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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 14/06/2017

 

Il problema immigrazione non è più un'opzione, e Grillo se ne accorge

Post n°1596 pubblicato il 14 Giugno 2017 da r.capodimonte2009
 

Tutti i media di regime concordano nell’affermare che, con la dura richiesta della Raggi, di bloccare l’afflusso di immigrati a Roma, Beppe Grillo abbia improvvisamente cambiato la sua strategia “buonista” in fatto di accoglienza. Si tratta dell’ennesima, e sporca menzogna, che, secondo la regia a capo di questi buffalmacchi della carta stampata, dovrebbe servire per allontanare ulteriori adesioni “di sinistra” dal movimento. In realtà il Movimento, fin dal 2013, non ha mai nascosto le basi della sua concezione del fenomeno migratorio, anche se, tutti ricordano che Grillo fu sconfitto dal web, proprio sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina. Reato, che a ben vedere, assieme alla legge Bossi-Fini, ha fatto molto più danni che se non ci fosse  stato: oltre a non essere quasi mai applicato dalle procure, si è accavallato alla confusione, voluta a bella posta dai “mercanti di schiavi” di certe ONG e di certe “cooperative sociali”, tra immigrati clandestini e rifugiati, per mere motivazioni di speculazione finanziaria.

Resta comunque il fatto incontrovertibile, e lo diciamo per obbiettività, rivolti alla cosiddetta “destra”, che il M5S predica da anni i guai degli accordi di Dublino; ha censurato con durezza l’incapacità tutta europea di stabilire “quote di accoglienza” proporzionali per tutti i Paesi dell’Unione, lo scandalo dei miliardi rifilati alla Turchia, mentre Italia e Grecia restavano a bocca asciutta; è stato il primo a schierarsi con la procura di Catania, quando è emerso il rapporto ONG-scafisti-coop (che, tra l’altro dura tutt’ora, salvo che nel frattempo sono intervenute le autorità libiche, per contendere i barconi agli schiavisti, proprio in base agli accordi tra Italia e Libia!); e continua a sostenere la necessità di creare, a mezza strada, lungo le vie dell’immigrazione dal Centro-Africa, campi di accoglienza e di smistamento, per suddividere, ab-origine, clandestini da rifugiati (questi ultimi neppure il 10% del totale)! Tutto questo, ovviamente, i media di regime l’hanno taciuto, perché faceva loro comodo che la panacea dell’accoglienza, benedetta dai poteri forti (che hanno tutto l’interesse a indebolire il nostro Paese), e dal Vaticano (che predica molto bene, ma quando si tratta di pagare, razzola molto male!), coinvolgesse, in questo abbraccio “sinistrorso”, ma letale, i grillini, che, è indubbio, siano, anche se in minima parte, convertiti alle dottrine kalergiane, pur non rendendosene conto.

Infatti se c’è una colpa da ascrivere al Movimento, non è tanto quella di non aver voluto imitare Salvini, il che sarebbe suicida, ma di aver dato a queste sagge idee uno spazio molto maggiore. Per timore? Per ipocrisia? Per strascichi ideologici?

Ci sarebbe da dire che era ora che il M5S assumesse una posizione chiara sul fenomeno, il quale sta corrodendo, e si è visto domenica, le stesse basi “solidaristiche” del PD, e non è da prendere più sotto-gamba, perché gli italiani lo considerano di primaria importanza: anche perché tutti i Governi si sono dimostrati incapaci di risolverlo, anzi lo peggiorano di ora in ora. Neppure le Forze Armate, in particolare la Marina, tutte rannicchiate e tremebonde nell’osare un dissenso, pur sacrosanto, hanno mostrato un minimo di coscienza civile, rifugiandosi su argomentazioni di tipo essenzialmente “umanitario”, né “organizzativo”, nè tanto meno “di sicurezza”, che sarebbero giustificabili se al posto delle uniformi ci fossero le vesti talari.

Adesso, Milano, ma soprattutto Roma, la prima in mano a quelli che facevano “solidarietà spicciola” ad esclusivo monitoraggio politico, e non sanno più che pesci pigliare, la seconda, in  mano al Movimento, la quale di “immigrati” è ricolma come un barile, non ce la fanno più: tra turisti invasivi come mignatte, il cui unico divertimento è distruggere reperti e bagnarsi nelle fontane; rom in numero abnorme, che le precedenti amministrazioni non solo hanno tollerato, ma ci hanno mangiato sopra a quattro palmenti; diseredati a migliaia, che stanno pagando la loro miseria con la crisi economica e la mancata assistenza pubblica (che regala 80 € a chi non ne ha alcun bisogno!). Ma soprattutto autorità prefettizie del tutto incapaci, forse addirittura congeniali alla situazione di caos, come si è ben dimostrato negli incidenti di Torino, che sono solo capaci di eseguire gli ordini di  “ministri-pulcinella”, come se fossimo durante l’era staraciana del fascismo!

Era dunque il momento di recuperare quanto il Movimento porta avanti nei suoi programmi da sempre, ma che, evidentemente, la gente non ha capito. E forse sarebbe bene che chi non è d’accordo, almeno nei principi di fondo, si levasse di torno! Non è mai troppo tardi... (ITALIADOC)

 
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