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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 08/05/2017

 

Una sconfitta amara. ma inevitabile

Post n°1571 pubblicato il 08 Maggio 2017 da r.capodimonte2009
 

Il 37% dei francesi ha votato per Marine Le Pen, il 63% per Emmanuelle Macron: parte della classe media impoverita dall’euro, che aveva scelto il FN al posto del solito centro-destra para-gollista, alla fine ci ha ripensato, o astenendosi o votando il peggio, turandosi il naso, perché conigli si nasce, ma si diventa, quando si immagina che tutte le bubbole che poteri forti e lobby accreditano all’Unione Europea siano, al contrario, verità rivelata. La sinistra, specie la più estrema, o ha votato Macron (e questo la dice lunga sul grado di affidabilità di certi “tribuni della plebe” incantati più dai Rothschild che dal populismo!), o è stata  a casa, ripetiamo perché conigli si nasce, ma anche si diventa, dopo aver sprecato mesi di manifestazioni di piazza proprio contro la legge sul lavoro, un Jobs Act alla francese, imposta proprio dall’ex-socialista Macron! Quindi, a parte la signora “fascista”, tutti gli altri hanno interpretato la loro “parte in commedia”, con cui noi italiani siamo abituati a convivere dal 2012: tutto, quindi, prevedibile.

Perciò, e non è una buona notizia per tutti coloro che vogliono il cambiamento radicale dell’Europa, ma soprattutto delle loro nazioni, attenti all’elettorato, che è vile, al momento di entrare nell’urna, o per lo meno “speranzoso”, non lo diciamo per eufemismo, nella Provvidenza Divina.

Infatti le due religioni, quella cattolica, e quella massonica, si sono trovate d’accordo nell’impedire che questa donna “aliena” portasse scompiglio in quel meccanismo che ambedue prediligono, di espropriazione dei mezzi di sussistenza e quindi della sovranità dei popoli, per continuare nella loro opera di spoliazione della Francia, come dei popoli. Spoliazione che, intendiamoci, non è quella in cui si dibatte l’Italia: la nostra situazione è di gran lunga peggiore, ma la gente, appunto i vili, contrariamente che a Parigi, dove cambiano casacca, ma votano, qui a votare non ci vanno neppure, perché sperano che siano gli altri a provvedere.

In realtà il modello è lo stesso: “provvidenziale” ed è frutto del plagio che i cattolici subiscono, e che diventa “trasformismo politico.”

Comunque, Marine Le Pen ha la sua dose di responsabilità: già al primo turno si era visto che il vento di “novità” che si portava dietro, si infrangeva su una semi-nullità programmatica, fatto della solita e paradossale “xenofobia”, costruita in un Paese ex-colonialista, ormai multietnico da secoli, e su alcuni punti generici, come quello un po’ ballerino, dell’uscita dall’euro e dall’U.E. Tutti argomenti, triti e ritriti, con attacchi al socialismo hollandiano, che è giustamente franato, e al neo-gollismo dei corrotti, che ha fatto la stessa fine. Non si accorgeva che le lobby avevano creato un ibrido nefasto! Perfino l’elettorato operaio e contadino, che in un primo momento sembrava, come per la Brexit e per Trump, volgersi a destra, abbandonando le retoriche marxiste, alla fine ha preferito Melanchon, l’ennesimo “pesce in barile” alla Tsipras, alla Corbyn, alla Sanchez.

Quindi la caduta è stata peggiore del previsto, e l’unica speranza che la “pulzella” ancora ha, è nelle elezioni politiche di giugno; oppure, ma sulla valenza del progetto bisogna pazientare, sulla creazione di un “blocco” non più di destra, ma di “centro destra”, che possa raccogliere quel 10% di astenuti e possa rosicchiare voti al fallimentare fronte-neo-gollista.

Per noi italiani, l’elezione di Macron è deleteria, perché l’uomo ha in testa di prendere in mano la guida di quest’Europa dei banchieri (e lui lo è sopra tutti), e dei massoni (sua moglie è stata “iniziata” per prima, e non ne fa mistero!), condividendola con i tedeschi, e quindi inghiottendo tutti coloro che, in un modo o nell’altro, vi si oppongono. Ne restano molto pochi, perché gli euroscettici, quasi tutti, si sono richiusi nel loro guscio degli aiuti e delle elemosine che la Merkel distribuisce a pioggia, e che politicamente li tiene in piedi: li abbiamo visti, Ungheria, Polonia, Danimarca, Slovenia e Slovacchia e Repubblica Ceca, tutti stretti a leccare il posteriore della cancelliera, minacciando la Gran Bretagna di gravi sanzioni, se non sborserà 100 miliardi di danni; denaro di cui sperano di ricevere altre briciole!

L’unica speranza per il nostro Paese è che si vada presto alle elezioni (che saranno sicuramente entro ottobre), con una legge che non provochi l’ennesimo inciucio, che poi accompagni definitivamente l’Italia nella fogna della rovina, e che la gente si svegli dal plagio che i francesi, invece, hanno subito: che è meglio restare nei giochi, che sparigliarli. Uccidendo, così, il proprio futuro... (R.Scagnoli)

 
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