Creato da angelosenzalidgl1 il 02/12/2008

ANTO & ROBY

Sorelle x sempre

 

Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

La mattina mi hai svegliata con un bacetto sulla
 guancia … Ero ancora mezza addormentata e vedevo che eri lì, già  pronta con la digitale in mano a scattare. In quelle condizioni non avevo mai permesso a nessuno di farlo, ma c’è sempre una prima volta per cui ti ho lasciata fare. Alla fine pensai che era divertente e questo era il ricordo che ti volevo lasciare,in modo che quando le avresti riviste ti saresti messa a ridere per le facce che avevamo appena sveglie e per i video.
Eravamo proprio due matte. Io che andai a prendere il cibo da asporto ed ero venuta con tutte quelle cose giù in spiaggia e tu che hai forato il contenitore con un semplice coltello di plastica. E poi in farmacia perché t’era venuto l’eritema. Poi una volta a casa dopo esserci lavate abbiamo cenato e subito dopo ti venne una brutta emicrania. Ti ho accompagnai subito in camera a riposare, forse dormendoci su ti sarebbe passato il male.
Io tornai giù a mettere un po’ di ordine e poi approfittai del rientro di Lina per fare due chiacchiere con lei sul   terrazzo per non pensare al dolore che m’era venuto alla pancia. La bestia era arrivata senza bussare alla porta.
Eri scesa giù in terrazzo per dirmi che stavi meglio ed ora ero io a stare peggio …  Mi hai portata su e non ce la facevo neanche ad indossare il pigiama, rimasi com’ero. L’unica cosa che volevo fare era andarmene a dormire nell’altra stanza dato che sapevo che quando avevo le fitte diventavo fastidiosa al punto di piangere e lamentarmi. Tu me lo hai impedito, stringendomi forte a te e mi dicevi di stringerti la mano e di non ascoltare il dolore. Era la prima volta che qualcuno si preoccupava di me. Io che quel male lo avevo sempre affrontato da sola … Ed in quel momento c’eri tu a dividerlo con me, mi guardavi come se volessi risparmiarmelo. Mi sentivo protetta, amata, compresa. Tu eri mia sorella e in quella circostanza avevo avuto solo la conferma di ciò che sapevo già: che mi volevi bene. Quando aprivo gli occhi eri sveglia anche tu che “sorvegliavi” la situazione.
Al mattino stavo meglio e ce ne siamo andate in giro per la città. La sera siamo uscite e siamo andate a prendere qualcosa fuori con delle amiche. Mi ero presa un cocktail e già ai primi sorsi avevo iniziato a fare la scema e tu ti eri arrabbiata così tanto che quando ti ho chiesto di coccolarmi mi hai detto che non le meritavo. Mi hai fatto tanti di quei rimproveri …  Poi mi passò tutto e una volta  tornate a casa, in camera ti chiesi di parlarmi del tuo passato. Lo hai fatto ma ad un punto non so come siamo finite in un passato doloroso e pungente. Piangevi ed io cercai in tutti i modi di ripararti da tutto, ti asciugavo le lacrime e io piangevo con te, perché le vere sorelle è così che fanno … Dividono tutto affinchè tutto diventi più leggero.
 

 
 
 

Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

In quella settimana ci siamo proprio divertite.
Il giovedì siamo andate a cena a mangiar pesce. Ricordi quanto abbiamo riso? E il venerdì a mangiare la pizza in spiaggia , solo che poi io sono stata ancora male. Sabato ancora la pizza tutti insieme e tu con quell’amaro eri mezza partita. Quella sera prima di addormentarti mi hai detto che mi volevi bene. Sapevo perché eri triste, stavi facendo di tutto per nascondere gli occhi lucidi che trattenevano il pianto. La partenza si stava avvicinando sempre di più. La Domenica mi alzai prestissimo e nel giro di dieci minuti ero pronta, cosa insolita per me.
Ti avevo promesso che massimo alle nove saremmo state in spiaggia. Poi mentre ti lavavi, io “scappai” con la scusa che t’avrei aspettato sotto. Pensai bene alle sette del mattino ad andare in giro in cerca di un bar aperto che facesse i cornetti. Visto che non eravamo mai andate al bar a fare la colazione, la colazione del bar veniva da te. Ci misi un bel po’ a trovarne uno aperto e per fortuna alla fine ce l’avevo fatta. Mentre ero per strada ti ho scritto un messaggio così non m’avresti data per dispersa. Al mio arrivo ti trovai su e ti chiesi se l’avessi ricevuto e perché non avessi risposto. Con gli occhi lucidi mi abbracciasti dicendo che da dire c’era tutto e niente.
Andammo giù e mentre aprivo il vassoio dei cornetti siamo scoppiate a ridere perché ce n’era uno dalla forma bizzarra…  Abbiamo continuato anche con la nonna che poi abbiamo massacrato di foto insieme a noi mentre la baciavamo. Così dopo andammo in spiaggia dove poi ci raggiunse anche M che  aveva intuito il mio stato d’animo. Quando ti allontanasti per andare in acqua ci siamo messi a piangere come due scemi ma io l’ho finita subito e lui continuava. Ti feci uscire dal mare per farti venire a vedere … Poi abbiamo sdrammatizzato e buttato in ridere la cosa ma la tristezza c’era nei volti di tutti solo che per non ferirci la mascheravamo dietro a sorrisi. La sera io volevo starmene sola in spiaggia con te, perché era l’ultima sera e perché era il dieci Agosto, la notte delle stelle cadenti ma era scortese rifiutare l’invito di Angela al locale dove eravamo andate la prima sera visto che tenevano anche una festa brasiliana. Volevo prepararti una sorpresa. Una lettera da leggere in pubblico. Ero emozionatissima e tu a casa venivi a sbirciare cosa stavo combinando ma io rimanevo vaga … Andate lì mi rivolsi a tutti, anche alla responsabile ma disse che non si poteva proprio. Così iniziai a leggerla davanti ai presenti del nostro tavolo. Tu commossa mi sei venuta ad abbracciare e solo qualche giorno dopo la tua partenza mi dissero che eravamo perse l’una nell’altra,affiatate e complici come delle vere sorelle. Dopo aver brindato e aver salutato tutte, ce ne siamo andate a passeggiare in spiaggia e parlavamo di noi, del futuro. E scese qualche lacrima in che in partenza era stata trattenuta. Tu volevi nasconderti,ma io non avevo bisogno di scrutarti oltre per capire che eri triste. Ci siamo fermate un po’ ma non è scesa nessuna stella. Una volta a casa abbiamo scattato ancora foto ma per quanto cercassimo entrambe di sorridere quella era una sera triste. L’ultima. L’indomani a quell’ora saremmo già state lontane mille chilometri ed oltre …  

 
 
 

Post N° 15

Post n°15 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

La notte passò velocemente e il lunedì era già arrivato.
Tu eri presa con l’ultimare la valigia, non ti ho mai detto che ogni cosa che riponevi lì dentro trattenevo una lacrima. Sapevamo entrambe che sarebbero volati quei giorni ma non potevamo sapere che ci saremmo legate in quella maniera e che il distacco sarebbe stato doloroso. Siamo uscite, hai fatto gli ultimi acquisti e poi tornammo a casa perché poi sarebbe venuta Angela per pranzare tutti assieme. Ricordo che ti lasciai con una scusa e andai a prendere un semifreddo con delle farfalle di zucchero colorate sopra. Meritavi di essere salutata in un modo speciale e quello era solo uno dei tanti piccoli gesti per dirti che ero stata bene con te in quei giorni e che nel mio piccolo ho fatto di tutto per farti sentire a casa, metterti a tuo agio. La verità è che avrei voluto fare molto di più …  Abbiamo pranzato e fatto qualche ultima foto solo che questa volta non si rideva e non si facevano smorfie né versi. Si accennava appena un sorriso. Era stata una bella vacanza perché rovinarla con le lacrime? Ma non si poteva fingere quando entrambe cercavamo riparo nell’abbraccio dell’altra. Era doloroso, come se dovesse essere l’ultima volta. Non volevo neanche accompagnarti in aeroporto, temevo che non ti avrei lasciata andare. Ma in camera piansi abbastanza, ero pronta per andare.
Non è vero, non ero pronta a separarmi dalla mia sorellina.
Ma io ero venuta a prenderti ed io ti avrei riaccompagnata, dovevo essere forte. Una volta lì, l’aereo era in ritardo. Mi dispiaceva tanto per tuo fratello che avrebbe dovuto attenderti a Brescia e soprattutto lasciarti lì sola. Rimanemmo un po’ con te e ad un certo punto Angela mi disse che usciva fuori … Aveva capito che prima di farti l’ultimo saluto volevo stare ancora qualche attimo da sola con te. Prima ti feci anche un video …
Così arrivò il momento di salutarci davvero. Ingoiavo le lacrime ma non piansi perché sentivo che per te era ancora più difficile andartene. Ti strinsi ancora un’ultima volta a me e ti salutai. Ma prima di uscire mi girai ancora una volta verso di te e ti fissai per  memorizzare ogni minima espressione. L’ ho fatto parecchie volte mentre dormivi … ti osservavo perché volevo mantenere un ricordo nitido di te. Te ne sei accorta ed io ti dissi ciao con un sorriso.  Mi voltai definitivamente e scesero due lacrime mentre uscivo. La sera a casa pensai a tutti i bei momenti e riguardai mille volte le foto ed i video. Aspettavo sempre i tuoi messaggi per sapere se stavi bene e se eri arrivata a casa. Erano più o meno le quattro quando mi hai scritto di essere arrivata. Io non prendevo sonno e quando è successo all’alba presi sonno per un’ora o poco più e al risveglio cercavo te. Ancora dovevo rendermi conto che te ne eri tornata a casa tua. Mi mancavano le nostre urla, i nostri versi, le nostre pose sceme per le foto e “ ammore” ricordi?
 

