middlemarch

Diteglielo a renatino

Io non mi sogno neanche di difendere gli statali per principio solo perché ne faccio parte. Ci mancherebbe. Sarà che prima di finire a lavorare nel ventre molle della burocrazia accademica, ho dato molto anche nel settore libero professionale, e a differenza di chi ha sempre lavorato qui, ho ben presenti le possibilità di sfruttare certi piccoli privilegi che altrove la gente si sogna.

Nessuna barricata antigovernativa a oltranza quindi, e toni molto pacati nel rilevare che condivido le buone intenzioni di Brunetta ma sono molto lontana dallo spirito con cui pensa di metterle in pratica. Fondamentalmente perché per principio diffido a priori della strategia dei roghi e dell’assalto all’arma bianca al Palazzo d’Inverno (sebbene la corazzata Potëmkin, ci tengo a ribadirlo, sia un film davvero bellissimo!).

Però. Oggi apro la mia busta paga di settembre.  A conti fatti, tolte le trattenute sull’imponibile del 2008 che pago rateizzate perché esuberano largamente l'entità  del mio stipendio mensile,  sotto la voce netto risulta che per il periodo in oggetto mi spetta esattamente questa cifra: 351,50 euro.

Tutto vero. Tutto giusto. Del resto le tasse vanno pagate, non si discute.

Certo è che a me onestamente un pochino mi rode.

Il maestro di Vigevano in Sicilia

Oggi ho visto Schifani in una scuola elementare di Noto officiare per gli alunni  il rito dei sacri misteri della democrazia, e subito dopo firmare un autografo sul diario di uno dei poveri sventurati. Gesto che, per quel che ne so, potrebbe poi aver reiterato anche su quello dei compagni, sebbene non ne sia certa. La telecamera del tiggìuno si è fermata al primo.

Lì per lì, io che sono un’esegeta della microstoria e della funzione dei piccoli gesti, ho sussultato di vergogna e di imbarazzo. Sarà normale per quest’uomo, mi sono detta, il rappresentate della seconda carica istituzionale dello Stato, recarsi in un luogo pubblico votato all’insegnamento a incarnare lo Spirito delle Legge, e contestualmente fare un gesto che è l’apoteosi del più bieco culto della personalità?

E mi sono risposta: devo essere l’unica imbecille a rompere ancora le palle per una simile contraddizione in una repubblica così talebanamente televisiva come la nostra.

Così pacificata, ho finito in serena letizia la mia zuppa di ortaggi.

Cold hand Luke

A me quello che ha sempre impressionato di quest’uomo non è quant’era bello da giovane.

E nemmeno quant’era bravo in certi film.

Ma quanto è rimasto arrapante anche da vecchio, porca paletta. Quello è il vero miracolo.

Poi non a tutti va davvero bene come a lui, è ovvio. Però è una dato di fatto che agli uomini l'età spalanca sempre un bel numero di prospettive. Ed è precisamente per questo che i quarantenni che si ritirano in buon ordine entrando in catalessi sul divano e morendo con una cinquantina d'anni d'anticipo sulla scadenza biologica, io li prenderei a calci nel culo.

Sotto questo profilo la natura non è stata matrigna con voi, e vi ha scelto come creature predilette. Non la ripagate con l'asfissia intellettuale e il ritiro dalla lotta della vita prima che questo diventi strettamente necessario.

Se poi qualcuno qui si sente chiamato in causa più di altri, questo può voler dire molte cose. La prima, direi,  è che ha la coda di paglia.

Patto col diavolo

Ti devo amare così, oppure non posso amarti. E se ti amo così, deve essere a tutti i costi ridendo, altrimenti diventa solo un'ossessione insensata.

La risposta giusta è questa. Adesso si tratta di essere all'altezza delle ambizioni. Fortuna che fin da piccolissima ho preso l'abitudine a coltivarne di smodate.

Post N° 275

Sister Italia vi ha inferto il colpo di grazia 

Deve essersi aperta una falla di cui non mi sono nemmeno resa conto. Ma veramente pensate che venirsi a leggere le stronzate che scrivo sia un'attività lontanamene assimilabile a un dovere quotidiano a cui far seguire un ponderato commento all'altezza delle mie smanie di grandezza?

Oh ragazzi, questo è un blog! In altre parole: una fumosa cazzata virtuale senza capo nè coda che non va da nessuna parte, non ha niente insegnare, non pratica alcuna forma di proselitismo, e non si aspetta contropartita. O meglio, è l'uso che ne faccio io. Se invece voi avete un blog e vivete la cosa diversamente, è chiaro che ne avete pieno diritto e del resto non avete certo bisogno della mia benedizione.

Io auspicherei che chi passa da queste parti, specie se è un blogger che a mia volta amo leggere, lo faccia con lo stesso identico spirito con cui io vado a vedere i blog degli altri: perchè mi diverte quello che scrivono, e occasionalmente mi fa pensare. Non è vincolante per nessuno lasciare un commento, e meno che mai all'altezza delle mie aspettative, per la buonissima ragione che io non ho aspettative e se ne avessi mi guarderei bene dal coltivarle tramite un blog.

Io scrivo per molte ragioni, e quelle che riguardano solo me sono piuttosto prevalenti nella mia ipertrofia produttiva. Questo non significa affatto che me ne freghi del parere degli altri. Mi fa piacere che a qualcuno venga in mente di commentare, se lo fa, quando lo fa e in qualsiasi modo gli va di farlo. Altrimenti pazienza. Mi spiace che per te la cosa sia diventata invece un'ossessione negativa , aldo.

Io a leggere il tuo blog comunque ci vengo lo stesso. Se non hai niente in contrario. Ciao