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Un blog creato da vocedimegaride il 09/11/2006

La voce di Megaride

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"ARGO" (dim.di LETARGO) il caporedattore de "LA VOCE DI MEGARIDE"/blog, coraggioso foglio indipendente, senza peli sulla lingua... ne' sullo stomaco!
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L'archivio delle video-news e delle interviste filmate per "La Voce di Megaride" è al link http://www.vocedimegaride.it/Fotoreportages.htm

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http://www.napoletano.info/auto.asp

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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Messaggi di Aprile 2014

LE SOLITE SORPRESE NELL'UOVO DI PASQUA DEGLI ORSINO

Post n°1839 pubblicato il 18 Aprile 2014 da vocedimegaride
 

... MA E' COLPA LORO: SONO MASOCHISTI, PERDINCIBACCO! C'HANNO PRESO GUSTO A PERSEGUITARSI DA SOLI ED ORA CHE PER I BRAVI CAMORRISTI ESTORSORI NON SONO PIU' DEGNI D'ATTENZIONE, CI PENSANO GLI "INFALLIBILI" GIUDICI A MOVIMENTARGLI LA VITA. AH! CHE SI DEVE FARE, PER NON RINUNCIARE AD UN PO' DI SANI BRIVIDI D'ORRORE, NELLA VITA DI QUESTI AUDACI AMANTI DELLO SPORT ESTREMO DELLA... SOPRAVVIVENZA!
LASCIAMO LA CRONACA DELL'INCREDIBILE ALLA PENNA DEL PROTAGONISTA; VOIALTRI CHE CI LEGGETE, ESPRIMETEVI, GIUDICATE, METTENDO IN CONTO CHE COME FUNZIONANO LE COSE IN QUESTO PAESE,  DOMANI GLI "ORSINO" POTRESTE ESSERE VOI !

di LUIGI ORSINO

Ringrazio il sig. giudice che con apposita
appendice alla sentenza di sfratto esecutivo ha voluto farmi capire, se mai
ancora potessi nutrire il minimo dubbio, che “Giustizia” è una parola fine a
stessa, svuotata di ogni significato pratico. Il potere interpretativo dei giudici sarebbe cosa giusta se si limitasse ad interpretare le leggi restando, comunque, all’interno dello spirito ispiratore della legge. Quando, invece, l’interpretazione travalica gli scopi della legge ed anzi ne travisa il significato, non ha più senso far riferimento alla legge originale. In questi casi il giudice smette di fare il suo mestiere e si trasforma in legislatore. A cosa serve il Parlamento? Bastano i giudici che, senza il fastidio di eleggerli, fanno le leggi. Capita così che il sottoscritto ritenendo troppo severa la sentenza di sfratto esecutivo immediato abbia fatto opposizione. Tale procedura, consentita dalle leggi vigenti, fa si che ci si appelli ad un collegio di giudici perché valuti la sentenza. Infatti i giudici collegiali ritennero che lo sfratto immediato fosse un provvedimento troppo severo e mi concessero un rinvio di sei mesi, ormai scaduto. Il giudice dall’alto della sua severità ha ritenuto che io avessi, facendo valere il mio diritto sancito dalle leggi, fatto un affronto a suo danno, che avessi agito con dolo, malafede e temerarietà. Ma, gli chiedo, se da parte mia ci fosse stato dolo, malafede e temerarietà i giudici collegiali perché avrebbero dovuto accogliere la mia istanza? In ogni caso il sig. giudice, dall’alto del suo scranno, ha ritenuto di dovermi punire, punire per aver chiesto una minor
severità di giudizio come la legge mi consentiva e come altri giudici hanno ritenuto di dovermi concedere. Considerato che non poteva, per le citate ragioni, punirmi in modo più palese, magari con il carcere a vita essendo l’Italia priva della pena capitale, mi ha privato del mio diritto alla difesa. Infatti accertato che io non ho la possibilità economica per permettermi un legale, ed avendo le idonee caratteristiche reddituali, ho chiesto ed ottenuto il patrocinio a spese dello Stato. Ebbene il giudice ha annullato il parere favorevole dell’ordine degli avvocati che mi aveva ammesso al gratuito patrocinio per “colpa grave”. La colpa grave è l’avermi permesso di ricorrere ad un collegio giudicante ritenendo la sua sentenza troppo severa e punitiva, come dire che lui da solo vale più di tre giudici che la pensano diversamente sullo stesso argomento.
Io sono stato punito per aver chiesto ed
ottenuto un po’ di giustizia, ma chi punirà il giudice per il suo comportamento
così apertamente favorevole ad una parte a discapito di un’altra? Come potrò ora
difendermi se non ho più la possibilità di avvalermi dell’aiuto di un legale?  
 
nota di redazione - l'ultima volta
che abbiamo trattato il caso Orsino: Post
n°1834 pubblicato il 05 Marzo 2014 . Andate a rileggerlo!