 
 
 

Post N° 16

Post n°16 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

I giorni trascorrevano ma abituarmi a quella solitudine era difficile. In quei giorni ho avuto burrasche in famiglia e senza te accanto mi sentivo più sola che mai. Anzi mi eri vicina, mi davi conforto e mi sostenevi. Non potevo vederti, non potevo abbracciarti, tutto quello che potevamo fare era telefonarci e starci vicine in quel modo… Oltre al clima teso nelle famiglie, in quei giorni di Agosto avevo ricevuto la chiamata dalla clinica e mi annunciavano che l’intervento dal 29 Settembre era stato anticipato al 15. M. era strano da quando avevo fatto le visite all’ospedale per i reni ed era come se mi stesse nascondendo qualcosa di grave. Poi una sera fu costretto a dirmi la verità. Anche tu lo sapevi… non ti ho detto mai che mi arrabbiai anche con te in un primo momento, ma poi lui mi disse che invece tu lo incitavi sempre a dirmi la verità e quella sera gli avevi scritto che se non m’avesse parlato lui lo avresti fatto tu tramite telefono.
Poi una volta a casa ti scrissi perché tu sei sempre stata ed eri l’unica che potesse capire quel che provavo in quel momento ed eri l’unica che poteva raccogliere il mio dolore e stringermi forte. Neanche se avessi avuto tante vere amiche sarebbero potute bastare. Ci voleva chi  aveva condiviso con me momenti importanti. Una persona di famiglia. Quella persona eri tu. Mia sorella. Mi hai scritto tanti sms e poi ci siamo sentite il giorno dopo. Anche se avevo paura, anche se in un futuro non avrei potuto essere madre, non potevo gettare l’unica speranza di avere una qualità di vita dignitosa, e se operarmi era l’unica alternativa non avevo scelta. La mia decisione l’avevo presa e non sarei più tornata indietro. Nei giorni successivi andai a fare una visita da un altro specialista. Mi disse cosa aspettavo ancora ad operare che l’endometriosi mi sarebbe uscita fuori dalla bocca? Ebbi la conferma che non avevo scelta e che l’intervento andava fatto. Qualche giorno dopo eravamo agli inizi di settembre mi arriva
 un’ altra telefonata dalla clinica. L’intervento era stato anticipato ancora e quindi si sarebbe fatto l’8 di Settembre. Prendere o lasciare e ormai sarei stata pronta quel giorno stesso perché ero stanca di star male. Ricordo che organizzai in fretta le ultime cose e che il giovedì sera mentre cenavo mi arrivò un tuo messaggio e mi dicevi se potevamo farci una chiacchierata. Era tanto che te lo chiedevo e fui contenta che proprio quella sera tu potessi. Per cui mi affrettai a finire e visto che sopra non avrei avuto modo di parlare tranquilla con una scusa me ne andai sotto in macchina.
Quanto abbiamo parlato, quante cose che ci siamo dette, cose belle, cose un pò brutte, abbiamo ricordato i momenti più belli della nostra vacanza, abbiamo un po’ riso e ad un certo punto mi hai detto di toccare il cuoricino della cavigliera per sentirci più vicine, perché anche tu lo stavi toccando. Si, quel pomeriggio comprai la cavigliera come la tua, il profumo di Dior che adoro tanto anch’io e un anellino per il piede. Tutte cose che mi aiutavano a sentirti accanto a me. Non lo davi a vedere ma soffrivi, eri preoccupata che io avessi qualche premonizione sull’intervento e mi hai detto che come C. anche il mio capitava di lunedì… Ti rassicurai per quel che potevo e il giorno dopo andai in posta a spedirti i cd delle nostre foto montate con la musica. Ci sentimmo ancora poi, e anche qualche minuto il sabato. La sera sul tardi mi hai scritto che eri a casa di una tua amica a guardare un film e se io ti promettevo che avrei cercato di dormire. Ti risposi che finivo di scrivere delle mail a degli amici e dopo mi sarei messa a letto. Le mail erano per te ma non potevo dirtelo, avevo paura di farti preoccupare troppo e non volevo che accadesse. Domenica mattina sarei partita per andare all’ospedale di Catanzaro ma prima ero voluta andare in Chiesa e dire una preghiera alla Madonna, ma non per me. Non sono mai stata capace di chiedere qualcosa per me. Le chiesi di prendersi lei cura di te …  Tu mi mandavi dei messaggi la mattina, dopo saresti stata fino a sera a lavorare in trattoria … Passai la giornata ad ordinare le mie cose nella stanza e mi misi in pigiama. Odiavo stare in quel letto, mi sentivo una malata. Quello che ero. Però se dicevo che avevo l’endometriosi nessuno mi capiva. Mi sembrava di parlare in arabo. Il letto che odiavo verso sera non lo vedevo per più di tre minuti perché come mi ci sdraiavo dovevo alzarmi per correre in bagno a “ svuotarmi” per via delle purghe che mi avevano dato. La sera, grazie al mio pc portatile riuscì a mandarti il video che ti feci il giorno della partenza in aeroporto e due righe scritte velocemente. Verso tardi mi avevi in iniziato a scrivere messaggi, uno eri riuscita a mandarmelo anche il pomeriggio mentre lavoravi chiudendoti in bagno … Ci siamo scritte un bel po’ e prima di augurarmi buonanotte, mi hai detto che la mattina verso le sette mi avresti chiamata e avremmo avuto modo di parlare un po’ prima che mi preparassero. Io volevo da un lato, ma dall’altro avevo paura di lasciarmi andare e non doveva succedere. Mi hai detto che tu eri mia sorella ed avevi bisogno di sentirmi. Sai che ho sempre voluto farti sentire protetta e ti scrissi un altro sms dicendoti di chiudere gli occhi, concentrarti ed immaginare che io ero lì, che ti tenevo stretta al mio petto. Mi hai risposto che se ti concentravi bene quasi ti sembrava di sentire il mio profumo… Mi venne da  piangere quando lessi ciò. Quel messaggio non l’ho mai cancellato. 
Io non ho chiuso occhio e come me ero sicura che eri sveglia anche tu. Nessuna di noi due prendeva il telefono, c’era sempre la paura che l’altra si fosse addormentata. Tornata dal bagno trovai il tuo messaggio che mi chiedeva come stavo. Era vero il mio pensiero. Non dormivi neanche tu. Ci augurammo di nuovo buonanotte.
La mattina arrivò in fretta e la tensione aumentava…

