« Italia, festa o festini?Regine della repubblica »

Quanti sono i finti validi

Post n°1063 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da monari

L'Inps smaschera i falsi invalidi. Non sono una generazione spontanea. Le loro truffe hanno molti padri e madri organizzate. C'è un altro fenomeno a cui però non si vuol trovare rimedio, quello dei finti validi. Ovvero degli inesperti spacciati per esperti in varie forme della vita pubblica. Conobbi anni fa un maturo studente universitario. Lo chiamai dottore, perché lo credevo medico. Mi fu spiegato che nella sua Facoltà attendevano che si laureasse per assegnargli una cattedra già destinata a lui.
L'Italia forse va a rovescio più di tanti altri Paesi, ma ci sono ancora in giro persone oneste. Come il giornalista Mimmo Lombezzi che lavora a Mediaset e che sulla Stampa ha scritto una lettera aperta a Ilda Boccassini (attaccata ridicolmente sul bacio dato trent'anni fa ad un fidanzato comunista), per ringraziarla di quanto fa in Magistratura e per ricordare agli smemorati che in Italia, unico Paese in Europa, ci sono stati 24 giudici massacrati dalla criminalità organizzata. Ringraziamo anche Lombezzi.
Emilio Fede invece ha rimproverato a Repubblica di scrivere storie pruriginose suggerite dallo Spirito Santo, mentre è noto che si trovano in ben conosciuti verbali. Se un navigato cronista che si chiama Fede ricorre alla fede per deridere i colleghi, temiamo che la prossima volta voglia scomunicarli evitando i processi canonici, come chi gli sta vicino cerca di scansare quelli giudiziari.
Ha trovato una risposta il nostro interrogativo sull'ultimo numero: Italia, festa o festini? È certo, il governo ha deciso la festa, riscuotendo l'apprezzamento del capo dello Stato. Ma i ministri leghisti si sono ribellati: è una follia incostituzionale, secondo Calderoli. Dunque è qui la festa, forse. Certo è che meno dubbi ci saranno per i festini. Ognuno può divertirsi come vuole, dicono certi prezzolati interpreti della Costituzione ad uso del principe.
Mario Borghezio ospite in tv di Lilli Gruber prima ha spiegato che il comico Benigni, "storico ufficiale delle celebrazioni" unitarie, al festival di San Remo ha detto fregnacce tranne quando ha citato il libro di Aldo Cazzullo "Viva l'Italia" (con cui stava scontrandosi, impedendogli di parlare). Poi ha ripescato il tema della Resistenza quale guerra civile, per concludere che essa non è un fattore unificante, perché divide. Una parte ha vinto e l'altra ha perso. Gli sarebbe certamente piaciuto un pareggio tra chi aveva creato i campi di sterminio per gli Ebrei, e chi era salito in montagna. [1029]

Antonio Montanari
(c) RIPRODUZIONE RISERVATA

il Ponte, Rimini, 27.02.2011

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

 

Contatta l'autore

Nickname: monari
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Etą: 81
Prov: RN
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Ultime visite al Blog

M4ggioilriminomontanariantoniomonariantoniomontanarimonari1emanuele.valenzacervia64cerviaPeter0panluloski1vivaiopesaresiriminig.marchisellachiacristofagraKoblet
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963