Creato da mimbulus il 06/01/2006

Torno subito

...don't be alarmed if I fall head over feet ...

MIMBULUS' SOUND TRACK

Viva la vida,
Coldplay

29.09.'08

 

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Post N° 863

Post n°863 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da mimbulus

E' TORNATO.

 
 
 

Post N° 862

Post n°862 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da mimbulus

 
 
 

Post N° 861

Post n°861 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da mimbulus

E' appena terminato un servizio di Studio Aperto su tre ragazze che, ubriache, hanno avuto un incidente e due di loro sono morte.
Alla sopravvissuta, che, oltretutto, se non ho capito male, era la guidatrice, il giornalista ha augurato buona fortuna.

Io le auguro di soffrire come un cane per aver ammazzato le sue amiche.

Chi va in giro addirittura con una bottiglia di gin in macchina, se ne sbatte della vita degli altri...e questo ne è il risultato. Complimenti.

 
 
 

Post N° 860

Post n°860 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da mimbulus
 

Senigallia dal 26 al 28 settembre 2008 

Progetto dedicato ai non vedenti, agli ipovedenti, ai non udenti ed ai disabili in genere, di grande valore sociale e culturale presentato da Confindustria Ancona - Turismo, in collaborazione con Regione Marche, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, Università Politecnica delle Marche, Lega del filo d'oro, Progetto FIABA, Comune di Senigallia, Istituto Panzini di Senigallia, Provincia di Ancona, Camera di commercio di Ancona.

Il nostro obiettivo è educare il territorio alla cultura di un'accoglienza attenta ai diversamente abili.

Sono le 6 e 30 di un freddissimo sabato mattina quando, tutti ben stretti in giacche non abbastanza pesanti, ci stipiamo nel nostro pullman UmbriaCoach, in attesa che arrivi il gruppo dell’Unione Cechi che si è aggregato a noi per una tanto divertente quanto interessante giornata fuori regione.
Destinazione: Senigallia.
Non voglio, incredibilmente!, star qui a fare un resoconto dettagliato della giornata, che è stata bellissima e meravigliosa come ogni momento trascorso insieme alle mie due bimbine, Irene e Bea, e a tutto il resto dell’allegra brigata ENS…
Il mio intento, questa volta, è quello di raccontarvi quello che è stato detto, in un pomeriggio in cui varie personalità si sono confrontate sul rapporto tra disabilità e turismo.

Dal sito della manifestazione (www.sensoriabilis.it), le persone che hanno preso parte alla tavolta rotonda: Presidente mediatore Silvia Vaccarezza TG2
Dott. Vittoriano SOLAZZI, Assessore al Turismo Regione Marche
Dott.ssa Luana ANGELONI, sindaco di Senigallia
Avv. Carlo PESARESI, Assessore Turismo Provincia di Ancona
Dott. Stefano LANDI Coordinatore del Progetto Nazionale “Qualità nell’accoglienza turistica dei clienti con bisogni speciali”
Dott. Ludovico SCORTICHINI Giunta Nazionale CONFINDUSTRIA/FEDERTURISMO
Dott. Davide CERVELLIN Resp. Naz. di CONFINDUSTRIA sulle disabilità
Dott. Giuseppe TRIESTE Presidente  FIABA
Pres. Luca SAVOIARDI, Comitato Paralimpico Regionale Marche
Vice Pres. Antonio IANNICE, S.Stefano Sport, Allenatore
Vice Pres. Armando GIAMPIERI , UIC Ascoli Piceno
Dott. Diego PIERONI Presidente  Provinciale ENS
Dott. Roberto GRELLONI, presidente ANPIS

Sono state dette molte cose, alcune ricche solo di retorica ridondante, altre entusiasmanti (mi sono follemente innamorata del Dott. Ludovico Scortichini, al punto che, ad un certo punto, sarei voluta andare lì ed abbracciarlo), altre – per fortuna una piccola parte – decisamente scoraggianti.

Ora, qual è il centro di tutto il discorso?
Il NON riconoscimento ufficiale della LIS come lingua.
Ed il fatto che, liberi nel mondo, ci siano personaggi bizzarri ed anche un po’ grotteschi come il Dottor Giuseppe Trieste, Presidente della Federazione Italiana per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche (F.I.A.B.A.).

