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Non sarà un caso, né una congiura dei sondaggisti (che ormai sono come le società di rating, cioè come faine che debbano giudicare sulla qualità dei polli!), ma il M5S, da quando è iniziata la bagarre “primaticcia” del PD, contemporaneamente alle solite polemiche-fake sul modo di pensare del movimento sull’immigrazione (ha detto Di Maio, “certe” OMG sono come i taxi degli immigrati, non tutte!), sta lentamente scendendo in percentuale, portandosi a un tiro di schioppo dal PD. Secondo costoro, in un paio di mesi, Grillo avrebbe perso circa 2 punti (dal 30 al 28%).

Ammesso e non concesso che questo risponda a verità, la risposta più appropriata che ci sembra di pronunciare è: menomale!

Che il movimento sia ancora “infettato” da lontani amori per la sinistra politico-partitica o addirittura da un “buonismo ideologico di marca catto-socialista”, è anche possibile, tuttavia chi la pensa in questo modo, non solo continua a non capire un H del “grillismo” (brutto termine, ma molto esplicativo!), ma si illude in un possibile svuotamento dei veri valori della rivoluzione pantastellata, per ridurla ad un abbraccio mortale ed ipocrita con il peggio del peggio della politica. E quindi fa bene, molto bene a levare le tende, e ritornarsene da dove è venuto!

Sono tre anni e mezzo, e oltre, che Beppe Grillo sta dimostrando, insieme alla famiglia Casaleggio, che il male tumorale che infesta l’Italia è proprio dentro questo progressivo cedimento del popolo italiano verso le mistificazioni e le commedie circensi, dei vari Berlusconi, Monti, Letta, Napolitano, Mattarella, Renzi, Grasso e Boldrini, tutti costoro accompagnati da un coro sulfureo di mass-media, burocrazie, lobby e caste, quasi tutte criminali, che hanno fatto di tutto per sostenerli e li sostengono tuttora; il cui unico miraggio è quello di obbedire pedissequamente a padroni, dentro e fuori il Paese, che vogliono distruggerci e poi spartirsi le nostre spoglie. E la mosca cocchiera di questo attacco sono proprio le due punte di diamante del trasformismo ipocrita di casa nostra: berlusconismo e renzismo, con le code avvelenate del “lega-destrismo”, da una parte, e della “sinistra neo-liberista” dall’altra.

Se nel movimento c’è ancora qualcuno che ha le idee un po’ confuse, e a dire il vero, di questo ambaradan cultural-politico sono ancora pieni i post “speranzosi” di qualche apparentamento futuro ma contro-natura, allora è meglio che si cominci a trovare il suo bravo “posticino al sole” dentro la ormai famosa “coalizione” di cui ha parlato Renzi domenica notte; e che la stampa di regime ha ribattezzato già “listone”, per intendere che la “nuova” legge elettorale, secondo lui, vedrebbe correre verso il premio di maggioranza non liste coalizzate, ma partiti unitari. Pronto comunque, se poi questo listone facesse “ridere” gli italiani, pieno zeppo delle sue varie marionette, con il suo “compagno di merende”, il vecchio uomo di Arcore, a pretendere una bella “grossa coalizione” alla tedesca!

Tutta questa massa di illusi e idioti non ha compreso che il M5S non ha mai creduto nei sondaggi, dal giorno in cui questi si sono chiusi a trappola sulle elezioni europee, dimostrando che il popolo italiano, nel bene e nel male, si fa corrompere perfino da 80 €, e poi, dopo tre anni, non solo è costretto a restituirli, ma si trova definitivamente con il culo per terra.

Se questo popolo ha l’intenzione di andarsene dietro a un Matteo Renzi, resuscitato come Lazzaro (e il fetore di decomposizione è palese!), e ripercorrere la stessa strada piena di buche e forre, senza che una sola delle sue “invenzioni istituzionali” dal Jobs Act, alla Buona Scuola, dall’Alitalia al MPS, non abbia nociuto al Paese, che vada pure: vorrà dire che mentre la schiuma del movimento si disperde, la “crema” resta. Perché non è neppure ammesso che l’immigrazione continui a contrassegnare quest’Italia dismessa, che non può proprio più permettersela, visto che non è neppure capace di governare in termini costituzionali, la dignità del lavoro, del sociale, della sanità, delle infrastrutture, del credito, ma è capace solo di creare “concertazione lobbistica” tra chi è sempre più ricco e rapace, e chi è sempre più povero e degradato. Sono ormai 17 i milioni di italiani che si destano al mattino (sempre che abbiano dormito, e lo abbiano fatto su un letto!), e non sanno come arriveranno alla sera; mentre ce ne sono 5 milioni che si trovano a godere di un reddito venti volte superiore a quello di un loro dipendente; oppure schiacciando un tasto del computer moltiplicano la moneta (che per loro è credito, ma per tutti gli altri è debito!); oppure vanno a fare i burattini a peso d’oro davanti la tv o su un campo di calcio, o magari, a bordo del loro aereo personale, sfuggito al fisco, portano tranquillamente la loro azienda, e i loro averi, in Irlanda o in Polonia. Di “migranti” ne abbiamo a iosa di quelli italiani!

Perciò mandiamo un messaggio a questi transfughi: finchè il PD costituirà, unitamente al centro e al centro-destra, la mela marcia che intacca le altre mele del cesto, in un pullulare di vermi, il M5S prega loro di prendere il largo, e rifugiarsi lì, magari dalle parti di chi lo ha già fatto, perché teneva famiglia. Per il resto, per quanto riguarda il movimento, nulla è cambiato. E’ “en marche”, verso il cambiamento radicale del Paese! (R.S.)