 
 
 

Ciao, Romano !

Post n°1838 pubblicato il 07 Aprile 2014 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore

"Saglie 'n'cielo
e 'ncielo sénteno
tutt'e stelle
'a voce mia"

Siamo stati, per anni, concentrati sul dramma giudiziario dell'UOMO Bruno Contrada, sulla sua persona pubblica e privata e non abbiamo avuto la minima attenzione per il  più sensibile e provato Romano, suo dolcissimo fratello che in prima persona, senza "luci del varietà" che ha dato notorietà a tutti, sostenitori e detrattori, con coraggio estremo e grande pena nel cuore - già minato gravemente nella salute - tracheomizzato, urlava senza voce più degli altri, fuori dal coro, chiedendo verità e compassione per Bruno, offrendo se stesso, rinunciando persino, come accadde nel 2008 e ne fui testimone, alle cure salvavita pur di riportare a casa, ai suoi affetti, il fratello. Romano non c'entrava niente con questo lercio "sistema", con questo " im-mondo " ... era un poeta e sopravviveva tenacemente al soffocante grigio plumbeo della saga di famiglia, nelle albe e tramonti della sua Napoli, nei sogni e speranze dei suoi congiunti più giovani; quelli che avrebbero avuto diritto ad un presente, opportunamente riscattato dal prezioso dolore della sua interiorità e dignitosamente non manifesto, in generoso rispetto degli altrui, diversi, dramma esistenziali. Era riservato e pudico, Romano, ma c'era sempre e si sforzava, spesso, di partorire un sorriso, pur non avendone voglia, per asciugare pena, delusioni e rabbia dagli animi di parenti, amici e semplici conoscenti... invece, il vaso di cristallo tra i tanti di ferro era lui! L'unica cosa che mi rinfranca è il ricordo di averlo rasserenato, qualche volta, colloquiando con lui al telefono nonostante egli fosse convinto che per il suo male alcuno potesse farlo: si sentiva menomato... ma, credetemi, non ho mai incontrato nella vita un essere che sapesse andare oltre il suo handicap, fingendo di dimenticarlo, per non "urtare" la sensibilità dei più fortunati. Al di là delle scuole di pensiero sulla maledetta vicenda che vide protagonista il suo amato fratello Bruno, è doveroso ricordare che tutta la famiglia Contrada, per il solo fatto di chiamarsi Contrada, subì angherie terribili ed umilianti verifiche. Ricordo perfettamente le penose processioni di questa famiglia - cui, spessomi unii -  i cui componenti erano già molto attempati e stremati, sotto il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, sotto il padiglione Palermo dell'ospedale Cardarelli, in carcere a S.Maria Capua Vetere, dopo essere stati rivoltati come calzini e ridotti nel fango delle illazioni e del sospetto - marchiati di infamia; loro, la cui memoria ereditaria di dignitosa buona famiglia, con una storia alle spalle, salvaguardavano religiosamente. Anche oggi, alla notizia del suicidio di Romano Contrada, l'eco funesta di quell'odio ideologico e ben orchestrato da più illustri personaggi, tra pendagli da forca e rampanti togati politicizzati ormai privi di "allure", incombe sulla cronaca e Romano Contrada è stato ancora una volta spodestato dal più illustre fratello, nei titoli di stampa e soprattutto nell' "anti-socialnetwork", dove una pletora di caproni ignoranti, protetta dallo schermo di un computer e sotto falsa identità, sta vomitando di tutto, tranne che quella Pietas dovuta ad un comune cittadino disperato, non diverso dai "disperati" dell' "Agenda Monti" e agende successive; un uomo che "ha deciso di decidere" della sua vita e non a caso ha scelto di farlo in strada, all'aperto, in un viale detto Liberazione! Neppure quest'ultima onta è stata risparmiata al nostro Romano Contrada ed è proprio questo, paradossalmente, a dargli ragione del suo coraggioso Grande Rifiuto, come un eroe da libro di scuola, col suo urlato "IO NON CI STO!", così manifestamente dignitoso e diverso da quell'altro "Io non ci sto!" di un nostro presidente della Repubblica; quello eletto alla chetichella nel '92, sugli umori dei cadaveri ancora caldi di Capaci!...
Ora che Gli hai restituito la sua voce e che, probabilmente, sta già intonando delle bellissime canzoni napoletane, "l
'eterna GIOIA dona a Romano, Signore! Splenda ad egli la LUCE PERPETUA della Nuova Vita. Riposi nella Tua LETIZIA. Amen!"

...ancora un po', eppoi ci rivedremo!

foto: 1) Romano Contrada; 2) I nove fratelli Contrada 

 
 
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

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vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
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I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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