Il primo sobbalzo generale c’è stato quando, l’assolutamente impreparato signor Iannice, si è espresso nei confronti della L.I.S. con un lapidario: “Che imparino l’italiano!”.
E lì volevo alzarmi in piedi e prenderlo a nocchini sulla testa, perché il silenzio è un’eccellente alternativa al parlare fine a se stesso, l’ignoranza non è tollerabile in certe situazioni…
Il gelo, comunque, quello vero e proprio, è arrivato quando il sopraccitato “Dottor” Trieste, ha definito la Lingua dei Segni una sorta di ibrido, una via di mezzo tra un italiano abbreviato e la sua pantomima.
Ora, come era prevedibile, si è scatenato il finimondo…Silenzioso, discreto, ma decisamente incazzato, il nostro gruppo ha “fatto cerchio” intorno a Piero – il nostro caro Piero, Presidente del Consiglio Regionale ENS Umbria, qualche minuto di confronto intenso – io, Irene e Bea osservavamo attente senza capire un bel niente, sedute qualche fila dietro di loro.
Qualche minuto ancora, la tavola rotonda si conclude ed aprono i microfoni agli interventi del pubblico.
…e Piero ci rapisce. Così, all’improvviso, inaspettatamente, per la prima volta in tanti mesi non lo vediamo più come il caro “orsacchiotto” timido e dolce, che arrossisce quando ride e abbassa sempre lo sguardo, ma è un rappresentante ufficiale, uno che sa il fatto suo, uno che sa farsi prendere sul serio, eccome!
Lui parla, ed anche piuttosto bene, e con noi si è sempre espresso così, magari qualche segno di accompagnamento, sì, ma, prevalentemente, La Parola.
Stavolta è Il Segno.
E’ lui, lì, in piedi, e le sue mani che si muovono sicure, un’espressione seria che non siamo abituate a vedere su quel viso sempre sorridente e sornione, è una lotta da combattere ogni giorno e che, per la prima volta, ci viene messa davanti agli occhi in tutta la sua durezza, la sua difficoltà.
Si, ce l’hanno sempre detto, ce l’hanno spiegato, ci hanno parlato tante volte di questo loro dover rincorrere l’affermazione di un diritto per loro basilare e che, al resto del mondo, non toglierebbe nulla, ma vederli tutti così…così presi, così arrabbiati e risoluti, vedere che Piero, così come il Dottor Diego Pieroni – Presidente Provinciale dell’ENS di Ancona  - pur potendo scegliere tra il difendere la posizione dei sordi parlando, hanno preferito comunicare in quella che per loro è la lingua naturale, la più istintiva via di comunicazione.

Non so perché mi abbia colpito così tanto vedere Piero segnare, se, come detto, la serietà di cui all’improvviso si era avvolto, la rabbia che trapelava dal suo discorso, la capacità di mantenere comunque la calma e non perdere di vista le cose davvero importanti, o, più semplicemente, vedere una persona di solito facente parte di un ambiente “familiare”, posta in un contesto ufficiale.
Ma l’Emozione è stata incredibilmente intensa…tanto che, pur essendo passata più di una settimana, a me sembra di essere ancora lì, su di una sedia blu, a farmi incantare da quell’armonia…

C’è anche un altro motivo, però, per cui è ancora fortissimo il ricordo di questo giorno così lontano dalla quotidianità: il senso di disgusto nei confronti di alcune cose che sono state dette o, per dirla tutta, verso la persona che, queste cose, le ha “proclamate” quasi come fossero un dogma.

Io cammino, ci vedo e ci sento. Ma non per questo mi passerebbe mai per la testa di combattere contro l’affermazione di un diritto di chi non cammina, non ci vede o non ci sente.
Mai.
Il fatto che non siano problemi che mi riguardano, non solo non mi autorizza a contrastarne la risoluzione, ma nemmeno ad ingnorarli.
Evidentemente, però, ci sono personaggi alquanto strambi che pensano, invece, che se un problema non li riguarda in prima persona, posso anche concedersi lo sfizio di mettere i bastoni fra le ruote a chi, invece, questo problema lo vive e ne soffre.
Per essere più chiari: il dottor Trieste, che per non so quale motivo è su di una sedia a rotelle, come ho accennato sopra ha espresso un suo pensiero a dir poco denigratorio nei confronti non solo della L.I.S., ma della cultura e delle persone sorde in generale, atteggiamento che, a quanto parte, porta avanti da tempo.
Ora, paradossalmente, questo signore ha ben due nipoti sorde, cosa che, almeno in teoria, lo dovrebbe portare ad essere quantomeno sensibile, verso le difficoltà dei sordi…e non a remare contro!

