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Post N° 149

Post n°149 pubblicato il 16 Marzo 2005 da john.keating

Finito l'amore, dovrebbe restare l'affetto, la stima. La riconoscenza persino. Significa essere in pace con la propria storia, provare dolcezza per ciò che si è stati, riconoscersi nella propria storia, ed in quell'amore ora finito...
Riconoscersi in ciò che si è stati, nei sentimenti che si sono provati, sorridendo di essi; con la tenerezza di chi, reso superiore dall’esperienza, riconosce i meriti di chi ci ha saputo rendere tali.
C’è un qualcosa di magico anche nell’affetto che resta, finito l'amore: tracce del Divino che ci ha toccati, di cui siamo stati parte.

Questo, mi manca. Questo.


Roedelius, “Beyond Crimson Bridge” (Pink, Blue and Amber, 1996)

 
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Commenti al Post:
john.keating
john.keating il 17/03/05 alle 09:18 via WEB
Quando le tue parole migliori sono state sporcate, non hai più parole per farlo. Quando per quelle parole ti sei sentito dire "non hai niente da dirmi", e solo dopo scopri che non sei mai stato nemmeno ascoltato, ma solo usato ad uno scopo: tu, come ti sentiresti? Quando hai continuato ad usare quelle parole per mesi, riconoscendo in esse la parte migliore di te, comunque riconoscente e del tutto privo di rancore verso chi le ha suscitate, credendo che non fosserolette, salvo poi scoprire che sono state lette e commentate con l'inganno, così per gioco, per sfida: tu, come ti sentiresti?
(Rispondi)
 
 
skyblus
skyblus il 17/03/05 alle 10:51 via WEB
...male, mi sentirei male...non era di questo che stavo parlando nè questo è quello che voglio o mi permetto di discutere....di fronte al dolore di una persona non ci sono discussioni da fare....se quela persona la conosci personalmente la puoi consolare con la vicinanza ed affetto.....Quello che volevo dirti,che provavo a dirti, al di là di tutto, fuori da tutto...era che in tutto questo dovrebbe rimanere come comunque il rispetto per il sentimento che ti è nato dentro...cercar di guardare questo di te...e questo contunuare a conservarlo...a non lasciare che venga intaccato o sporcato dal rancore.....Non sto cantando l'inno alla martirizzazione....Sto cercando di dire che quando vieni ferito, umiliato, bisogna cercare di rimanere il più legati a se stessi...e credo che questo lo si possa fare guardando se stessi con sentimento di perdono...Sì, perdono per essere stati ciechi, stupidi,..per aver dato fiducia a chi forse non la meiritava...ma perdonarsi comunque e accetare il fatto che si possa sbagliare....ma nello stesso tempo stimarsi e provare affetto per se stessi per il sentimento che si è stati capaci di provare...E' questo che dovrebbe,fnito un'amore, rimanere in te.....Anche se soffri....Avere per te uno sguardo di tenerezza, perchè se non lo fai, rinneghi ciò che in te c'è....La tua capacità di amare e di amare te stesso.....poi dell'imbecillità altrui non puoi fartene carico......Tutto questo,so bene che, in ogni caso, non esclude sofferenza....Bisogna cercare di spogliarsi, di togliersi da dosso, vestiti che ci stanno stretti, che ci fanno star male......Lo so che non'è semplice come togliersi una giacca...ma, credi, si può fare...e alle volte si può fare molto facilmente.....Bisogna avere ben presente chi si è e cosa si è...anche senza un 'altro di fianco...un'altro a cui si è dato se stessi.....Tu rimani sempre e comunque tu e nessuno è in grado di toglierti il bene che dovresti avere per te stesso...nessuno, tranne te.
(Rispondi)
 
 
 
john.keating
john.keating il 17/03/05 alle 11:40 via WEB
Ti sono davvero grato per queste parole, che del resto parlano a tanti, e non solo qui. Il perdono, il perdonarsi è giusto. Ma è anche giusto riconoscersi le proprie responsabilità, almeno verso noi stessi, e pagarsele. Anche quando, raramente ma accade, colpe verso gli altri proprio non ne hai. Ma questo non fa star meglio. :)
(Rispondi)
 
 
 
 
skyblus
skyblus il 17/03/05 alle 13:49 via WEB
...certo che è giusto riconoscersi le proprie responsabilità.....non farlo significherebbe essere privi della propria consapevolezza...essere canne al vento. No, è giusto riconoscerselo, è un momneto di crescita...Ma come pensi che si debba pagare!? Autopunendosi' Autoflagellandosi? Dandosi del cretino in continuazione!? Dimmi, molto onestamente, cosa risolvi!? Cosa risolvi per te stesso!? Davvero credi di avere molto tempo a disposizione!? Hai imparato la lezione!? Bene, ora è tempo che ti rialzi e vai avanti....La sofferenza che ti porti dietro, che ti porti dentro, che tieni nascosta, quello è già il prezzo da pagare...Ti è stata data una vita...Una sola, vivila per quello che ti è possibile farlo, e sappi che tu puoi fare molto, puoi amare molto, se lo vuoi veramente...L'hai già sperimentato...Non stare a perderti nel rancore, non ti da niente. Lascia agli altri la responsabilità del loro essere meschino, non farla tua...Se tu fossi una donna ti direi: " Muovi la testa, come quando vuoi rimetterti a posto i capelli perchè ce li hai davanti agli occhi, e con il viso liberato, vai avanti a faccia alta" Ecco, se riesci, fai quel movimento....Ciao B. spero di non averti "rotto"...qualche, me ne rendo conto, mi capita di farlo...ma sai parto sempre dal fatto che abbiamo solo questa vita da vivere e quindi non mi piace perdere tempo a viverla stando male...(pur stando male)
(Rispondi)
 
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