Creato da giulianodog il 15/12/2010

La poesia maledetta

Poesie e farneticazione per poche persone.

 

 

« Un'aquila vagava nei tu...Il baratto degli innocenti. »

I Passanti.

Post n°16 pubblicato il 20 Febbraio 2011 da giulianodog
 

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giulianodog
giulianodog il 20/02/11 alle 17:21 via WEB
Vorrei appurare il cambiamento dell'anima mia, come scorgo il mutamento del mio corpo. La mia metamorfosi corporea così silente, l'altra mia parte nel dolore. Un cammino costante, e le molte chiusure mie interiori. La solitudine, che determina la crescita esistenziale in un uomo. La mia trasformazione interiore, e di questa mia estesa aridità d'emozione, che fronteggia un mondo decadente. La mia vita, che racconto a me stesso come fosse una fiaba in versi ... di poesia. Osservo i passanti frettolosi, ignari d'esser parte della propria storia. Ciascuno a calpestar le proprie angosce esistenziali, e per tutti noi, il morso gelido di questa misera follia d'intendimenti. Reminiscenze sciocche, che mi raccontano della mia sopravvivenza. L'occidente è un vecchio decadente e indifferente, che farnetica dell'assolutezza di un Dio, pur mantenendo un proprio principio ... economico e di potere. L'oriente è un vecchio collerico e arrivista, che nel proprio misticismo sbandiera la propria assolutezza religiosa attraverso l'arroganza e il fanatismo. Entrambi gli schieramenti son perduti, sconfitti dentro il loro bieco feticismo, e la loro squallida ... Preistoria. La Democrazia tanto declamata in occidente, un bell'intento soltanto imbellettato, una puttana travestita e usata per soddisfare le voglie del più ipocrita ... opportunismo. Il mio pensiero che non stupisce più in se stesso, tanto che indosso sovente, un abito sgualcito per nessuna circostanza. La falsa quotidianità, che rifuggo, chiudendomi in me stesso. Il dolore che non percepiamo più in noi stessi, ne determina la morte dei nostri sentimenti. Sono un vecchio bambino ribelle, intento nel gioco che legittima a se stesso, la propria esistenza. Sono un povero illuso, dentro un auditorium sordo, alla poesia della vita ... e del cuore. Siamo nati uomini, e moriremo .. come poveri animali.
 
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