E’ una questione di libertà.
E di autonomia.
Libertà di poter avere dei diritti fondamentali, cose piccolissime a cui noi non facciamo nemmeno caso, nella quotidianità, ma a cui loro non hanno accesso.
Autonomia di poter veder rispettata la propria privacy, di poter avere accesso a tutti i gradi di istruzione, di non dover sempre chiedere aiuto ad un udente per tutte le cose più importanti…

Ma, dato che la cosa non riguarda il signor Trieste, per lui questo diritto non va riconosciuto.
Secondo lui non ha senso.

Bene, allora io, da libera cittadina quanto lui, ho deciso che inizierò una battaglia contro l’abbattimento delle barriere architettoniche. No, non avete letto male e non mi sono sbagliata, è esattamente quello che volevo scrivere: CONTRO.
Per quale assurdo motivo, io che cammino, devo sopportare lo scempio estetico delle pedane di collegamento che servono a chi si muove su di una sedia a rotelle per potersi spostare nella maniera più facile ed autonoma possibile?
Non mi riguardano, non le voglio!
E non voglio nemmeno gli avvisatori acustici ai semafori, quelli che servono per avvertire i non vedenti del sopraggiungere del verde. Mi danno fastidio. Non mi servono, io ci vedo!

NON E’ UN PROBLEMA MIO.

Non si può ragionare così, questa non è logica, è solo una forma preoccupante di “guerra fra disperati”…
Sono rimasta veramente allibita di fronte a determinate affermazioni, soprattutto perché portate avanti da una persona che dovrebbe sapere benissimo cosa significa avere di fronte un muro di difficoltà…

Io lo so che comincio ad essere monotona perché tiro fuori spesso questo argomento, ma ci tengo, davvero, quindi invito tutti voi ad aderire:

 http://www.ens.it/3convegnols/mozione/firme.asp

foto: sono due foto scattate da me...la fortezza ed il mare.

P.S.: Ormai la mia tempistica è quella che è...scrivo con una settimana di ritardo...Per chi mi ha cercato un po' preoccupato ( :)) ...tutto ok, malanni di stagione a parte, questa settimana sto lavorando (vi dirò!) e faccio degli orari assurdi, per questo sono "sparita"! :)

 

 

 

 
 
 

Post N° 858

Post n°858 pubblicato il 26 Settembre 2008 da mimbulus
 

Erano settimane, che Paolo insisteva a chiedermi cosa c'era che non andava.
Settimane.
Settimane che, allegra e sorridente con gli amici, di fronte a lui abbassavo le difese e scoppiavo in un pianto disperato.
Poi, un paio di sere fa, io e lui soli, abbracciati sul divano di casa sua, il fiume ha rotto gli argini...e le lacrime hanno cominciato ad avere un senso, una direzione...
Non è che parlando si sia risolto tutto, anche perchè buona parte di quel che mi portavo dentro, lì è rimasto, ma mi è servito, molto.
Adesso, perlomeno, un piccolo bagliore di speranza mi sembra di ricominciare a vederlo, laggiù, in fondo al tunnel.

Ti Amo, Paolo, mio meraviglioso cavaliere dalla splendente armatura...

 
 
 