 
 
 

Post N° 17

Post n°17 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

Tutta la notte ho trascorso il tempo a pensare a cosa t’avrei detto quando ci saremmo sentite. Già quando ho risposto ed ho sentito la tua dolce voce le lacrime cercavano di scendere presuntuose, ma a fatica le mandavo indietro e le sentivo scendere nella gola. Fingevo di essere tranquilla, quasi spensierata. Speravo di farti sorridere.
O almeno infonderti serenità. T’avrei voluta lì, eri l’unica che avrei voluto lì. L’unica cosa che potevamo fare era sentirci vicine con il cuore. La tua voce mi giungeva velata dai microfoni del telefono cellulare ma io avrei voluto abbracciarti ancora una volta, vederti qualche minuto. Mi sarebbe piaciuto avere una lampada magica ed esprimere tre desideri. Il primo sarebbe stato che tu guarissi una volta per tutte. Il secondo che avresti trovato finalmente l’uomo della tua vita con il quale sposarti ed avere dei figli. Il terzo che tu ricostruissi un bel rapporto con la tua vera sorella.
Perché questo interessamento da parte mia? Perché so che avere una sorella è una cosa bellissima, indispensabile. Una sorella è un punto fermo nella tempesta e non ti volta mai le spalle quando il resto del mondo lo fa… Era un peccato sprecare un legame di sangue, ma sapevo per certo che avevi provato in tutti i modi di riavvicinarla ma senza risultati. Però magari un giorno sarà lei che cercherà te. Allora se ti conosco bene tu dimenticherai tutto, la perdonerai e sarete unite per sempre.
avresti sofferto troppo, ma da lì, da dov’eri soffrivi di più perché saresti andata al lavoro ma la tua testa sarebbe stata da tutt’altra parte. Avevo un brutto presentimento. Prima di chiudere la telefonata ti dissi “ Ti voglio tanto bene Sorellina mia” e tu mi prendevi in giro perché adoravi sentirti chiamare anche Anto che con il mio accento marcato diventa “ Ancio” … Tu invece mi hai chiamata “ terroncina mia” Mi hai detto che mi tenevi sempre stretta tra le tue braccia per tutta la durata dell’operazione e anche dopo. Dopo che mi vennero a preparare ebbi uno strano flash, lo stesso che ebbi tempo prima. Ti vedevo piangere disperata. Quel presentimento divenne una premonizione, prima che venissero a prendermi decisi di prepararti un messaggio che a metà mattina ti avrebbe spedito M. A dire il vero ti avevo scritto una lettera “a mano” che doveva spedirti se le cose sarebbero andate nel peggiore dei modi…

 
 
 

Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

La Lettera
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che io avrò messo le ali … :-]  Le cose non sempre vanno come noi vogliamo ma ricorda che “ Non tutto il male viene a nuocere”. Nella tua lista sarò la seconda persona importante che se ne va via così all’improvviso, lasciandoti immersa in mille perché. Mi dispiace sorellina, mi dispiace per tutti i progetti che avevamo fatto e non si realizzeranno, per il Natale, il nuovo anno che avremmo dovuto passare insieme. E tutti gli altri giorni se mi sarei trasferita. Immaginavo a Natale di svegliarmi accanto a te  e dirti che eri tu il mio regalo. La sorella che avevo tanto atteso da bambina e che con un po’ di ritardo era finalmente arrivata. Invece la fine dell’anno la immaginavo che avremmo salutato il 2008 ringraziandolo di averci fatto incontrare e iniziato il nuovo anno con un bel sorriso, tanti bei propositi e piene di speranza che i nostri sogni si sarebbero avverati presto. Immaginavo anche il giorno del tuo compleanno se finalmente sarei stata lì con te e il mio regalo avrei potuto dartelo personalmente o avrei dovuto spedirtelo. A dire il vero ci fantasticavo già ad Agosto sul tuo regalo di compleanno. Cercavo di capire cosa ti piacesse o meno. Di sicuro non ti avrei regalato una collana. Che figura che ci ho fatto! Eri allergica alla bigiotteria…
Solo oro e argento. Si tratta bene la mia sorellina! :-)
Beh da dove sarò ora sarà difficile mandartene qualcuno. Chissà se mi faranno indossare la cavigliera e l’anellino al piede. Ahaha!  Anche qui non mi sopporteranno e credo che mi faranno passare prima dal purgatorio per ammorbidire la mia testa dura.
Ok, sto facendo la scema ma cerco solo di farti sorridere.
Guarda la cosa dal lato positivo: da qui potrò sempre esserti vicina ed abbracciarti tutte le volte che vorrai. Non mi vedrai ma mi sentirai. Ora ci prenderemo cura di te, io ed il terrone siciliano. Ritieniti fortunata, non capita a tutti di poter essere protetti da due terroni, capito  Poentona?  Non dimenticare mai i bei momenti che abbiamo passato insieme e non scordare mai la tua “sorellina rompiscatole” che voleva essere coccolata ogni momento. Non provarci nemmeno a piangere ci ho impiegato due ore a scriverti questa lettera e a trovare le battute per farti ridere sennò sai che succede? Vengo a farti le tue guanciotte rosse di schiaffi.
Le tue belle guanciotte che adoravo tanto sbaciucchiare. Ora lo farò sempre!  Ti prego non fare morire i nostri blog falli vivere tutti e tre. Il tuo, il mio e quello delle sorelle di cuore. E’ grazie a questo mondo virtuale che ci siamo incontrate. Ti lascio la password ……..
Stai vicina a M.,voi siete insieme a mio fratello le persone più importanti della mia vita.
Non sentirti in colpa, tu mi hai dato tutto l’amore che non ho avuto in tutta una vita. L’amore essenziale che solo una sorella sa donare.
Sei e sarai per sempre il mio tesoro prezioso

Ti amo di bene sorellina mia

Tua sorella Roby

 
 
 

Post N° 19

Post n°19 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

Mi avevano iniettato un sedativo e dopo l’anestesia vera e propria. Mi dissero di contare. Io avevo freddo, molto freddo. Contai fino a tre e dopo il buio. Durante l’intervento non mancarono le complicazioni. Le trasfusioni di sangue e la crisi respiratoria.
Mi sembrava di essere una pazza ma avevo vissuto un’esperienza extra corporea. Io mi vedevo spettatrice di me stessa e del mio intervento. Il mio corpo giaceva lì, e i dottori facevano il disperato tentativo di salvarmi. Ad un tratto ricordo che mi trovai in una strada piena di luce e andavo avanti, la seguivo. Finchè un angelo mi tirò giù con tutte le sue forze e mi riportò al mio posto. Lo avevo riconosciuto. Io prima di addormentarmi li ho visti entrambi che vegliavano ai piedi del tavolino operatorio. I miei angeli non avrebbero mai permesso che succedesse una cosa del genere. Non era la prima volta che venivo rimandata indietro. Quando mi risvegliai vedevo un sacco di facce estranee e non, ma non vedevo te. Avrei voluto stringerti la mano, farti una carezza e dirti che la bestiaccia non aveva ancora vinto, che ce l’avremmo fatta a sconfiggerla. Quando mi ripresi un po’ verso sera anche se intontita riuscivo a leggere e a rispondere ai tuoi sms. Mi dicevi di non affaticarmi e che tutto ciò che volevo dirti lo sapevi già e che avrei potuto dirtelo dal giorno successivo, quando avrei iniziato a stare un po’ meglio … Il martedì scrissi un breve post nel blog per salutare e ringraziare tutti quanti. Io e te ci saremmo sentite nel pomeriggio. Quando risposi mi scesero le lacrime e questa volta non potevo trattenerle. Solo la mattina prima t’avevo sentita ma sembrava fosse passata un’eternità. Avevo tanto da dirti ma alla fine dissi poco. Ero felice di sentirti accanto a me e ricordo che hai preso il telefono e lo sbaciucchiavi per farmi sentire che mi mandavi dei bacini. Cose da pazzi! Se t’avesse vista qualche cliente o i titolari t’avrebbero fatta rinchiudere al manicomio!
La sera mi alzò la febbre a dire il vero la breve convalescenza che ho fatto di due settimane o poco più ce l’ho avuta quasi sempre.
Solo una matta dopo due settimane si sarebbe alzata dal letto e avrebbe fatto le normali attività quotidiane. Ed io lo ero. Fu un periodo bruttissimo. La morte del fratello di Cri che io non ho mai accettato, i flash, i contatti, l’annuncio in famiglia del trasferimento, lo sguardo dispiaciuto o finto dispiaciuto di mia madre, le liti con mia suocera, ma soprattutto la cosa che mi faceva davvero star male era la tua delusione. A casa dopo tanti ragionamenti fui costretta ad ammettere che in fin dei conti non avevano torto, io ancora non stavo del tutto bene e partire con un aiuto economico in più ci avrebbe permesso di stare tranquilli per un bel po’. Nessuno avrebbe fatto ciò che avevi fatto tu, andavi a vedere le case e a fotografarle e poi mi mandavi tutto via mail. In più mi avevi offerto il tuo aiuto completo per tutto. Avevo già in mente che ti avrei portata ad abitare con me. Il trasferimento fu rimandato ma imposi la mia volontà che tu per me eri mia sorella, mi volevi bene, e sia tu che io non potevamo starcene lontane a Natale. Per cui dopo tanti litigi ho vinto io.
A Natale dopo tutto quello che è successo, dopo che ho rischiato di non vederti più ti riabbraccerò …

