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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

Messaggi del 28/06/2017

 

La situazione esplosiva nelle nostre FF.AA. e dell'Ordine

Post n°1606 pubblicato il 28 Giugno 2017 da r.capodimonte2009

Non è la prima volta che mi capita di leggere notizie relativeal malanimo e alle contestazioni che Forze dell’Ordine e Forza Armate italiane promuovono nei confronti dei loro alti gradi e del Governo.  Grazie alla vecchia amicizia con un ex-ufficiale del Military Committee (NMC) della Nato, introdotto, ovviamente sulla “condizione tecnica e operativa” dei vari contingenti nazionali, ho potuto scoprire che i rapporti sullo “stato di degrado, scarsa affidabilità, ma, soprattutto, di corruzione” delle nostre forze militari”, da tempo riempie gli schedari e gli archivi elettronici del NNC (Nato Defense College), e, di rimando, anche le intelligence militari degli altri Paesi associati, compresi gli Stati Uniti.

Recentemente, proprio dal Defence Security Service, il servizio segreto americano delle FF.AA., sono stati elaborati una serie di dati relativi anche ad intercettazioni ambientali intercorse tra ufficiali italiani, in merito “allo scontento assoluto che è diffuso, per quanto riguarda i trattamenti salariali, comprese le trasferte, le dotazioni militari e i mezzi di combattimento, nonché sulla grave interferenza di poteri, non meglio identificati, ma attivi, nell’ambito delle promozioni.”

In realtà si desume che le forze militari italiane sono considerate una specie di “ventre molle dell’Alleanza Atlantica”, che,tuttavia, va tenuto d’occhio e agevolato in ogni senso (anche con l’attivazione di determinate agevolazioni e privilegi, sempre a favore degli alti gradi),vista la portanza strategica della penisola, e vista la presenza molteplice di basi Nato e Usa.

Questo “stato di crisi”, recentemente, è stato rinfocolato da altre vicende, che, agli occhi di chi segue la situazione italiana, rincara la dose di preoccupazione: il coinvolgimento dei massimi vertici dell’Arma nello scandalo Consip (dopo innumerevoli coinvolgimenti di alti ufficiali della GdF in altrettante inchieste!); e la scoperta, che non è certo una novità, della corruzione in atto al Viminale, relativa alle gare d’appalto per la fornitura di mezzi e dotazioni personali delle Forze dell’Ordine (giubbotti antiproiettile scaduti, pistole arrugginite, vestiario fallato, caschi marci per l’umidità); e che il Viminale non solo ha tentato di nascondere, ma poi ha perseguito tramite la Digos (guerra tra poveri)!

Nel frattempo una fuga di notizie apparsa su alcuni quotidiani, riportava lo stato di profondo scoramento delle nostre truppe impiegate in Iraq, le quali lamentano una situazione di “sottomissione e umiliazione” rispetto ad altri contingenti; e di quelle, invece, impiegate in Afghanistan, “abbandonate a se stesse su teatri molto rischiosi, mentre “alle legioni di “contractors” al soldo dell’amministrazione americana, "vengono assegnate missioni di tutta tranquillità.”

Secondo fonti fornitemi dal mio amico, risulta che alcuni incidenti, anche mortali, accaduti in questi ambiti siano stati celati all’opinione pubblica, mentre le famiglie sono state tacitate dal rivelarlo con minacce o denaro, da parte del servizio segreto; la recente morte del caporale dei ranger Attianese, ucciso, dopo 13 anni di agonia, dall’uranio impoverito  presente in Afghanistan, poi, con il rifiuto plateale della vedova della corona di fiori inviata al funerale dall’Esercito, che, secondo lei, “ha abbandonato la sua famiglia in tutti questi anni di dolore”, ha segnato il culmine di questa tragica vicenda: che, partita dalle missioni in Jugoslavia, via via aggravatasi con le missioni in Medio ed Estremo Oriente, ha visto oltre 1.000 soldati italiani vittime del cancro da radiazioni (ce ne sono 300.000 solo negli Usa!).

E’ evidente che qualcosa non va. Il silenzio tombale che circonda, al contrario, i rari singulti sindacali del SAP (le altre sigle sono tutte congeniali al governo), e le fantasmatiche assise del COCER, sono sospette: i vertici militari, derivati dalla burocratizzazione delle FF.AA. e di quelle dell’Ordine, coprono assiduamente lo stato di “sconcerto” diffuso ormai come una tigna tra ufficiali di grado intermedio e sottufficiali, e non transigono, se non con l’arresto e la degradazione, chiunque osi pronunciare sillaba.

Ma, come abbiamo visto sopra, l’allarme ci viene dai nostri stessi alleati, che non hanno peli sulla lingua, e cominciano a temere, sul serio, implicazioni anche politiche.

Da un sondaggio segreto diffuso dall'intelligence tra i vertici militari, risulterebbe che 1/3 degli ufficiali di grado intermedio sostengono la destra, 1/3 il M5S, 1/3 l‘estrema sinistra; tra i sottufficiali, 2/3 sostengono la destra e 1/3 il M5S; nell’ambito delle stesse forze, la Marina è la più filo-governativa, ma recentemente, dopo la vicenda delle ONG in Libia, ha visto triplicare le adesioni al M5S; l’Esercito lo è per il 50%; l’Aviazione lo è solo per il 25. Tra le Forze dell’Ordine lo scontento è di molto superiore: qui si registra lo sbando dei veterani, che costituiscono l’asse portante della contestazione. Il 40% aderisce al M5S, il 30% alla destra: i giovani poliziotti, al contrario, si accontentano per la maggioranza, della loro busta paga e delle loro dotazioni letali. Nei CC la situazione è preoccupante: una vera e propria levata di scudi contro i vertici dell’Arma e contro i gradi superiori, che, almeno è quello che mi è stato riportato, ha dato origine a vere e proprie rivolte interne, in reggimenti specializzati, come il Tuscania, poi soffocate duramente e segretamente. Mentre continuano le contestazioni sugli avanzamenti di carriera all’interno degli stessi comandi regionali.

Il mio confidente è convinto che né il Ministero né il Governo siano a conoscenza di questi fatti. Mentre la magistratura sa, ma ovviamente tace.

Interessante è anche in costante incremento, a livello di simpatia, nei confronti della Russia: è paradossale, ma all’interno del personale della Nato, a Bruxelles, risulta un 40% di sostenitori di Putin, e addirittura un 50% di contrari alle sanzioni contro la Russia. In Italia la situazione si ripete, specie a livello degli ufficiali intermedi, ammiratori incontrastati delle forze armate russe!

Un’ultima annotazione: la consapevolezza che la situazione del nostro Paese vada nettamente peggiorando è al centro delle attenzioni della Nato, la quale ha già studiato un piano di emergenza, nel caso qualche settore militare italiano dovesse debordare, o addirittura politicizzarsi. Si tratta di un vero e proprio “piano d’invasione” che procederebbe, aldilà di ogni più scontato avallo governativo (delle forze politiche di maggioranza attuali!), con l’intento di “disarmare” questi “ribelli” e ristabilire l’ “ordine europeo”. In perfetto stile “Eugendfor”, insomma, la milizia continentale studiata a tavolino dai tedeschi, che oggi già è presente in Grecia, Portogallo, e presto sarà piazzata nelle nostre caserme, per supportare i militari e i poliziotti italiani, così scarsamente affidabili, e che, ad un certo punto, potrebbero fare causa comune con i cittadini esasperati. (R.S.)

 

 
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