Post N° 857

Post n°857 pubblicato il 21 Settembre 2008 da mimbulus
 

L'emozione è palpabile, anche se più per i nostri compagni di viaggio, arrivati qui anche da varie parti d'Italia per assistere a questa performance - come dicono quelli trendy - che, in realtà, per noi.
Due pulman di quelli grandi riempiti fino all'ultimo posto disponibile, di cui uno interamente occupato dall'allegra brigata E.N.S. ...con qualche ospite! Bea ha portato con sé un paio di sue amiche, ed io ero accompagnata da un entusiasta Paolino.
La destinazione, da programma, è rimasta "segreta e misteriosa" fino a circa 7 minuti dopo la partenza del pulman, ovvero fin quando non è stata chiara la direzione presa; sapevamo solo, inizialmente, che il tutto si sarebbe svolto in un bosco, e quelli che ci sono nei dintorni, sono tutti dislocati in direzioni differenti.
Quindi, Villalago.
Piero, investito del suo solito ruolo di capogruppo sconclusionato e dolcissimo, ci segna subito le indicazioni sul come comportarci: cellulari rigorosamente spenti, e bocca cucita per gli udenti. Forza, in mezzo agli alberi!
Un breve percorso in salita, pronti a parare gli scivoloni delle persone meno "attrezzate", e sbuchiamo di fronte ad una piccola radura, dove gli addetti ai lavori ci fanno accomodare per terra, dopo averci fornito dei sacchi di plastica per difenderci dalla nuda, bagnata terra.
Non più di un paio di minuti di attento silenzio, poi tre figure vestite di nero scendono verso la radura.
Un racconto. Ipnotico ed intenso. Segno dopo segno.
La natura. La sordità. La diversità. L'amore uomo-donna. L'amore uomo-uomo. L'amore donna-donna. L'amore tour-court. Ed un sacco di altre cose che non ho capito, solo pochi segni afferrati qua e là: la luna, le stelle, il sole, l'acqua della doccia, un cuore che batte, il segno che indica i segni, due cuori che si uniscono e poi si separano.
Pochissimi concetti sparsi, ma mi sono consolata quando gli altri ci hanno spiegato che, se non ci abbiamo capito niente, non è stato solo perchè siamo ancora in fondo al baratro, ma anche perchè gli attori si erano concessi varie "licenze poetiche".
Fiù, sospiro di sollievo!
Scendiamo verso la villa che dà il nome all'enorme parco sul monte, ed entriamo in una delle stanze per la seconda parte. Due grossi amplificatori ai lati della stanza ed uno inserito sotto una cassa di legno aperta davanti. Tutti seduti per terra, veniamo muniti di un palloncino bianco da tenere fra le mani.
Iniziano i suoni, una sequenza di suoni e rumori, non proprio una musica, un ragazzo in piedi sopra la cassa di legno ci racconta una storia, le sue mani che si muovono armoniose nell'aria, nello spazio intorno a sé...E' una storia per bambini, che ci parla di un bosco, di pioggia, di animali...I segni che accompagnano i suoni, i suoni che rincorrono i segni...ed i palloncini fra le nostre mani che vibrano. Un sorriso incontenibile, subito all'inizio, quando ho capito a cosa sarebbero serviti quei palloncini che ci avevano preannunciato.
D'istinto, per qualche secondo chiudo gli occhi, per farmi guidare dai suoni veicolati da quella strana cassa di risonanza, poi mi rendo conto di quanto sia stupida:
gli occhi devono guardare, per capire. Devono guardare, per poter ascoltare.

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Torno a ricordare la battaglia dell'Ente Nazionale Sordi (www.ens.it) per il riconoscimento ufficiale della Lingua dei Segni...Per il diritto dei sordi allo studio, al lavoro, ad una fruizione quanto più possibile civile e dignitosa dei servizi pubblici.

E perchè è semplicemente assurdo che ci siano paesi dove le persone muoiono di fame, dove le guerre durano da sempre, dove ci sono problemi decisamente più urgenti e drammatici, in cui le locali lingue dei segni nazionali sono state riconosciute ufficialmente addirittura decine di anni fa, mentre in Italia la questione non solo non riesce a giungere ad una soluzione, ma ci si ritrova incredibilmente in situazioni, come quella che si è verificata nell'estate appena terminata, in cui un ministrucolo di quint'ordine, mette sullo stesso piano il dibattito su questa importantissima decisione (almeno 7 milioni gli italiani con gravi problemi di udito) con cose come i decreti contro i castelli di sabbia in spiaggia!!! Orrore, sdegno e raccapriccio...

 
 
 

Post N° 856

Post n°856 pubblicato il 21 Settembre 2008 da mimbulus
 

A volte, a fidarsi si fa bene.
Grazie, Ele.
Grazie, Fede.
Grazie per il sorriso idiota che ho stampato in faccia da ieri,
pagina dopo pagina, riga dopo riga.

