della Nazionale Enzo Bearzot ha proposto il ritiro della maglia 6 in omaggio alla sua carriera.

Il 12 maggio 2008 il Comune di Torino ha intitolato una via a Scirea nel quartiere Mirafiori Sud. Prima era stata dedicata una strada nel comune di Laureana di Borrello (RC) e in quello di Cinisello Balsamo (Mi), seguiti, nel 2009, dal comune di Lamezia Terme (CZ).

Scirea nella Letteratura e nel Cinema

È stata annunciata, in esclusiva al Il Quotidiano della Basilicata una fiction tv intitolata "Scirea", progetto cui si è interessato come prodottore e regista Claudio Bonivento, con soggetto e sceneggiatura di Gianluca Iovine, Paolo Spotti, Claudia Carlino.

Gianluca Iovine ha scritto un romanzo su Gaetano Scirea, intitolato "Cercando Scirea", presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2010.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

  • Campionato italiano: 7
Juventus: 1974-1975, 1976-1977, 1977-1978, 1980-1981, 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986
  • Coppa Italia: 2
Juventus: 1978-1979, 1982-1983

Competizioni internazionali

  •  Coppa Intercontinentale: 1
Juventus: 1985
  •  Coppa dei Campioni: 1
Juventus: 1984-1985
  •  Coppa delle Coppe: 1
Juventus: 1983-1984
  •  Coppa UEFA: 1
Juventus: 1976-1977
  •  Supercoppa UEFA: 1
Juventus: 1984

Nazionale

  •  Campionato del mondo: 1
Spagna 1982

 
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Sono d'accordissimo con te su Marchisio, che...
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