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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Fantasmi e "munacielli" (II.a  parte)

Post n°264 pubblicato il 15 Aprile 2007 da vocedimegaride
 

di Clara Negri

Non abitate quella casa!
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Chi andrebbe mai a pensare che un innocente trasloco  in una villa vecchia di qualche secolo o in un appartamento nel quartiere storico d’una città, ci faccia andare incontro a brividi e batticuori dovuti alla presenza di ospiti non desiderati? Eppure proprio quei luoghi, depositari di antiche memorie, più spesso di quanto crediamo, sono infestati da entità o - chiamiamoli pure col loro nome - fantasmi, che non mostrano alcuna intenzione di abbandonare l’aldiqua per andare nell’aldilà e, per di più, che non hanno alcuna remora di venir scoperti dai malcapitati “intrusi”, colpevoli di esser penetrati nei loro sancta sanctorum, disturbando la ripetizione ossessiva di un giorno o di un’ora in cui si è conclusa, spesso tragicamente, la loro storia. Non sempre però è possibile risalire al mistero dei  fantasmi che infestano specifici luoghi, e i viventi che hanno la ventura d’imbattersi in essi ne riportano un ricordo incancellabile e non troppo piacevole. Una storia impressionante, anche se per ovvie ragioni confessata solo ad amici e parenti, capitò a un ingegnere romano che, tempo addietro, fu trasferito a Napoli, assieme alla famigliuola, per ragioni di lavoro. E quale fortuna più grande dovette sembrargli l’affitto, ad un prezzo davvero “stracciato”, di quella grande casa in un palazzo monumentale del cuore di Napoli? Quando egli vi s’installò, con moglie e tre figli, ringraziò il suo santo protettore per quei trecento metri quadrati di appartamento, decorati con affreschi sotto le antiche vôlte e con pavimenti e camini di marmo pregiato, che costavano un fitto corrispondente a un misero trivani nel suburbio della città. Ma la gioia per la nuova sistemazione durò ben poco. Nelle ore notturne dedicate al riposo, genitori e figli si svegliavano immancabilmente a causa di misteriosi colpi battuti sul muro, di gemiti, sospiri e soffi freddi che parevano provenire da finestre mal chiuse. Ci volle un po’ di tempo per capire che quella casa era già abitata da qualcuno che non gradiva intrusi e che non si faceva scrupolo di far avvertire la sua presenza a grandi e a i piccini i quali, poco dopo, si rifiutarono di dormire nella loro stanza e pretesero di rifugiarsi nel grande letto dei genitori. L’ingegnere, la cui razionalità veniva accentuata dalla sua professione, filosoficamente pensò che ogni medaglia ha il suo rovescio e che, se era necessario, ed oltre tutto economico, si poteva anche convivere con un fantasma. Cosicché, nonostante la perplessità della moglie e i visi spaventati dei bambini, decise di tener duro. Le notti però divenivano sempre più infernali e, a un certo punto, cominciarono a spostarsi mobili e sedie da soli, a trillare invisibili campanelli, ad aprirsi i cassetti della credenza che poi gettavano a terra tutto il loro contenuto. L’ingegnere, che non voleva ignominiosamente capitolare dando alla famiglia una pessima immagine di sé, a questo punto  promise soltanto che, con calma, avrebbero cercato una nuova abitazione. Fu proprio la notte successiva a questa promessa che egli si svegliò improvvisamente, sentendosi scuotere per un braccio. Aprì gli occhi nella stanza scura e vide un’ombra incappucciata china accanto a sé e che, in dialetto napoletano, minacciosamente gli sussurrò: “ma che aspetti per andartene? Che ti portino in quattro?” All’oramai terrorizzato inquilino bastò un secondo per capire il significato di quella minaccia: sono infatti portati da quattro persone soltanto i cadaveri nella bara. Spaventato a morte e col cuore che gli batteva da scoppiare, attese con impazienza le prime luci dell’alba e poi, senza dir niente, quello stesso mattino uscì alla ricerca disperata d’una casa più piccola, con un fitto triplicato, ma possibilmente nuova e senza abitatori invisibili!

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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