 
 
 

Post N° 20

Post n°20 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

Siamo state al telefono per oltre un’ora. Mi piace parlare con te.
Abbiamo parlato della sistemazione per quando verremo su ed ho insistito di trovare qualcosa, magari un appartamento in affitto dove avresti potuto dormirci anche tu. Alla fine lo hai trovato, ed io strafelice ho comprato i biglietti che mi porteranno da te. Che bello, che bello, che bello!

Sono andata anche al fioraio ed ho comprato una rosa alla Madonna di Capo Colonna ed un cero a Padre Pio.
Ho pregato tanto e ho ricordato quando l’ho fatto ad Agosto assieme a te, abbracciandoti forte davanti all’altare.


 
 
 

Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

A volte proprio non riesco a capire. Stai male, mi dici che non hai paura di me di dirmi le tue cose e poi è come se ti volessi nascondere.
Non devi vergognarti di me, io sono qui per ascoltarti e aiutarti a rialzarti se cadi e lenire la botta quando la caduta ti farà male.
Ti senti sola. Vorresti un compagno da amare.
Me lo ripeti ogni benedetto giorno che non è la solitudine che intendo io, visto che ti scrivo e ti dico sempre nelle nostre telefonate che non sei sola, che hai me. Lo so cosa provi … Non è per niente facile starsene sola dopo tanti anni. Ma tu non vuoi un uomo qualunque. No.
Potresti averne almeno una decina se solo tu lo volessi.
Ma tu non vuoi. Non hai bisogno di quello. Vuoi una persona vera, sincera, che ti ami per come sei e che possiate finalmente costruirvi un futuro e una famiglia.
E’ quello che vorrei io per te. Sarebbe bello anche per me vederti finalmente felice, mi renderebbe serena. Sarebbe una bella visione
“ dell’ arcobaleno” . Ma nel frattempo che vorresti fare?
Ancora non riesci a staccarti dal tuo passato e dalle persone che vi hanno fatto parte. Camminano con te nel tuo presente. O mio Dio, se ti dico queste cose mi uccidi, ma se rompo le scatole è solo perché ti voglio bene e penso che la stessa cosa la diresti tu a me. Se non dai un taglio al passato come vuoi pensare di farti un futuro?
E tu hai ragione anche quando dici che non trovi la persona giusta.
Sono la prima a dirti di camminare un po’ lentamente, viste le esperienze precedenti ma nemmeno essere troppo prevenuta.
Quello che cerco di dirti ogni volta è che di batoste ne hai già avute abbastanza, e starsene un po’ tranquilli non fa mai male.
Che devo dire? Se rinasco uomo ti sposo io … Dai scherzo, voglio solo rubarti un sorriso. Quanto vorrei vederti sorridere sorellina mia.
Ce lo meritiamo entrambe di sorridere. Chissà se lo vedremo mai l’arcobaleno. Io non voglio vederlo senza di te …

 
 
 

