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Termino le riflessioni sulla famiglia con alcuni appunti personali. Per anni ho contestato la mia famiglia d’origine pensando con molta presunzione,di poter creare una famiglia perfetta,poi mi sono dovuta ricredere e nel momento della crisi ,quando la mia illusione andava miseramente in pezzi,la mia famiglia d’origine faceva quadrato intorno a me per proteggermi. Ci sono voluti anni perché i componenti della famiglia che avevo creato raccogliessero i “cocci” e riimparassero a dialogare e vi assicuro che non è stato facile. “Un buon rapporto,non c’é bisogno di dirlo,è un ideale:molto spesso le relazioni normali non gli assomigliano neppure. I nostri rapporti con coniugi,amanti,figli e amici sono spesso confusi,conflittuali e insoddisfacenti,ma anche i principi della democrazia sono ideali,e spesso rimangono molto distanti dalla realtà. Un buon rapporto è una relazione fra eguali,dove ciascuna parte ha pari diritti e pari doveri…… La relazione pura è basata sulla comunicazione,in modo che risulti essenziale la comprensione del punto di vista dell’altra persona:discutere,o dialogare,è la base che fa funzionare il rapporto,che funziona al meglio se le persone non si nascondono troppo l’una all’altra e,insomma nutrono fiducia reciproca. E la fiducia va coltivata;non può essere data per scontata. Infine,un buon rapporto non deve conoscere potere arbitrario,coercizione o violenza. Tutte queste qualità corrispondono ai valori della democrazia politica…….. L’apertura al dialogo è una caratteristica fondamentale della democrazia:i sistemi democratici si sforzano di sostituire la discussione aperta dei problemi,con la creazione di uno spazio pubblico di dialogo,al potere arbitrario o al potere sedimentato della tradizione. Nessuna democrazia può funzionare senza fiducia,e la democrazia è compromessa se lascia spazio all’arbitrio o alla violenza.”
“IL MONDO CHE CAMBIA” Anthony Giddens La bella trasmissione di Massimo Bernardini “Il tempo e la storia” il 16/7/2015 aveva come titolo “La famiglia e la chiesa”. Nella prima parte si parlava dell’evoluzione dei costumi nel XX sec: divorzio,aborto e diritto di famiglia. Nella seconda parte si analizzava l’atteggiamento della Chiesa nei riguardi della famiglia,con una sorprendente scoperta da parte mia : il contratto del matrimonio risale al concilio di Trento e la Chiesa Valdese è più progressista rispetto allo Stato Italiano. Le riflessioni del cardinal Luciani (poi papa) sul controllo delle nascite in un momento di totale chiusura della Chiesa nei riguardi della pillola e la frase di papa Francesco sull’omosessualità e sopratutto la trasversalità che unisce una parte progressista del mondo cattolico al pensiero della sinistra mi fa ben sperare sul fatto che presto avremo una legge che salvaguardi le unioni di fatto sia eterosessuali che omosessuali.
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non sono brava con le citazioni ma c'è una frase sulla famiglia che ricordo e su cui concordo: chiamalo clan, chiamala rete sociale, chiamala tribù, chiamala famiglia. comunque la chiami, chiunque tu sia , ne hai bisogno.
'notte Laura:-)
Note Laura :-)