Creato da: roky.gz il 17/12/2005
I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita

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Post n°1400 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da roky.gz

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Foto di swann1000

Oggi, mentre guardavo dalla finestra la mangiatoia, ho notato l’aria limpida, la pioggia e il debole vento che muoveva i rami leggeri degli alberi. Ho pensato alla primavera che già si lascia riconoscere e ci regalerà un grande bagaglio di speranze; come ogni anno.

Mi è venuta in mente una considerazione: ho fatto emergere dalla memoria tutte le giornate malinconiche che ho vissuto alla finestra o camminando per la strada nei giorni iniziali della primavera ed ho pensato a quanto fossero particolari e paradossali. Mentre io mi struggevo per i miei pensieri, la natura stava preparando una nuova vita, l’erba stava per riprendere la sua corsa vivace di crescita, le gemme delle piante si gonfiavano tenendo in seno un segreto sorprendente come un fiore, gli animali selvaggi potevano riposare un poco dopo i rigori dell’inverno.

Insomma, mentre io soffrivo, tutto all’intorno, invece era motivo di gioia. E questo sempre, ogni anno. Anche negli anni che io rivedo come lontani, quando ero un bambino triste o quando, adolescente, non capivo quale strategia bisognasse mettere in atto per affrontare la vita e il tutto mi sembrava immenso e vago, difficile da razionalizzare.

Ci fu una primavera anche nel momento più cupo della mia vita, ci fu una primavera anche nel momento più tragico della storia. Ci sarà una primavera anche quest’anno e poi ancora e ancora. Per adesso, questi pensieri mi hanno portato un poco di sollievo e non voglio pensare ad altro.

 
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