Post N° 22

Post n°22 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

Tempo fa mi trovai in un negozio di libri e mi capitò quello tra le mani:“Per una sorella speciale” subito pensai a te e se saresti stata felice quando te l’avrei dato. Era una piccolezza che magari ti avrei dato accompagnato da qualcos’altro ma mi piaceva tanto e non ho potuto fare a meno di prenderlo. Sembra fatto apposta da me per te. Si certo, non proprio tutto ma il resto lo posso sempre modificare. Scritto da me in alcuni punti direi così:
Una sorella è …
“Il tesoro che non ho mai avuto. Ma che ho trovato in un’amica speciale come te. Se non ci fossi tu nella mia vita sarebbe un vuoto”.
Poi in una pagina sono racchiusi i ricordi e noi ne abbiamo tanti …
Ricordi la mia faccia quando ti ho vista in aeroporto la prima volta?
E la valigia che hai lasciato cadere sul piede di Angela?
E come non la finivi un attimo di stringermi le mani in macchina?
E Stella quando ti è saltata addosso mentre tu eri in bagno e le hai gridato: Và via cretino! E le belle paroline che si dicevano?
Sono tutti bei ricordi ma io ne ho quattro stampati nella mente e  ci sono affezionata in modo particolare.
 Quello del primo giorno quando verso le sei di pomeriggio in camera abbiamo iniziato a parlare di noi e a conoscerci in prima persona. Io non facevo altro che guardarti e parecchie volte la notte mentre dormivi senza farmene accorgere l’ho fatto. Volevo avere un ricordo nitido di te, le foto non mi bastavano, io la tua foto me la volevo scattare dentro la mia mente ed al mio cuore. I tuoi lineamenti delicati li memorizzai perfettamente … Il tuo sguardo, i tuoi occhi grandi e dolcissimi dicevano tutto. Non c’era nient’altro da sapere sul tuo conto.
In quel periodo diciamo che hai avuto una bella batosta e sei stata giudicata falsa. Io non potevo credere a nulla se non a ciò che vedevo e sentivo. Solo gli sciocchi si fermano all’apparenza. Non voglio ritenermi superiore a nessuno perché non lo sono ma ho sempre saputo fin dall’inizio la ricchezza che possiedi dentro. La conoscevo da molto tempo prima. Mi piaceva stare lì a coccolarti e te l’avevo promesso tante di quelle volte … Poi sempre la stessa sera siamo andate con Angela e Lina al locale  “ La Paranza” .
Ma cosa non mi hai fatto fare. Ti dovevo tenere le mani per non farti toccare il portafoglio. Ad un certo punto mi suona il cellulare. Era un messaggio. Eri tu. E questo era il messaggio: “ Che strano non scriverci più” :-) … Ci guardammo silenziosamente in un sorriso reciproco.
Questo è solo uno dei ricordi più cari che ho. L’altro è quello della sera del martedì quando dopo una giornata di mare, scendemmo giù a cenare e a te scoppiò una delle tue emicranie. Ti accompagnai su ma non restai perché ogni cosa t’avrebbe dato fastidio. Ti avvicinai solo le punture che avresti fatto solo se con la pastiglia non ti fosse passato. Ricordo che ti legai un fazzoletto stretto stretto almeno a me hanno abituato a fare così ed ogni tanto sembra funzionare. Io ti lasciai lì a malincuore e scesi giù a lavare i piatti. Nel frattempo anche io iniziai ad avere mal di pancia e per non pensarci approfittai del rientro di Lina per stare sul terrazzo a fare quattro chiacchiere. Poi dopo un po’ sei scesa che stavi un po’ meglio ed ero contenta di ciò se poco dopo non ce ne fossimo dovute tornare su per colpa mia. Io insistevo che volevo andare a dormire nell’altra stanza tu invece hai voluto tenermi con te e mi hai dimostrato tutto l’affetto e la protezione che da mesi mi davi tramite un telefono. Mi hai stretta forte a te, e mi dicevi di stringerti la mano e non pensare al dolore. Mi sono addormentata così ed ogni volta che aprivo gli occhi ti trovavo sveglia. Mi sono sentita compresa ed amata al 100%.
Mia sorella era lì che si prendeva cura di me. Stavo già meglio solo sapendo che non ero più sola. L’altro ricordo è legato alla sera di mercoledì. Siamo uscite con Bruna quella sera ed al ritorno abbiamo trascorso più di un paio d’ore a parlare di tante cose e di tante persone che hanno fatto parte della tua vita. Di una in particolare. Ne parlavi con un amore unico ed io non potei fare a meno di piangere insieme a te. Ti abbracciavo, ma tu continuavi ed io mi chiedevo e mi chiedo tuttora come hai fatto a tenerti tutto dentro per tanto tempo. Ero la prima con cui ti sfogavi in quel modo. Lì avrei voluto dirti tante cose che dopo aver visto quella foto non dissi più. Altre cose le avrei ricordate più avanti. Io avevo solo una certezza: Per quanto poco tempo vi è stato dato, per quanto poco vi siete sentiti e conosciuti solo tramite un telefono vi siete amati intensamente. E’ un tipo di amore raro, ma allo stesso tempo è vero. Non ti ha mai abbandonata. Ti è sempre vicino solo che le cose non sono mai come sembrano …
L’altro ricordo a me caro è l’ultima sera che abbiamo trascorso insieme. L’indomani saresti partita. Abbiamo trascorso una bella serata finita in modo commovente per via della mia lettera che ti ho letto comunque visto che al microfono non me l’hanno fatto fare. Giorni dopo mi dissero che davvero sembravamo due sorelle affiatate e complici perse l’una nell’abbraccio dell’altra … La passeggiata nella spiaggia e tu che cercavi di nascondere le lacrime. Tu ricorderai il forte abbraccio che ti ho fatto in più occasioni ma quello che ti ho fatto quella sera lì è quello che volevo che ricordassi sempre. Non so perché ero angosciata in quel modo ma era come se quella doveva essere l’ultima volta che ti vedevo.
Questa pena me la portai dentro fino al giorno dell’intervento …