 
 
 

Il mio sabato pomeriggio

Post n°855 pubblicato il 20 Settembre 2008 da mimbulus
 

Nell'ambito della manifestazione Es Terni 2008
Francesca Grilli 
presenta:

La seconda Conversazione


20 Settembre ore 17:30 | 21 Settembre ore 17:30 | Bus Stop ex Siri
Durata 25'+10' (+30' Bus) prenotazione obbligatoria


di Francesca Grilli 

con Gabriele Caia, Lucia Daniele, Chiara Dimonte

assistente alla regia: Alfonso Marrazzo

Regia Lis (Italian deaf language)™ : Gabriele Caia
Interprete Lis: Paola Bonifazi
Produzione: Francesca Grilli / fies factory one

co-produzione: centrale Fies 
in collaborazione con Ufficio Giovani Artisti del Comune di Bologna, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Roma, Rijksakademie van beeldende kunsten, Amsterdam, Nl


Respirare e stare in silenzio si definiscono propriamente non utilizzando la parola.
"Sogno una nuova sostanza, un'inesplicabile manifestazione dell'invisibile. La manifestazione può sembrare accadere per un'associazione, ma ha un'aura magica e a volte appare come un miracolo. Prestando attenzione a questa manifestazione, la parola diventa incanto. Miracoli quotidiani."
Invito un coro sordo a cantare in mezzo al bosco. Rubo un linguaggio silenzioso, un metodo, cerco di investigare la realtà rivelandone l'ordinario e il fantastico. Ognuno di loro prenderà il possesso di un tronco d'albero. La comunicazione sarà tra persone e rocce, tra natura e persone, tra quello che possiamo percepire e quello che non possiamo. Tra tempi differenti, pianeti diversi, tra il visibile e l'invisibile, tra la finzione e l'esperienza.

Francesca Grilli vive tra Torino e Amsterdam. Si è formata in ambito internazionale, partecipando con le sue performance a numerose esposizioni. Ha ottenuto importanti riconoscimenti come l'International Prize of Performance 2006, (Centrale di Fies, Dro), Iceberg prize, (Bologna), Movin' Up, Gai, (Torino) nel 2007. È tra i 100 migliori giovani artisti italiani segnalati da Flash Art.

 
 
 

Post N° 854

Post n°854 pubblicato il 19 Settembre 2008 da mimbulus
 

Taaaaaadaaaaaaaaaaaaannn!!!
:))
Cari miei, è quasi del tutto completato l'assetto grafico del forum di cui sono amministratrice...

Cercarsi appassionati di questo bellissimo telefilm...

SE CI SIETE, CONTATTATEMI QUI!!! :)

L'indirizzo del forum, intanto, è il seguente:

http://setw.forumfree.net/

Accorrete numerosi e, soprattutto, appassionati e volenterosi! : )

 
 
 

Post N° 853

Post n°853 pubblicato il 15 Settembre 2008 da mimbulus
 

Domenica Speciale, dopo un sabato negativo...
Innanzitutto, dopo settimane di convivenza con la mia *solita* insonnia di fine stagione, ho finalmente ricominciato a dormire in maniera più che soddisfacente, il che, credetemi, davvero non è poco! Otto ore pulite pulite di sonno profondo e sereno, yeah! :)
Poi, dopo essermi alzata e preparata con calma, mi sono fatta rapire dal mio Paolino che, lasciati i cagnoli con cui sta lavorando, mi ha portata nella sua dimora, dove ho dato il meglio delle mie capacità culinarie con un pranzetto degno di una domenica di festa!
Poi, carichi di caffé ed allegria, ci dirigiamo verso la dimora del carissimo Mek Wonka; sto cercando di convincere Paolino a prendersi un micetto, e gli ho giocato il tiro mancino di portarlo a vedere quelli nati ad Ale da poco nella speranza di poterlo, così, intenerire...! Muuahahahahahahahah!! (*risata malefica*)
Una quarantina di minuti di strada percorsi cantando a squarciagola le Nostre canzoni, ore a passeggiare in mezzo a tutte quelle bestioline che Amo così tanto, le carezzine piano piano sulla testa di un vitellino di un mese, le mele a Pippino...la Pace, insomma.
Abbracciato il nostro Amico, ci dirigiamo alla pizzeria di una mia amica, dove ci raggiunge Cri...cenetta ottima e veloce, la buonanotte a Paolo, ed io e Cri recuperiamo Ele & Fede: luuunga passeggiata al freddo, girando in centro, per poi cedere alle richieste pressanti di Ele e concederle un pezzo di pizza caldo caldo...
Due chiacchiere, e tutte a casa al caldo!
Dopo un po' di cose brutte successe ieri, ed in previsione dei due giorni di visite mediche che mi aspettano (spiegherò il tutto a tempo debito e a cose chiarite), avevo un Bisogno indescribile, di un qualcosa così tanto simile alla Felicità.

 
 
 

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