 
 
 

Post N° 23

Post n°23 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

1 Dicembre
Inizi la magia nei cuori
Meno 21

 
 
 

Post N° 24

Post n°24 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

3 Dicembre

 

MeNo 19

 
 
 

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

8 Dicembre
Uffa non ho ancora preso nessun regalo e non so cosa prendere!!!
Meno 14

 
 
 

Post N° 26

Post n°26 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

14 Dicembre

Manca solo una settimana alla partenza!!! Evvai!!!

 
 
 

Post N° 27

Post n°27 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

19 Dicembre
Meno tre

 
 
 

Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

20 Dicembre
MeNo Due

 
 
 

Post N° 29

Post n°29 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

21 Dicembre Domenica
Meno uno al noi

 

Domani ci riabbracceremo io e la mia sorellina! Cerco di immaginare come sarà…
Sono indaffarata con i bagagli, mamma che fatica fare entrare tutto! mi serve pure un borsone ma tu non uccidermi sorellina è roba ingombrante e sono 12giorni…

Ore 20
E’ arrivato!!! Sistemiamo i bagagli e partiamo

Ore 20 e 30
Sono dentro finalmente e siamo appena partiti!

Ore 23
ma come fanno tutti a dormire?
 

Ore 24
Messaggio con la mia sorellina

 
 
 

Post N° 30

Post n°30 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

22 Dicembre

Il pullman si è fermato. Ora scendo. Mamma che tachicardia, ho i battiti a tremila!
Ti ho già intravista, credo che di nuovo farò scena muta. Ti abbraccerò e basta.
Forte Forte…


 
 
 

Post N° 31

Post n°31 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

25 Dicembre 2008

 

Per 23 anni ho passato dei momenti a chiedermi perché tutti avessero una sorella ed io no e soprattutto chi fosse una sorella.
Quando lo chiedevo a Francy la mia amica del cuore d’infanzia che ne aveva ben due mi diceva che era solo un impiccio…
Nonostante ciò continuai ad invidiarla.
Con il tempo finì per dire che era vera la sua versione e che forse io ero davvero fortunata a non averne avute. Oggi so dire per certo che la mia amica si sbagliava.
Una sorella è:
Quella persona che nonostante la distanza fisica è sempre accanto a noi.
Qualcuno da stringere e da cui farsi stringere.
Qualcuno da coccolare e da cui farsi coccolare.
Qualcuno da rimproverare se vi è la necessità.
Qualcuno da assillare, da chiamare per ore,
Stando certi che non ci dirà mai non ho tempo…
Una persona che sta in ansia per noi per i motivi più futili.
Una sorella è la persona per cui fare lunghi pellegrinaggi a piedi, per affidarla nelle mani di Dio quando le nostre non possono far niente.
E’ colei che si prende cura di te anche da lontano.
E’ l’unica persona che se oggi ferisci nel peggiore dei modi domani ha già dimenticato ed’è pronta ad abbracciarti più forte di prima.
Sono quelle due braccia che ci hanno tenute strette per una notte e riparate dal male che fa”la bestiaccia”

Fa di tutto per renderti serena, in certi giorni si rende anche pedante e ti rompe le scatole, ti fa squillare di continuo il cellulare e tu senza rispondere la mandi a quel paese. Lo sa, e lo fa lo stesso per farti sentire amata e farti avvertire di meno quella solitudine che a volte t’assale.
Una sorella è quella persona che ti dirà: vai tranquilla, sto bene. Ma tu non le crederai perché la conosci troppo bene e sai che non è vero.
Una sorella è tutto ciò che di prezioso possa esserci. E’ il legame d’amore più forte che possa esistere. Più forte dell’amore stesso.
Semplicemente una persona speciale.

Io per mia sorella darei la vita. L’ho attesa tanto,ho sofferto tanto e quando avevo perso la speranza lei è arrivata. Oggi 25/12/08
devo smentire tutti coloro che dicono che Babbo Natale non esiste. Lui c’è e prima o dopo accoglie le nostre richieste. Non sono più una bambina ma oggi mi sono svegliata ed ho trovato vicino a me il regalo più bello, più prezioso di qualsiasi gioiello.
Quel regalo è mia sorella Antonella.




 
 
 

Post N° 32

Post n°32 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da angelosenzalidgl1

“ Ho messo il mio cuore in tutto quello che vedi scritto. Sappi che io sono fiera di te. Spero che anche tu lo sarai di me.”


                                                                        Roby

 
 
 
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